L’opera si compone di due parti, distinte nel linguaggio e nei caratteri grafici, tuttavia sequenzialmente unite e armoniosamente “abbracciate” dallo stesso afflato poetico.
Nella prima parte, in cui si fa uso della lingua italiana corrente, troviamo la preghiera accorata dell’Autrice verso Colui che è vastità di foresta e dolce tepore di tana, di accogliere nella cuna del suo costato il suo pianto di madre ferita.
Prende, poi, inizio quella laude, scritta dalla poetessa in una lingua costellata di latinismi e di rimandi al neonato volgare, usato da San Francesco nel suo celeberrimo Cantico, la quale non mancherà di essere piacevole sorpresa per il lettore.
«Il Crocifisso di San Damiano è un’icona ben nota nel mondo francescano e facilmente, come per tutte le cose familiari, si rischia di perderne il profondo significato.
Questo testo breve e intenso ci aiuta a “entrare” nel mistero pasquale che questa icona evoca e, in certo modo, rende presente.
Veniamo introdotti all’incontro di Francesco di Assisi con questo Crocifisso nella chiesetta di San Damiano, attraverso la riflessione sulla narrazione che ne fa la Leggenda dei tre Compagni e la meditazione della sua Preghiera davanti al Crocifisso, che è una bella preghiera per un discernimento cristiano. Viene poi proposta una distesa analisi dei vari elementi dell’icona, meditandoli uno per uno e cogliendone tante provocazioni per la nostra fede e per la fede di Francesco, che con le stimmate completò, in certo modo, il percorso iniziato a San Damiano davanti a questo Crocifisso» (dalla Prefazione di Massimo Fusarelli, Ministro generale dell’Ordine dei Frati Minori).
Nella notte tra il 24 e il 25 dicembre 1223, a Greccio, vicino a Rieti, san Francesco mise in scena il primo presepe della storia. Un libro per comprendere e rivivere il senso profondo di quell'evento.
Laddove le parole raggiungono il loro limite è il silenzio a parlare. Sotto la guida di Rosa Giorgi sono le immagini a condurci verso una comprensione più intima. (dalla prefazione di Jacques Dalarun)
La vita di Francesco e Chiara è specchio del Vangelo, ma è anche immagine che continuamente rimanda dall'una all'altro, in una sorta di gioco di riflessi che rivelano la complessità e la grazia provenienti dal seguire Cristo.
Il Cantico delle creature - o Cantico di frate sole - è l'inno che s'innalza dall'orchestra del creato e che trova in Francesco il suo entusiasta direttore. Sono stati centinaia gli studiosi di questa Lauda di san Francesco, soprattutto nel secolo scorso, al punto da averlo fatto diventare oggetto di spiegazioni intricate e analisi filologiche spesso contrastanti. In ogni caso, tutte le esplorazioni condotte ritengono il Cantico uno dei documenti più importanti della nostra tradizione. In questo volume, l'autore ne propone una lettura originale e attualissima, a confronto con le parole di papa Bergoglio sull'ecologia spirituale.
In questo volume sono raccolti testi autorevoli, emblematici e anche molto noti, di figure originarie ed essenziali al francescanesimo, san Francesco di Assisi, santa Chiara e sant’Antonio di Padova. Si tratta di scritti che molti hanno già letto e conosciuto apprezzandone la portata sorgiva. Ad esempio alcune Ammonizioni di san Francesco, il suo Testamento, qualche capitolo nevralgico delle sue Regole… Li riproponiamo per riscoprirli, come se li leggessimo per la prima volta, per riassaporarli soprattutto in un contesto di preghiera, attraverso una chiave di lettura suggerita dall’autore.
Gli inizi determinano e caratterizzano in anticipo gli sviluppi di una storia. Ed è per questo che normalmente i racconti sulla conversione hanno così tanta importanza nella storia globale di un santo. Nel presente volume, l'autore ha voluto interrogare le fonti che riferiscono su Francesco di Assisi per ripercorrere il racconto della conversione. In questo lavoro, l'autore ha tentato di esaminare i testi, sviluppando su di essi un'analisi di tipo strettamente esegetico, per rintracciare e determinare le loro dinamiche narrative, così da stabilire non tanto la verità dei fatti, ma le intenzioni autobiografiche e agiografiche dei racconti. Rivolgendosi non solo agli specialisti di studi francescani, ma anche a coloro che vogliono confrontarsi con serietà con le fonti su Francesco, il presente lavoro mira a far nascere un rinnovato dibattito sul santo di Assisi. L'edizione è arricchita da una prefazione di Luciano Bertazzo.
I libro riporta alcuni interventi del Convegno svoltosi a Bologna il 21 settembre 2023, quasi come introduzione al Festival francescano nell'ottavo centenario dell'approvazione della Regola bollata di san Francesco da parte di papa Onorio IlI il 29 novembre 1223.
Gli interventi di Juri Leoni, Marco Guida e William Short riguardano la vita regolare prima di Francesco, vari attori che hanno contribuito alla nascita della Regola così come la conosciamo e questo testo come alimento per la vita spirituale e comunitaria.
Veniamo così aiutati a cogliere questo testo «non come un pezzo da museo, ma come una forma di vita, vissuta da migliaia di persone in tutto il mondo ancora otto secoli dopo la sua conferma solenne» (dall'Introduzione di J. Dalarun).
San Francesco d'Assisi ha aperto più strade al cristianesimo di quante non ne abbiano aperte tutte le imprese militari dei cristiani. La sua esperienza di Dio è legata in maniera indissolubile alla scelta di abbandonare ogni legame con i beni terreni. La povertà di Francesco è e sarà sempre una povertà lieta, una povertà umile, una povertà obbediente, conseguenza della scoperta della vera ricchezza della vita, la fede in Gesù. Il cardinale Angelo Comastri racconta, con semplicità e partecipazione, la vita del santo di Assisi, nella consapevolezza che ancora oggi, il seme gettato da Francesco grida che il Vangelo è un'utopia, ma è un'utopia possibile!
Mediante un delicato e fine intreccio tra il Vangelo e le fonti francescane, gli autori "cantano", con linguaggio ispirato e raffinato, il mistero dell'accoglienza in Francesco e Chiara. In sei suggestivi "quadri" svelano un amore che raggiunge la perfezione e la più alta sublimità. La prima icona descrive l'accoglienza dell'ultimo tra gli ultimi: il lebbroso blasfemo. La seconda icona è rappresentata dall'accoglienza del ladro, una figura messa al bando da tutto e da tutti. La terza icona esprime l'accoglienza della ingiusta mortificazione. La quarta icona espone l'accoglienza del lupo, cioè del devastatore, del distruttore. La quinta icona è riservata al racconto degli incontri di Francesco con il Sultano di Babilonia e con la prostituta. La sesta icona è dedicata a santa Chiara, la cui testimonianza viene portata alla luce in modo sublime. Prefazione di Raffaele di Muro.
Con tutta evidenza Francesco d'Assisi non è un pensatore dell'ecologia; eppure il riferimento alle sue parole e alle sue azioni occupa nel dibattito contemporaneo un posto tale che vale la pena provare a osservare più da vicino. Una tra le figure più impressionanti del secondo millennio dell'era cristiana è stata portatrice di un messaggio che ancora continua a risuonare in modo considerevole nelle sensibilità e nelle preoccupazioni contemporanee, ben oltre i confini del mondo cattolico.