Il volume numero IV del De Servorum Dei Beatificatione et Beatorum Canonizatione completa la Collana della Congregazione delle Cause dei Santi dedicata agli eventi miracolosi e alla figura di Benedetto XIV – Prospero Lambertini. L’argomento centrale del presente tomo fa riferimento alle questioni relative ai miracoli e ai vari tipi di malattie e infermità che, se legate a guarigioni straordinarie, possono essere attribuite a interventi miracolosi. Con la presente opera il futuro Benedetto XIV appronta una guida sicura e gli opportuni criteri di discernimento per i consultori dell’allora Congregazione dei Riti nel giudizio degli eventi miracolosi.
Che cosa ha voluto dirci Dio attraverso le parole e l’opera dei mistici vissuti nel Novecento, un secolo segnato da due conflitti mondiali, da paure e sofferenze che hanno scosso l’intera umanità? Luigi Maria Epicoco e Luciano Regolo sono partiti da questa domanda per un’affascinante ricerca spirituale sulle tracce del filo conduttore «celeste» che lega figure molto diverse, eppure capaci di testimoniare il medesimo amore per Dio e di proiettarlo sul prossimo, su chiunque abbia bussato alla loro porta, come una carezza sul cuore.
Gli indizi cardine? Le parole ricorrenti nel loro linguaggio e nel loro modus vivendi, che rimandano sempre e instancabilmente alla Parola di Vita, mettendo in luce come le esperienze e il pensiero dei mistici contemporanei, pur appartenendo a un’epoca a noi vicina, sono straordinariamente in linea con quelli di santi di secoli addietro come Caterina da Siena, Francesco d’Assisi, Teresa d’Avila e molti altri.
«Non siamo stati creati per soffrire, ma per amare»: il messaggio di Madre Speranza riecheggia ancora oggi e ci ricorda che solo nell’amore possiamo trovare un modo autentico di percorrere il nostro cammino sulla terra. Per capire come affrontare gli inciampi e le avversità di ogni giorno, le vite dei santi e mistici cristiani possono essere di grande aiuto. Tra i tanti da cui prendere esempio, gli autori hanno scelto tre straordinari testimoni di fede: San Pio, il frate di Pietrelcina, Madre Speranza, la religiosa di Spagna, e Natuzza Evolo, la mistica calabrese, sposa e madre di cinque figli.
Ne è nato una sorta di glossario dell’anima, tratto dagli insegnamenti di queste figure di alta spiritualità, maestri senza tempo per chi voglia davvero vivere il Vangelo nella quotidianità e gustare la gioia di credere, più forte di ogni avversità.
Luigi Maria Epicoco è un presbitero della diocesi di L’Aquila. Laureato in Filosofia e Dottorato in Teologia Morale. Docente stabile di Filosofia all’ISSR Fides et Ratio di L’Aquila, e docente incaricato alla Pontificia Università Lateranense, alla Pontificia Accademia Alfonsiana e alla Pontificia Facoltà Teologica Theresianum. Nei suoi studi e nel suo ministero si occupa di formazione e spiritualità cristiana. Tra le sue ultime pubblicazioni: La luce in fondo (2021), La pietra scartata (2021), La scelta di Enea (2022), Le affidabili (2023) e Per custodire il fuoco (2023).
Luciano Regolo, giornalista, ha lavorato per diverse testate. Attualmente è condirettore di «Famiglia Cristiana» e di «Maria con te». Ha scritto numerosi libri sulla storia dei Savoia e sul rapporto oscuro tra Corona e fascismo tradotti in varie lingue e, per Mondadori, i best seller: Natuzza Evolo (2010), Natuzza amica mia (2011), Il dolore si fa gioia (2013), Le lacrime della Vergine (2014), Paravati. Dove la Madonna parlò a Natuzza (2014) e, con padre Raffaele Talmelli, Il diavolo (2014).
Il culto del Sacro Cuore, la spiritualità e la devozione ad esso collegate hanno radici molto profonde e basi molto solide nella Sacra Scrittura e nella tradizione della Chiesa. Tuttavia l'esperienza spirituale di S. Margherita Maria e la missione, che ricevette dal Signore, hanno svolto un ruolo fondamentale per far conoscere il Cuore di Gesù alla grande massa dei fedeli e per configurarne la devozione nel modo in cui oggi la conosciamo.
Il card. Comastri, con il suo tratto brillante e ancorato nella realtà, ripercorre la vicenda umana e spirituale di Maria Goretti, insieme al cammino di conversione del suo assassino Alessandro Serenelli. Un insegnamento per le giovani generazioni, e per tutti: solo il perdono può guarire e salvare.
Maria Gallo nasce a Napoli il 25 marzo 1715 in una semplice famiglia di artigiani. Sin da piccola inizia a frequentare la chiesa di Santa Lucia al Monte, tenuta dai Francescani Alcantarini. Ben presto manifesta l'intenzione di consacrarsi al Signore contro i progetti del padre violento. Pur subendo maltrattamenti e privazioni, non cede e alla fine riesce a coronare il suo sogno: l'8 settembre 1731, nella sua casa, veste l'abito del Terz'Ordine Francescano Alcantarino, prendendo il nome di Maria Francesca delle cinque piaghe di Nostro Signore Gesù Cristo. Nella sua vita si susseguono sofferenze fisiche e morali. Maria Francesca è ammessa ai voti religiosi nel Natale 1741. Insieme ad una compagna, Maria Felice della Passione, ella va ad abitare presso la casa di don Giovanni Pessiri, suo direttore spirituale. Maria Francesca beneficia di carismi soprannaturali, come la profezia, e sperimenta vari fenomeni mistici. Spira serenamente il 6 ottobre 1791.
Due novene per pregare chiedendo l'intercessione di san Giovanni XXIII e san Giovanni Paolo II, ispirati dalle parole e dagli sguardi di questi due grandi papi, santi già amati e venerati.
Il testo, basato su una seria documentazione storica, descrive le vicende di 10 bambini di varie epoche, che hanno lasciato una testimonianza preziosa di una vita donata a Dio per amore del prossimo. Alcuni di questi bambini sono già stati canonizzati, mentre altri, più o meno noti, si propongono come esempio di una fede semplice, ma autentica. Senza straripare nel prodigioso, queste pagine scavano nell'ordinario delle vite di piccoli "santi", per trovare le perle preziose del Vangelo nella loro quotidianità. Una piccola galleria di ritratti di semplici bambini, con i loro giochi, i loro gusti, le loro debolezze, le loro stanchezze... che con la Grazia di Gesù hanno trasformato la loro breve esistenza nel dono di un amore puro e gioioso, che salva il mondo.
Cosa hanno da dire i santi di ieri nel nostro mondo contemporaneo? La luce delle loro vite può illuminare la strada nel nostro oggi? "60 colori della Grazia" risponde a queste domande attraverso un viaggio tra le biografie (note e meno note) di donne e uomini che hanno seguito Dio fino all'estremo. 60 medaglioni scritti da Antonio Tarallo per L'Osservatore Romano nei quali viene evidenziata soprattutto l'umanità dei santi: persone uniche e irripetibili dotate ciascuna di "sfumature", peculiarità sue proprie nel vivere e comunicare il Vangelo; persone prima di tutto assolutamente normali, proprio come noi. Non si tratta di una sequela di "santini" da porre sul comodino, ieratici, solenni, "impolverati", bensì di ritratti molto vicini alla nostra quotidianità e che per lo stile della loro redazione si avvicinano più a racconti brevi che a una classica agiografia.
l gesuita p. Mario Barbera, nella Rivista La Civiltà Cattolica, scriveva: "Non dubitiamo di affermare che queste Istruzioni Familiari catechistiche sono un tesoro, e un tesoro nascosto". In occasione della canonizzazione di San Cesare de Bus, apostolo del catechismo, viene pubblicata la sua opera Istruzioni Familiari, commento al Catechismo Romano del Concilio di Trento. Questo secondo volume ha come tema "I dieci comandamenti". Si tratta di un manuale di metodologia catechistica nel quale San Cesare offre ai lettori, in particolare ai catechisti, una guida con le seguenti caratteristiche: la concretezza del discorso, i frequenti ricorsi alla storia biblica, l'aderenza all'attualità, il coinvolgimento personale del catechista e degli uditori, la comune aspirazione a una maggior conoscenza e a un più coerente e intenso impegno religioso.
Senza celebrare alcun banale conformismo, ci addentreremo in un mondo privatissimo, rivisitando gusti, preferenze cucinarie che hanno delineato alcune vite di grandi Santi e a parlare di un bisogno primario dell'uomo: il Cibo e di alcune preparazioni adattate all'oggi. Uomini, che come tali difendevano anche i loro istanti, i moti, le pulsioni, quei fremiti caratterizzanti il loro rapporto con alcune "delizie". Celebreremo anche preparazioni da consumarsi durante la Quaresima, Carnevale e e altre occasioni, nelle quali la gente socializzava, senza mancare di rispetto ad alcuno: onorando i Santi, festeggiando i Fanti. Un atto comunque deferente, quello di reinventare, immaginando Uomini che raccogliendosi invocavano l'Altissimo per sostenere le incognite dello straordinario cammino intrapreso.
Una carrellata di vite di santi (o giù di lì) raccontate in modo vivace e curioso. S. Antonio da Padova, S. Edith Stein, S. Teresa di Lisieux, S. Charles De Foucauld, S. Padre Pio... ma sono anche riportate figure più inedite, come quella di Igino Giordani o di Carmen Hernandez, rendono questa piccola antologia ancora più preziosa. Una sorprendente allegoria intessuta attorno al cagnolino Otto, in appendice, è un bellissimo annuncio che spiega in modo molto semplice ed efficace cosa sia il "non vivere solo per sé stessi". L'autore ha il pregio di scrivere con uno stile kerigmatico, efficace, che va dritto al punto senza giri di parole, capace di suscitare curiosità e movimento del cuore.