Un percorso devozionale, un viaggio con Maria attraverso le Scritture e le opere di santi e fedeli appassionati: Madre amorevole, Dimora della Parola, Vergine in ascolto, Sposa dello Spirito Santo. Bellissime al riguardo, le parole di Madre Cànopi un "brevissimo nome, poco più di un soffio" che "ha il potere di creare un'atmosfera di silenzio e di pace, di confidenza e dolcezza inesprimibile".
Si tratta di quasi 100 (esattamente 97) lodi connesse con il culto della Madonna: Maria e il mistero di Cristo costituiscono il contenuto primo e originario delle lodi e del culto alla Vergine, celebrato con molteplici variazioni. Si va dal Magnificat all'Ave Maris Stella (X secolo): vi sono inni, brani di omelie, scritti di contemplazione, testi liturgici (dalle liturgie romana, bizantina, mozarabica, gallicana, ambrosiana, siriaca, visigotica, etiopica), preghiere personali. Sono testi di grandi autori cristiani conosciuti come Basilio, Agostino, Girolamo, Giovanni Damasceno e altri, come anche di autori meno noti, ma che hanno lasciato un'impronta nella liturgia e nella spiritualità mariana.
Documento mariano che fa eco al 213° Capitolo generale dell'Ordine dei Frati Servi di S.Maria. Tale documento è il frutto del lavoro della Pontificia Facoltà Teologica Marianum" a cui il Consiglio generalizio del sessennio precedente (2007-2013) ne aveva affidato la redazione, con la raccomandazione di rilevare una risonanza mariana nell'invito del Concilio Vaticano II ad una "frequente lettura delle divine Scritture",invito ribadito dal Sinodo dei Vescovi, data l'odierna necessità di una nuova evangelizzazione. "
Ci sono strumenti di cui studiosi e ricercatori non possono fare a meno. Con questo XIV volume, relativo agli anni 2009-2011, la Bibliografia mariana registra più di ottantamila schede o records bibliografici che documentano la produzione a tema" mariano dal 1948 al 2011. " Una simile quantità di informazioni, che vanno dalla Bibbia alla teologia, al magistero, al culto, alla devozione/pietà mariana, all'ecumenismo fino alle manifestazioni artistico-letterarie, può essere utilizzata in modi assai differenti, a seconda delle esigenze degli utenti. La presentazione sistematica, articolata delle schede, inoltre, consente l'utilizzazione diversificata dei dati e allo stesso tempo consente la possibilità di consultare un repertorio stampato mettendo tra di loro a confronto i singoli dati bibliografici.
Il pio esercizio della "Via Matris" ci fa considerare le sofferenze di Cristo Signore con quelle di Maria, offerte in sacrifi cio al Padre per la nostra salvezza. Ciò che Gesù soffre nel corpo, la Vergine Madre lo soffre nello spirito e poiché il grado di sofferenza è proporzionato alla sensibilità di una persona, Maria soffre immensamente perché tutta pura e santa e perciò più sensibile all'oltraggio e al dolore.
"Stabat Mater dolorosa...". la tradizione evangelica ha associato al dramma del Golgota la figura di Maria. La tradizione artistica ha poi creato il soggetto della Pietà, cioè la raffigurazione dell'ultimo abbraccio tra Cristo deposto dalla Croce e la Madre. Artisti come Cosmè Tura, Giovanni Bellini e Tiziano ne hanno dato mirabili interpretazioni e Van Gogh l'ha riproposta in una chiave sorprendente e commovente. Ma se si parla di Pietà, il nome che istintivamente le associamo è quello di Michelangelo, grazie a due famosissime opere che sembrano racchiudere il suo percorso umano e artistico: la Pietà Vaticana, realizzata non ancora venticinquenne, e l'incompiuta Pietà Rondanini, cui Michelangelo lavorava ancora a 89 anni, pochi giorni prima di morire. In questo saggio, impreziosito da grandi riproduzioni a colori, l'autrice offre chiavi di lettura per comprendere, con il linguaggio dell'arte, il mistero pasquale.
La Madonna ci svela nell’avvicendarsi degli eventi il compiersi di ogni cosa. Lei è la Stella del mattino, l’Annunciatrice della nuova era, la Madre sempre vigile e pronta a consigliare e indirizzare i figli verso il loro bene e il futuro di vita. È il segreto che ci parla del futuro dell’umanità.
Sotto il titolo "La donna della riconciliazione" sono state raccolte le meditazioni che Carlo Maria Martini, vero maestro contemporaneo della Sacra Scrittura, tenne nel 1985 in occasione degli incontri della Scuola della Parola rivolta ai giovani. Ripercorrendo queste pagine è possibile contemplare il mistero di Maria, e di ogni donna, nell'azione riconciliatrice della storia: dopo il peccato originale, infatti, la grazia ha avuto inizio in Maria, una donna; e nella Bibbia la donna è simbolo di vita, di relazioni, di diverse forme di riconciliazione. Quando, nella contemplazione silenziosa e adorante, si riesce a cogliere e ad accogliere il mistero di Dio come pura gratuità, come amore che si dona, si diviene capaci di percorrere con coraggio le strade della riconciliazione nella vita di tutti i giorni.
In queste pagine l'autrice esprime la propria concezione della donna, che viene presentata in una triplice dimensione: come spazio, come deserto, come cielo. La donna è innanzi tutto spazio che accoglie, contiene e protegge, come ben dimostra l'esperienza della maternità, durante la quale essa sa fare posto a colui che è "altro" da lei, diventando "casa accogliente" per il nascituro. Questa sua predisposizione ricalca, in un certo senso, l'atteggiamento misericordioso di Dio, sempre pronto ad accogliere e confortare. Come deserto, cioè come spazio di verità, la donna è chiamata a prendere le distanze dagli aspetti negativi dell'amore, quelli che tendono a imprigionare l'altro, piuttosto che renderlo libero (il che può accadere sia nel rapporto con i figli sia in quello con il partner). Il modello dell'amore liberante è Maria di Nazaret, che in più di un'occasione ha saputo farsi spazio desertificato (per esempio, nell'episodio di Gesù a colloquio con i dottori nel tempio e, soprattutto, ai piedi della croce). È ancora Maria il prototipo del cielo, inteso come grembo che accoglie tutta l'umanità. È lei la madre universale, la madre della Chiesa, la donna del paradiso nella quale vengono composte in perfetta armonia tutte le dimensioni e anche le contraddizioni di quello che papa Wojtyla definì il "genio femminile". In lei, secondo la profezia biblica, il deserto è fiorito.
John Main (1926-1982) è stato un monaco benedettino irlandese, ispiratore della Comunità mondiale per la Meditazione Cristiana. Attinta ai Padri del Deserto, la pratica insegnata da Main ha rinnovato la fede di milioni di cristiani e la vita stessa della Chiesa. Nella sua opera Main ha proposto un cammino nello Spirito caratterizzato dalla sinergia tra l'antico e il nuovo, con un'assenza vistosa e discussa, ma solo apparente: Maria. Eppure, scrive l'autrice di questo volume, il pensiero innovativo di Main non disconosce affatto la dimensione mariana, anzi, in controluce emerge il ritratto di una donna sollecita e interiormente ricca, che sa mediare tra l'orizzonte "particolare" della sua storia personale, quello "storico" del popolo ebraico e quello "universale" della salvezza umana. La ricostruzione di Lorella Fracassa annoda fili diversi: storico-artistici, biblico-linguistici, esperienziali-spirituali, e ricalca orme del pensiero e gusti umani che, vagliati dal "fuoco purificatore" dell'esperienza, convergono verso quella reductio ad unum che ha la sua cifra interpretativa nell'incontro con la divinità che per il cristiano è Padre, Figlio, Spirito Santo.
Questa pubblicazione si inserisce nella collana "Scienze umane, Filosofia e Teologia" dello Studio teologico del Seminario Arcivescovile di Benevento, il cui scopo è studiare la filosofia dell'essere, che comprende tutta la ricchezza della tradizione cristiana e umana. L'autrice propone un approccio alla persona di Maria di Nazaret seguendo un'impostazione storico-salvifica che il Concilio Vaticano II ha dato ai cultori di mariologia, ossia una trattazione di Maria secondo le Sacre Scritture, la tradizione e la storia. L'intento è dunque quello di presentare la figura della Beata Vergine, evidenziando il suo ruolo unico nella storia della salvezza. Un manuale per docenti e allievi delle facoltà di Teologia e Filosofia ma anche per studiosi e appassionato di mariologia.
Questo sussidio suggerisce due occasioni di sicuro richiamo popolare in cui la processione mariana culmina nella celebrazione eucaristica (31 maggio, festa della Visitazione) o vive il suo punto di partenza dalla celebrazione del Risorto (15 agosto, solennità dell'Assunta).