Il libro affronta il tema del disagio adolescenziale e giovanile, proponendosi come manuale agile e coinvolgente che, senza rinunciare alla profondità dell'analisi pedagogica, sia fruibile soprattutto dai genitori, ai quali principalmente si rivolge.
Il disagio adolescenziale è dilagante. Che fare? Occorre ripartire dall’educazione. Ecco l’idea di un manuale per educare gli adolescenti in famiglia che fornisce:
• le basi fondamentali per la riflessione pedagogica;
• indicazioni chiare e concrete per educare in famiglia;
• una certa sicurezza di fronte alla progettazione e alla quotidianità;
• una maggiore serenità nella relazione educativa;
• l’entusiasmo di educare e di pensare pedagogicamente;
• una rinnovata speranza educativa, non ingenua, anche oltre i fallimenti.
Il manuale soprattutto si rivolge:
• ai genitori;
• agli educatori di professione;
• agli educatori volontari;
• ai pedagogisti;
• ai vari adulti che svolgono anche una funzione educativa, vicini e collaboranti con la famiglia, come preti, religiosi/e, catechisti, insegnanti, animatori, allenatori...
Prendendosi cura di suo figlio, trasmettendogli valori, schemi psicologici e un modo di intendere il mondo, ma anche semplicemente mettendolo al mondo, la madre segna la propria impronta sul figlio per tutta la vita. Quali sono i peculiari meccanismi, consci e più spesso inconsci, che delineano il rapporto tra una mamma e il figlio maschio? Cosa accade al figlio se è bersaglio di troppo amore, o troppo poco? Quali sono le ripercussioni sui legami di coppia del figlio una volta cresciuto? La madre può essere responsabile dell'omosessualità di suo figlio? Come può riuscire, lei, una donna, a "farne un uomo" e renderlo libero, anche e prima di tutto da se stessa? Come supplire alla mancanza di una figura paterna? Su cosa impostare il rapporto suocera/nuora, perché il figlio non ne diventi, suo malgrado, la posta in gioco? Queste sono solo alcune delle domande cruciali affrontate dall'autrice, che offre le sue riflessioni su questioni spinose che preoccupano tanto le madri, quanto le nuore, che spesso di questo legame sperimentano le conseguenze! Il libro indaga infatti tutte le complicate sfaccettature del rapporto che si instaura fra madre e figlio, dalla nascita all'adolescenza, al matrimonio fino alla morte della madre. Tratta la normalità, ma anche le deviazioni e gli eccessi di tale legame costruendo una rassegna di ritratti-tipo: dal figlio unico al figlio di una famiglia numerosa, dal figlio che fugge l'intimità a quello affetto da "sindrome dell'abbandono"...
La crisi economica globale sta favorendo una pesante recessione, frutto del forte rallentamento del sistema produttivo italiano iniziato ormai da tempo, con conseguenze pesantissime sull'occupazione soprattutto giovanile. Ma cosa può favorire una crescita che rilanci sul piano economico, sociale, culturale e politico il nostro Paese? Le esperienze virtuose documentate nel libro, sottolineano il valore di due grandi direttrici culturali (fondamento della Dottrina sociale della Chiesa): sussidiarietà e solidarietà, che sottendono una nuova idea di esperienza umana. Non quella dell'io egoista concepito da molti intellettuali come motore della vita economica e politica; né quella dell'io deresponsabilizzato che aspetta dalla politica la risoluzione dei suoi problemi; piuttosto quella della persona nella sua unicità e grandezza, irriducibile a ogni circostanza avversa perché mossa da un desiderio infinito che non può mai spegnersi. Il volume è stato realizzato in occasione della presentazione dell'omonima mostra durante l'edizione 2012 del Meeting per l'amicizia tra i popoli, inaugurata dal Presidente della Consiglio Mario Monti.
Come sostenere i nostri ragazzi nell'attraversare la terra di mezzo del l'adolescenza? Perché sono a rischio disagio o devianza? Come aiutarli a realizzare il Progetto Felicità? Esistono degli orientamenti pedagogici di sicura efficacia? L'educazione di un adolescente si fonda sulla combinazione armonica di diversi fattori: rispetto, osservazione, ascolto, autostima, resilienza e autenticità dell' essere, per citarne alcuni. Gli autori, esperti professionisti a contatto con il mondo adolescenziale, offrono la loro esperienza derivante dal diretto confronto con le problematiche che si originano, in particolar modo, nell'ambiente famigliare e scolastico. In ogni capitolo potrete trovare stimolanti riflessioni utili a far nascere la consapevolezza di come sia possibile guidare positivamente ogni adolescente verso la matura realizzazione del suo "vero sé". Il futuro li aspetta e sta a noi renderli coraggiosi capitani della loro esistenza.
I giovani non sono sempre esistiti. Al contrario: sono stati inventati. In America e in Europa, a cavallo tra Ottocento e Novecento, un nuovo attore sociale e un nuovo stile di vita si sono fatti strada in modo prepotente fino a rivoluzionare il costume e la società. Jon Savage racconta questa rivoluzione in un libro che parte dai sogni di ribellione della generazione romantica e attraversa due secoli di fermenti e tormenti, entusiasmi e angosce: Peter Pan e il mito dell'eterna giovinezza, la fondazione dei boy scout, lo shock della Prima guerra mondiale, lo sviluppo di una psicologia dell'adolescenza, la militarizzazione della gioventù nella Germania hitleriana e nell'Italia fascista, la diffusione di nuovi stili musicali dal ragtime allo swing al rock'n'roll, la nascita della pubblicità e di un mercato pronto a sfruttare economicamente i nuovi gusti e la nuova cultura di massa. Fino alla consacrazione definitiva, quando nel giugno 1945 - poche settimane prima dello scoppio della bomba atomica su Hiroshima e Nagasaki - il "New York Times" annuncia trionfante che "i teenager sono un'invenzione americana". Da quel momento in poi il mondo non sarà più lo stesso. Il futuro sarà dei teenager.
Le ultime scoperte sul cervello tradotte in semplici suggerimenti per i genitori. I vostri bambini non smettono di fare capricci esasperanti. Stanno complottando per rendervi la vita impossibile? Ma no, sono solo in balia del loro cervello, ancora in via di sviluppo! In questo libro, Daniel Siegel, neuropsichiatra, e Tina Payne Bryson, consulente genitoriale di grande esperienza, fanno luce sulle tempeste emotive dell'infanzia, spiegando come nei bambini l'emisfero destro del cervello e l'emotività che lo contraddistingue tendano ad avere la meglio sulla logica e sulla razionalità dell'emisfero sinistro. Seguendo le 12 strategie suggerite dagli autori, sarà possibile trasformare l'esplosione di rabbia del bambino in un'opportunità per realizzare l'integrazione fra le diverse parti del suo cervello e favorire uno sviluppo adeguato.
"La mano avanza attraverso la fessura della dispensa socchiusa, come un innamorato nella notte. Poi, una volta abituatasi al buio, eccola cercare a tentoni zucchero o mandorle, uva sultanina o conserva. E come l'amante che prima di baciare la sua amata l'abbraccia, così il tatto li conosce prima che la bocca ne assapori la dolcezza." Con la felicità espressiva che lo colloca tra i classici del Novecento, Walter Benjamin descrive così un "bambino goloso" in uno dei suoi scritti più affascinanti sull'infanzia e sull'educazione, nei quali pensiero, scrittura e immagine si fondono. Seguendo un ordine tematico, i testi qui raccolti per la prima volta in edizione italiana sono riuniti in sei sezioni, i cui titoli rimandano ad alcuni motivi centrali dell'intera produzione di Benjamin: i bambini, i libri, l'esperienza della lettura, i giocattoli, i teatri come luoghi dell'immaginario infantile e l'educazione come campo di avventura e redenzione.
Rispetto al passato, oggi gli insegnanti hanno nella scuola la responsabilità di una più grande varietà di allievi che presentano una più grande diversità di bisogni. Se si aggiunge il cambiamento continuo delle dinamiche tecnologiche e degli eventi della storia, la complessità della vita tanto degli studenti che degli allievi aumenta esponenzialmente.
In Condurre e gestire una classe eterogenea Carol Ann Tomlinson e Marcia B. Imbeau affrontano il problema di come rispondere in modo profondo e proattivo alle differenze degli studenti. La prima parte del libro si focalizza su che cosa significhi per un insegnante condurre una classe eterogenea. I lettori potranno imparare come essere guide più sicure e più efficienti in classi centrate sullo studente e capaci di coinvolgerlo responsabilmente.
La seconda parte del libro si focalizza sui meccanismi per la gestione di una classe eterogenea. Un insegnate che abbia le migliori intenzioni, un curriculum dinamico e possieda propri piani per la differenziazione non può – o non vuole – tentare di attuarli se non ritiene di essere in grado di tradurre facilmente in pratica queste idee. In altre parole, gli insegnanti che hanno difficoltà a gestire una classe in modo flessibile non vogliono differenziare l’istruzione, anche se capiscono il problema, se sono d’accordo con questa necessità e se hanno la possibilità di fare progetti adeguati.
Tomlinson e Imbeau sono convinte che l’intima interdipendenza della conduzione e della gestione di una classe eterogenea è il vero cuore dell’educazione del 21° secolo. Questa guida essenziale per la differenziazione contiene anche un utile elenco di attività e di strategie di insegnamento che possono aiutare ogni insegnante a espandere la propria capacità di rendere l’aula adatta ad ogni studente e di lavorare instancabilmente per esso.
Il libro di Giancarlo Visitilli rivela adolescenti disillusi ma non arresi, che chiedono agli adulti di crederci ancora. Questo docente inconsueto, fissato con don Milani e De André, vuole soprattutto capire "cosa passa nella testa dei ragazzi, a quale ritmo si muova il loro cuore", e perché troppo spesso definiscano il mondo dei grandi "un invito al massacro". Attraverso un quotidiano, ostinato confronto con una classe nell'anno della maturità, il prof ascolta e ci racconta storie che parlano di amore, malattia, diversità, integrazione, violenza, anoressia, guerra: insomma, di vita. Perché, anche in una scuola abbandonata a se stessa, e spesso intrappolata in vecchi schemi, Visitilli non rinuncia a quella che considera la sfida più importante del suo mestiere: spingere ogni ragazzo alla ricerca della felicità.
Diritti, doveri, libertà, giustizia sono valori da sperimentare sul campo e difendere ogni giorno. Nella scuola di Corlazzoli la vita non è fuori, ma dentro l'aula, e i bambini non devono adeguarsi ai programmi, ma provare loro stessi i modi giusti di apprendere. Vedere, leggere, ascoltare, sperimentare: il bambino rom non è più uno straniero e la geografia non è più quella cosa astratta da imparare sulle cartine mute se fai il giro del mondo con la musica e ascolti le canzoni dei gitani. E la storia diventa credibile se la vivi attraverso la testimonianza di chi la racconta in prima persona. Come dimostra Corlazzoli, la scuola è viva grazie all'impegno di tanti insegnanti e genitori che la difendono come bene pubblico. Da qui si può ripartire per porre le basi di un futuro migliore e calare nella pratica la parola democrazia in modo che tutti i bambini diventino innanzitutto cittadini responsabili. In appendice una selezione di appunti scritti dagli alunni.
Per anni Torey Hayden ha insegnato in classi speciali e a bambini "difficili": da questa sua esperienza sono nati alcuni fra i suoi racconti più belli, come "Una bambina". In questo libro, la Hayden insieme a Mike Marlowe, professore universitario che si occupa di formazione degli insegnanti, analizza quello che col tempo è diventato un vero e proprio metodo di insegnamento. Torey Hayden si rifà alle sue storie e le utilizza per inquadrare le relazioni con i ragazzi. Insegnanti, studenti, genitori e figli ritroveranno negli esempi contenuti tutta l'umanità e la passione che la Hayden ha profuso nei suoi libri e uno strumento fondamentale per impostare un rapporto basato sull'amore, sulla comprensione e sul rispetto reciproci, fra adulti e ragazzi - difficili, problematici - ma anche semplicemente "ragazzi".