Da Kant fino ai giorni nostri. La grandezza dell'uomo e la complessita del suo mistero.
Un intreccio "fatale" quello tra Moda e Morte, di cui l'autrice ci sprona a cercare le radici e le influenze nella nostra vita contemporanea. Fino a un passato non troppo lontano i soggetti macabri - nell'arte, nel discorso religioso e nella realtà quotidiana - erano esperienza comune, dando profondità e sostanza alla vita di ogni giorno con il loro memento mori. Dalle Danze macabre medievali alle moderne raffigurazioni horror nei film, nei comics, negli anime e nella moda, l'autrice ricostruisce l'evolvere della concezione della morte nel suo legame profondo con il corpo, in tensione dinamica tra sostanza e apparenza. In questo processo anche il look ha giocato un ruolo fondamentale, seguendo una riflessione presente già nella Bibbia e nei Padri della Chiesa, dove l'abito è simbolo di ambiguità e illusione, ma anche specchio verace della nostra natura mortale.
Sullo sfondo delle crociate, si stagliano le figure di tre eroi dello spirito, che diedero vita a uno dei movimenti più conosciuti nella storia della Chiesa: il monachesimo cistercense. San Roberto, fedele e ribelle; sant'Alberico, umile e radicale; santo Stefano Harding, razionalista e inflessibilmente leale: sono questi i padri dei monaci bianchi, cistercensi e trappisti, che applicarono in tutto il suo rigore la Regola di san Benedetto. La loro intensa esperienza spirituale rivive in queste pagine dove la biografia si sposa al romanzo. In uno stile inconfondibile, M. Raymond offre la possibilità di conoscere le radici di questo fenomeno e di scoprire il senso e la missione dei monaci silenziosi che, a più di un millennio di distanza, fanno rivivere sotto i nostri occhi l'entusiasmo e l'impegno dei loro fondatori.
Questa Storia è un sintetico ma esaustivo percorso nella conoscenza della filosofia antica. Ha scopi e impianto spiccatamente didattici che consentono di: fornire allo studente le cognizioni di base necessarie ad orientarsi nella storia del pensiero filosofico; favorire l'apprendimento dei contesti storici e delle costellazioni concettuali più importanti della filosofia con lo scopo di restituire la fisionomia dei movimenti intellettuali all'epoca in cui sono sorti e si sono sviluppati, illustrandone la genesi e gli influssi sui momenti successivi del pensiero. Giuseppe Cambiano insegna Storia della filosofia antica alla Scuola Normale di Pisa. Tra le sue prinicipali pubblicazioni, la traduzione di Platone, 'Dialoghi filosofici' (Torino 1970-81).
Una storia dei molteplici percorsi in cui il concetto religioso di Gloria assume precise funzioni estetiche, antropologiche e di rappresentazione sociale e politica, contribuendo alla creazione di nuovi linguaggi e narrazioni, e di nuove pratiche religiose e culturali.
Questa monografia sul Metalogicon di Giovanni di Salisbury vuole proporre una chiave di lettura complessiva del pensiero di Giovanni: l'intreccio tra cultura umanistica, amore per le arti liberali, gnoseologia, logica e teologia giova a mostrare tutta l'originalità dell'autore. Nutritosi al platonismo dei suoi grandi maestri di Chartres, acceso di entusiasmo per le nuove traduzioni delle opere logiche Aristotele, dotato di spirito ironico e antidogmatico a motivo della sua eclettica formazione parigina, Giovanni sa trarre una sintesi tra platonismo e aristotelismo, che trova nel probabilismo cristiano di matrice agostiniana la sua chiave di volta.
Il mondo universitario del XIII secolo, con le sue «libertà» e le sue «costrizioni», è il contesto in cui si è elaborata la teologia di grandi dottori della Chiesa come Alessandro di Hales, Bonaventura e Tommaso d'Aquino. Verger ci introduce a quel mondo, mostrandoci il suo costituirsi e il suo organizzarsi in istituzione, le sue tensioni interne, gli interessi e i controlli politico-religiosi che vi si manifestano, le prassi dell'insegnamento, ma anche i fattori che finirono per garantire ai teologi uno statuto sociale, mezzi concreti di esistenza e di lavoro, libertà di pensiero e di parola. Sarebbe impossibile comprendere lo sviluppo della teologia del XIII secolo se si trascurasse il nuovo quadro istituzionale dell'università, nato dalla convergenza, eccezionale nella storia, della riflessione dei maestri, dell'entusiasmo degli studenti, dell'interesse dei prìncipi e della sollecitudine della Chiesa. Apre il volume un saggio dello stesso autore dedicato alla sociologia della conoscenza teologica nel Medioevo, che ripercorre le tappe di tale appassionante evoluzione.
"La storia, personale e comune, è il teatro di questa drammatica avventura di "cercatori di Infinito", avventura che rende la nostra vita degna di essere vissuta, studiata e raccontata, come, senza alcuna pretesa di esaustivi, si è cercato di fare anche in queste brevi pagine."
Nella Grecia del VI secolo a. C. con i Presocratici, inizia quella che oggi viene chiamata la "storia della filosofia". Guido De Ruggiero, uno dei più autorevoli studiosi del Novecento, analizza in questo saggio questa prima fase della filosofia occidentale che vede la nascita della cosmologia e della teologia razionale, della metafisica, dell'epistemologia, della teoria etica e politica. Il libro presenta una panoramica generale della filosofia presocratica, ricostruisce le idee e le visioni del mondo dei più importanti filosofi greci attivi dal sesto alla metà del quinto secolo a. C.: da Talete a Pitagora, da Parmenide a Eraclito fino a Democrito. L'autore analizza modalità e problematicità della ricostruzione del loro pensiero, rendendo onore ai primi pensatori della nostra civiltà.
Nella Grecia del VI secolo a. C. con i Presocratici, inizia quella che oggi viene chiamata la "storia della filosofia". Guido De Ruggiero, uno dei più autorevoli studiosi del Novecento, analizza in questo saggio questa prima fase della filosofia occidentale che vede la nascita della cosmologia e della teologia razionale, della metafisica, dell'epistemologia, della teoria etica e politica. Il libro presenta una panoramica generale della filosofia presocratica, ricostruisce le idee e le visioni del mondo dei più importanti filosofi greci attivi dal sesto alla metà del quinto secolo a. C.: da Talete a Pitagora, da Parmenide a Eraclito fino a Democrito. L'autore analizza modalità e problematicità della ricostruzione del loro pensiero, rendendo onore ai primi pensatori della nostra civiltà.
Non esiste una filosofia medievale, ma, come in ogni altra età della storia, nel medioevo esistono filosofie differenti che si confrontano, a volte aspramente". In questo volume, la pluralità dei contesti storici e degli interessi teorici della riflessione del mondo cristiano medievale, il progressivo definirsi degli interessi disciplinari e dei settori della riflessione culturale, privilegiando l'assenza di una gerarchia di importanza tra gli autori e i problemi considerati. La trattazione è interamente contenuta nel testo privo di note e permette una lettura senza interruzioni, godibile pur nell'approfondimento dell'informazione specialistica.
Siamo nel 1919. La prima guerra mondiale è finita da poco. "Il dottor Benjamin fugge dalla casa di suo padre, il luogotenente Wittgenstein commette un suicidio finanziario, il libero docente Heidegger perde la fede e monsieur Cassirer lavora sul tram alla propria illuminazione." Comincia un decennio di eccezionale creatività, che cambierà per sempre il corso delle idee in Europa e senza il quale alcuni pensieri non sarebbero mai stati pensati. Wolfram Eilenberger mette in scena l'esplosione del pensiero, sullo sfondo di una Germania divisa tra l'esuberanza e la voglia di vivere del dopoguerra e l'abisso della crisi economica, tra la lussuria delle notti berlinesi e i complotti reazionari della Repubblica di Weimar, mentre il nazionalsocialismo si trasforma velocemente in una minaccia. I quattro protagonisti di questi anni decisivi sono giganti di ogni tempo. E le loro vite straordinarie si intrecciano nella necessità di rispondere alla domanda che ha orientato nei secoli la storia del pensiero: che cos'è l'uomo? Una domanda che si fa più urgente che mai nell'ombra di una guerra devastante appena conclusa e di un'altra catastrofe che si annuncia all'orizzonte. Con grande abilità narrativa, Eilenberger mostra che la vita quotidiana e i dilemmi della metafisica fanno parte della stessa storia. E racconta la più grande rivoluzione del pensiero occidentale attraverso i suoi quattro protagonisti assoluti, ciascuno con il proprio sguardo penetrante e il proprio modo di concepire la vita, il linguaggio, il tempo e il mito.