"Il grande tema che tiene assieme i vari capitoli del presente volume è quello dello sviluppo umano, inteso, letteralmente, come processo di liberazione dai 'viluppi', dai lacci di plurima natura (da quelli fisici a quelli culturali). Battersi per lo sviluppo, per Caffè, vuol dire allora battersi per l'allargamento degli spazi di libertà delle persone. Libertà intesa - si badi bene - non solo come assenza di vincoli, ma anche come possibilità concreta di scelta, ad esempio tra stili diversi di vita; tra modelli di sviluppo alternativi. Ecco perché non può bastare la metrica delle preferenze per valutare stati sociali alternativi; non è cioè più sufficiente misurare il grado in cui le preferenze individuali sono soddisfatte in una data configurazione socio-economica. Quel che in più si esige, oggi, è la libertà di poter scegliere: il free to be able to choose e non solo il free to choose, come insisteva Milton Friedman. Di qui la necessità di arrivare a definire una qualche metrica delle opportunità, come Caffè - primo cultore italiano di economia del benessere - andava ripetendo fin dagli anni Cinquanta". (Dalla Prefazione di Stefano Zamagni)
Le risorse umane possono modificare il posizionamento competitivo dell'azienda? Le tecniche e le politiche con cui sono gestite la seleziona, la formazione e lo sviluppo, l'organizzazione del lavoro, la valutazione, la retribuzione e la partecipazione possono effettivamente fare la differenza? Il testo cerca di rispondere a tali domande illustrando i principali strumenti operativi messi a punto dalla teoria e dalla pratica gestionale. La terza edizione del libro è stata profondamente aggiornata e rivista senza modificare la struttura originaria basata sul ciclo del valore delle risorse umane. L'introduzione di nuovi casi presi dalla realtà italiana e internazionale, di approfondimenti concettuali e di esercitazioni rendono il testo particolarmente adatto per la didattica universitaria e per l'aggiornamento dei professionisti delle Direzioni delle risorse umane.
Questa ricerca si pone l'obiettivo di ripensare, in chiave moderna, il modello fisiocratico di Quesnay del 1758 per, poi, adattarlo all'attuale scenario economico italiano. La proposta che nasce è quella di un intervento dello Stato nell'economia quale catalizzatore della ripresa industriale, economica ed occupazionale e garante della giustizia e dell'equità sociale.
Il business plan è uno strumento operativo che esplicita tutti gli elementi che compongono qualunque progetto imprenditoriale alfine di pianificarli, analizzarli, individuarne eventuali punti critici e valutarne tutte le possibili ricadute, sia da un punto di vista qualitativo sia quantitativo. Si tratta di uno strumento di pianificazione, ma anche di comprensione, controllo e comunicazione che, se correttamente utilizzato, rappresenta un'opportunità unica per analizzare tutte le fasi della vita di un'azienda, dalla nascita al suo successivo sviluppo. Tutti i passi necessari, i consigli, gli errori da evitare per costruire il business pian più adatto alle proprie esigenze: per promuovere una nuova iniziativa imprenditoriale, per investire in un'azienda esistente, per analizzare le dinamiche di sviluppo di un'azienda, per accedere al credito bancario, per richiedere agevolazioni pubbliche inquadrando correttamente la propria impresa in base alla definizione comunitaria e nazionale di PMI, per promuovere nuovi rapporti commerciali, per ottenere certificazioni di qualità e ambientali. E con un'appendice specificamente dedicata atte esigenze di pianificazione per favorire la ristrutturazione e il rilancio di imprese in crisi, con le ultime novità normative che hanno ampliato l'efficacia degli strumenti finalizzati al risanamento aziendale. Il CD-ROM allegato contiene un fastplan personalizzabile per sviluppare le prime proiezioni numeriche del proprio progetto imprenditoriale.
Il carcere. I rapporti con Tommaso Campanella e la congiura da lui ordita. Chi era Antonio Serra? Pensatore solitario e geniale, conobbe il carcere nel quale scrisse l'unica opera che sia giunta fino a noi, il "Breve Trattato delle cause che possono far abbondare li regni d'oro e d'argento dove non sono miniere con applicazione al Regno di Napoli". Il "Breve Trattato", definito da Benedetto Croce "lampada di vita", secondo molti è la prima opera di economia politica intesa in senso moderno. Della prima edizione, stampata nel 1613 da Lazzaro Scorriggio, sono note solo poche copie, tanto che Sophus A. Reinert ha scritto: "Ancora oggi il libro è il Sacro Graal dell'economia, che avvince l'immaginazione dei bibliofili dell'economia per il suo straordinario contenuto e per la sua mitica rarità". In questo saggio, tanto dotto quanto scritto con scorrevolezza, Oreste Parise ricostruisce la biografia e il pensiero di Antonio Serra, inquadrando la sua figura di uomo e di teorico dell'economia nel tempo in cui visse e cercando di svelare uno ad uno i misteri attorno alla sua figura.
Non è facile per un agente o rappresentante di commercio, specie se agisce individualmente, gestire da solo gli adempimenti fiscali e previdenziali della sua attività: tra la "gestione" dell'auto, la quantificazione delle provvigioni, la contabilizzazione dei rimborsi spese, la documentazione dei costi, la detraibilità dell'IVA, i versamenti e le dichiarazioni c'è quasi da perdersi. Principale intento dell'autore è quello di offrire una guida rapida e completa al fine di evitare, nelle operazioni di tutti i giorni, gli errori che potrebbero compromettere i risultati di un'oculata gestione.
L'Italia è il primo Paese al mondo che si è dotato di una legge e di un regolamento, adottato dall'autorità di vigilanza, per regolare il cd. equity based crowdfunding. Un fenomeno prodotto dal web 2.0, che per sua stessa natura si autoregola, sembra essere divenuto ancor più famoso in seguito all'adozione di una legge e di un regolamento dedicati, nati dall'incontro tra due ambienti estremamente diversi tra loro: il web 2.0 e il mondo finanziario tradizionale. Il libro, dopo aver brevemente descritto le diverse modalità con le quali si è sviluppata la raccolta di fondi da parte delle piattaforme online, in Italia e all'estero, analizza il contenuto delle norme che hanno disciplinato la materia: la Legge 221 e il Regolamento Consob 18592, con il quale la stessa è stata attuata in dettaglio. Inoltre è stata dedicata attenzione all'esame di quelle ulteriori normative che potrebbero trovare applicazione nei confronti dei soggetti che siano interessati a gestire un portale di crowdfunding, a prescindere dalla legislazione specificamente adottata in materia ed è stata compiuta un'analisi di tipo comparatistico con l'ordinamento legislativo di alcuni Paesi come gli Stati Uniti (dove già esiste una legislazione di rango primario, introdotta con il JOBS Act), l'Inghilterra e la Germania, dove il fenomeno del crowdfunding si è già diffuso in maniera molto rilevante e sembra sarà regolato a breve.
Oggi si parla tanto della crisi economica, ma siamo certi che, quando la crisi non c’era, stavamo bene? E quando terminerà (perché sicuramente un giorno terminerà), siamo certi che staremo bene? Vivremo senza ansia, senza angoscia, senza paura per il domani? E se la colpa della nostra infelicità non fosse da ricercare nella crisi, ma altrove?
Il volume raccoglie gli Atti della Giiornata di Studi La sfida della transanazionalizzazione tra teoria delel fonti e dottrina delle costituzioni", organizzata dall'Università Kore di Enna. "
Questo volume ha lo scopo di sintetizzare la storia del calcolo del PIL, dell'elaborazione del suo primo concetto fino ai giorni nostri. Le teorie prese in considerazione partono da William Petty e arrivano alle ultime formulazioni su indicatori alternativi o implementazioni del calcolo del PIL, per valutare non solo il reddito della nazione ma anche il benessere. Viene trattato il metodo di calcolo odierno del PIL e i vantaggi e gli svantaggi di tale sistema. Elaborazioni e approfondimenti della variabile macroeconomica lasciano al lettore uno spunto per ulteriori ricerche in merito a quello che oggi sembra essere uno dei principali problemi di valutazione di una nazione. È proprio grazie al PIL che una nazione acquista o perde credibilità, sia a livello nazionale che internazionale. Per tali ragioni riuscire a creare un indicatore che non crea distorsioni permetterebbe una migliore valutazione e una maggior credibilità. Ad oggi le problematiche riguardanti tale calcolo sono ancora in discussione. Sono state proposte da economisti e da governi diversi tipi di indicatori che potrebbero sostituire o integrare il PIL.
Era solo il 30 agosto 2010 quando Gheddafi e Berlusconi festeggiavano a Roma il secondo anniversario dell'accordo di amicizia e cooperazione italo-libico. Gli turbinosi eventi hanno sconvolto un panorama libico già profondamente trasformato dalla Primavera araba. Da un lato, dopo la violenta uscita di scena del rais, in Libia sembra essersi avviato un promettente processo di democratizzazione, segnato dalle tappe del governo provvisorio, delle prime elezioni libere e ora della nomina di Abu Shakour. Dall'altro le tensioni sono ancora una minaccia concreta, come hanno drammaticamente dimostrato le proteste al consolato americano che hanno causato la morte di tre persone oltre a quella dell'Ambasciatore. Pelosi e Varvelli ci guidano attraverso i rapidi cambiamenti del paese individuando con precisione le diverse sfide che si prospettano nel futuro libico: la difficoltà di costruire un'unità nazionale, la ricomposizione in un esercito centrale delle milizie ribelli che ancora dettano legge in alcune aree del paese, l'enigma della Costituzione a venire nel suo rapporto con la Sharia, la capacità della Libia di gestire la fitta rete internazionale di interessi petroliferi che investono il suo territorio. Con determinazione i due autori invitano l'Italia a recuperare il suo rapporto storicamente privilegiato con il vicino libico, indicando nella ricostruzione materiale e istituzionale della Libia un'opportunità di crescita per entrambi i paesi.