Ripercorrendo le stazioni della Via Crucis, accompagnando Gesù fino al Calvario, noi cerchiamo di comprendere, per quanto possibile, la grandezza del suo amore. Un amore che deve diventare il nostro programma di vita.
Questo libro ti racconterà la storia di quello che Gesù ha detto e ha fatto durante l'ultima cena. Una serie di albi illustrati dedicati ai più piccoli per scoprire insieme le storie della Bibbia. Età di lettura: da 3 anni.
Come e perché si è passati dallo stile epistolare di Paolo al genere letterario dell'Apocalisse di Giovanni di Patmos? Come si è passati dalla chiesa di Paolo che accoglie l'ellenismo nel cristianesimo alla posizione audace della chiesa di Giovanni di Patmos che vuole restaurare il giudaismo nel cristianesimo ellenizzato? Come spiegare l'impatto enorme che l'Apocalisse ha avuto nell'impero romano e nelle comunità ecclesiali di allora e nella vita della chiesa di tutti i tempi? Quale contributo antropologico ed ecclesiologico ha dato Ignazio di Antiochia nella leadership pastorale della chiesa? Le risposte si possono intravvedere nel presente volume. L'Apocalisse continua oggi la sua vocazione universale di annunciare il vangelo eterno.
Dialogo e verità sembrano termini in antitesi: se dialogo con qualcuno, cedo sulla mia convinzione di verità. Come far coesistere la passione per il vero e il confronto con l’altro? Adrien Candiard, che vive a Il Cairo, ci offre una risposta che parte dalla Spagna medievale, approda all’Illuminismo e arriva fino a noi. Con la certezza che dialogare sia meglio che tollerare: "Il dibattito, anche acceso, è più rispettoso dell’indifferenza garbata, perché prende in considerazione l’altro e le sue idee".
L'esperienza dell’Andalusia del XII secolo ha qualcosa da insegnarci, sostiene Candiard: "La Spagna medievale ci stimola a pensare a una tolleranza religiosa che non sia sinonimo di agnosticismo dotto, ma che rifiuti di rinunciare a includere le questioni religiose nel campo del reale". Con un’esposizione convincente, Candiard ci conduce lungo un itinerario chiarificatore: "Il sincretismo, con la sua aria di più elevata tolleranza, è veramente totalitario: preclude la stessa possibilità teorica di disaccordo!".
Questo libro, tanto breve quanto intrigante, ribalta molti luoghi comuni: "Il più solido fondamento della tolleranza è l’affermazione di convinzioni forti e basate sulla ragione".
Ci sono personaggi, citati nei Vangeli, che non dicono una parola. Ma con le loro azioni, le loro scelte coraggiose e inaspettate, ci lasciano dei messaggi profondi. Questo scritto immagina i loro pensieri e dà loro una voce che può entrare nel fondo della nostra coscienza.
Che cosa ci insegna un bambino che cede il suo misero pranzo nelle mani di un adulto misterioso e sconosciuto? Cosa dice alla nostra vita una donna che spreca una enormità di denaro per qualcosa di futile, come un profumo che svanisce nell’aria al primo vento? Quale testimonianza ci dà un uomo obbligato a portare il patibolo di un condannato che neanche conosce? Che cosa ci suggerisce un’emarginata sociale, scansata con ribrezzo perché impura, che si fa largo tra la folla per toccare, senza essere vista, un lembo del vestito del profeta che tutti osannano?
Sono testimoni muti. Qualcuno ha un nome. Altri sono entrati nella storia della salvezza in modo anonimo. Quel che importa è che, dopo migliaia di anni, ci parlano ancora, senza dire una parola.
«Il libro che avete tra le mani è scritto con la carne e con il sangue. Trasuda l'esperienza di un prete innamorato di Cristo, che oggi il Signore ha chiamato all'episcopato e che non ha perduto la capacità di stupirsi e di commuoversi. Parla di storie vissute, di preti fragili e umani e non di "santini" con il volto angelico. Soprattutto parla a loro, ai preti: perché pur dentro cadute e fallimenti non perdano il coraggio di ritornare sempre alla sorgente e la gioia di abbracciare nuovamente il Vangelo. E perché il Signore, come scriveva l'amato e rimpianto vescovo Tonino Bello, gonfi sempre il cuore dei suoi preti di passione, riempia di amicizie discrete la loro solitudine, li conforti con la gratitudine della gente e con l'olio della comunione fraterna, li ristori da ogni stanchezza. E, soprattutto, li liberi da ogni paura» (dalla Prefazione di don Francesco Cosentino).
«L'uomo moderno si affatica per l'esteriorità, ma poco cerca o guarda all'interno. Pretende grandi cambiamenti, ma ha difficoltà a riconoscere che la vera trasformazione può venire solo se realmente si riconosce amato e ama. L'umiltà è la chiave dell'amore. Non ama chi non si fa veramente piccolo, chi non si mette all'ultimo posto per servire. La nostra storia ha la sua radice nell'umiltà». (Dalla Postfazione di Lázaro Jesús Aguilar Ortíz). Il compito di questo saggio è portare alla riflessione, da singoli e come società, nessuno escluso. Scommettiamo sul convivere, sulla fraternità, sul dialogo. Un dialogo che non nega la propria identità, ma che permetta l'incontro, pur ospitando la diversità dell'altro. L'uomo globale, fra le sue occupazioni e preoccupazioni è chiamato a spogliarsi della pseudo-umiltà, un vestito apparentemente elegante, ma che una volta indossato opprime chi lo porta nel cammino della vita. Le maschere, la finta simpatia e la pseudo-umiltà vanno estirpate dalla nostra società. Si profila una svolta...
I santuari hanno cominciato a diffondersi a partire dal IV secolo grazie al successo in Occidente del culto dei santi. Grande, infatti, era l'afflusso di pellegrini desiderosi di ottenere guarigioni, di venerare reliquie e immagini sacre legate soprattutto alle apparizioni della Madonna e dell'arcangelo Michele. Questo rappresentava un paradosso per la religione cristiana, dal momento che il suo fondatore aveva rifiutato l'idea che esistessero dei luoghi privilegiati per rivolgersi a Dio. Ma le iniziative dei vescovi e la pressione dei fedeli smussarono presto questo riserbo. André Vauchez ricostruisce la storia della formazione di questi santuari e la loro crescita all'interno del mondo cristiano occidentale fra il IV e il XVI secolo. I più rinomati furono quelli di Gerusalemme - a cominciare dal Santo Sepolcro -, San Michele Arcangelo sul Gargano e in Normandia, San Martino di Tours e Rocamadour in Francia, Santiago di Compostela in Spagna e, negli ultimi secoli del Medioevo, San Francesco ad Assisi e della Madonna di Loreto in Italia. Insieme ad altri più modesti e meno noti, questi santuari formarono una rete densa di luoghi sacri che popolò l'Europa con forme nuove di sacralità. Un'ampia iconografia completa una ricerca così vasta e originale.
Il suicidio è un viaggio senza ritorno che tarpa le ali alla speranza. Quanti lo compiono sono prigionieri di pensieri e sentimenti che li consumano e travolgono, sospingendoli alla scelta fatale. Con frequenza chi chiude il sipario non lascia trapelare le sue intenzioni e porta con sé nella tomba le proprie ragioni per rinunciare a lottare. non si muore mai soli: si trascina con sé un po' della vita dei propri cari e si lascia con loro un po' della propria morte. Chi resta è tormentato da tanti "ma" e "se" che accompagnano il cammino tortuoso e travagliato del cordoglio e della lenta rinascita. L'autore ritrae fotografie dei paesaggi interiori di chi ha scelto di morire e dei superstiti, cogliendo frammenti toccanti degli abissi e dei misteri della natura umana.
Insieme nella Messa è un sussidio semplice e immediato per seguire le letture e le preghiere della Celebrazione Eucaristica. È pensato sia per chi partecipa quotidianamente alla Santa Messa sia per coloro i quali, non potendovi partecipare ferialmente, desiderano, tuttavia, accostarsi alla Parola di Dio proclamata in quel giorno nelle assemblee liturgiche. Oltre alle letture, la pubblicazione contiene l'Ordinario della Messa, un'introduzione liturgico-spirituale alle domeniche e feste ed un sommario delle domeniche, feste e commemorazioni liturgiche del mese corredate da sobrie ed essenziali notazioni agiografiche. Vengono riportate, inoltre, le intenzioni mensili dell'Apostolato della Preghiera. Il formato tascabile e molto maneggevole consente un impiego agile e alla portata. Particolarmente indicato per quelle comunità parrocchiali dov'è attivo il gruppo dei lettori ministeriali, all'interno dei quali può essere utilizzato negli incontri formativi preparatori alle celebrazioni feriali e festive. La veste tipografica con la copertina a colori rende questo sussidio gradevole e moderno.
Età di lettura: da 6 anni.
Il vangelo cela in sé parole piccole ma preziose. Non definiscono, invitano. Queste parole segnalano i sentieri di una buona notizia che l'abitudine o la lontananza ci impediscono di accogliere come buona, e anche come bella. Esse contengono una promessa di vita, tanto leggera e indispensabile quanto la luce dell'alba. Gesù le ha ricolmate della sua presenza, le ha illuminate con la sua parola, le ha rese credibili nella sua pasqua.