A questo romanzo di impianto naturalistico, Pirandello lavorò in tempi diversi e ne trasse anche una commedia: L'uomo, la bestia e la virtù. Si narra la storia di Marta, che viene cacciata di casa dal marito dietro il sospetto di un tradimento che si riduce invece a qualche lettera appassionata e filosoficheggiante che le indirizza un intellettuale del luogo, Gregorio Alvignani, deputato al Parlamento. Creduta colpevole da tutti e persino dal padre, Marta,dopo aver cercato di guadagnarsi la vita in paese, accetta un posto di maestra a Palermo. Sarà qui che tornerà ad affacciarsi l'ombra del marito e che lei, giovane e bella, diventerà facilmente vittima dell'Alvignani. Ma la sua scelta la porterà al distacco da tutti coloro che l'avevano esclusa.
Il romanzo è ambientato in Sicilia, nell'epoca della costituzione dei Fasci, delle rivolte sociali e delle lotte contadine. Sullo sfondo di queste vicende si consuma il fallimento degli ideali del Risorgimento e i vari personaggi sperimentano l'impossibilità di stabilire un rapporto educativo con i figli.
Atene, 1973: mentre scoppia la rivoluzione studentesca di Piazza del Politecnico, un eminente archeologo muore misteriosamente dopo aver trovato il vaso d'oro del mitico indovino Tiresia. Dieci anni più tardi la Grecia è sconvolta dal susseguirsi di misteriosi quanto efferati omicidi. Riti annunciati da oscure profezie che sembrano giunte a compiersi. Che cosa lega quei fatti ai moti studenteschi del '73? E come interpretare il segreto del vaso di Tiresia? Lo scopriremo solo alla fine di questo romanzo imprevedibile in cui, tra passato leggendario e crudo presente, si riannodano i fili di una millenaria avventura.