Umiltà, obbedienza, amore, preghiera, fede... tutte caratteristiche presenti nei Santi. Ma quanti sono anche allegri, giocosi oltre che gioiosi? San Filippo Neri è da molti definito un "Santo simpatico", ma la sua vita ci dice molto di più. Queste pagine non solo raccontano perfettamente la sua storia, il suo carattere, le sue virtù, i suoi insegnamenti, i doni e i carismi che Dio gli ha concesso, ma lo rendono anche straordinariamente vivo e presente. Il vostro cuore farà un ricco viaggio di emozioni, al cui termine, commossi, colmi di ammirazione ed edificati da santi insegnamenti, potrete dire: "ho conosciuto San Filippo Neri". Padre Pietro Giacomo Bacci mette a frutto in questa biografia le sue non comuni conoscenze nel campo dell'erudizione ecclesiastica, attingendo sapientemente dai ricordi e dalle memorie dei padri che avevano frequentato Filippo Neri, in particolare il suo primo biografo Antonio Gallonio, che probabilmente conobbe il Padre dall'infanzia e si pose appena ventenne sotto la sua guida spirituale. L'autore privilegia un'impostazione non strettamente cronologica e più rispondente ai rituali metodi processuali, realizzando una scrupolosa catalogazione dei fatti, dei miracoli e delle virtù del Padre.
San Filippo Neri e l'Oratorio di Napoli, un rapporto complicato e affascinante. Attraverso lo studio dei documenti originali e dei testi più significativi, questo libro racconta la nascita e la vita dell'Oratorio di Napoli, tracciando le fila ,di un'intricata vicenda che ha visto contrapporsi fin dall'inizio le idee del Santo fondatore e quelle dei suoi confratelli. La storia dell'Oratorio partenopeo, la diatriba sulla sua autonomia rispetto alla Casa di Roma, la ricerca di una regola di vita comune alle case filippine, sono le tappe di una vicenda che si è protratta fino alla soppressione degli ordini e delle corporazioni religiose operata dai Savoia nel 1866, e di cui rimangono ancora testimonianze come la chiesa barocca dei girolamini.
Cresciuto in un ambiente protestante, Goethe ha l'opportunità di conoscere da vicino il cattolicesimo durante il viaggio in Italia. Il fascino per la dignità delle cerimonie papali e per i canti della liturgia del Venerdì santo non attenua la sua avversione per i miracoli e per la venerazione delle reliquie. Tuttavia, il grande poeta tedesco fa un'eccezione per san Filippo Neri, al quale dedica diverse pagine e una breve biografia nelle quali evidenzia l'«umore felice» di una figura che, proprio all'epoca di Lutero e nel cuore di Roma, si preoccupava di congiungere «la religiosità, anzi la santità, con le cose del mondo, d'introdurre il senso del divino nella vita secolare, così da gettare egli pure le basi di una riforma».
Si tratta di un lavoro nel quale si intrecciano, fondendosi armonicamente, vicende biografiche, contesto storico e dimensione spirituale. Attraverso questo percorso nella vita di San Filippo Neri, viene messa in luce la sua "follia" d'amore per Dio, capace di infrangere le false certezze del mondo con gioia e letizia. Un santo tutto moderno, amato persino dal protestante Goethe, che indica la via della santità in modo permanentemente valido, proponendo lo stile fresco e originario delle prime comunità cristiane.
San Filippo Neri (1515-1595) è tra coloro che, nel Cinquecento, hanno maggiormente contribuito alla riforma della Chiesa. Uomo dalla gioia contagiosa, capace di unire alte forme di devozione alla contingenza del quotidiano, Filippo Neri provava per l'Eucaristia una venerazione particolare. Proprio il rapporto tra il santo e l'Eucaristia è al centro di questo volume. Dopo un primo capitolo dedicato al racconto della vita del Santo, l'attenzione dell'autore si sposta infatti sulle origini della pietà e sulla devozione di Filippo Neri verso il SS.mo Sacramento e sulla straordinaria importanza che Essa ha rappresentato nella sua vita. Adriano Castagna si sofferma inoltre sui fenomeni mistici del santo legati all'Eucaristia, pur nella consapevolezza che la vera devozione non è da ricercare esclusivamente in estasi o ratti straordinari, ma in un rapporto intimo nel quale la creatura accoglie con devozione, amore e riconoscenza il suo Creatore.
"Così è: Filippo Neri" scrisse di propria mano padre Filippo in calce ad una lettera dettata a un segretario. Se si tolgono i "due punti" tra la dichiarazione e la firma, queste parole possono diventare la più sintetica e adeguata presentazione della breve storia di una grande vita che padre Antonio Cistellini ha affidato a poche svelte pagine per tracciare il profilo del Fondatore dell'Oratorio, oggetto di studio, per decenni, e di amorosa ricerca. Così è Filippo Neri, il "profeta della gioia cristiana", l'uomo che per trentasei anni abbracciò come laico la sua consacrazione battesimale e la visse, per i rimanenti quarantaquattro, in un fervido ministero sacerdotale. Con una caratteristica che, al di sopra di ogni altra, accomuna i due periodi: un amore immoderato per Cristo, per dirla con il conterraneo Giovanni Papini.
San Filippo Neri (Firenze 1515 - Roma 1595) prima di morire fece bruciare tutti i suoi scritti e di lui oggi possediamo solo poche lettere autografe, alcuni Detti raccolti dai suoi sodali, delle Giaculatorie date alle stampe e tre poesie, delle quali è persino incerta la paternità. Non abbiamo la possibilità, quindi, di confrontarci con scritti che ci aiutino a esprimere la sua esperienza mistica. Questo testo è un tentativo di analizzare la figura del Santo a partire dagli episodi mistici più significativi. Attraverso la ricerca nelle fonti, soprattutto i Processi di canonizzazione, si enuclea la fenomenologia dei classici episodi di natura mistica e si analizza la sua vita alla luce della novità apportata dalla sua spiritualità e delle influenze, poco conosciute, su tutti i riformatori del Cinquecento. Se da una parte vi è una difficoltà evidente a una comparazione del Neri con i mistici a lui contemporanei, data l'esiguità degli scritti da lui lasciati, d'altra parte Egli si situa in una posizione fondamentale e del tutto peculiare. Il presente studio si propone di far conoscere meglio questo grande uomo, santo, profeta della gioia cristiana, che tanto ha ancora da dire agli uomini del nostro tempo. Ma soprattutto il nostro intento è quello di porre il Neri alla pari dei grandi mistici della Riforma, e dare ragione della sua grandezza spirituale e mistica "che ebbe le sue più alte espressioni specialmente nella celebrazione della Messa" (Messale Romano).
Solo tre capitoli per tracciare il volto di un grande santo del secolo XVI e per far percepire la ricchezza spirituale di un uomo di Dio: san Filippo Neri (1515-1595). Da queste pagine il Fondatore dell’Oratorio viene presentato come una figura di spicco nell’azione riformatrice del Concilio di Trento, un uomo di grandi relazioni, semplice, gioviale e sempre vicino alla gente, in particolare ai giovani. Un libro sintetico, ricco di dati e informazioni per un primo incontro con il grande santo.
Padre Cistellini Antonio, grande storico della Congregazione dell’Oratorio e promotore della spiritualità e santità di san Filippo Neri, ha consacrato circa trent’anni della sua vita a una delle più prestigiose opere dedicate al venerato “Apostolo di Roma”: San Filippo Neri, l’Oratorio e la Congregazione oratoriana. Storia e spiritualità, in tre volumi, Brescia 1989.
Filippo Neri (1515-1595) è il santo toscano che trasferitosi a Roma crea nella città stanca e corrotta un'oasi e un movimento di allegria umana e cristiana: il santo della musica, degli spettacoli, degli scherzi; un vero riformatore: una ripresa delle origini del cristianesimo con una ritrovata importanza dei laici. Non voleva fondare nulla e nascerà l'Oratorio e la congregazione religiosa i cui responsabili si raduneranno in seimila a Roma a metà settembre da tutto il mondo. Il presente volume è opera di un giovane studioso che con un lavoro storico, documentato sulle testimonianze del tempo ha tracciato la figura di Filippo come "padre". Così infatti lo chiamavano: era padre per tutti quelli che lo incontravano e così pure per i sacerdoti e i laici che lo seguirono. Senza moralismi, senza precetti particolari cambiò la vita di molti: da disperati, sbandati, truffatori, ricchi, e poveri che fossero: cambiò Roma. Figura attualissima, preconciliare, diremmo oggi. I grandi e i santi del suo tempo, da san Carlo Borromeo a Camillo de Lellis, rimasero folgorati dalla sua persona e dalla sua opera. Altri ordini religiosi mandavano da lui i novizi.
Un apostolo che non muove dal pulpito e che percorre infaticabile le vie della Roma del suo tempo avvicinando persone di ogni condizione, senza rinunciare a una vena di anticonformismo e di umorismo sottile; un riformatore non rivoluzionario, la cui testimonianza - "riassunta" nella Congregazione dell'Oratorio da lui fondata - è quella di un'opera di evangelizzazione indirizzata in special modo ai giovani; un uomo "buono", attento allo sviluppo delle qualità umane: Filippo Neri (1515-1595) dà alla riforma cattolica in Italia un'impronta personalissima, destinata a consolidarsi nel tempo. La dolcezza sorridente, la preghiera, la vivacità contagiosa che lo animano sono espressione di un'intima luce del cuore, che nasce dalla fede nell'amore di Dio. E proprio nella sua grande umanità, Filippo Neri si fa portavoce di un amore che perdona, seduce e allontana le paure e le angosce esistenziali. Un ritratto del Secondo Apostolo di Roma caratterizzato da sensibilità per l'atmosfera del tempo e dal rigore della ricostruzione biografica.