La Via Crucis è il cammino percorso da Gesù per portare a compimento la redenzione del genere umano. Per noi essa è un cammino di salvezza e di sofferenza da percorrere con grande amore e dedizione vero il prossimo: è un cammino che porta alla morte terrena per far rinascere alla vita eterna. Meditando insieme le stazioni della Via Crucis noi vogliamo farci compagni di viaggio di Gesù.
Le parole di san Paolo tratte dai suoi scritti, davvero autorevoli, di testimone privilegiato della Passione di Gesù, ci accompagnano in questa Via Crucis offrendo spunti interessanti per la nostra vita, perché «la morte di Cristo in croce, che noi predichiamo, sembra una pazzia a quelli che vanno verso la perdizione ma per noi, che veniamo salvati da Dio, è la potenza di Dio» (1Cor 1,18). Classico lo schema di ogni "stazione": brano tratto dalle lettere paoline, breve meditazione, una preghiera responsoriale, un'orazione finale.
Un sussidio che attraversa con grande sensibilità le stazioni della Via crucis. Cammino del Signore Gesù sulla via della croce, raccontato a partire dai quattro Vangeli e non dalle 14 stazioni popolari. Uno strumento per contemplare il volto di Cristo, il Testimone, che ci mostra il volto del Padre di misericordia.
Un libretto che ritma le giornate per vivere al meglio la Quaresima e la Pasqua entrando in uno degli aspetti essenziali della misericordia di Dio: la gratuità del perdono. 54 giorni di meditazione: dal Mercoledì delle ceneri all’ottava di Pasqua. Ogni giorno è così strutturato: il vangelo del giorno, un breve commento tratto dall’insegnamento di Francesco e, infine, una provocazione a convertire la rotta e cambiar vita.
Un sussidio per la celebrazione della Via crucis. Ognuna delle quattordici stazioni segue uno schema fisso consacrato dall'uso comune: l'invito all'adorazione di Cristo e della croce con una breve invocazione corale; la lettura di un passo evangelico; la meditazione e la preghiera. Le riflessioni scaturiscono dai pensieri profetici di uomini dediti a Dio e al servizio dei poveri: papa Francesco, Primo Mazzolari, Oscar Romero, Tonino Bello.
La Quaresima è un tempo "speciale" per la ricerca dell'uomo, per il suo ricominciare e il suo convertirsi: "tempo di grazia", di rinnovamento, di ascolto della parola di Dio, tempo per una conoscenza più profonda di sé, per un incontro con "Qualcuno" che può trasformare e ri-orientare tutta la vita. Abbiamo bisogno di fermarci, di creare spazi e tempi di ascolto in cui poter "leggere" dentro di noi, vedere cosa c'è nel "guazzabuglio" del nostro cuore, riconoscere ciò da cui "digiunare", a cui dire "no", e trovare ciò che è buono e bello nella vita, a cui dire un grande "sì". Questo cammino di Quaresima è un vero e proprio viaggio nel deserto, nel silenzio, da affrontare da soli o in compagnia.
Una Via Crucis realizzata attraverso la voce dei Martiri del XX secolo. A parlare sono alcuni dei testimoni dei gulag sovietici, a testimonianza che nel buio devastante del male dell'uomo c'è sempre la speranza di accendere il "proprio" piccolo cero pasquale. Questi cristiani ci ricordano che il Signore Gesù è stato trattato come il peggiore degli uomini, pur essendo l'unico innocente della storia dell'umanità e che la croce è la realtà viva e presente attraverso la quale l'amore di Dio entra nella storia dell'umanità, si fa vicino a ciascun uomo e diventa Presenza che risana e salva.
Nonno Eliseo e la piccola Erika sono i protagonisti di un tenero racconto di Andrea Oldoni il cui obiettivo fondamentale è far scoprire e vivere, a piccoli e grandi, la Pasqua, centro della nostra fede. Il testo dall'agile narrazione e grazie alle illustrazioni di Fabrizio Zubani, accompagna i piccoli lettori e i loro genitori e catechisti a dare un volto ai personaggi della passione, morte e risurrezione di Gesù. Dall'ingresso a Gerusalemme fino al giardino della risurrezione, nonno Eliseo aiuta la piccola Erika, e con lei ogni bambino, a costruire in casa o in parrocchia (come già si fa a Natale con il presepe) il giardino di Pasqua, abitato da tanti personaggi e formato da tante scene. Il libro potrebbe essere semplicemente letto o, con un po' di creatività degli adulti, catechisti e/o genitori e nonni, dar vita a un vero e proprio laboratorio, ritagliando e colorando le sagome dei personaggi e costruendo i diversi scenari. Età di lettura: da 6 anni.
Per entrare nelle profondità della via crucis, è indispensabile vestirsi del manto della misericordia. Chi vive nella misericordia e fa proprio il progetto di vita propostoci da Gesù, va incontro allo stesso scenario che il Maestro ha dovuto vivere alla conclusione della sua Passione. Il misericordioso è colui che non si accontenta di portare la propria croce, ma è disponibile anche ad aiutare chi ha un peso più grande da sopportare. La propria croce e quella degli altri diventano un'unica croce! Ogni gesto di misericordia lascia sempre come dono una scia, tiene viva la forza della memoria, ci lega per sempre a chi è stato beneficiato, riesce persino a procurare la chiave per entrare nel banchetto delle nozze.
In queste pagine Lehmann fa oggetto del suo meditare la forza vivificante dell'annuncio della croce e della risurrezione di Gesù Cristo. Per evitare risposte affrettate affronta dapprima il problema angustiante del senso che è possibile dare alla passione di Gesù e al dolore umano. Propone poi una intensa riflessione che si apre alla speranza e vuole aiutare a comprendere - ma anche a celebrare - il superamento della morte nella visione della risurrezione di Cristo e alla luce degli incontri pasquali con il Risorto.
Santa Faustina Kowalska sarà una figura di riferimento per il Giubileo 2016. Il classico sussidio quaresimale per parrocchie e comunità, ma anche per chi vuole pregare da solo. In questa Via Crucis secondo lo schema tradizionale, le meditazioni e le preghiere sono tratte dagli scritti di santa M. Faustina Kowalska (1905-1938), religiosa polacca che ha dato grande impulso alla devozione per Gesù misericordioso. Il suo "Diario" è diventato un vero e proprio best seller della spiritualità.
Un approfondimento storico-teologico sulla figura di Gesù.
La risurrezione corporale di Gesù dai morti, in quanto operata dal Dio di Israele, esula dal campo d’indagine della scienza storica ed è, per conseguenza, un’ipotesi di per sé scientificamente indimostrabile. Ma non per questo si tratta di un’ipotesi irrazionale, né in contrasto con la scienza.