Se vuoi essere felice, allora stai cercando Dio". I prodotti della scienza e della tecnica hanno, finora, realmente soddisfatto soltanto alcuni bisogni umani, senza essere stati capaci di rispondere alle inquietudini più profonde del cuore dell'uomo. Solo Gesù può aprire all'uomo la via della bontà, della bellezza, della felicità, della pienezza, del successo, che lui indica come la via della croce.
Gesti di inciviltà, aggressioni verbali e psicologiche, attentati – spesso gratuiti – alla vita stessa: nessun luogo e ambiente è esente e immune da queste forme di violenza: né la strada, né la scuola, e neppure la famiglia. Nascono pertanto molteplici interrogativi.
Può essere la famiglia il luogo dove trovare le soluzioni migliori? Da dove nasce la violenza? Come evitarla all’interno della coppia e della famiglia? Come preparare i figli ad affrontare l’ambiente esterno?
L’autore ritiene la famiglia è capace di «prevenire» la violenza se al suo inter- no si sviluppano dinamiche comunicative, se si impara a riconoscere e gestire i conflitti, a coniugare amore e legge, a educare al rispetto delle regole e delle differenze, a dare spazio ai sentimenti. Parte di un capitolo del libro affronta il tema «violenza e televisione», richiamando l’attenzione su pornografia e videogiochi.
Punti Forti
Aiuta gli educatori a capire quanto la famiglia sia determinante per prevenire i comporta- menti violenti di bambini e ragazzi.
Buoni suggerimenti su come fronteggiare il bullismo nella scuola.
Destinatari
Genitori - insegnanti - educatori - operatori sociali e pastorali.
Scuole di salesiani e salesiane.
Autori
Jean-Marie Petitclerc, allievo della «Scuola Politecnica», educatore, sacerdote, possiede una grande esperienza, acquisita in particolare a contatto con giovani in difficoltà, sia all’interno di case di accoglienza che nei quartieri della periferia parigina. Autore di opere di rilievo, non cessa di condurre una riflessione rigorosa sulla problematica dell’educazione e della violenza.
I percorsi di iniziazione cristiana secondo l’istanza catecumenale, proposti per i ragazzi dalla Chiesa che è in Italia, hanno una loro validità, ma occorre superare la pretesa di assumerli come «matrice forte» in grado di caratterizzare tutta l’IC. Qui si cerca di offrire una misura più pertinente del loro apporto, riscattandolo da fenomeni di moda. Si porta, poi, l’attenzione sui «soggetti» dell’IC e su come essi si caratterizzano a livello socio-culturale, psicologico, anche attingendo alla psicologia della religione, e antropologico, in dipendenza dalle trasformazioni indotte dai new media. Si offrono, infine, indicazioni pedagogiche, connesse all’ambito della comunicazione, e un modello di itinerario che recuperi il percorso catecumenale come pedagogia dell’IC, in risposta alle istanze emerse.
Gli aspetti socio-psico-pedagogici e comunicazionali sono da tenere assolutamente presenti, oggi, per una catechesi efficace rivolta ai «nativi digitali», che accompagni la crescita integrale della persona e la sua adesione al Signore.
Destinatari
Catecheti, operatori pastorali e di comunicazione, formatori dei catechisti, parroci, insegnanti di religione.
Autori
Ugo Lorenzi, nato a Monza il 03/03/1974, è docente di Catechetica, Antropologia Culturale, Pastorale Giovanile e introduzione alla Pastorale Diocesana nell’anno di Specializzazione Pastorale presso la sezione della Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale con sede nel Seminario di Venegono Inferiore.
Massimo Diana, filosofo e scrittore, è autore di saggi sulla necessità di un incontro fecondo tra religione, psicologia del profondo e filosofia, in vista dell’offerta di un aiuto efficace a ogni persona nel compito di costruirsi in umanità. Ha pubblicato, tra l’altro: Ciclo di vita ed esperienza religiosa.Aspetti psicologici e psicodinamici, Bologna 2004. Narrare. Perchè e come raccontare le storie ai bambini, Leumann (TO) 2007; La saggezza delle fiabe, Milano 2010. Figure dell’amore. 1. Percorsi di umanizzazione, Bergamo 2010. Legàmi. 2. Percorsi di umanizzazione, 2012. Feliziani-Kannheiser Franca, psicologa e catecheta, è docente ordinario di Catechetica presso lo Studio Teologico Interdiocesano, affiliato alla Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale; docente invitato di Pedagogia Religiosa presso l’Università Pontificia Salesiana di Torino; docente di psicologia presso l’Istituto di Scienze Religiose della diocesi di Alessandria e membro della commissione nazionale IC.Tra l’altro, ha pubblicato: Io sono una pianta fiorita. Il simbolo nell’IRC. Percorsi didattici per la scuola, dall’infanzia alla secondaria, Bologna 2011; con G. Cursio - M. Diana, L’educatore educato. Promuovere e motivare all’educazione e all’apprendimento, Bologna 2010.
Floriana Falcinelli, Docente di Didattica e Tecnologie dell’Istruzione all’Università degli Studi di Perugia, dedica l’attività di ricerca all’innovazione scolastica e all’educazione extrascolastica, con riferimento ai servizi per l’infanzia e all’educazione ambientale; particolare oggetto di studio sono le tecnologie nell’azione didattica, i media e la rete, come ambienti formativi. Ha pubblicato, tra l’altro: Cultura, tecnologia, azione didattica, Perugia 2000; con C. Laneve - R. Pagano, Le tecnologie frontiera dell’educazione, Lecce 2006; con C. Laici, E-learning e formazione degli insegnanti, Roma 2009.
M.Rrosaria Attanasio, delle Figlie di san Paolo, è Direttore della rivista Catechisti parrocchiali. Si dedica a incontri di formazione per i catechisti e operatori pastorali. Ha al suo attivo oltre ad articoli in varie riviste, alcuni volumi, tra i quali, Il linguaggio multimediale nell’educazione alla fede dei fanciulli dai 7 ai 10 anni, Milano 2007. Luciano Meddi, sacerdote della diocesi di Roma, è docente ordinario di catechetica all’Università Urbaniana. Già presidente dell’AICa, è membro della Consulta UCN, svolge attività di animazione e formazione degli operatori pastorali e catechisti. Ha pubblicato, tra l’altro, con E. e M. Barghiglioni, Adulti nella comunità cristiana, Milano 2008; con A.M. D’Angelo, I nostri ragazzi e la fede, Assisi 2010.
Pagine scritte con cuore e con rigore psicologico e pedagogico sui nonni-catechisti. Guai a perdere il catechismo casalingo dei nonni che, senza testimoni e senza elogi nutre la mente e riscalda il cuore del nipote.
Ciò che è contenuto in queste pagine è sfacciatamente stonato nella nostra società della bambagia. Oggi si tenta di addolcire tutto: il caffè è decaffeinato, il tonno è così tenero che si taglia con un grissino, i 'sofficini' trionfano, l'auto è 'comodosa'. Ed i frutti si vedono: ragazzi friabili, con la grinta del pesce bollito; ragazzi che vivono il 5%, chiusi nel maledetto triangolo: frigorifero, sofà, televisione. È dovere assoluto reagire! Ha ragione lo psichiatra Paolo Crepet: "Ai figli cui è stato regalato tutto, è stato fatto il peggior dono possibile". Basta con la pedagogia dello zucchero; basta con l'infanzia rivestita di ovatta; con lo spianare sempre la strada! O vogliamo imbrogliarci tutti? La vita non è zucchero filato, non è una crociera! Insomma, un supplemento di fatica ed avrete un figlio in pole position. È il messaggio di queste pagine nate per gridare che i genitori troppo morbidi fanno le peggiori ingiustizie ai figli.
Anche per i 14enni lo sfondo della proposta è il tema del VII Incontro Mondiale delle Famiglie di Milano 2012: "La famiglia: il lavoro e la festa", tradotto nell'anno oratoriano "Creando e Ricreando". I cinque sensi potranno aiutare i 14enni a orientarsi nelle dinamiche della vita quotidiana e a "sentire" la profondità che le situazioni della vita a volte nascondono, ma che possono essere svelate se ci si lascia illuminare dalla fede e dall'adesione al Vangelo. La vita, dunque, alla luce di una "parola sensata" che è quella di Gesù, può diventare qualcosa di "sensazionale!" e il lavoro, gli impegni di tutti i giorni, i rapporti con gli altri (a partire da quelli in famiglia) possono assumere un nuovo significato se ci si apre anche alla celebrazione, alla lode e alla festa che sono espressioni di chi crede e, pur riconoscendo i suoi limiti (grazie ai sensi che servono per dare un "senso" alla realtà), sceglie di affidarsi con il cuore a Qualcuno che può davvero riempire l'esistenza!
"I brani della Parola che ho raccolto e commentato in questo libretto sono il tentativo di avvicinarsi al Vangelo attraverso una prospettiva particolare: gli incontri di Gesù. Stando sulla Parola, meditando lo stile degli incontri narrati nel Vangelo, gustando e assaporando le parole del Rabbì, possiamo riconoscere la Sua presenza, distinguere il suo stile, accogliere la delicata potenza dello Spirito che stuzzica in noi il desiderio di infinito. (...) I racconti degli incontri di Gesù nel Vangelo sono degli specchi che ci permettono di guardarci con verità, di chiamare per nome chi si sta affacciando sulla nostra vita, di decodificare la Parola che ci interpella e ci chiama ad una novità dalla bellezza inaudita" (dall'Introduzione dell'autore).
Il sussidio propone una griglia di lavoro in sette tappe sugli aspetti essenziali della catechesi e dell'insegnamento religioso. Questa decodificazione parte da elementi concreti e offre piste immediatamente utilizzabili. Le esperienze, le animazioni e le altre attività proposte per la parrocchia e la scuola si riferiscono a sette postulati di base: la catechesi riguarda in primo luogo gli adulti; è cammino di fede per un'intera comunità cristiana; nella comunità tutti sono responsabili della catechesi; la catechesi è apprendistato mediante la vita; è costituita da uno svariato insieme di incontri e momenti privilegiati; è cammino di un'intera vita. Cinque capitoli organizzano i diversi aspetti della pastorale: "Strutturare e animare la catechesi"; "Celebrare e pregare"; "Scoprire attraverso le tecniche e i metodi"; "Parlare dei tempi e delle feste liturgici"; "La pastorale scolastica".
In questo libretto sono raccolte 21 parole che caratterizzano uno sportivo. Le parole sono "spiegate" attraverso pensieri, domande, citazioni, racconti che si ispirano al mondo sportivo e a Don Bosco, e che spiegano come si può fare qualcosa di bello e di grande nella vita e nello sport. La presentazione di materiali e strumenti per uno sport sano, pulito e leale fanno del libretto un sussidio per una rinnovata cultura sportiva.
Dalle autrici di "Amore, sesso & Co.", un testo per tutti i genitori e gli educatori degli adolescenti che vogliono conoscere meglio i segreti della crescita e della maturazione affettiva e sessuale dei ragazzi, e rispondere alle loro domande. Non un semplice manuale ma un libro completo, con spunti di riflessione e una proposta di "lavoro" per gruppi e coppie di genitori, perché dal confronto tra adulti possono scaturire tante risposte importanti sulla vita e le problematiche dell'adolescenza.
Questo sussidio di catechesi è un utile strumento che offre spunti di riflessione sull’importanza del racconto nella catechesi.
Anche Gesù si esprimeva con dei racconti, le parabole sono, infatti, il racconto catechistico per eccellenza.
Ecco quindi un percorso in dieci capitoli per imparare a raccontare, a costruire un racconto, a fare del racconto una parte integrante dell’essere catechisti.
In appendice una sezione intitolata «Una comunità racconta», in cui sono presenti testimonianze di come i racconti possano nascere da una comunità che ascolta la Parola e la mette in pratica; segue la sezione intitolata «Il racconto si fa preghiera», da utilizzare soprattutto con i gruppi di giovani.
Punti forti
Sussidio agile, offre spunti interessanti da applicare come metodologia della catechesi.
Destinatari
Catechisti, educatori, insegnanti di religione.Animatori, parroci, coadiutori.
Autore
Marco Campedelli. (San Michele Extra, Verona 1964) discepolo del Maestro burattinaio Nino Pozzo (1901-1983), raccoglie e continua il suo Teatro Mondo Piccino fondato nel 1923. Prete nel 1989, ha conseguito un dottorato in teologia con un lavoro su Liturgia e Poesia. Parroco di San Nicolò all’Arena, insegnante di religione in un liceo classico, collaboratore dell’Ufficio catechistico della Diocesi di Verona, narratore.
Il testo, particolarmente adatto per oratori e campi estivi, si offre a parrocchie, associazioni e movimenti, non soo come un insieme di schede operative, ma anche come il racconto 'ripensato' di un'esperienza, vissuta con ragazzi con ritardi mentali.