Sette luoghi nei quali la Madonna si è rivelata per indicare la via da seguire. Sette apparizioni da riscoprire per rinforzare la fede. Un’eccezionale scoperta mai svelta prima.
I santuari mariani in Friuli Venezia Giulia sono oltre settanta, ma soltanto sette sono nati in seguito ad un’apparizione della Beata Vergine Maria. Si tratta di sette località dove Maria si è presentata in sembianze umane ai prescelti affinché diffondessero il suo messaggio e costruissero gli edifici dedicati alla sua devozione. Questi sette luoghi, inoltre presentano una caratteristica molto particolare: unendo il tracciato che li collega, assumono la forma ben chiara di una lettera, la ‘M’ di Maria.
Una guida che presenta affascinanti escursioni a piedi, di vari livelli di difficoltà, che portano, come nello stile degli antichi pellegrini, attraverso sentieri, sterrate e storiche selciate verso quaranta chiese, abbazie, santuari, certose e siti sacri del Piemonte. Luoghi dello spirito, ma anche di grande suggestione visiva, sia per la particolare architettura che per i grandiosi panorami di fronte ai quali fermarsi per liberare mente e spirito dalle angustie dell'oggi. Le pagine, ricche di fotografie e curiosità, contengono indicazioni precise per raggiungere queste preziose località con i ritmi lenti del cammino, attraverso la bellezza della natura, per rendere il viaggio un'esperienza unica. Quaranta itinerari verso luoghi dello spirito e di grande suggestione visiva in Piemonte. Fotografie, curiosità, indicazioni pratiche. Procedo lenta sull'antica selciata. Lieve l'animo. Haiku di Sisa.
Uno slancio, un voto, un'ineffabile speranza, o semplicemente la voce degli orizzonti: qualunque cosa vi abbia fatto decidere, eccovi qui, pronti a partire per Compostela... Una moltitudine prima di voi ha percorso lo stesso viaggio, e tanti altri vi seguiranno, per questo non sarete soli. Nell'entusiasmante racconto di queste pagine, all'esperienza contemporanea del cammino fatta in prima persona dagli autori, si aggiungono cinque eccezionali compagni di strada: un monaco francese del xii secolo, sciovinista e pieno di verve; un camminatore di Fiandra della fine del Quattrocento, grande amatore della buona tavola; un sacerdote bolognese del Seicento, accompagnato da un amico pittore; un giovane sarto del Settecento, disinvolto e curioso di tutto; e infine un ragazzino del XVIII secolo: quando ha annunciato la sua decisione di camminare fino a Compostela, i suoi genitori lo hanno preso per matto, una «testa vuota», ma Jean ha fatto fagotto e, in compagnia di tre amici, è partito di nascosto. È fragile di salute, senza denaro e con pessime calzature. Ma è di quelli che non si fermano. Eccoli dunque i vostri compagni di viaggio, condividerete con loro le fatiche e i pericoli di questa grande avventura, il sole, la pioggia, il vento, gli incontri enigmatici con i lupi e le improvvise e inaspettate meraviglie, insieme a una folla eterogenea di abili mercanti e ladri astuti, prostitute e predicatori ispirati, uomini, donne e bambini, che nel corso dei secoli si sono riversati sui quattro cammini che conducono alla città di San Giacomo. E ora: in marcia! Con una nota di Enzo Bianchi.
Alcuni dei luoghi mariani più importanti della storia, Lourdes, Fatima e Medjugorje, racchiudono storie dense di fede e soprattutto di trasformazione e guarigione dell'anima. Partendo da un percorso personale che ha portato don Francesco Cristofaro ad affidarsi alla Mamma Celeste già in tenera età, scopriamo insieme i protagonisti, non a caso tutti bambini, che hanno ricevuto per primi il dono del dialogo con Maria: ci fermiamo insieme a Bernadette ai piedi della grotta di Massabielle e gioiamo della storia forte ed emozionante di Giusy Barraco, ex campionessa italiana paraolimpica di nuoto che proprio a Lourdes ritrova la voglia di vivere; ci immergiamo nel mistero di Luce come Lucia, Francisco e Jacinta, che a Cova da Iria assistono per la prima volta a un fenomeno inspiegabile che segnerà per sempre la storia del Novecento. Ma Fatima custodisce anche la storia di Nicola Ferrara, che è stato in grado di rinascere una seconda volta dopo un tragico incidente proprio grazie a un voto fatto alla Madonna. E infine accompagniamo i credenti sulle pendici del monte Podbrdo per conoscere le vicende dei veggenti e quella straordinaria di Giuseppe Zavaglia, che dopo un brutto scontro in moto riesce a ritrovare la Luce. Un libro pieno di amore, di speranza e di tenerezza, che ci ricorda come la guarigione dell'anima sia potente e manifesta tanto quanto quella del corpo, e che nella preghiera possiamo trovare la serenità e la pace che solo Maria, nel suo infinito amore, è in grado di regalarci.
«Ho scritto il diario sul Camino per tutto il tempo in cui sono rimasto solo. Da Puente la Reina in avanti ho preso appunti. Tornato a casa, nel settembre '92, ho cominciato il lavoro di redazione. È stato semplice e difficile allo stesso tempo. Difficile perché la fedeltà della memoria esige, se non serenità d'animo, almeno equilibrio interiore mentre stai scrivendo (nei ritagli di tempo, dopo il lavoro). Semplice perché è stato come ritornare sul Camino. La stesura originale, nella sua mole, riporta traccia di questo: sistemando gli appunti ho ripercorso il Camino; era come se dovessi dare conto di ogni passo, ogni sentiero, ogni luce nell'aria, ogni persona incontrata, ogni pensiero pensato. Nel marzo '94 ho chiesto a un amico di leggerlo. Alla fine mi ha detto: "Hai fatto fare il Camino anche a me, sono arrivato a Santiago: sono sfinito!"» L'augurio è che ogni lettore di questo libro giunga a fare questo medesimo Camino qui narrato: col cuore, con l'anima e col sangue.
«Abbiamo forse smarrito la ragione profonda per cui davvero ci interessiamo al patrimonio culturale e alla storia dell'arte: la forza di liberazione con cui apre i nostri occhi e il nostro cuore a una dimensione "altra".» Così scriveva Tomaso Montanari, e da qui prende le mosse questo libro, che rappresenta prima di tutto l'omaggio di un toscano alla bellezza della propria regione, una terra considerata l'«Italia dell'Italia». Una terra, potremmo dire, in cui tutto è un'espressione della fede cristiana del popolo: non solo i capolavori dei tanti artisti che vi sono nati o che nei secoli l'hanno amata, anche i muri delle città e perfino le vigne e i cipressi che ammiriamo nella sua inconfondibile campagna. Antonio Socci ci accompagna alla scoperta di un luogo magico abitato da mistici, poeti, pensatori, mercanti, artisti, banchieri, artigiani e contadini: quei «maledetti toscani» così rissosi, ma tutti, santi e peccatori, con la stessa fede (e lo stesso stupore) di fronte a Dio che si è fatto carne ed è «venuto ad abitare in mezzo a noi». E con la stessa tenerezza verso la Madre di Dio. Con una guida d'eccezione, passeggeremo fra le vie di Firenze, Pisa, Lucca e Siena, andando alla ricerca del lato più autentico della Grande Bellezza, troppo spesso trasformata in un immenso emporio delle meraviglie, in un luna park preso d'assalto da centinaia di turisti. Al contrario, nelle pagine di questo libro, che sono passi di un pellegrinaggio, ci sarà concesso il tempo di osservare, contemplare, ascoltare, toccare e assaporare, come si fa con un buon vino.
Questa guida copre la totalità del Cammino "francese", ovvero quello che parte dalla città di Roncisvalle, nei Pirenei, e arriva a Santiago de Compostela, con l'aggiunta degli itinerari verso Finisterre e Muxía, nella costa galiziana. Si descrivono anche le due alternative per cominciare il Cammino di Santiago: quella da Saint-Jean-Pied-de-Port, passando per Roncisvalle (Cammino Navarro) e quella da Somport (Cammino Aragonese). Descrizione particolareggiata e affidabile degli itinerari; Mappe dettagliate scala 1:100.000; Profili altimetrici chiari; Box di approfondimento e indicazione per gli alloggi; Tracce GPS da scaricare.
Non vi era necessità di un'altra Guida di Terra Santa. Ma questa è nata così, semplicemente, mettendo insieme ricordi, sensazioni, emozioni, in una parola ciò che il cuore ha conservato dopo decine e decine di viaggi. Una Guida dove trovano casa i commenti ad alcuni passi del Vangelo che puntellano, come solida luce, il lento incedere su questa terra antica e sempre nuova, immersi in un'atmosfera così densa e pesante perché carica di preghiere. Una Guida per potersi perdere, magari tra isuq dei quartieri arabi, il modo migliore per conoscere cose nuove e infine per ritrovarsi. Una Guida da leggere anche senza dover partire, o magari quando si è tornati e si sono lasciati decantare gli occhi e il cuore. Perché l'autentico pellegrinaggio in Terra Santa comincia quando si è rientrati a casa.
Roma è la capitale del cattolicesimo, è la città dei papi e siccome i papi sono sotto la protezione degli angeli è anche la città degli angeli, la patria terrestre di questi spiriti celesti. Lo spirito romano è la capacità di attingere all'invisibile attraverso il visibile, attraverso quella speciale atmosfera di cui Roma è impregnata e che solo a Roma si respira e che rimanda a una realtà soprannaturale, a una nuova Gerusalemme immersa nella storia, ma appartenente all'eternità. Questo libro, mentre illustra lo sviluppo iconografico delle raffigurazioni angeliche nelle molte opere d'arte presenti a Roma, vuole aprirci all'amore verso questi spiriti celesti nel corso del nostro pellegrinaggio tra le chiese cittadine e i vari rioni. Osserveremo l'evoluzione della figura degli angeli che compaiono dapprima nelle semplici forme della pittura delle catacombe per impreziosirsi nel Medioevo e nel Rinascimento, fino alla fioritura nel Barocco e all'epilogo nel Classicismo e nello stile Nazareno. Don Marcello Stanzione ci accompagna in questo itinerario romano tra storia, arte e devozioni, analizzando le più importanti raffigurazioni angeliche, per gettare uno sguardo sul meraviglioso mondo degli angeli, la cui più bella traccia su questo pianeta si trova proprio a Roma. E non poteva essere altrimenti...
Nel cuore di una natura silvestre e solitaria, rimasta fortunosamente intatta fino ad oggi Intraprendere l'itinerario che collega gli originari romitori fondati da Francesco e dai suoi primi seguaci, equivale a compiere una sorta di pellegrinaggio lungo la catena appenninica tosco-umbro-laziale. Prendendo avvio dall'aspro monte della Verna, si raggiungono gli eremi posti nell'alta valle del Tevere e della Valdichiana: Montecasale presso Sansepolcro e Le Celle di Cortona. Si prosegue quindi in direzione di Assisi, per visitare, oltre la Porziuncola, il complesso di San Damiano e l'eremo delle Carceri sul monte Subasio. Il percorso muove poi verso il cuore dell'Umbria con soste nell'eremo di Monteluco di Spoleto e in quello di Sant'Urbano o Speco di Narni. Quindi è la volta dei quattro eremi della Valle Santa di Rieti, da Greccio dove Francesco mise in scena il Presepe, a Fonte Colombo, a La Foresta e al vertiginoso Poggio Bustone.
Tra i primi pellegrini che, a partire dall'epoca costantiniana, si misero in viaggio verso Gerusalemme, spiccano alcune straordinarie figure femminili e tra queste, in particolare, la nobildonna Egeria, di origine ispanica, che ha lasciato testimonianza scritta del suo itinerario (avvenuto probabilmente tra il 381 e il 384), con preziose informazioni e minuziose descrizioni. Dopo aver introdotto la vicenda di Egeria e del suo viaggio, l'Autore entra nel vivo del racconto della Pellegrina, che è strutturato in due parti: la descrizione delle terre bibliche attraversate (Scritture alla mano) e un'ampia sezione dedicata alla liturgia della chiesa madre di Gerusalemme. L'ultima parte del volume è dedicata alle chiese e ai luoghi di culto visitati, con particolare riferimento a quelli presenti in Gerusalemme, a partire dalle memorie che racchiudono e dal prolungamento di queste nelle celebrazioni liturgiche.