Il libro analizza il frutto più significativo dell'incontro tra la Democrazia cristiana e il Partito socialista avvenuto tra il 1962 e il 1968: l'avvio di una politica sociale dell'istruzione. Nella convinzione che il potenziamento dell'istruzione potesse costituire il motore principale per lo sviluppo economico e il progresso civile, il progetto auspicava anche l'avvio del passaggio da democrazia formale a democrazia sostanziale ed il libro sottolinea i passaggi che nella storiografia scolastica spesso sono stati condizionati da pregiudizi ideologici.
«Garantire a tutti gli studenti, in tutte le regioni,apprendimenti adeguati.»
Quanto costa oggi la scuola italiana? E quanto costerà domani, quando molte competenze sull’istruzione passeranno dallo Stato alle Regioni? Il federalismo scolastico sarà solo uno strumento per razionalizzare la spesa, o piuttosto un’occasione per migliorare gli apprendimenti dei nostri ragazzi? E ancora: come coniugare qualità ed equità, se ancora oggi nella scuola italiana la provenienza sociale dello studente troppo sovente conta più dei suoi talenti ? Come rinnovare la didattica per essere al passo con i cambiamenti che Internet e le nuove tecnologie hanno portato nella società e nel lavoro? Domande a cui dare risposte con sguardo lungo, pensando a quale scuola vogliamo nel prossimo decennio, senza nostalgie per il passato. Su questi temi il Rapporto sulla scuola in Italia 2010 della Fondazione Giovanni Agnelli, nella scia del precedente edito nel 2009, presenta a insegnanti, famiglie e decisori politici nuove ricerc he, nuovi dati, nuove proposte.
In breve
"In Italia ci sono due re: un re è Berlusconi, l’altro re è il Papa. Berlusconi comanda l’Italia, il Papa comanda gli italiani. (Lili, 9 anni, Cina); "In Italia c’è libertà di religione ma quasi tutti vanno a pregare in chiesa." (Samir, 11 anni, Marocco); "Qui in Italia gli italiani sono molti, ma vicino a casa mia non ne vedo nessuno." (Iruwa, 6 anni, Costa d’Avorio)... Un maestro elementare italiano ha raccolto le storie, le riflessioni, le confidenze di alunni non italiani incontrati negli ultimi vent'anni di scuola. Un ritratto inedito dell'Italia di oggi e degli italiani.
Il libro
“Quando un bambino nasce la madre trasmette i colori: se lei ha la pelle nera nasci nero, se lei ha la pelle bianca nasci bianco, se invece la mamma ha la pelle nera e il padre la pelle bianca nasci contaminato, ma non vuol dire essere inferiore, perchè tutti siamo uguali.”
Omar, 9 anni, Marocco
Quanti alunni stranieri avrò conosciuto in questi venticinque anni di scuola? Duecento? Quattrocento? Di più? Non so, ma ho sempre cercato di accogliere tutti e di ascoltarli con attenzione, clandestini compresi. Ho cercato di rispettare i loro silenzi finché, in modo inaspettato, è scattata in loro la voglia di raccontarsi e rileggere, a volte anche in modo fantastico, la propria esperienza. Hanno aiutato me e tanti alunni italiani a guardare con occhi nuovi al complesso fenomeno dell’immigrazione e ai problemi a esso connessi, mettendo spesso in discussione le nostre presunte superiorità e certezze. Ci siamo aiutati a guardare in modo diverso il mondo e il Paese in cui ci siamo trovati ad abitare. Fin da principio ho preso l’abitudine di trascrivere parole, frasi, conversazioni, testi scritti da questi bambini. In più di un’occasione sembrava di rivivere la favola del Brutto Anatroccolo, ma non sempre. Una volta ambientati in Italia, ho chiesto loro cosa ne pensassero dell’Italia e degli italiani. Ho raccolto i frammenti di tante storie, riflessioni, confidenze piene di speranza e di paura, di realtà e di fantasie, di tristezze e di allegrie, di ingenue osservazioni e di fantastici fraintendimenti. Ne è uscito questo ritratto inedito dell’Italia di oggi e degli italiani. Ho cambiato i loro nomi per ragioni di privacy, ma non la loro età e la loro nazionalità. Questo è libro è dedicato sia a loro che ai loro compagni di classe italiani. Ma anche a tutti i loro genitori. Grazie. Buona lettura.
Giuseppe Caliceti
"Italiani, per esempio testimonia una convivenza complessa ma non compromessa, conflittuale ma non traumatica, tanto più significativa in quanto percepita attraverso le impressioni, le riflessioni, i sentimenti dei giovanissimi alunni delle scuole elementari di Reggio Emilia, dove il maestro Giuseppe Caliceti insegna. I bambini ci guardano, possiamo nuovamente ripetere con Vittorio De Sica. Ci guardano non come adulti, ma come italiani."
Carlo Feltrinelli.
Al vecchio modello di scuola prevalentemente concentrata sulla trasmissione di conoscenze e contenuti si tende a sostituire una scuola in grado di sviluppare anche le competenze degli alunni, cioè la loro capacità di elaborare personalmente quanto hanno appreso per impiegarlo efficacemente nelle situazioni di vita e di lavoro che si presentano loro. In questo senso si muove la ricerca pedagogica degli ultimi decenni e nella stessa direzione vanno le sollecitazioni degli organismi internazionali e le ultime riforme della scuola.
Una panoramica degli interventi della Rassegna di incontri di formazione e cultura, proposta dalla Fac. Di Scienze della Comunicazione de La Sapienza di Roma. Una raccolta degli interventi negli a.a. '05-'06 e '06-'07. La finalità di questi incontri è arricchire, attraverso la proiezione e il commento di diversi film, la formazione di tutti i partecipanti e ampliare gli orizzonti e i punti di vista di studenti e docenti. Alcuni dei film presi in esame sono: L'ultima tentazione di Cristo, State buoni se potete, Le crociate, Sleepers, Nirvana, Cinderella man, Notte prima degli esami, Il codice Da Vinci.
In breve
La cittadinanza non definisce solo uno status giuridico o politico ma anche un progetto di convivenza civile. In Italia, come nel mondo, il sistema educativo riconosce, perciò, l’esigenza di creare una ‘scuola della cittadinanza’ in cui, oltre ad apprendere le norme del diritto e i principi di funzionamento dello Stato, imparare a vivere ed esercitare concretamente diritti e doveri. Il volume affronta il tema delle nuove competenze civiche e le proposte didattiche sui temi della cittadinanza – costruite sugli assi dell’identità e appartenenze, alterità, dignità e diritti, partecipazione – che consentono di attuare e innovare contenuti e pratiche di insegnamento-apprendimento in classe.
Indice
Parte prima: I. La cittadinanza alla prova - II. La scuola dei cittadini - III. Una nuova cultura civica - IV. Competenze per la cittadinanza - Parte seconda: V. Identità-appartenenze - VI. Alterità-relazioni - VII. Diritti-dignità - VIII. Partecipazione - Riferimenti bibliografici
Un’importante raccolta di interventi, testimonianze e punti di vista di addetti ai lavori sul concetto di diversabilità applicato ai libri per bambini per conoscere gli studi, le attività di ricerca, i progetti volti a promuovere e valorizzare l’accesso alla lettura per tutti i bambini e ragazzi.
Uno strumento nato per iniziativa dell’IBBY (International Board on Books for Young People) dall’impegno congiunto di docenti, ricercatori, scrittori, illustratori, bibliotecari e librai.
Un punto di convergenza di sguardi diversi sulla disabilità in nome di una prospettiva comune: la vicinanza e la condivisione delle responsabilità. Un’occasione per riflettere sul valore del libro come mediatore di conoscenza e di esperienza, come ponte verso nuovi mondi.
In appendice, un ragionato percorso bibliografico che suggerisce libri per ragazzi che affrontano il tema della disabilità. Libri dove i racconti possono essere letti, le figure guardate e le forme toccate. Non libri per bambini speciali, ma libri speciali per bambini.
CON I CONTRIBUTI DI
Emy Beseghi, Andrea Canevaro, Roberta Caldin,
Enrica Polato, Philippe Claudet, Paolo Cornaglia Ferraris,
Guido Quarzo, Grazia Gotti, Marie-Aude Murail,
Arianna Papini, Beatrice Vitale, Michele Ferri,
Daniele Brolli, Marcella Terrusi, Silvana Sola.
Il libro prende lo spunto dalla domanda: è possibile educare, dal momento che sia nel mondo ecclesiale che in quello laicale si parla sempre più frequentemente di emergenza educativa? La risposta è positiva, a patto che si verifichino determinate condizioni. Questa la struttura del libro: siamo in situazione di emergenza educativa (cap. 1), che si concretizza soprattutto nel bullismo a scuola (cap. 2). L'esperienza educativa di Don Bosco nella scuola (cap. 3). La scuola come comunità educativa (cap. 4). La relazione del docente con allievi, colleghi, genitori (cap.5). Stili e strategie nella dinamica apprendimento/insegnamento (cap. 6). Quando manca la volontà (cap. 7). Scuola e famiglia: una relazione complessa (cap. 8). Come aiutare i figli a crescere (cap. 9).
La diversità non è soltanto quella culturale o di provenienza geografica. Come ci si può comportare quando uno studente viene chiamato “finocchio” e preso in giro per il suo orientamento sessuale? Come affrontare l’argomento dell’identità sessuale in classe? Omosessualità e transessualismo stanno diventando sempre più visibili all’interno della nostra società. Gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado discutono di questi argomenti sempre più spesso e cominciano a formare le loro opinioni e atteggiamenti in proposito. Parallelamente a una diffusione di informazioni distorte e parziali da parte dei media cresce la curiosità ma anche l’intolleranza verso le diversità sessuali e i casi di bullismo omofobico nei contesti scolastici, con conseguenze anche gravissime per chi ne è fatto oggetto. Pregiudizi sessuali e stereotipi di genere sono così diffusi nella nostra società che spesso insegnanti ed educatori sono a loro volta disinformati e impreparati ad affrontare questi temi. Il volume raccoglie per la prima volta in Italia contributi scientifici da parte di professionisti impegnati in vari ambiti (clinico, sociale, pedagogico) su tali argomenti per dare una risposta a queste domande e fornire agli insegnanti strumenti teorici, metodi, attività e pratiche di intervento per la prevenzione del bullismo omofobico e l’educazione alle diversità sessuali.
Queste pagine, che provano a tessere pensieri e racconti attorno a educazione e laicità, continuamente richiamano il costituirsi di ogni donna e di ogni uomo come soggetto morale. E mostrano come ciò avviene quando si coltivano, nel rapporto tra le generazioni, la conoscenza ''razionale'' (che controlla, misura, prevede, interpreta cogliendo il valore e la bellezza propria delle cose) e la conoscenza morale (di ciò che deve e non deve essere). Nel tempo dell'esilio della morale, una prospettiva controvento. DALL'INDICE 1. Coscienza dell'altro e laicità 2. La libertà di pensiero e la laicità della mente 3. Il valore di un'educazione alla laicità IVO LIZZOLA è professore straordinario di Pedagogia Sociale e di Pedagogia della Marginalità e della Devianza. Preside della Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università degli Studi di Bergamo, dirige il Centro di Ricerca Interdisciplinare Scienze Umane, Salute e Malattia. Ha operato per anni nel campo delle politiche giovanili dedicando l'attività di studio e ricerca alla relazione educativa in condizioni limite e di difficoltà esistenziale di sofferenza e di cura.