Questa edizione delle "Opere" segue l'ordine che diede loro Immanuel Bekker nella sua edizione per l'Accademia di Berlino. I testi sono corredati di una nota introduttiva sugli scritti aristotelici, di una cronologia della vita di Aristotele e di un indice dei nomi. I volumi che compongono l'opera raccolgono quasi tutta la produzione dello Stagirita: non solo le opere di fisica, metafisica, estetica, politica, ma anche gli scritti più importanti di storia e scienze naturali. Ne restano escluse soltanto alcune operette minori e altre di dubbia attribuzione o certamente non autentiche, mentre sono stati inclusi i frammenti delle opere giovanili e una scelta dei frammenti di quelle perdute.
Le Fantasticherie nascono dagli appunti sparsi che Rousseau stilava nel corso di lunghe passeggiate solitarie, meditando sulla natura, sulla società, sul rapporto tra sé e gli altri. Il filosofo francese rievoca così il proprio passato, descrivendone sensazioni e sentimenti con accenti vivissimi. Il risultato di queste riflessioni sono alcune tra le più belle pagine della letteratura moderna, animate da una freschezza sempre nuova. Il testo è qui accompagnato dagli apparati critici realizzati da Henri Roddier per la celebre edizione dei Classiques Garnier. Oltre ad alcuni capitoli che ricostruiscono la genesi ideale e materiale dell'opera, il curatore offre preziosi documenti: dalla ricostruzione della topografia di Parigi all'epoca delle "passeggiate" alle testimonianze dei contemporanei dell'autore, all'indagine sulla parte avuta da Rousseau nell'evoluzione di alcuni concetti letterari fondamentali.