Contenuto
Un ritratto interiore profondamente umano e spiritualmente ricco emerge dagli undici quadri che raccontano, in tono autobiografico, le esperienze vissute dall’autore nel corso della sua vita sacerdotale. Dalla memoria della vocazione e dell’ordinazione; al fondamento eucaristico della propria esistenza; alla centralità della Parola; fino al tentare di rimanere sempre tenacemente incollato a Dio pur nelle inevitabili stanchezze e difficoltà del ministero.
Destinatari
Tutti
Autore
Francesco Farronato nato a Fellette di Romano d’Ezzelino (VI) nel 1949 è stato ordinato sacerdote nel 1974. Ha ricoperto vari incarichi nella diocesi di Padova, nella quale cura programmi d’impronta religiosa e culturale per la radio («Bluradioveneto). In particolare si dedica alle scuole di preghiera nelle quali le riflessioni sulla Parola si intrecciano con le immagini della storia dell’arte. Tiene corsi di esercizi spirituali ed è anche parroco.
In questo sesto volume sono raccolti i profili di alcune delle figure più significative di "preti e vescovi santi" che hanno illuminato l'Otto - Novecento. Prefazione del Card. Angelo Comastri.
Vita da preti raccoglie dodici ritratti di pastori moderni, redatti durante l’anno sacerdotale, ancora in corso proclamato, da Benedetto XVI. Scritto da un giornalista trentenne che, ospite di un parente monsignore, si è ritrovato a trascorrere alcuni mesi in Vaticano, mette in luce gli aspetti meno noti della vita dei sacerdoti: i loro guadagni, il rapporto con l’autorità, con le tentazioni e con il mondo che li circonda, fuori e dentro la sacrestia. Attraverso le storie di esponenti del basso e dell’altro clero, quali, fra gli altri, un monaco camaldolese, un esorcista, un tradizionalista brasiliano, il cappellano di un ospedale pediatrico, il sottosegretario della Congregazione per la Dottrina della Fede, un amico di Oriana Fallaci, l’Arcivescovo di Cosenza e un “Innominato” porporato, questo libro restituisce, con punte di ironia e sarcasmo, il profilo di uomini più o meno santi, più o meno devoti, comunque costretti a confrontarsi, almeno per ora, con una dimensione tremendamente terrena.
«Cercherò di stilare, di modulare alcuni tratti essenziali nella vita del prete, una piccola costellazione di tratti che ritengo indispensabili». Attraverso sei meditazioni dedicate alla figura del presbitero, il lettore è accompagnato a riflettere su un terreno concreto e di confronto: la spiritualità, la relazione con la Parola e l'eucaristia, i rapporti fraterni. Il testo è frutto di interventi tenuti dall'autore alla settimana di formazione permanente dei padri dehoniani (Albino, 24-26 agosto 2009).
Sommario
1. Essere figli per diventare padri. 2. Amministratore fedele e saggio. 3. Annunciatore della Parola. 4. L'eucaristia. 5. La fraternità sacerdotale. 6. La relazione con il mondo.
Note sull'autore
Giovanni Cesare Pagazzi (1965) è presbitero della diocesi di Lodi. Insegna teologia sistematica presso la Facoltà Teologica di Milano e gli Studi Teologici Riuniti dei seminari di Crema-Cremona-Lodi-Vigevano, di cui è direttore. Ha pubblicato: con Franco Manzi, Il Pastore dell'essere. Fenomenologia dello sguardo del Figlio (Assisi 2001); In principio era il Legame. Sensi e bisogni per dire Gesù (Assisi 22008); Il polso della Verità. Memoria e dimenticanza per dire Gesù (Assisi 2006); C'è posto per tutti. Legami fraterni, paura e fede (Milano 2008).
Il volume propone il profilo di alcune figure bibliche, i cui racconti vocazionali mettono in evidenza le resistenze a scegliere, nel più ampio e articolato orizzonte teologico della categoria di “appartenenza” a Dio e al suo progetto di salvezza. Seguendo il metodo narrativo applicato ai testi biblici, si può vedere come i racconti non sono semplici descrizioni storiche, ma hanno una ricaduta esistenziale e sapienziale nel Lettore e nella comunità che ascolta. La fatica a scegliere viene rintracciata in cinque personaggi dell’Antico Testamento (Abramo, Mosè, Samuele, Geremia, Giona) e cinque del Nuovo Testamento (Maria di Nazareth, Simon Pietro, I discepoli, Paolo di Tarso, il discepolo che Gesù amava), che rappresentano le figure esemplari della dialettica vocazionale. Pur tenendo conto delle diversità letterarie e teologiche, in questi personaggi sembra riproporsi una sorta di paradigma teologico-narrativo articolato in tre momenti: la vocazione frutto dell’iniziativa divina; la missione contrassegnata da resistenze, crisi e prove; l’epilogo, che diventa una chiave interpretativa illuminante per comprendere come la storia della vocazione di ciascuno costituisca una “parte significativa” di un più grande disegno di salvezza.
DESTINATARI: I sacerdoti, le persone consacrate, gli addetti alla pastorale vocazionale e i giovani in ricerca vocazionale, i laici e tutte le persone che sono interessate ad approfondire questo aspetto problematico della vocazione.
Il sacerdote è uomo di frontiera, sempre. Anche quando vive "comodamente" in una grande metropoli. Perché ha l'obbligo morale di "essere testimone", sempre e comunque.
A partire da questa convinzione, l'autore raccoglie in questo volume le testimonianze di preti che si trovano a vivere realtà "limite": la guerra, la persecuzione, la povertà materiale e umana, la solitudine, le catastrofi naturali…Le loro storie raccontano di uomini che hanno messo Dio al primo posto e lo servono, amano, cercano in ogni uomo: in questo sta il loro ministero e la loro identità.
Che cosa è successo al «mestiere» di prete negli ultimi quarant’anni? Quali tornanti ha dovuto attraversare? Che cosa rimane dell’antica aura di sacro che lo scortava e che cosa promette la nuova scioltezza di gesti e di parole che oggi lo contraddistingue? È nel tema della benedizione che l’Autore individua il luogo per un ripensamento e una ricollocazione del ministero sacerdotale all’altezza del tempo presente. L’invito è quello di cogliere l’essenzialità del ministero, quale prassi di accompagnamento degli uomini e delle donne nella contingenza dei tempi, alla luce della presenza benedetta e benedicente di Dio.
Informazioni sugli autori
Elmar Salmann ha compiuto gli studi di Filosofia, Lettere e Teologia a Paderborn, Vienna e Münster. Insegna Teologia e Filosofia presso il Pontificio Ateneo S. Anselmo e l’Università Gregoriana di Roma. Il suo pensiero verte sul rapporto tra esperienza e simbolismo, cultura moderna e cristianesimo, mistica e filosofia. Presso Cittadella ha pubblicato: Passi e passaggi nel cristianesimo (2009).
Descrizione dell'opera
Con i termini «personalizzare» e «personalizzazione» l'autore propone un modello nuovo di educazione e di evangelizzazione. Per chiarirne il senso, pone i due termini in rapporto dialettico con «assimilare» e «assimilazione», ovvero con lo schema formativo impostato su un processo in cui il soggetto da formare deve 'rendersi simile' a un modello già definito in precedenza e da trasferire nella propria vita. A tale impostazione egli oppone il modello che «personalizza» lo schema formativo, perché è attento allo specifico individuale del soggetto in formazione. Dall'imitazione di un modello alla cura dell'individualità unica, dall'assimilazione di un ideale dato alla costruzione in prima persona dell'ideale.
Garrido ha dedicato vari anni al perfezionamento di questo modello teorico-pratico. Esso nasce dalla preoccupazione di accettare le sfide che si pongono oggi rispetto alla vita religiosa e all'evangelizzazione, come per esempio la necessità di integrare fede, autonomia personale e scienze umane.
Il quaderno alterna l'esposizione dei temi a spunti di riflessione, utilizzabili sia a livello personale che per incontri comunitari.
Sommario
Presentazione. I. Assimilazione e personalizzazione. II. Chiavi di personalizzazione. III. Cornice concettuale. IV. Dinamica di trasformazione. V. Pedagogia simultanea. VI. Il giovane di oggi.
Note sull'autore
Javier Garrido, religioso francescano, licenziato in filosofia e in teologia all'Università di Friburgo (Svizzera), ha approfondito soprattutto lo studio della spiritualità cristiana, con particolare riferimento ai temi francescani; si dedica alla pastorale degli adulti, curando seriamente l'accompagnamento personale. Tra le sue numerose pubblicazioni sul tema ricordiamo: Adulto y cristiano (1989); Una espiritualidad para hoy (31990) Educación y personalización (1991). Nella stessa collana EDB ha pubblicato La relazione affettiva con Dio (2008) e Rileggere la propria storia. Le età della vita e le loro crisi (2009).
Sulla base di testi autorevoli come la Lettera ai cattolici dell’Irlanda di Benedetto XVI, l’autore condensa i frutti di anni di ricerche sociologiche focalizzandosi sullo sconcertante dilagare della pedofilia nella Chiesa. La vergogna e il disonore di simili atti sono una profonda ferita, che non va però confusa con statistiche fasulle e calunnie diffuse solo per creare notizia. Le origini di questo fenomeno vanno cercate negli anni Sessanta, a cavallo tra rivoluzione e contestazione. In appendice vengono riportati De Delictis Gravioribus (2001) e Lettera ai cattolici dell’Irlanda (2010).
Destinatari
Un libro destinato a un ampio pubblico
Punti forti
Un tema di grande attualità, a cui i media dedicano molto spazio, conduce al forte bisogno di fare chiarezza sul problema.
La lettera di Benedetto XVI, in appendice al testo, ne arricchisce il valore documentaristico.
L’autore
Massimo Introvigne è un sociologo che ha al suo attivo trent’anni di studi e oltre quaranta volumi dedicati in particolare al pluralismo religioso e ai casi di violenza collegati alla religione. Dirige a Torino il CESNUR (Centro Studi sulle Nuove Religioni), una delle maggiori istituzioni mondiali che si occupano di rilevare e descrivere i fenomeni religiosi in Italia e nel mondo; è vice-presidente dell’APSOR (Associazione Piemontese di Sociologia delle Religioni) e vice-responsabile nazionale di Alleanza Cattolica.
Da tempo i media insistono sullo stesso tema: la pedofilia nella Chiesa. Sembra che la Chiesa cattolica sia divenuta il luogo per eccellenza degli abusi sui minori. Notizie di 20-30-40 anni fa, vengono lanciate e rilanciate, così da creare un effetto di “panico morale”. Il cittadino medio viene convinto del fatto che i sacerdoti cattolici siano anzitutto dei molestatori. Ma cosa è successo veramente? Quanti sono i casi di pedofilia nella Chiesa? E nella società? Chi promuove davvero la pedofilia? Qual è il confine tra realtà e propaganda? Questo libro vuole rispondere appunto a tali e ad altre domande importanti e attuali.
Francesco Agnoli vive e insegna a Trento. Collabora a “Il Foglio”, “Avvenire”, e alla rivista “Il Timone”. Ha pubblicato: Controriforme - Antidoti al pensiero scientista e nichilista, Contro Darwin e i suoi seguaci - (Nietzsche, Zapatero, Singer, Veronesi, Odifreddi…), La Liturgia Tradizionale, Storia dell’aborto, 1968, con Fede & Cultura. Collabora da anni a Radio Maria e al sito www.libertaepersona.org.
Massimo Introvigne, sociologo, è direttore del CESNUR (Centro Studi sulle Nuove Religioni) e reggente nazionale vicario di Alleanza Cattolica. È autore di quaranta volumi in tema di sociologia delle religioni, pluralismo religioso contemporaneo e dottrina sociale della Chiesa. Con Fede & Cultura ha pubblicato: Attacco a Benedetto XVI, Il Papa e Joe l’idraulico.
Giuliano Guzzo sociologo, collabora a www.libertaepersona.org/dblog/
Luca Volonté parlamentare, capogruppo PPE al Consiglio d’Europa.
Lorenzo Bertocchi studioso di storia del cristianesimo, collabora a www.libertaepersona.org/dblog/
Il libro raccoglie gli Atti del “Convegno nazionale dei Cappellani Militari” e affronta, con la specifica prospettiva della pastorale nell’ambito della vita militare, tre temi di grande importanza: la centralità della Parola di Dio nella vita del presbitero, e in particolare del cappellano militare; l’accompagnamento delle famiglie dei militari; la Direzione spirituale del presbitero e dei giovani. Di particolare rilievo e utili anche per sacerdoti e operatori della pastorale ordinaria, sono le relazioni di Bianchi, Sorrentino, la Lectio di Pelvi e l’omelia di mons. Crociata. Il restante materiale si rivolge direttamente a quanti operano in ambito di assistenza spirituale ai militari.
Destinatari
Operatori pastorali attivi in ambito militare o giovanile.
L’autore
Giuseppina Avolio, nata a Napoli nel 1974, è una consacrata dell’Ordo virginum. Laureata in Filosofia e dottoranda in Teologia, è assistente al Biennio di specializzazione in Teologia pastorale della Facoltà teologica di Napoli. Giornalista pubblicista ha scritto articoli di teologia ed è attualmente Direttore dell’Ufficio comunicazioni sociali dell’Ordinariato militare per l’Italia. Ha curato per le Edizioni San Paolo: "Alle vergini consacrate" (2009); "Annuncio delVangelo e mondo militare.Atti del Convegno dei cappellani militare" (2009); "Nella Verità la Pace" (2010).