P. Wilson ci introduce alla comprensione della rivelazione di Dio da parte di Gesù. Una rivelazione comprensibile solo alla luce della comprensione dell'identità e della natura di Cristo. Tale rivelazione non avviene nel vuoto, ma nel contesto delle azioni e delle parole di Gesù come evento e parole visibili e udibili. Così, i sette "Io sono" di Gesù non sono solo enunciati, ma rivelano; l'identità, la persona, la missione e la relazione di Gesù con il Padre. P. Wilson afferma che è essenziale conoscere la persona e l'identità di Gesù. Cristo, che non è un semplice simbolo di luce ma la luce personificata e incarnata. Gesù stesso è il miglior rivelatore della propria identità, sebbene il Gesù giovanneo sia anche il supremo rivelatore del Padre. Noi, proprio come i discepoli del tempo di Gesù, dobbiamo imparare a camminare alla luce del Signore, anche quando Egli non è fisicamente presente come il Gesù della Storia. Egli è sempre presente come Signore e Cristo della nostra fede.
Rilettura del Cantico delle Creature in occasione dell'ottavo centenario (1225-2025) nel quadro dell'esperienza di Francesco d'Assisi. L'attenzione si focalizza sui temi chiave fraternità e terra.
Un libro che è diventato un po’ il testamento spirituale di padre Emiliano Tardif, forse il più grande carismatico del XX secolo.
Un libro intervista colmo di insegnamenti sulla guarigione fisica e su quella spirituale, incastonato da aneddoti significativi, autentiche parabole per il nostro tempo.
Non è poi da sottovalutare la portata profetica, segno per il nostro tempo, di questo sacerdote misericordioso e fortemente ispirato.
Possiamo dire senza tema di smentita che è stato per lungo tempo il vessillo dello Spirito Santo, che tramite di lui ha elargito a profusione carismi a iosa, facendoci tornare ai tempi di Gesù; dove lui passava i storpi guarivano, i sordi udivano e gli ossessi si liberavano...
Il Nuovo Dizionario Teologico Interdisciplinare (NDTI) si propone come un dizionario non solo da consultare, ma anche da leggere, uno strumento al tempo stesso riflessivo e operativo. Erede del Dizionario teologico interdisciplinare edito da Marietti nel 1977, riprende e rinnova quella formula in un contesto ecclesiale e culturale profondamente mutato. Esiste, dunque, una continuità ideale tra le due opere, modulata in realizzazioni diverse. Il NDTI è organizzato in 95 voci, delle quali una quarantina hanno una valenza ampiamente interdisciplinare. Propone in maniera ordinata e strutturata gli elementi fondamentali della fede cristiana, ma è al tempo stesso selettivo, poiché mira all'enucleazione dei temi nevralgici per la ricerca e la discussione, con uno sguardo di preferenza alla contemporaneità. Si articola in tre sezioni. La prima mira a porre in rapporto la perenne attualità del Vangelo, l'evento e la Parola, con le coordinate culturali, antropologiche e teologiche del tempo presente. La seconda raccoglie nella forma classica del dizionario una sessantina di «voci nodali», scelte sia per la loro valenza intrinseca sia per la loro attualità. La terza è soprattutto prospettica. Presenta un bilancio della storia del cristianesimo e delle Chiese a partire dalla metà del Novecento sino a oggi e si apre alle loro prospettive con uno sguardo rivolto al futuro. Entro questa cornice sono individuati alcuni temi ritenuti particolarmente importanti per l'oggi. Le voci diventano perciò «questioni disputate», più urgenti e controverse di altre sia sul piano teorico sia su quello pratico.
In questa sua cristologia Werbick non si accontenta di ripetere le classiche formule dogmatiche, ma muove alla ricerca dei linguaggi adatti alla comprensione odierna, mettendo in dialogo le origini della fede cristologica con la situazione attuale del cristiano. Il teologo di Münster avvia dunque un percorso - più precisamente: «un esperimento sulla figura e sul ruolo di Gesù Cristo» - che consenta di ricomprendere oggi la cristologia "alta" e la soteriologia sacrificale, senza però limitarsi a derivarle dalla storia (e senza neppure congedarle sbrigativamente). Dio - umano presenta allora l'intuizione cristologica basilare: Dio lo si incontra "umanamente"; Dio vuol essere compreso in un essere umano. L'uomo Gesù di Nazaret è la realtà di Dio in questo mondo, poiché Gesù da lui riceve la propria umanità e da lui riceve vita, così da portare Dio ai propri simili, fino all'estremo. A partire dal mistero della persona di Gesù, Werbick dispiega in modo originale le formule della cristologia presenti nella tradizione ecclesiale e le interpretazioni teologiche dell'opera redentiva di Gesù Cristo, a volte così "dure da digerire" per la comprensione odierna. Ecco allora qui una "traduzione" nuova della testimonianza biblica: un libro che avvicina i contemporanei ai contenuti della fede in Cristo, nello sforzo di renderli più comprensibili. Werbick coinvolge nel discorso gli inizi della riflessione cristologica, ma bada anche a quanto quegli inizi apportano oggi alla compressione dei contenuti basilari del cristianesimo, a ciò che è e resta essenziale in cristologia. Un libro per avvicinare in modo comprensibile i contemporanei ai contenuti della fede in Cristo.
«Poiché il nostro Salvatore Gesù Cristo, per testimonianza dell’Angelo, “salvando il suo popolo dai suoi peccati”, ci ha mostrato in se stesso la verità, attraverso la quale, con la sua risurrezione, possiamo pervenire alla beatitudine della vita immortale, è necessario che, per portare a termine quest’opera di teologia, dopo aver indagato intorno al fine ultimo della vita umana e intorno ai vizi e alle virtù, la nostra indagine rivolga ora la sua attenzione sul Salvatore di tutti e sui suoi benefici arrecati al genere umano». Così Tommaso introduce la Terza parte della sua Somma e gli argomenti in essa trattati: Il Salvatore medesimo (Parte III, QQ. 1-59) e I Sacramenti salvifici del nostro Salvatore (Parte III, QQ. 60-90)
La Chiesa cattolica sta attraversando una fase di radicale indebolimento e di ricostruzione. Ai suoi vertici non sono pochi coloro che si propongono di "salvare il salvabile": si aggrappano a quel che ancora regge, tenendo lo sguardo fisso sul passato, con un misto di nostalgia e rassegnazione. Greshake chiede, invece, di ricominciare da capo, attuando un rinnovamento assolutamente più profondo, radicale, sostanziale. Il teologo tedesco rivendica con fermezza una "real-utopia" ecclesiale, in cui l'agire sia orientato non a preservare il passato tramandatoci, ma a immaginare il futuro promessoci. Egli scopre e fa emergere quelle tendenze che già oggi sono proiettate sul domani, prefigurandolo, ed elabora alcune linee fondamentali di una Chiesa a venire che sia capace di reinventarsi. È la visione di una Chiesa che, in quanto minoranza, prende nuovamente coscienza del suo mandato e della sua forma vitale, una Chiesa dei laici, una Chiesa spirituale con una mutata forma sociale.
A distanza di quarant'anni dalla pubblicazione di La Chiesa in missione, Severino Dianich riprende le tematiche che avevano reso quel testo una pietra miliare per l'ecclesiologia e le rilegge arricchendole con le nuove prospettive e i nuovi problemi che, in questi decenni, hanno obbligato la Chiesa a fare i conti con se stessa, con il mondo e con il Vangelo. In particolare, il Pontificato di papa Francesco ha dato un'accelerazione forte ad alcune domande ormai inevitabili, quando si parli della comunità cristiana come luogo di annuncio e di missione: in questo senso, la categoria dell'altro diventa necessaria per poter interpretare presente e futuro dell'annuncio evangelico, nella storia, in vista della proposta di salvezza che contraddistingue il cristianesimo fin dalle sue origini. L'altro, che non è semplicemente "distanza- da colmare o "diversità- da integrare, bensì la necessaria pro-vocazione che muove ogni progetto di costruzione di una comunione che non sia esclusiva ma capace di rimodellarsi «per aiutare tutti i fedeli a sentirsi corresponsabili, nella molteplicità dei carismi che lo Spirito di Gesù diffonde, nell'unica missione» (dalla Prefazione di Giacomo Canobbio).
"Si è portati ancora a pensare che la santità sia una meta riservata a pochi eletti. In realtà è la pienezza della vita cristiana, che non consiste nel compiere imprese straordinarie, ma nell'unirsi a Cristo, nel vivere i suoi misteri, nel fare nostri i suoi atteggiamenti, i suoi pensieri, i suoi comportamenti." (Udienza generale, 13 Aprile 2011). Oltre 100 profili di santi da conoscere e a cui tornare attraverso le parole ispirate di Papa Benedetto XVI. Apostoli, martiri, padri della Chiesa, eremiti, fondatori di ordini religiosi, pellegrini. I santi di ieri e di oggi raccontati dal Papa che ha fatto della santità il cardine del suo magistero.
Questo trattato di epistemologia teologica, giunto ormai alla quarta edizione, è stato molto apprezzato dai migliori teologi viventi per il suo rigore scientifico che mantiene il discorso estraneo alle contrapposte ideologie del progressismo e del tradizionalismo. Le varie forme della «falsa teologia», infatti, sono qui criticate non perché esprimano opinioni non condivise ma perché pretendono di interpretare la fede cristiana in modo inadeguato, ignorando la razionalità insita nella rivelazione divina, sia per quanto riguarda i suoi contenuti (dogmatici e morali) sia per quanto riguarda il modo della sua comunicazione (che implica la verità dei “proeambula fidei”).
L’assunto principale di questo trattato è dunque mostrare come la teologia, in quanto “scienza della fede”, si debba limitare a proporre ipotesi scientifiche di interpretazione del dogma e non abbia la competenza per riformulare o ricreare la fede della Chiesa partendo da presupposti filosofici che ne ignorano o addirittura ne vanificano le ragioni intrinseche.
Un’Appendice di questa nuova edizione esamina le teorie teologico-morali che più hanno influito sul linguaggio e sui contenuti del Magistero recente.
L’AUTORE
Antonio Livi (Prato 1938) è accademico pontificio e presidente dell’ISCA (International Science and Commonsense Association). Su questo argomento ha pubblicato Razionalità della fede nella Rivelazione. Un’analisi filosofica alla luce della logica aletica (edizione in inglese: Reasons for Believing. On the Rationality of Christian Faith).
Dizionario che analizza la Passione di Gesù da ogni punto di vista ed esplora ambiti quali esegesi, dogmatica, morale, scienze giuridiche e umane, archeologia, storia, belle arti (architettura, pittura, musica, letteratura, cinema), ascetica, mistica, pietà popolare. 163 articoli indagano tutte le dimensioni della scienza teologica, focalizzando l'evento centrale del Nuovo Testamento, la Passione e Morte di Gesù e la sua dimensione redentrice per l'umanità. La dimensione dell'opera è davvero globale e internazionale: i collaboratori sono stati reclutati nei cinque continenti, molti di essi sono membri della Congregazione della Passione, altri appartengono a Ordini e Congregazioni della Chiesa, altri infine sono laici, professori universitari o studiosi di fama internazionale. Dopo dieci anni di gestazione, il progetto vede oggi la luce e viene offerto a lettori, studiosi e appassionati.
Il libro riporta le omelie tenute da don Carlo Molari nel periodo 2000-2010 sui Vangeli delle domeniche del ciclo pasquale (dalla Quaresima fino alla Pentecoste) e si affianca al precedente Quando Dio viene nasce un uomo con le omelie sui Vangeli del Natale. Entrambi sono parte del processo di diffusione del pensiero dell'autore che si è articolato in questi ultimi anni attraverso la pubblicazione di diverse opere curate da suoi discepoli. Anche questo volume, nei suoi riferimenti, si collega direttamente a Il cammino spirituale del cristiano, citato in nota, in quanto ne riprende, espande e radica i messaggi e i contenuti nella riflessione su Gesù di Nazaret. I due libri di questo ciclo, che portano il nostro sguardo agli eventi della nascita e poi della passione, morte e resurrezione di Gesù, mostrano come solamente attraverso i suoi commenti ai Vangeli si arrivi a comprendere in che misura il riferimento a Gesù abbia inciso nella vita di don Carlo Molari e cosa lui intendesse con il suo tanto frequente invito a immedesimarci nella figura di Gesù fino ad riviverne gli stati d'animo e il modo di porsi di fronte alle persone che incontrava e agli eventi della vita.