"L'istante" è il titolo che Kierkegaard ha dato a un quindicinale di cui fu il fondatore e l'unico redattore. Ne uscirono nove numeri tra il 24 maggio e il 24 settembre 1855, con un discreto successo di pubblico. Un decimo numero era già pronto, ma il 2 ottobre 1855 Kierkegaard fu ricoverato in ospedale, dove morì l'11 novembre. Con questa pubblicazione destinata all'"uomo comune", in cui per la prima volta si firma con il suo vero nome anziché con lo pseudonimo Anti-Climacus, Kierkegaard prosegue la sua critica alla chiesa ufficiale e al mondo cristiano che sostenevano una concezione del cristianesimo incompatibile con il Nuovo Testamento.
Nel "Politico" Platone propone un modello di governo basato sul rigoroso rispetto delle leggi che, pur nella loro semplicità, rimangono il caposaldo di ogni ordine e diritto. Il testo greco a fronte della traduzione è quello dell'edizione critica oggi di riferimento (J. Burnet, Platonis Opera).
"I discepoli di Sais" è un romanzo filosofico composto da Novalis fra il 1798 e il 1799 e mai completato, in cui traspaiono le idee chiave della filosofia romantica sull'uomo e sulla natura. Nel saggio introduttivo di Alberto Reale vengono esaminati tutti i concetti fondanti dello scritto e se ne studiano il significato e le fonti.
Le "Meditazioni Metafisiche" sono il pilastro filosofico su cui Cartesio appoggia quella riforma di tutto il sapere che segna l'inizio dell'epoca moderna. Abbandonato il paradigma della filosofia scolastica, dominante per secoli nel pensiero occidentale, Cartesio offre ai suoi contemporanei un nuovo medello di pensiero, partendo da una costatazione che qualunque osservatore attento non poteva non condividere: non c'è argomento filosofico che non sia oggetto di discussione e fonte di disaccordo tra i filosofi. Per riparare a un tale stato di confusione, è necessario fondare la filosofia su qualcosa di altrettanto coerente e consistente quanto le scienze. Testo latino a fronte e in appendice la traduzione francese rivista personalmente da Cartesio.
Prosegue con questo volume l'edizione adelphiana delle opere di Martin Heidegger (1889-1976). Il libro, con il Poscritto e l'Introduzione, sono qui presentati in edizione riveduta e arricchita di un'Appendice e di un esaustivo Glossario.
Quattro saggi a comporre un'opera fondamentale unitaria sul tema della religione. Motivo conduttore è il tema della speranza di salvezza e felicità che anima ogni cuore umano afflitto dal male. Per Kant la vera religione è soltanto quella naturale e razionale: è la ragione che coglie la legge morale universale insita in ogni uomo. Questa edizione (con testo originale a fronte) è curata da due studiosi di Kant: Vincenzo Cicero e Massimo Roncoroni. Di quest'ultimo sono l'introduzione, le parole chiave e la bibliografia. Cicero ha invece curato la traduzione e le note al testo: sulla base di una decostruzione dell'ardua sintassi kantiana, egli ricostruisce il concatenarsi dei pensieri del testo originale adattandolo però a un italiano moderno.