Riedizione della famosa lettera enciclica del sommo pontefice Beato papa Giovanni XXIII nel 50mo anniversario della sua pubblicazione. La famosa enciclica sociale promulgata il 15 maggio 1961 da papa Giovanni XXIII fu un evento particolarmente rilevante, tuttora attuale nella continuità della dottrina sociale della Chiesa.
Il tema del diritto alla vita è affrontato in questo scritto da un punto di vista giuridico, nelle sue espressioni della vita prenatale, dell'eutanasia e della connessa figura del suicidio assistito, nonché, infine, dell'omicidio, alla luce del Magistero di Giovanni Paolo II. Il lavoro è diviso in tre parti, ciascuna delle quali è suddivisa a sua volta in due sezioni: la prima è dedicata al Magistero di Giovanni Paolo II, mentre la seconda è volta ad esaminare gli aspetti giuridici del tema di volta in volta considerato. In particolare, con riferimento alla parte dedicata ai profili giuridici, viene analizzata la realtà normativa a partire da quella canonica - nel cui ambito viene effettuato un sia pur breve excursus storico attinente alla fase ante codicem nonché al codex del 1917, cui fa seguito l'esame delle disposizioni contenute nell'attuale CIC - per poi passare a valutare l'odierna normativa e giurisprudenza della maggior parte degli Stati secolari.
Rane che volano, mantelli che rendono invisibili chi li indossa, fluidi che scorrono senza attrito, particelle che si scambiano telepaticamente le proprietà fisiche e studi su macchine che viaggiano verso il passato. Anche questo è la fisica, oggi. Anzi, la Scienza non è mai stata così audace come adesso, e ci sono perfino teorie che ammettono l'esistenza di universi paralleli al nostro, ciascuno con le sue leggi fisiche e la sua storia. Dalle vicende vissute in prima persona nel corso degli esperimenti di levitazione magnetica di rane e altri esseri viventi ai numerosi argomenti che ha trattato per la rivista Focus, l'autore affronta con un linguaggio semplice molti dei temi più affascinanti e dibattuti della fisica contemporanea.