Terza edizione, contenente:
Scritti e Biografie di San Francesco d'Assisi
Cronache e altre testimonianze del primo secolo francescano
Scritti e Biografie di Santa Chiara d'Assisi
Testi normativi dell'Ordine Francescano Secolare
Contenuto
Un'opera di facile consultazione e completa come informazione. Permette la conoscenza delle origini del movimento francescano e l'efficace partecipazione alla sua realtà attuale.Le Fonti francescane comprendono scritti e biografie di Francesco e Chiara, oltre a ricche testimonianze spirituali, cronachistiche e documentarie dei secoli XIII e XIV. Edite dal Movimento Francescano, le Fonti, fin dalla prima edizione del 1977, sono state un grande evento editoriale, sia per la vastissima diffusione, sia soprattutto per la formazione interna delle famiglie francescane e per la vasta influenza esercitata in ambito ecclesiale, storico e culturale. La novità maggiore di questa nuova edizione è costituita da una quinta sezione con i Testi normativi dell'ordine dei fratelli e sorelle della penitenza. Altre novità riguardano il rifacimento e la ridistribuzione delle introduzioni che condensano i risultati essenziali di ricerca conseguiti negli ultimi decenni. Infine è dato maggior spazio agli Scritti di Francesco e Chiara, ritenuti la chiave indispensabile per entrare nel loro mondo spirituale, data l'importanza crescente che essi stanno assumendo negli studi e nell'uso personale e comunitario.
Destinatari
Le Famiglie francescane e quanti vogliono avere informazioni aggiornate, complete ed esaustive circa la storia e il carisma francescano.
Autore
A cura del Movimento francescano.
Di Jacopa de' Settesoli, l'amica romana di Francesco - che, con Chiara d'Assisi, era la sola donna di cui Francesco dica: «Dell'una e dell'altra mi è noto il volto» - si sa molto poco, ma quel poco fu esplorato e documentato come frutto di appassionate ricerche alla fine dell'Ottocento da padre Édouard D'Alençon. Definitore generale dell'Ordine dei Cappuccini e storico del francescanesimo, era assai noto in Europa già ai suoi tempi. Il libro, scovato in una Analecta Francescana, venne tradotto nel 2005 e ora viene rieditato con una nuova prefazione. Il testo vuole da una parte rendere omaggio agli studi del D'Alençon, e dall'altra offrire un sobrio e non romanzato apporto alla conoscenza di questa forte donna medievale, così teneramente vicina a Francesco, il quale la chiamò "Frate Jacopa".
Cosa lega il santo più amato, espressione del medioevo italiano, e il fondatore di un movimento cristiano contemporaneo? Don Giussani ammirava san Francesco, e non potrebbe esser diversamente. Ma quali sono le relazioni profonde tra uno dei carismi più recenti e uno antico e sempre nuovo? Cosa hanno significato per un uomo del Novecento, innamorato di Cristo, le parole e l'esempio di un grande santo di 800 anni fa? Questi gli interrogativi, posti in evidenza dallo scrittore Davide Rondoni, che l'autrice affronta in questo suo volume ricco di spunti di riflessione.
Le fonti agiografiche ci raccontano che Francesco d'Assisi, a due anni dalla morte, si ritirò sulla Verna per vivere una quaresima di digiuno e preghiera, secondo una sua ritualità. Nel silenzio e nell'orazione il Crocifisso gli imprime nel cuore e nel corpo i segni dell'amore: le stimmate. L'autore cerca di rispondere alle domande più importanti: come sono nate le stimmate, come sono possibili e che cosa significano per noi oggi? Esse, pur essendo principalmente un dono divino, non accadono all'improvviso, dal nulla, ma fioriscono su un "terreno" preparato. La categoria di rito/rituale sembra importante per scoprire e descrivere la vita che Francesco conduceva prima di ricevere il dono delle stimmate. E questo ha molto da dire anche al bisogno di spiritualità e di nuove ritualità di noi uomini contemporanei.
Lo studio si propone di ex-ducere e investigare la teo-logica del pensiero e della vita di Francesco d'Assisi (1182-1226), con una focalizzazione particolare sul vertice raggiunto nell'ultimo biennio di quest'ultima: l'avvento della stigmatizzazione alla Verna (1224), il soggiorno a S. Damiano da Chiara d'Assisi (1194-1253) con la composizione del Cantico di Frate Sole (1225) e il suo "Beato transito". Con un approccio diacronico alla vita ed ermeneutico, che considera i suoi scritti e le fonti primarie su di lui, è posta in questione la contrapposizione o estraneità tra i primi e le seconde e, più radicalmente, le letture sia deviazioniste che razionaliste sul santo. E' così delineata la dogmatica di Francesco, di novità nella continuità della Tradizione, per la Chiesa nel mondo contemporaneo.
Le Ammonizioni sono 28 brevi testi di Francesco d'Assisi, ricche di sapienza umana e cristiana: alcune furono dettate dal Santo, altre raccolte durante le sue prediche, altre ancora trascritte dai suoi compagni. Egli stesso - consapevole della straordinaria ricchezza di quelle parole - invita i suoi frati ad accogliere con attenzione", cioè con cuore aperto e disponibile, per poter fare esperienza di vera libertà ed autenticità interiore. "
Il lavoro, frutto di un avvicinamento al Crocifisso protrattosi per più di un quarto di secolo, mette il lettore dinanzi a una lettura del tutto inedita del Crocifisso di San Damiano: per la prima volta, infatti, è indicata come soggiacente all’iconografia del Crocifisso l’iconologia mutuata dall’inno kenotico della Lettera ai Filippesi, riproposta nella partitura del dipinto nel duplice movimento di discesa e risalita, katabasis e anabasis, abbassamento ed esaltazione, kenosis e doxa.
La suggestione così riassunta scandisce il volume in tutte le parti, fino a mostrare come l’icona sia la trascrizione pittorica dell’inno; detto altrimenti, qui come altrove – ed è elemento costitutivo dell’arte cultuale cristiana – l’iconologia biblica supporta la rappresentazione iconografica.
Non si può non riconoscere che, in un certo qual senso, Francesco d’Assisi ha avuto una fortuna invidiabile rispetto ad altri santi: dichiarato nel 1992 dal Time Magazine uno degli uomini più rappresentativi del secondo millennio, studiato da centri di ricerca universitari laici e non, innumerevoli pubblicazioni scientifiche e divulgative inerenti alla sua storia, diversi film a lui dedicati, riconosciuto come riferimento ideale da persone di diverse culture e religioni.
L’Autore studia il breviario di san Francesco, uno strumento prezioso per chi desidera approfondire il messaggio e la tematica del pensiero del Santo di Assisi.
Il codice, denominato Breviarium sancti Francisci, consiste fondamentalmente in un breviario, il salterio e l’evangeliario; la prima parte è la più consistente ed è costituita dal breviario della Curia romana riformato da Innocenzo III. L’antichità del testo, che lo rende un testimone privilegiato di tale riforma e quindi della storia dei libri liturgici in generale, è confermata dalla presenza, soprattutto nelle solennità mariane o di santi legati al ministero pontificio, come Pietro, Paolo e Gregorio Magno, di letture tratte dai sermoni dello stesso Innocenzo III; tali letture dopo la sua morte nel 1216 saranno rese facoltative dal successore, papa Onorio III, e immediatamente scompariranno dal breviario. Infatti il Breviario di san Francesco è l’unico breviario vero e proprio che contiene tali letture per esteso. Questo codice fu usato da Francesco e certamente cooperò a formare in lui una seppur rudimentale cultura teologica che gli permise di esprimere la sua spiritualità e il suo pensiero in alcuni scritti, tre dei quali sono ancora in nostro possesso in formato autografo.
"Tutti nascono originali. Molti muoiono fotocopie". Parole di Carlo Acutis (Londra 3 maggio 1991 - Monza 12 ottobre 2006), morto a quindici anni in concetto di santità, dichiarato venerabile il 5 luglio 2018. Un ragazzo pieno di vita e di interessi, appassionato di informatica. Con il cuore pieno di Dio. È sepolto nel Santuario della Spogliazione, che ad Assisi ricorda il giovane Francesco che si spogliò di tutti i beni, fino alla nudità, per seguire Gesù e vivere secondo il Vangelo. Due storie tanto originali. Lontane nel tempo. Ma un filo rosso le unisce. Incontro di luci per i giovani del nostro tempo.
In occasione del 97° compleanno di fr. Modestino e a due anni e mezzo dalla sua morte, le Edizioni Padre Pio da Pietrelcina pubblicano la biografia scritta da una sua figlia spirituale.
Si tratta della I ristampa della seconda edizione uscita nel 1995.È una raccolta delle principali voci (117) che costituiscono il lessico della spiritualità francescana e, insieme, una lettura prima della medesima (rilevata dall'esperienza di san Francesco, santa Chiara e della prima comunità francescana) attraverso l'analisi delle sue parole-chiave.Nasce in risposta a una esigenza dei francescani di tornare al carisma delle origini.È un utile strumento di approccio alle fonti e una guida alla valorizzazione di queste ultime sul piano della ricerca critica e al tempo stesso di una lettura edificante.
Destinatari
Studiosi che vogliano approfondire ricerche grazie a uno strumento prezioso e accurato.Tutti coloro che desiderano verificare criticamente sia l'esperienza individuale sia quella comunitaria del carisma francescano.
Autore
Gli autori delle varie voci sono tutti esperti di studi francescani e docenti di teologia, storia ecclesiastica, filosofia, scienze bibliche ecc. nei vari Istituti e Facoltà italiani ed esteri.