La piccola vita di Chiara, che queste pagine raccolgono, è destinata a quanti desiderano un primo accostamento alla figura della santa. L'autrice non parla un linguaggio dotto, ma tiene conto della pura verità storica, quale risulta da documenti sicuri, per presentare santa Chiara quale essa è, modello per gli uomini di oggi e non personaggio relegato sullo sfondo di uno scenario medievale. Perché questa è appunto la prerogativa dei santi: essere vivi in ogni tempo e parlare un linguaggio sempre attuale.
Una delle caratteristiche, di sconcertante attualità, del francescanesimo primitivo è quella di essere al di fuori della divisione tra il maschile e il femminile; esso va quindi compreso come movimento di uomini e donne. Francesco e il francescanesimo maschile, per essere autenticamente se stessi, hanno avuto e continuano ad avere bisogno di Chiara e del francescanesimo femminile. Senza Chiara il francescanesimo è orfano di madre, e rischia di non riconoscere una sua componente essenziale. Il volume raccoglie i contributi di sette studiose e sette studiosi che investigano la figura di Chiara in quanto espressione di francescanesimo al femminile, accostando le fonti francescane con un approccio esegetico-ermeneutico femminile.
Il volume raccoglie le quattro lettere che Chiara d'Assisi ha inviato ad Agnese di Praga. La prefazione e di S.E. Mons. Lorenzo Chiarinelli, Vescovo di Viterbo. Nel 750? Della morte di Santa Chiara d'Assisi vengono qui raccolte le quattro lettere da Lei Scritte ad Agnese di Praga, con testo originale a fronte. Chiara, forse, nel 1235, entro in contatto con Agnese e la loro corrispondenza resta un monumento di altissima commozione spirituale e di esperienza mistica tra le piu suggestive.
Il testo normativo fondamentale delle Clarisse è la Forma vitae composta da Chiara per l'Ordine delle «Sorelle povere» e approvata da Innocenzo IV nel 1253. Vi confluiscono idee di varie provenienza, come molteplici ricerche hanno potuto verificare.Il presente studio si propone di mostrare visivamente tali provenienze, comparando e disponendo in forma sinottica le principali fonti di Chiara e, in particolare, attribuendo ad ognuna di esse un colore distintivo. Questo viene usato non solo nel colonnino riservato ai singoli testi, ma viene ripreso anche nella colonna del testo clariano, evidenziando con il colore la rispettiva fonte d'origine. Le fonti comparate sono la Regola di san Benedetto, la Forma vivendi del card. Ugolino (Gregorio IX), le due Regole (bollata e non bollata) di san Francesco, la Forma vivendi di Innocenzo IV. Importanti messe a punto di carattere storico sono offerte dalla Postfazione di Felice Accrocca.
Destinatari
L'opera interessa in primo luogo gli studiosi di testi francescani e clariani. Ma per la sua immediatezza visiva è facilmente accessibile anche a chi ama conoscere nella sua forma originale il messaggio di Chiara.
Autore
FELICE ACCROCCA, noto studioso e autore di varie opere di storia francescana, ha coordinato il lavoro di ricerca e comparazione condotto da un'équipe di monache clarisse di Umbria e Sardegna.
Atti del Convegno Internazionale svoltosi ad Assisi (20-22 novembre 2003) sul tema L'esperienza e la memoria di Chiara d'Assisi in occasione del 750? Anniversario della morte". Il Convegno e stato curato dall'Istituto Teologico di Assisi in collaborazione con la Scuola Superiore di Studi Medievali Frascescani dell'Ateneo Antonianum di Roma. "
“Ritratto a penna di sorella Chiara” è un ritratto letterario: non una storia, bensì il ritratto di un volto in cui la vita e le virtù diventano fattezze. Si tratta di un libro che si legge tutto d’un fiato, è un libro che rapisce il lettore perchè affascina andare alla scoperta delle meraviglie che il Signore ha posto in una donna così umile e semplice. Meraviglie che il Signore aveva ben nascosto perchè nel nascondimento Egli pone le sue anime elette. L’autore magistralmente svela Chiara e Francesco come due pennellate d’un medesimo quadro e ci lascia gustare, goccia a goccia, l’essenza di questa grande Santa. “Il mondo cerca la sua ‘acqua’ per rifiorire. Sente che Chiara è una risposta alle sue tormentate domande. L’anima moderna ha bisogno di forza morale, come l’Ulisse omerico, per riuscire a tapparsi gli orecchi alle sollecitazioni delle odierne sirene. Chiara è questa forza: un’autentica guerriera dello spirito che sfida gli invasori del suo progetto d’eternità: quelli che tentano di imbavagliare il suo anelito mistico e di paralizzare il suo intimo volo. “ Padre Bruno Giannini
Analisi e commento degli atti del processo di canonizzazione di santa Chiara di Assisi, contenuti nel codice in lingua volgare pubblicato da Lazzeri nel 1920. Il volume offre il testo critico del codice del XV secolo, pubblicato nel 1920 dal Lazzeri, contenente gli atti del processo di canonizzazione di santa Chiara. Il processo avvenne nel 1253 e il testo riporta le testimonianze dirette di coloro che vissero a stretto contatto con la santa. L'opera, pur condotta con criteri rigorosamente scientifici, ha carattere divulgativo, proponendosi per tutti quei lettori interessati alla figura di Chiara.
Il presente volume contiene tre documenti riguardanti Santa Chiara di Assisi, indicati come primi documenti ufficiali" per il fatto che primi hanno documentato la vita, la morte e i miracoli di Chiara. " Questo volume contiene i primi tre documenti ufficiali su Santa Chiara: Lettera di annunzio della sua morte , Processo e Bolla di canonizzazione. Il primo documento e emesso dalle monache del monastero stesso di S. Chiara, S. Damiano, in data poco posteriore alla morte della santa, avvenuta l'11 agosto 1253. Il secondo, il Processo di canonizzazione, e stato richiesto dal Papa Innocenzo IV, in data 18 ottobre 1253 e celebrato in data 24-29 ottobre 1253, a S. Damiano e in Assisi dal Tribunale presieduto da Mons. Bartolomeo, vescovo di Spoleto. Il terzo documento, la Bolla di canonizzazione di Chiara, e stata emanata dalla Sede Apostolica, da Anagni, in date e destinatari differenti, tra il settembre e l'ottobre del 1255.
Un libro per conoscere S. Chiara d'Assisi e per scoprire la luce interiore che Dio ha nascosto nella sua vita, nella vocce e nei colori della sua anima, nel canto della preghiera. Chiara d'Assisi: ha una bellezza che appaga l'anima, il suo splendore resiste nel tempo (da oltre 800 anni!), possiede un fascino tutt'altro che banale ed e stata veramente felice. E in lei tutto questo ha la sua origine in Dio. In occasione del 750? Anniversario della morte di Santa Chiara (1253-2003) questo libro si sofferma su questa donna medioevale per scoprire il suo segreto: il segreto della sua bellezza, la sorgente del suo splendore, il motivo del suo fascino e della sua felicita.
Agli uomini e alle donne del terzo millennio, Chiara ha qualcosa da dire e qualcosa da proporre anche se davvero contro-corrente; con la sua vita ci testimonia: che Dio ha il primato su tutti e su tutto; che vale la pena di essere poveri per testimoniare la libertà in un mondo segnato dal consumismo e attanagliato dai lacci della schiavitù del denaro; che vale la pena davvero di essere casti per testimoniare che il corpo è un dono di Dio creato per l’amore in un mondo ferito dalla sregolatezza del piacere e violentato dal possesso a tutti i costi che non concepisce il rispetto della persona; che vale la pena sul serio di mettere la propria volontà a servizio dell’altro, senza perdere la libertà della coscienza e del pensiero, in una società che non lascia spazio alla capacità critica dell’uomo essendo una comunità umana soffocata dall’ambizione, dal potere e dalla competizione sfrenata.
Chiara nasce aristocratica in una famiglia tra le più in vista di Assisi, città ferita dal Barbarossa, divisa tra potenti ed emergenti. Ragazza ricca e colta, è tuttavia sedotta dalla scelta radicale di Francesco; lo imita presto, avviando la forma di vita delle Povere Dame a San Damiano, dove vivrà fino alla morte, l'11 agosto 1253. La seguiranno in molte, in tutta l'Europa: fra loro anche Agnese di Boemia, già promessa sposa dell'imperatore Federico II. Sul fondale della vita quotidiana della gente più povera, della nascita dei comuni, delle lotte fra Papato e Impero e delle controversie religiose, lucida e detrminata, Chiara detta le regole della sua comunità, resistendo alle pressioni di cardinali protettori e papi.
Insieme a Margherita da Cortona, Chiara da Montefalco e Angela da Foligno, Chiara da Rimini appartiene al novero di quelle sante che, nell'Italia del XIII e XIV secolo, hanno tentato di vivere un'esperienza spirituale originale, fortemente impregnata dai valori del movimento francescano. A partire da un manoscritto medievale, Dalarun racconta la leggenda di questa santa minore. Da Rimini ad Assisi, il lettore accompagna Chiara lungo tutte le tappe del suo cammino, dal momento in cui si emancipa dall'oppressione degli uomini, fino a quello dei suoi accessi mistici, quando si infligge crudeli penitenze pubbliche che appaiono come una rivisitazione teatrale della Passione.