Com'è cambiata la famiglia nel tempo? Possiamo parlare di "disincanto" nei confronti dell'istituzione matrimoniale? Che cosa significa, oggi, essere genitori? Separazioni e divorzi sono diventati riti di passaggio? I tempi e i modi di transizione alla vita adulta si stanno modificando? Come sta mutando la condizione degli anziani? E in che modo "studiare la famiglia che cambia"? I contributi di taglio demografico e sociologico contenuti nel volume danno una risposta a queste e altre domande, mettendo bene in evidenza le tendenze che, anche in Italia, stanno modificando le relazioni di coppia, le modalità di "fare famiglia", le esperienze di paternità e maternità. Il testo, al contempo, propone una riflessione sul ruolo delle aree urbane come spazi di sperimentazione nella definizione delle preferenze familiari e mette a fuoco alcune cruciali questioni di ordine metodologico che vanno necessariamente affrontate per impostare un percorso di ricerca sulla famiglia e sui suoi cambiamenti.
Genitori e insegnanti manifestano una crescente difficoltà nello svolgere la loro funzione formativa. Si parla sempre più di 'emergenza educativa', conseguenza anche dell'incapacità del mondo adulto di mettersi in relazione e in sintonia con i rapidi cambiamenti che interessano la vita di bambini e ragazzi. Emerge nel contempo, però, anche una maggiore consapevolezza del proprio ruolo da parte dei genitori. Sempre più istruiti, più impegnati nel lavoro e con tempi più frammentati, ma anche sempre più attenti a inserire il loro rapporto con i figli all'interno di un quadro coerente basato su un giusto equilibrio di dialogo, contrattazione e regole. È del resto vero che il futuro di una società (in termini di crescita, competitivita, vitalità, benessere) dipende strettamente dalla qualità delle nuove generazioni. E la qualità delle nuove generazioni dipende molto dalle famiglie: una società avanza e progredisce solo se figli e figlie diventano mediamente migliori dei propri genitori. Questo libro è quindi rivolto proprio alle madri e ai padri che vogliono trasmettere ai giovani il gusto e la voglia di confrontarsi con il mondo dando il meglio di se stessi, aiutandoli a diventare parte attiva di una generazione che vuole attraversare da protagonista questo secolo. Vengono qui proposti dieci punti aperti alla discussione, elaborati da studiose e studiosi esperti del delicato e complesso rapporto tra genitori e figli.
II tema della transessualità costituisce il fulcro su cui innestare una serie di considerazioni sulle scienze sociali in grado di contribuire al processo di cambiamento dei linguaggi, delle teorie e degli strumenti concettuali con cui storici, antropologi, psicologi e sociologi hanno configurato i propri oggetti di ricerca. Permette inoltre di raccontare (e comprendere) come siano mutati i processi di costruzione identità-ria nelle società attuali rispetto alle società moderne o tradizionali, mostrando con chiarezza come l'identità personale sia divenuta un costrutto polisemico. Partendo da queste premesse, il volume illustra e discute le molte sfumature che caratterizzano il mondo transessuale in Italia.
È difficile oggi individuare un modello di genere maschile univoco. Il repertorio del "maschio vincente" include senza apparente distinzione calciatori, protagonisti più o meno effimeri di trasmissioni televisive, attori famosi per la loro bravura o anche solo per la loro presenza estetica, uomini "sciupafemmine" e padri intensamente accudenti, uomini ammirati e imitati perché giovani e prestanti, anziani politici che si vantano di non invecchiare e anziani "padri della patria" la cui età e lunga storia sono fatti valere come un blasone per poter continuare a occupare la scena pubblica. (Dalla Prefazione di Chiara Saraceno).