Per Gabriele Giannantoni, allievo diretto di Guido Calogero, la filosofia di Socrate e dei Socratici è stata assolutamente centrale nella sua intensa attività di ricerca, un interesse che è culminato nella pubblicazione delle Socratis et Socraticorum Reliquiae (Bibliopolis, 1990). Lo studioso dedicò due monografie al pensiero di Socrate, la prima si intitolava Che cosa ha veramente detto Socrate, la seconda, Socrate. Per la prima volta questo volume raccoglie una nuova edizione del primo libro socratico e una scelta dei capitoli più originali del secondo, entrambi ormai esauriti. Giannantoni descrive la filosofia di Socrate e le diverse interpretazioni che ne diedero i Socratici facendo costante riferimento a tutte le fonti disponibili (in primis Aristofane, Platone, Senofonte e Aristotele), ma soprattutto ricostruisce la vita di Socrate collocandola nel suo contesto storico. Da queste pagine emerge un Socrate profondamente immerso nella vita politica e sociale dell'Atene di V secolo, grazie a un limpido ed efficace metodo storico-filosofico capace di affrontare magistralmente un pensatore tanto sfuggente.
Sulla questione del libero arbitrio filosofi, teologi e scienziati si interrogano da più di due millenni: tuttavia essa conserva intatta la sua problematicità. Già Kant sosteneva che la libertà, per quanto indispensabile sotto il profilo morale, non sia dimostrabile sul piano teorico. Nel volume il tema viene illustrato da studiosi di diversa formazione, intrecciando ricostruzione storica e analisi concettuale. I contributi mettono in luce le alternative teoriche e i nuclei tematici cruciali, emersi di volta involta nei singoli autori o nei diversi periodi, con l'obiettivo di chiarire il senso complessivo di un dibattito che occupa ancora una posizione centrale sulla scena della riflessione filosofica contemporanea.
Christoph Horn rilegge l'intero panorama della filosofia morale greca e romana, soffermandosi su concetti fondamentali come felicità, virtù, piacere, desiderio, passione, volontà. La sua analisi, in più punti capace di suscitare la curiosità del lettore e di spingerlo verso testi e contesti antichi di notevole spessore teorico, non si sottrae inoltre al compito di individuare le linee di continuità o discontinuità tra etica antica ed etica moderna, nella convinzione di fondo che proprio il messaggio antico sappia e possa, ancora oggi, stabilire un contatto con la quotidianità del nostro esistere.