Questa guida pratica è dedicata a psicologi, insegnanti, educatori, animatori e a tutti coloro che operano con i gruppi. I giochi presentati forniscono informazioni, tecniche, riflessioni e consigli utili per il loro lavoro. Questo manuale è frutto dell'esperienza degli esperti dell'Associazione Culturale J. L. Moreno che opera da numerosi anni a Roma nell'ambito della Psicologia Umanistica. I giochi hanno come filo conduttore la vita e le sue molteplici esperienze. L'obiettivo di questo percorso è di riunificare la nostra esistenza in modo coerente e significativo. I giochi proposti si avvalgono di diverse tecniche: la scrittura creativa, lo psicodramma, il movimento e l'espressione corporea, il training affermativo, le tecniche grafico-proiettive.
Con il termine coping s'intende il complesso processo che gli individui mettono in atto con lo scopo di fronteggiare e ridurre lo stress. Il coping non si riferisce soltanto allo sforzo per ridurre o risolvere i problemi, ma alla gestione delle proprie emozioni e dello stress derivante dalle situazioni problematiche. Il coping si compone di emozioni, pensieri e comportamenti, tutti finalizzati a controllare, tollerare e ridurre le richieste (interne e esterne), le pressioni ambientali e i conflitti che ne derivano. Mentre sta crescendo la sensibilità dei ricercatori e dei professionisti nei confronti dello studio dello stress, il coping - nonostante la sua importanza strategica nel definire il benessere soggettivo degli individui - è un costrutto ancora poco esplorato e conosciuto. Lo scopo del volume è di introdurre il lettore alla conoscenza del costrutto del coping - presentando la più recente letteratura scientifica - e di illustrare i risultati di oltre quattro anni di ricerche svolte in quest'ambito dagli autori. Il volume è arricchito, inoltre, da sette strumenti psicometrici per la misurazione del coping.
"Abbiamo bisogno di un modello psicoanalitico della mente per fare un buon lavoro clinico." Per quanto profonda sia stata l'influenza della psicoanalisi nell'ambito della salute mentale, finora nessun testo è stato scritto con l'intento di spiegare il modello psicoanalitico della mente ai molti interessati a comprenderlo. Il testo di Elizabeth Auchincloss segna una svolta: presenta concetti complessi in maniera accessibile, affranca la psicoanalisi dai miti che l'hanno oscurata e appiana le controversie che per troppo tempo l'hanno attraversata. Collocando la visione psicoanalitica della mente all'interno degli sviluppi scientifici attuali nei campi di ricerca affini, l'autrice mostra che il modello psicoanalitico è compatibile con un approccio basato sul cervello: i fattori psicologici contribuiscono all'esordio, all'espressione e al decorso della patologia anche nei pazienti con disturbi psichici di origine prevalentemente biologica. Il modello psicoanalitico della mente offre ai clinici una cornice per comprendere ogni paziente come essere psicologico unico e irripetibile.
Il panorama della psicologia si è arricchito negli ultimi anni per il diffondersi di prospettive psicologiche e approcci psicoterapeutici che si rifanno a una concezione costruttivista della conoscenza. Tale concezione rimanda alla creazione di mondi personali molteplici, che variano in seguito alla riconfigurazione dell'esperienza, come le figure geometriche di un caleidoscopio. Il volume si propone nella prima parte di esporre la radice epistemologica del costruttivismo e di mostrarne la presenza in filosofia, in psicologia, in biologia e in cibernetica. Nella seconda parte vengono illustrati gli aspetti peculiari del costruttivismo che si rivelano a livello della teorizzazione psicologica. La terza parte è dedicata a descriverne l'originalità e l'efficacia sul piano delle applicazioni psicoterapeutiche.
La mindfulness (letteralmente «consapevolezza» di sé, delle proprie azioni, dei propri sentimenti) è un approccio psicologico che negli ultimi anni sta riscontrando un enorme successo in tutto il mondo.
Consente di sviluppare la flessibilità mentale e aumentare l’autoconsapevolezza attraverso semplici esercizi quotidiani.
Questo libro, scritto da due esperti di fama internazionale, è il manuale di riferimento per chiunque voglia accostarsi alla mindfulness.
Attraverso esercizi pratici e poco faticosi (bastano pochi minuti al giorno), chiunque sarà presto in grado di:
– aumentare il proprio senso di felicità e di benessere;
– migliorare la propria visione mentale;
– potenziare la propria produttività sul lavoro;
– migliorare la propria vita sociale e familiare.
"Aspetto di incontrare quello giusto", "Senza passione, non è amore", "Nessuno mi vuole", "Sono volubile, tutto qui"... Ecco le frasi che sentiamo o pronunciamo, le credenze alle quali ci attacchiamo, senza comprendere che rendono, molto spesso e malgrado la nostra volontà, l'amore impossibile. Perché? L'autore ci guida in un viaggio di scoperta di ciò che ci ostacola nel costruire una vita amorosa appagante, solida e duratura.
È difficile pensare alla psiche come a qualcosa di catalogabile e all'inconscio, di per sé sconosciuto, come a un territorio che possa essere "cartografato" assegnandogli degli spazi ben definiti e tracciandone una mappa; eppure sappiamo che qualsiasi carta geografica, oltre che rappresentare luoghi e posizioni, è l'indicatore di percorsi possibili che permettono innumerevoli scelte. Mettendo in relazione diversi paesi e culture del mondo è ipotizzabile tracciare una mappa della psiche basata su interconnessioni e interferenze. L'immagine di un Atlante contribuisce a evocare il desiderio esplorativo che dovrebbe caratterizzare la diffusione della psicoanalisi nel mondo, ma anche la necessità di non perdere, nel continuo processo di ridefinizione e cambiamento, le coordinate che guidano il nostro discorso. Presentazione di Stefano Bolognini.
È possibile fare da padre o madre ai figli del partner? Rispondono gli uomini e le donne che hanno accettato di parlare della propria esperienza. La famiglia tradizionale, formata dalla coppia dei genitori e dai loro figli, è oggi affiancata da altre tipologie familiari - monogenitoriali, ricomposte, adottive, arcobaleno -, ognuna con le proprie specificità e problematiche. Nelle famiglie che si formano tra partner separati o divorziati e i loro figli, la figura meno definita è senza dubbio il "terzo genitore", che spesso si sente un corpo estraneo nel nuovo nucleo familiare e non riesce a trovare la posizione adeguata nel rapporto con i figli dell'altro. Da una parte c'è il rischio di impersonare fin dall'inizio il ruolo sgradevole di patrigno/matrigna, dall'altra quello di non essere tenuto in alcuna considerazione o anche di essere apertamente osteggiato dai figli del compagno o della compagna e, quando ci si sforza di assumere il ruolo di genitore, dallo stesso partner. Per non dire dell'ex del partner, il genitore legittimo ma separato, che continua ad avere un legame con i figli. Per muoversi al meglio in questa costellazione è bene procedere a piccoli passi, cercando di comprendere gli stati d'animo di tutti. È quanto emerge da questo libro, basato sia su ricerche sia su esperienze dirette raccontate dagli stessi protagonisti.
Fin dall'antichità, le mnemotecniche hanno rappresentato un metodo per l'acquisizione di nozioni di ogni tipo, da semplici liste di nomi a interi discorsi da proclamare in pubblico. L'ars memorativa era parte del metodo didattico utilizzato dai Gesuiti nei loro collegi per insegnare la retorica e le lingue straniere, materie fondamentali per imparare a predicare nelle missioni all'estero. Matteo Ricci (1552-1610), padre gesuita, straordinario pioniere e fondatore delle prime missioni cattoliche nell'impero dei Ming, apprese i fondamenti della disciplina mnemonica al Collegio romano e stupì i cinesi dimostrando di riuscire a memorizzare più di cinquecento caratteri in ordine sparso, guardandoli una sola volta. La sua capacità colpì talmente l'elite dei mandarini da spingerli a chiedergli di trasporre "in lettera cina" le mnemotecniche, impresa nella quale il missionario si cimentò con entusiasmo. Questo volume contiene la prima traduzione completa in italiano del suo "castello della memoria", trattato sulla memorizzazione dei caratteri, originariamente scritto in lingua cinese, ricostruito in seguito dal suo confratello Alfonso Vagnoni (1566-1640) e pubblicato in Cina nel 1624. Nell'edizione critica, a cura di Chiara Piccinini, viene descritto il contributo che egli diede agli studi sinologici e lessicografici. Viene inoltre presentata l'attualità dell'arte mnemonica, applicata alla didattica della lingua cinese scritta.
Com'è un essere umano? Cosa vuol dire essere sani e felici? E perché il dolore e la gioia? E come si rimedia a un'umanità danneggiata e logorata? In questi ultimi anni antropologi, studiosi di evoluzionismo, di scienze cognitive e neuroscienze, biologi, fisici, psicologi sperimentali, teologi, storici e filosofi hanno fornito nuovi apporti che stanno radicalmente cambiando il modo di vedere l'essenza più profonda e millenaria degli esseri umani. Non possiamo più andare avanti con vecchie e pessimistiche rappresentazioni dell'essere umano dimenticando la grandezza, sia in bellezza che in drammaticità, del suo sofisticato e delicato percorso evolutivo. L'autore riannoda i fili di orientamenti psicoterapeutici diversi con i più recenti contributi delle scienze umane per rispondere a queste domande e per descrivere i disturbi psicologici come deterioramenti di un insieme di pulsioni universali vitali e affettive, di un'ancestrale disposizione al bene che è indispensabile alla sopravvivenza sia individuale che della specie. Le persone soffrono quando sono snaturate, come qualsiasi essere vivente, fragile e delicato all'inizio della vita, quando non sono più in grado di evolvere, di auto realizzarsi e soprattutto di amare.
Oggi, almeno una volta nella vita, ci si trova di fronte a prolungati periodi di "singletudine". A volte si è sole da sempre, altre si è reduci da storie importanti, altre ancora ci si accontenta di incontri magari frequenti, ma di poco conto. A un certo punto, però, è inevitabile mettersi in discussione: "Perché sono sola?", "Perché non riesco a trovare la persona giusta per me?". Interrogativi che possono rivelarsi straordinariamente utili se ben canalizzati. E invece spesso si rischia di reagire al vuoto affettivo nel modo sbagliato, mettendo a tacere i propri bisogni affettivi e trincerandosi dietro una solitudine solo apparentemente protettiva, oppure riprovandoci con una persona non adatta a noi. Questo libro si rivolge a chi vuole chiudere questa fase di "singletudine" non a qualsiasi prezzo, ma cercando piuttosto di farne una grande opportunità di crescita e cambiamento. Conoscersi a fondo avrà, infatti, un impatto decisivo sui nuovi percorsi affettivi. L'autoesplorazione che questo agile testo propone vi guiderà a comprendere meglio la vostra storia, a scoprire le convinzioni ripetitive e limitanti che vi impediscono di accettare, prima, e di superare, poi, la situazione di single. Con una nuova consapevolezza di ciò che siete e cosa realmente desiderate, riuscirete infine a intraprendere la ricerca di un partner con cui costruire una relazione solida per aprirvi, finalmente, all'incontro e all'amore con la A maiuscola.
Il disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) comporta profonde sofferenze e gravi difficoltà esistenziali e relazionali, inizia in età precoce e tende a cronicizzare, compromettendo l'intera esistenza. In Italia ne soffre circa un milione di persone, e costituisce quindi un importante problema sanitario: la psicoterapia, in particolare la terapia cognitivo-comportamentale, è di efficacia dimostrata e complessivamente più risolutiva degli psicofarmaci. Questo volume, scritto da professionisti che da vent'anni collaborano allo studio e alla terapia del disturbo ossessivo-compulsivo, presenta un modello di comprensione del disturbo e della sua cura ben definito e fondato sui risultati della ricerca sperimentale. La lettura è strettamente cognitivista, basata sui concetti di rappresentazione e scopo. Il DOC consiste fondamentalmente nei tentativi di prevenire o neutralizzare una colpa che, a causa di esperienze infantili, è rappresentata come catastrofica. Tali tentativi generano, al di là delle intenzioni della persona, conseguenze intrapsichiche e interpersonali che mantengono e aggravano il disturbo stesso. La cura utilizza come strategia principale l'accettazione dei rischi percepiti dalla persona e la riduzione della sua vulnerabilità al senso di colpa.