Peter Pan è uno dei testi più incompresi e mistificati della letteratura per l'infanzia. Presentato come la storia di un bambino che non vuole crescere, esso rivela in realtà la tendenza diffusa a etichettare il comportamento dei bambini e a creare teorie salva-adulti: il complesso di Edipo, di Telemaco, di Peter Pan. Ma chi è Peter? Basta aprire il libro per scoprirlo: "Se voi, o io, o Wendy fossimo stati là, avremmo visto che Peter Pan assomigliava proprio al bacio della signora Darling". Il volto di Peter è quello del bacio che mamma Darling trattiene sull'angolo della sua bocca: il bacio che non raggiunge Wendy, il suo desiderio, il suo corpo. Il bacio che sotto le specie del bottone di Peter di lì a poco le salverà la vita. Tale è lo sfondo ermeneutico da cui emerge in questo libro il punto di vista gestaltico su Peter. Con registri diversi: dalla teoria clinica alla psicoterapia infantile, dalla critica semantica al pensiero educativo.
Mentre tutto scorre velocemente senza più tempo e spazio per soffermarsi a meditare e interrogarsi sul proprio agire e sul suo senso, in un periodo storico dominato da grandi conflitti mondiali, dove vengono alimentati l'odio e il risentimento che producono sofferenza e distruzione, si avverte l'esigenza di riflettere sul "perdono". L'invito proposto di imparare a perdonare non ha l'intento moralistico di contrapporre un'azione buona alla cattiveria della vendetta. Il perdono è oggi una delle forze più rivoluzionarie, controcorrente e costruttive che si possano mettere in campo per migliorare l'esistenza di ognuno di noi. Guardare al nostro presente e al nostro passato, indagando i meccanismi psicologici e le implicazioni emotive che caratterizzano il nostro vissuto quotidiano, per capire chi siamo e cosa ci spinga a comportarci in un modo o in un altro, serve non solo a comprendere noi stessi, ma anche a entrare in empatia con gli altri, evitando così atteggiamenti giudicanti. Questa guida lungo l'affascinante sentiero del perdono ci accompagnerà in un percorso stimolante di conoscenza, accettazione di sé e riconciliazione con gli altri.
Nelle situazioni ad alta tensione - esami, colloqui di lavoro, incontri decisivi a livello personale -, quando vorremmo dare il meglio di noi, ci ritroviamo spesso a dare il peggio. Sentendoci inadeguati, tendiamo a ripiegarci su noi stessi, come se volessimo passare inosservati; oppure esageriamo e diventiamo aggressivi. In entrambi i casi trasmettiamo solo nervosismo e incertezza. Cosa fare allora? Dobbiamo acquisire la "presenza", quella condizione in cui comportamento e atteggiamento mentale sono perfettamente sintonizzati e comunicano autenticità, sicurezza, fiducia. Come? Assumendo una postura spontanea e naturale di potere, che consiste nell'espandere il corpo occupando più spazio, senza intimorire l'interlocutore. Solo così comunichiamo la nostra determinazione all'altro e soprattutto... a noi stessi! Infatti, più ostentiamo sicurezza (nei modi giusti), più ci sentiamo davvero sicuri e convinti, perché particolari gesti ingannano il cervello, inducendolo a rilasciare testosterone (l'ormone dell'assertività) e a frenare il cortisolo (l'ormone dello stress). Questa è la rivoluzionaria scoperta di Amy Cuddy, fra le massime esperte a livello mondiale di linguaggio del corpo, che ha anticipato i suoi studi pionieristici in una delle TED conference più viste e applaudite di sempre. In questo libro espone le sue ricerche, che si muovono fra antropologia, psicologia e neurologia, e spiega come applicarle nella vita di tutti i giorni.
Quando si confronta con la psicopatologia l'essere umano mette in luce, per contrasto, un'acuta nostalgia dell'esistenza autentica, del progetto di vita da cui, per i motivi più vari, si è fortemente allontanato. In questa dimensione, l'individuo sofferente è spiritualmente più vicino alla sua sostanza antropologica di quanto non lo siano le persone cosiddette "normali". Il sentiero sicuro che si intravede in lontananza è fatto di pensieri semplici, ma così profondi da sembrare scolpiti nella roccia: ad esempio, riconoscere l'esistenza del Mistero che ci circonda; ridare dignità e onore alle figure genitoriali con cui siamo entrati frettolosamente in conflitto; riportare armonia nella nostra vita sessuale e nel rapporto con i beni materiali; ritrovare l'equilibrio psichico. Gradualmente, allora, le "dieci parole" tornano ad affacciarsi nel nostro panorama mentale e ad indicarci la Via, il percorso sicuro per realizzare pienamente la nostra umanità. I dieci comandamenti hanno la loro dimora nel cuore dell'uomo.
Ogni giorno i genitori si trovano a fare i conti con situazioni potenzialmente conflittuali che coinvolgono loro stessi e i propri figli e che cambiano man mano che i figli crescono: dalla suddivisione delle faccende domestiche al tempo da dedicare a televisione, computer e videogame, dall'uso delle parolacce agli scatti di rabbia o di insofferenza. Per non parlare poi degli infiniti litigi tra fratelli. In questo libro di facile lettura, ricco di esempi e consigli concreti, sarà facile riportare la calma in famiglia, comunicare con i figli in età scolare e adolescenziale e dare loro le competenze sociali di cui avranno bisogno da adulti per avere relazioni sane e gratificanti. I motivi di discussione con i figli sono all'ordine del giorno. Quale genitore può dire il contrario? La vera sfida, però, è come affrontarli per trasformarli in occasioni di crescita per i figli e perché le relazioni familiari ne escano rinsaldate anziché minate. Rita Steininger insegna ai genitori a creare all'interno della famiglia un terreno fertile per favorire il rispetto reciproco tra i membri della famiglia, senza ricorrere a grida e punizioni per risolvere problemi gestibili, al contrario, con calma e competenza.
La psichiatria è disciplina medica che si occupa della diagnosi, della comprensione e delle strategie terapeutiche necessarie per avvicinare ciò che convenzionalmente chiamiamo "disturbo psichico". Ma essa non può sfuggire a certe scelte etiche che richiamano i grandi temi del senso della vita, della libertà, della responsabilità verso le esistenze deboli ed emarginate. La psichiatria ha a che fare soprattutto con la cura, ma la cura non può essere soltanto farmacologica: è anche psicologica e sociale e dipende soprattutto dalla capacità di ascoltare, per cogliere quel colloquio interiore che ognuno di noi intrattiene con le voci e i silenzi della propria anima, anche quando ci si trova persi nelle pieghe più profonde della sofferenza psichica. Questo libro affronta il grande tema della psicopatologia e della sua modernità. Descrive alcune fondamentali condizioni psicopatologiche e le loro strutture portanti mettendo in luce come, tra gli aspetti cruciali della sofferenza mentale, vi siano i modi soggettivi di essere nell'angoscia e nella tristezza, nella disperazione e nella dissociazione, nell'ossessività e nell'euforia, vale a dire i vissuti emozionali di ogni esperienza neurotica o psicotica.
Facebook, MySpace, Twitter, Linkedln sono ormai termini entrati nel lessico quotidiano e sempre più spesso capita di sentire persone che ci chiedono se abbiamo una pagina su Facebook o se siamo iscritti a questo o quel gruppo. I social network sono dunque una moda o qualcosa di duraturo? Se non sono una moda, che effetti hanno sulle nostre modalità di relazione? Sono utili o costituiscono una perdita di tempo? Questo volume affronta il fenomeno dei social network: come sono nati e come si sono evoluti, quali effetti hanno prodotto sulle relazioni e sull'identità delle persone.
Come si è evoluto il nostro cervello per sviluppare caratteristiche quali la flessibilità cognitiva, la capacità d'innovazione e imitazione? Uno dei maggiori scienziati cognitivi a livello internazionale, sfruttando le più innovative ricerche nell'ambito della genetica, dell'antropologia, dell'anatomia comparata e delle neuroscienze, traccia una linea argomentativa che critica gli assunti fondamentali di autori come Fodor, Chomsky e Hauser su mente, linguaggio e morale. Lieberman offre, quindi, un paradigma alternativo che, poggiando sui principi dell'evoluzione darwiniana, vede nelle caratteristiche dell'organismo umano e nelle interazioni con l'ambiente le basi del linguaggio e della variabilità culturale.
Lilian Kallir è una brillante pianista che predilige Mozart: una sera, allorché deve affrontare il Concerto n. 21 (quello col famoso Andante), la partitura diventa di colpo un intrico di segni incomprensibili; è l'esordio di una neuropatologia che le impedirà, se non di scrivere, di leggere alcunché e altererà la sua percezione sino a farle confondere un violino con un banjo o un rasoio con una penna. Sue Barry è riuscita a diventare neurobiologa nonostante una menomazione invalidante: una forma di "strabismo" che inibisce la visione "stereoscopica", sicché gli occhi sono attivi uno per volta, in alternanza, senza mai potersi coordinare; per lei, la profondità e la terza dimensione sono categorie puramente immaginarie. Sono solo due dei casi raccontati e analizzati nel nuovo libro di Oliver Sacks: storie di amputazioni e deformazioni affettivo-cognitive che sembrano sfociare in drammi senza ritorno. Eppure Sacks mostra ancora una volta come ogni ferita attivi inaspettate strategie adattative, una capacità impensabile di conservare o ridisegnare l'Io e il Sé. Ma per il lettore la vera sorpresa consisterà nel vedere tali dinamiche confermate dall'esperienza personale dello stesso Sacks. Scrutandosi con freddezza clinica, ma senza il timore di rivelare le oscillazioni dei suoi stati d'animo, il neurologo-scienziato parla infatti sia della sua prosopagnosia (l'incapacità di riconoscere i volti), sia dell'odissea legata a un melanoma maligno nella regione dell'occhio sinistro.
"Questo manuale di autovalutazione è stato pensato per affiancare la lettura del DSM-5 e non per sostituirla. L'ultima edizione del DSM introduce una serie di nuove diagnosi, pur mantenendone molte già note, e nuovi approcci alla diagnosi. Il nostro obiettivo nel preparare questo manuale è stato quello di sfidare il lettore, speriamo in maniera costruttiva, a imparare le nuove diagnosi, a capire i cambiamenti rispetto al DSM-IV e ad apprendere i nuovi approcci diagnostici. Alcune domande potranno sembrare ovvie o semplici e altre, invece, piuttosto difficili. Durante la lettura di questo manuale, lasciatevi guidare verso i singoli capitoli del DSM-5, dove potrete apprendere nuove informazioni o trovare conferma delle vostre conoscenze nei campi di vostra competenza. I collaboratori si sono assunti un compito impegnativo: scrivere un libro su un libro che era ancora in fase di scrittura. Alla preparazione di questo manuale ha partecipato un gruppo di clinici e di educatori che hanno accettato il compito di studiare il DSM-5 allo scopo di aiutare gli altri a farlo da sé. Questo manuale non contiene opinioni o giudizi sulle diagnosi. I collaboratori hanno gentilmente donato i proventi ricavati da questo libro a una fondazione di beneficenza." (Philip R. Muskiri)
Da sempre, il primo e principale compito dei genitori è stato proteggere i propri figli dai pericoli del mondo esterno. Per aiutarli a sentirsi presto più sicuri, in questo libro si presentano alcuni principi fondamentali che possono metterli in grado di affrontare eventi che suscitano timori.
Un'introduzione sintetica e accessibile, e allo stesso tempo scientificamente rigorosa, ai fondamenti della psicologia sociale. Il modello didattico adottato da questo manuale risulta estremamente coinvolgente, ricco di spunti di riflessione sugli scenari problematici che riguardano la vita di ogni giorno, e capace quindi di appassionare gli studenti e tutti coloro che si accostano per la prima volta allo studio di questa disciplina. Il codice di registrazione presente sulla copertina del libro consente l'accesso per 18 mesi a MyLab, una piattaforma web-based che integra e monitora l'attività individuale di studio: risorse multimediali fruibili autonomamente o per assegnazione del docente, esercitazioni e test, registrazione puntuale dei risultati e della loro progressione, gruppi di studio e aule virtuali animate da strumenti per l'apprendimento collaborativo (chat, forum, wiki, blog).