Dopo un'introduzione che ricorda il precoce apprendistato antifascista dell'autore nella seconda metà degli anni Trenta, allorché dopo la laurea prende a collaborare con l'ISPI, il volume è diviso in due parti: la prima riproduce, integrandolo con inserti narrativi ed esplicativi, il diario tenuto da Serra nella campagna d'Africa fra l'autunno del 1941 e l'estate del 1942. In Italia, dove torna per essere rimasto ferito nel maggio, continua l'altra guerra di Enrico Serra; ripresi i contatti con gli ambienti antifascisti dell'ISPI, Serra è nei mesi della Resistenza tra i collaboratori più stretti di Ferruccio Parri e può così fornire testimonianze su aspetti ed episodi salienti della lotta di liberazione.
Il libro intende essere un viaggio all'interno del Medioevo, mettendo in luce, in particolare, l'emergere dell'uomo come individuo nella letteratura, nella filosofia e nell'arte.