Manuale sulla paleografia libraria con citazioni su quella documentaria (soprattutto diplomatica) a partire dai tempi antichi sino ai primi libri stampati. La paleografia e`la scienza che studia le antiche scritture. Intesa in senso piu`ampio, essa studia ogni forma di scrittura, in qualunque lingua e su qualsiasi materiale scrittorio. Questo manuale studia la paleografia libraria, citando bevemente anche quella documentaria (oggetto particolare quella diplomatica). Quanto al tempo, parte dagli esempi piu`antichi e giunge fino al secolo in cui al libro manoscritto si sostituisce il libro stampato. La paleografia, materia di insegnamento universitario, insegna non solo a leggere le antiche scritture, ma soprattutto a studiarne la storia e le variazioni in rapporto alle situazioni politiche, sociali e culturali del tempo, al fine di riconoscere la datazione e la provenienza dei singoli manoscritti, come base della loro valutazione critica. Oggetto proprio della paleografia e`l'esame critico e sistematico di ogni elemento grafico della scrittura: forme alfabetiche, segni accessori, abbreviazioni, note musicali, riconoscimento di mani, correzioni del copista e di lettori.
Questo libro rielabora un ciclo di lezioni destinato a imprenditori e a responsabili di archivi d'impresa che le autrici hanno tenuto a Milano nell'ambito delle attività del Centro sulla storia d'impresa e dell'innovazione. In esso vengono presentate le metodologie necessarie per organizzare correttamente la gestione dei documenti, dalla loro formazione al momento in cui vanno a confluire nell'archivio storico, e le problematiche in esse connesse ai processi di automazione e riproduzione sostitutiva.
IN QUESTO SAGGIO VENGONO PRESENTATE ED ESPOSTE, IN UNA LUCIDA SINTESI, LE VARIE FASI CHE CONDUSSERO ALLA COMPOSIZIONE DEL LIBRO MANOSCRITTO, SU CUI VENNE ESEMPLATO IL LIBRO STAMPATO NEI SUOI DIVERSI FORMATI.
Dalla lettura silenziosa nella Grecia antica alle novità introdotte con la stampa, alla rivoluzione elettronica che stiamo vivendo, il libro mette in evidenza i fondamentali mutamenti che hanno interessato le modalità della lettura. Guglielmo Cavallo (Carovigno, Brindisi, 1938) è professore di Paleografia greca nell'Università "La Sapienza" di Roma e socio corrispondente dell'Accademia dei Lincei. Roger Chartier (Lione, 1945) è Directeur d'Etudes all'Ecole des Hautes Erudes en Sciences Sociales.
Come gli uomini hanno inventato il libro, e come i libri hanno plasmato gli uomini. Gli autori colgono la funzione di 'fermento' e di ispirazione che il libro a stampa ebbe in Europa fra il XV e il XVIII secolo, individuando anche le maniere in cui, tra lotte religiose e battaglie ideologiche, il libro contribuì al rinnovamento intellettuale di tutta l'Europa.
"Nei secoli dell'alto Medioevo alle masse afflitte da fatica, da carestia (...) e perciò da malformazioni e da malattie, non si offriva altra speranza che quella di ricever qualche miracolo: anche un libro si credeva potesse farne, ed anzi ne fece (...)" (dall'Introduzione di Guglielmo Cavallo). Nel testo sono presenti contributi dei massimi studiosi come Guglielmo Cavallo, Armando Petrucci, Bernhard Bischoff, Giorgio Cencetti, Guy Fink-Errera, Hans Lülfing, oltre a note; bibliografia; aggiornamento bibliografico; Tavole.