Nutrirsi è un'esperienza universale, ma non mangiamo le stesse cose, nello stesso modo, negli stessi luoghi. Osservando attentamente un pasto, potremmo spiegare tutto, o quasi, di una certa popolazione. Questo libro nasce così, per raccontare la storia e le geografie degli italiani partendo dal modo in cui mangiano, dalle usanze dei nobili nella seconda metà dell'Ottocento fino alle ipotesi sui decenni a venire. È realizzato intorno ad alcuni pranzi realmente avvenuti, ricostruiti attraverso fonti storiche di varia natura; usa la storia, ma anche la letteratura, l'arte, i media e le testimonianze orali per spiegare cosa c'è dietro (e dentro) quei piatti.
Ma è proprio necessario imparare il latino? La verità è che chi sa il latino ha una marcia in più e chi sa tradurre Cicerone può fare qualsiasi cosa nella vita. Ma se anche non volete impararlo per scelta, è molto probabile che per qualche motivo ci siate costretti: e se vi trovate nei guai, questo libro vi può aiutare a mettere ordine nel guazzabuglio di regole, eccezioni, declinazioni, coniugazioni, proposizioni che affollano la mente e rovinano il sonno di chi prova a studiarlo. Niente a che vedere con un manuale scolastico, piuttosto una guida, amichevole ma rigorosa, che utilizza un metodo in grado di mettervi in condizione di masticare decentemente il latino che si impara a scuola senza troppe difficoltà e magari divertendovi anche un po'. E senza bisogno di professori. Sette lezioni, moltissimi test facili e meno facili (tutti con la loro soluzione, naturalmente) per verificare se avete compreso ogni singolo argomento e, in fondo a ogni lezione, il Supertest finale, che prevede una prova terribile: un testo in latino da capire per bene, perché poi vi verrà chiesto di rispondere a parecchie domande su quel che avete letto. Per aiutarvi, una serie di vignette illustrano il testo come uno storyboard. Il latino non è ancora morto, insomma. Cercate di non ammazzarlo voi.
Nutrirsi è un'esperienza universale, ma non mangiamo le stesse cose, nello stesso modo, negli stessi luoghi. Osservando attentamente un pasto, potremmo spiegare tutto, o quasi, di una certa popolazione. Questo libro nasce così, per raccontare la storia e le geografie degli italiani partendo dal modo in cui mangiano, dalle usanze dei nobili nella seconda metà dell'Ottocento fino alle ipotesi sui decenni a venire. È realizzato intorno ad alcuni pranzi realmente avvenuti, ricostruiti attraverso fonti storiche di varia natura; usa la storia, ma anche la letteratura, l'arte, i media e le testimonianze orali per spiegare cosa c'è dietro (e dentro) quei piatti.
Tamaño: 7 x 11 cm
Páginas: 192 a todo color
Material Tapa: Nacarina
Embalaje: 48 unidades
Actualizado con los Misterios de Luz de S.S. Juan Pablo II
Cantos dorados
Estuche de lujo
Grecas en oro
Con un broche
Tantissimi stickers staccattacca e uno scenario per giocare! Età di lettura: da 3 anni.
El libro de Job presenta el drama de un hombre justo que es consciente de no merecer las desgracias que sufre. Esta lucha honesta y sincera contra el mal y el silencio de Dios ha intrigado siempre a una gran variedad de lectores. El interés por el libro de Job, sin embargo, no fue grande en las primeras generaciones cristianas. El primer autor del que sabemos con certeza que hizo una interpretación sistemática del libro de Job es Orígenes, que escribió un ciclo de 22 homilías, si bien este texto nos ha llegado sólo parcialmente mediante las catenae. Un mayor interés, en cambio, surgió al final del siglo iv y comienzos del v, tanto en Oriente como en Occidente. Los textos que se encuentran en este volumen están tomados de comentarios sistemáticos al libro de Job. Entre los autores en lengua griega tenemos a Orígenes, Dídimo el Ciego, Juliano Arriano, Juan Crisóstomo, Hesiquio de Jerusalén y Olimpiodoro. Entre las fuentes latinas encontramos a Juliano de Eclana, Felipe el Presbítero y Gregorio Magno. Y entre las siríacas, a Efrén de Nisibi e Iso’dad de Merw.