
Vittorio Sgarbi compie una incursione nei concetti del bene e della bellezza, traendo spunto dalla grande tradizione dell'Occidente cristiano in materia di sanità e malattia. La cristianità dell'assistenza nasce proprio dall'esigenza, dal dovere morale di curare il malato come farebbe Dio. Ma sembra talora che Dio non possa stendere la sua mano, ed è allora che l'assistenza interviene ricreando le condizioni di possibilità di quel miracolo che Dio non può fare. Per quanto riguarda l'architettura, l'autore afferma che l'idea dell'architetto è un'idea filosofica, al servizio di una funzione. L'architettura non può esistere se non in rapporto alle esigenze reali dell'esistenza umana.
Le opere d'arte, i musei italiani pubblici e privati, ma anche il paesaggio, i siti archeologici, gli archivi, le dimore storiche e lo sconfinato patrimonio ecclesiastico costituiscono l'enorme ricchezza dei nostri beni culturali. Questo libro fa il punto della situazione sotto il profilo dei nuovi strumenti normativi ed evidenzia l'importanza di scoprire i beni culturali come risorsa economica.
La lunga e fortunata carriera di Henry Moore (1898-1986) esemplifica nella sua evoluzione alcune delle istanze che hanno caratterizzato il dibattito artistico del Novecento e, in particolare, la nascita e l'affermazione della scultura moderna. La ricerca di Moore prende avvio dalla scoperta dell'arte primitiva, per approdare ad una posizione artistica caratterizzata da un profondo umanesimo che si esprime soprattutto nella realizzazione di grandi sculture monumentali a destinazione pubblica.
«La camera ombrosa del Caravaggio», il primo dei due saggi che compongono il volume, apparso nel 1976, continua ad essere un tassello importante per il caso Merisi: è la scoperta della nascita e del significato del realismo magico del Caravaggio che, partendo dalla camera oscura di Gian Battista della Porta, ne scopre la portata sentimentale. Segue «Da Tiziano a Caravaggio, vicenda stilistica di un ritratto», uno studio che completa e ambienta il precedente, e che tratta non di una prospettiva ma di un cambio di attribuzione.
Questa "Storia del restauro" nacque, nella sua prima edizione del 1973, per incoraggiamento di Roberto Longhi, che le destinò il saggio introduttivo. Il volume, successivamente ripreso in funzione di una maggiore sinteticità e di un ampliamento dell'arco cronologico, comprende anche l'intera vicenda dell'Ottocento italiano, con un dibattito che consente di ricostruire la genesi dei criteri-guida che hanno condizionato la conservazione del patrimonio artistico anche nel nostro secolo.
I soldi sono poco rappresentati nella pittura, forse perché nei confronti di questo dio visibile e onnipresente scatta una specie di tabù. Questo libro, analizzando le opere di sei grandi pittori e lasciandosi ispirare da testi letterari, illustra e dipinge il rapporto ambivalente che l’uomo di sempre ha con l’amata e dannata ricchezza. Un volume originale in cui viene esplorato il tema iconografico della raffigurazione del denaro e del suo rapporto con l’etica e l’agire dell’uomo. Sono commentati dipinti di Masaccio, Rembrandt, Bosch, Metsys e altri famosi pittori ispirati a episodi biblici (come la disputa sul tributo per il tempio) o a temi allegorici.
Presentazione di Eugenio Borgna, noto psichiatra, che approfondisce l’approccio mentale al denaro e al suo uso.
La presente è la prima edizione integrale degli scritti che il romanziere e saggista francese ha dedicato a Francis Bacon (1909-1992), uno dei più grandi e dei più amari pittori del Novecento. Oltre ad alcuni fondamentali saggi che Leiris ha scritto in occasione di grandi mostre di Bacon, il volume comprende anche una serie di lettere di straordinario interesse sul lavoro del grande pittore inglese.