La memoria non è immobile, non è statica. Si modifica in continuazione. La puoi modificare tu, ma anche gli altri, un po' come una pagina di Wikipedia. Tutti sanno cosa sia la memoria, ma pochi sanno come funziona veramente. È come possedere una macchina: anche se la sai guidare, non sempre sai che cosa succede esattamente nel vano motore. Abbiamo bisogno della memoria, contiamo su di essa: abbiamo bisogno di una rappresentazione accurata del nostro passato. Abbiamo bisogno di mantenere una traccia dei giorni importanti della nostra vita, delle conversazioni emozionanti e delle informazioni più importanti. È sulla memoria che si basa la nostra identità. Ma come funziona realmente? E possiamo fare davvero affidamento su di essa? Possiamo fidarci?
Minacce e pestaggi dentro e fuori dalle scuole. Violenze fisiche e psicologiche protratte per mesi o anni. E, sempre più spesso, persecuzioni "virtuali" con conseguenze tragicamente reali. Nelle sue molteplici forme, il bullismo è una delle costanti preoccupazioni di genitori e insegnanti, alla ricerca di soluzioni per un fenomeno che continua ad avere un impatto devastante sulla crescita di molti ragazzi e ragazze. Da sempre attenta e sensibile studiosa del tema, in questo libro - appositamente rivisto e aggiornato con un nuovo capitolo dedicato al cyberbullismo - Anna Oliverio Ferraris esamina il bullismo giovanile in tutti i suoi aspetti: origini e cause delle violenze, dinamiche individuali e di gruppo, reazioni e sentimenti di aggressori e vittime, pericoli e trappole on line, interventi e misure di prevenzione. Spiegando come interpretare i messaggi nascosti dietro i comportamenti dei nostri figli, Oliverio Ferraris ci aiuta ad affrontare i casi di violenza e aggressività in cui bambini e adolescenti possono trovarsi coinvolti. Per capire e trovare soluzioni, per imparare a farsi ascoltare e intervenire nel modo più efficace.
Mantenere un'ottima memoria e un cervello sano e brillante: è l'auspicio che tutti ci rivolgiamo pensando a quando saremo in là con gli anni o notando i primi segnali che la nostra mente sta facendo cilecca. Ebbene, in realtà è un obiettivo più facile da raggiungere di quanto abitualmente non si creda. Unendo gli esiti della più recente ricerca nell'ambito delle neuroscienze con gli antichi saperi orientali in merito alla resilienza, alla mindfulness e alle pratiche di riduzione dello stress, Henry Emmons e David Alter mostrano che invecchiare bene, con un cervello sano, vivace e attivo, è a portata di mano. Di più, mostrano che è addirittura possibile far fare dietrofront all'invecchiamento cerebrale e innescare un processo, non farmacologico, di ringiovanimento del cervello. Con il ricco bagaglio di teorie spiegate in modo semplice e di esercizi pratici per allenare la mente e il cervello, il lettore sarà guidato a vivere con più gioia e a invecchiare con più leggerezza, a prescindere dall'età anagrafica.
La struttura a spirale che caratterizza il circolo vizioso fa sì che le nostre premesse errate si automantengano ricorsivamente. Per orgoglio, o per paura, non è facile riuscire a guardare fuori e rompere gli schemi. Non immaginiamo che la vita reale abbia in serbo per noi una storia più bella. Il nostro piccolo delirio privato è una proiezione distorta ma molto credibile, che ci impedisce di contattare il vero sé. Ed è un peccato. Perché questa parte più profonda e luminosa di noi ha la forza e i mezzi per farci deviare da percorsi costruiti dall'abitudine, dai pregiudizi o dalle aspettative altrui. Se solo imparassimo a riconoscerla, ne scopriremmo l'inaspettata potenzialità di farci vivere davvero felici e presenti, seguendo la meravigliosa spirale evolutiva del circolo virtuoso. Ognuno di noi si racconta una storia tutta sua, spesso senza lieto fine: la vittima della sfortuna, il guerriero sempre sconfitto, la donna invisibile. Sembra un destino senza alternative, che la nostra vita non fa che confermare ogni giorno. Infatti, viviamo intrappolati in una trama fatta di convinzioni basate su presupposti falsi, di prigioni più mentali che reali, di abitudini acquisite in modo irriflesso. Olga Chiaia ci guida per mano verso il superamento di pensieri ricorsivi, dei circoli viziosi, di ciò che ci fa intestardire su posizioni involutive, per portarci a riscoprire il coraggio della libertà, soprattutto da noi stessi, e una nuova possibilità di azione.
Adolescenti seduti allo stesso tavolo, con i propri smartphone nelle mani che, connessi ai social network o aperti su applicazioni di instant messaging, interagiscono altrove e con altri. Silenziosi, presenti nel corpo, ma distanti con la mente. In che modo, in età adulta, questa generazione digitale affronterà l'intricato mondo degli affetti? I grandi vantaggi e le meravigliose possibilità che la tecnologia ci offre possono nascondere criticità che si celano dietro l'"ossessione del virtuale"? Quali saranno le modalità espressive dell'amore e della sessualità? Quali i danni o i guasti o, perlomeno, i segni prevalenti che i nativi digitali porteranno con loro nell'età adulta? Le autrici, in queste pagine, ci raccontanto sessualità e affettività dei giovani di oggi che stanno diventando gli adulti di domani. Una mappa per comprendere una generazione profondamente diversa da chi l'ha preceduta.
Negli ultimi anni si sono affermate differenti terapie per i disturbi di personalità, nessuna delle quali si è dimostrata più efficace delle altre. Questo libro evidenzia i vantaggi dell'integrare multiple strategie di intervento consolidate per venire incontro ai bisogni dei singoli pazienti. Sono offerte le linee guida per condurre l'assessment, elaborare una formulazione del caso globale e pianificare il trattamento. Il formato modulare permette ai clinici di selezionare e usare qualsiasi intervento efficace possa aiutare un dato paziente invece di seguire un singolo protocollo. Sono discussi i metodi per associare la terapia ai farmaci, trattare la disregolazione emotiva, praticare la mindfulness, promuovere un funzionamento interpersonale più sano e affrontare i problemi del sé e dell'identità.
Il femminicidio è la piaga del nostro secolo. L’autore, rielaborando la più eminente letteratura clinica, pone in relazione il narcisismo patologico e il femminicidio, affermando che spesso esiste un fil rouge tra questi tragici fenomeni. Il libro vuole
rispondere a una domanda che è sempre più importante: “è più facile aiutare il narcisista patologico o la potenziale vittima”? Nel formulare la riposta, l’autore offre uno strumento prezioso per tutte le donne che vogliono capire se si trovano in una relazione
potenzialmente pericolosa per la propria incolumità.
Perché ci innamoriamo? Come si spiegano le nostre diverse reazioni di fronte all'arte, alla filosofia e alla religione? Perché i ricordi svaniscono? E dove nascono gli stereotipi etnici oppure la credenza nei fantasmi? Le innumerevoli domande sull'origine, la natura e il funzionamento della nostra mente finiscono spesso per perdersi nella vaghezza del mistero. Questo, invece, è un libro di risposte. Sfidando pregiudizi consolidati e demolendo teoremi un tempo indiscutibili, Steven Pinker ci guida alla scoperta dei più recenti progressi delle scienze cognitive e ricostruisce il programma straordinariamente complesso che rende possibili gli eventi della vita mentale che siamo abituati a dare per scontati: le meccaniche del pianto e del riso, dell'empatia e della percezione visiva. Facendo ricorso all'ingegneria inversa, che si interroga sugli scopi e l'organizzazione dei vari elementi che compongono una macchina, Pinker individua le funzioni alle quali la selezione naturale ha destinato la mente, un sistema di organi di calcolo che ha permesso ai nostri antenati cacciatori-raccoglitori di lottare, sopravvivere, prevalere. L'approccio di Pinker, uno dei più autorevoli studiosi di scienze cognitive, è rigoroso e multidisciplinare, spazia dalle neuroscienze alla biologia evolutiva compiendo efficaci e frequenti incursioni nelle discipline più disparate, come l'economia la psicologia sociale e la letteratura. Il risultato è una sintesi avvincente e monumentale - troppo ricca, esatta e pionieristica nei collegamenti e nelle conclusioni per essere ridotta a semplice divulgazione scientifica -, scritta con l'intelligenza, il ritmo e l'umorismo del grande narratore.
"Non è un libro su Paola. Quel libro deve essere ancora scritto. Ho cominciato a scrivere perché non volevo rimanere senza voce davanti al vuoto provocato dal male. Parlare di situazioni traumatiche è difficile perché emotivamente doloroso: si fa di tutto per distogliere lo sguardo. Il trauma abita un non luogo, creargli uno spazio dove fare l'esperienza dell'incontro con l'atrocità, è un'operazione indispensabile, per mettere un confine fra i vivi e i morti. Nel mio lavoro psicoterapeutico mi ero avvicinato a vicende umane dove il dolore che affliggeva gli altri era qualcosa che poteva accadere anche a me. Avevo ingaggiato tanti corpo a corpo con romanzi di stampo biografico che raccontavano storie di perdita e di dolore. Ma quando ti accade qualcosa di assurdo si guarda la vita con meno illusioni e con più gratitudine. Ho scoperto che il tempo del lutto non è fatto solo di vuoto, di mancanza, di desolazione, di nostalgia del futuro, ma anche di tutto quello che l'amore vissuto può continuare a generare nel presente attraverso il rapporto con gli altri, con la bellezza di altri racconti. La mia visione delle cose è cambiata, non posso più prescindere da quello che è accaduto. Qualcuno diceva che Paola non voleva passare su questa vita come un vestito vuoto. Questo libro è un pezzo del suo vestito."
"L'ipersensibilità non è una malattia, né una carenza, né un difetto. Nessun terapeuta è in grado di 'eliminare' l'ipersensibilità di un bambino. L'ipersensibilità è una caratteristica ereditata, un elemento distintivo e, più propriamente, un talento." Dopo "Le persone sensibili hanno una marcia in più" e "Le persone sensibili sanno dire no", Rolf Sellin torna con un nuovo libro per comprendere a fondo l'ipersensibilità nell'infanzia e dare a genitori e insegnanti le chiavi per farne un eccezionale punto di forza. Tra i temi trattati: riconoscere quando un bambino è ipersensibile, evitare gli errori tipici con i bambini sensibili, definire limiti, regole e aspettative per trasformare la sensibilità in un vantaggio, scegliere la scuola più adatta a un bambino ipersensibile.
365 pensieri: tanti quanti sono i giorni dell'anno, per "donne che amano troppo". Un vademecum per le affezionate lettrici (e gli affezionati lettori) di Robin Norwood. L'autrice che parla alle donne attratte da uomini complicati e problematici, disposte per loro a trascurare il proprio benessere, i propri interessi e le proprie amicizie, incapaci di sottrarsi a relazioni tormentate per paura di solitudine e senso di vuoto, qui si cimenta nella saggezza pratica dei consigli quotidiani per una vita e un amore più equilibrati.