'È possibile parlare di Dio? E in che modo? Parlare non è forse definire, circoscrivere,de-limitare? É possibile che l'intelletto dell'uomo stabilisca limiti all'infinita essenza di Dio?' Questo è l'interrogativo che guida l'Autore nella sua ricerca. Contro la tendenza dominante del pensiero filosofico occidentale che afferma che di Dio è possibile parlare solo negativamente, dicendo ciò che non è, l'Autore guarda al pensiero cristiano in cui non è la parola dell'uomo su Dio a rivelare ciò che Dio è, ma la Parola di Dio su se stesso. In questa riflessione l'Autore "approda" alla preghiera "che parla di Dio nell'unico modo possibile, volgendosi a Lui col Tu, segnando insieme l'estrema lontananza e l'estrema vicinanza. Consapevole dell'impossibilità di conoscerlo e di parlare di Lui ". (dalla Prefaifone)
L'Autore espone la ricchezza e profondità dei contenuti teologico-spirituali presenti nei vari Scritti del Santo di Assisi rintracciati alla luce degli attributi divini con i quali Francesco designa Dio nella Lauda. Appare innovativo, nel panorama degli studi francescani, come l'Autore, esaminando caratteristica formale, influssi e linguaggio del testo, svela l'uso attento, da parte di Francesco, di figure retoriche, atte a rendere il testo della Lauda non soltanto espressione della sua fede ardente, ma anche idoneo dal punto di vista formale.
"Perché la morte?". Questa è la domanda originaria che scuote ogni coscienza e la rende vulnerabile alla vita, una domanda che diventa più sofferta e bisognosa di risposta quando la morte sta per bussare alla nostra porta o ha visitato la nostra storia. Un "perché?" che tradisce l’estremo stato di dolore, ma spesso esprime anche una condizione di sorpresa, stupore, impreparazione. Ignorare la sofferenza, ignorare la morte, renderà tuttavia la realtà della vita più credibile? E immaginare la propria storia a stregua di uno spot pubblicitario renderà meno dura la lotta quotidiana?
Il volume affronta la sfida posta da questi inquietanti interrogativi mostrando come l’annuncio del Cristo risorto sia davvero in grado di cambiare la prospettiva dell’umanità, poiché è l’annuncio della risurrezione nella carne. Con una felice metafora, l’autore propone l’immagine di due gemellini che per nove mesi si sono fatti compagnia in maniera esclusivissima nel grembo materno. Al momento del parto uno lascerà quel ventre per primo. L’altro, rimasto solo, con la paura e l’esperienza tragica di questa separazione, penserà: "Mio fratello non è più con me, è morto!". Solo quando anch’egli vedrà a propria volta la luce potrà completamente ricredersi nell’incontrare quel fratellino ritenuto morto e invece vivo. "Tutta l’esperienza cristiana è attraversata da questa serena consapevolezza: nessuno può evitare il dramma della morte, nessuno può riuscire a nascondere l’evidenza della sofferenza. Ma il soffrire può essere compreso in maniera nuova se, nella logica di un parto, è apertura a braccia tenerissime e a carezze d’amore" (dal cap. 13).
Note sull’autore
Gennaro Matino (Napoli 1956) è parroco e docente di teologia pastorale nella sua città. Da sempre sensibile al problema dell'evangelizzazione e della carità, opera anche nel terzo mondo, soprattutto in India, per offrire un avvenire migliore a tanti bambini che vivono nel degrado. Giornalista pubblicista, ricordiamo tra le sue pubblicazioni Parrocchia e Preghiera. Per una catechesi della vita spirituale (1990), Abbà Padre. Una catechesi sul Padre nostro (1993), Aspettando Natale. Una catechesi per l'Avvento e il Natale (1993), Le strutture pastorali della Chiesa locale (1996), Una parrocchia tra memoria e profezia (2000), Abelardo. L'intuizione della coscienza (2000).
Da una parte l'allora cardinale Joseph Ratzinger, prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede e futuro papa Benedetto XVI, dall'altra il filosofo e scrittore ateo Paolo Flores d'Arcais, direttore di "MicroMega". Al centro del dibattito "arbitrato" da Gad Lerner, svoltosi a Roma il 21 settembre 2000 al Teatro Quirino, gremito, con centinaia di persone che seguono dalla strada attraverso altoparlanti improvvisati, la più grande delle domande: "Dio esiste?". Questo libro riporta una controversia appassionata, che articola il tema in un dialogo che coinvolge non solo le ragioni della fede e dell'ateismo, ma anche le divergenze e convergenze su bioetica, laicità dello Stato, diritti umani. Con il contributo di Gad Lerner.