Oggi i cattolici italiani sono divisi, e ciò che li divide è soprattutto la politica. Vi è un cattolicesimo identitario, che fa della contrapposizione al mondo la sua peculiarità, e vi è un cattolicesimo solidale, che pone la sua peculiarità nel dialogo e nell’inserimento nel mondo. Tra il principio identitario e il principio solidale quale privilegiare? Giovanni Bianchi, un cattolico che ha fatto del sociale e della politica il suo principale ambito di lavoro, individua nel magistero del cardinal Martini a Milano la sintesi matura tra questi due principi: vivere l’identità cristiana nella solidarietà al mondo. In questo senso Martini è “politico”, perché indica ai cristiani che la “polis”, la città degli uomini, è lo sbocco privilegiato della loro fede nel Dio fatto uomo.
“Il problema morale è il problema dell’orizzonte complessivo entro il quale ogni aspetto della vita e dell’attività umana deve trovare la sua giusta collocazione e anche la misura di autonomia che gli compete.
E la fede illumina tale orizzonte di significato, orientando così il conseguente discernimento pratico”. Carlo Maria Martini
Giovanni Bianchi, nato a Sesto San Giovanni (Mi) nel 1939, è stato consigliere comunale a Sesto S. Giovanni per la DC, poi Presidente regionale delle Acli Lombarde e successivamente Presidente nazionale. Dal 1994 al 2006 è stato Deputato al Parlamento italiano, dove ha fatto parte della commissione Affari Esteri, è stato relatore della legge per la remissione del debito ai paesi poveri e ha presieduto il comitato permanente della Camera dei Deputati per gli Italiani all’estero. Collabora con riviste, quali Animazione sociale e Rocca, e dal 1987 ha diretto la rivista di spiritualità e politica Bailamme. Ha pubblicato numerose opere di narrativa e di poesia. Tra la sua produzione saggistica: Per una teologia del lavoro (1985), Al Dio feriale. Teologia minima (1990), Testimoni e maestri. Materiali per un laburismo cristiano (Scriptorium, 2005).
Questa raccolta di lettere – ad amici, collaboratori ed avversari – rappresenta uno straordinario documento di accesso al don Lorenzo privato.
Numerosi sono gli storici che negli ultimi anni hanno tentato una lettura del ventennio fascista scevra da pregiudizi e ideologie. Guido Zagheni cerca di applicare questo metodo interpretativo al campo specifico del rapporto tra lo Stato fascista e la Chiesa cattolica in Italia.
Inizialmente il mondo cattolico, come il resto della società italiana, si lasciò sorprendere dal fascismo e numerosi esponenti della base e del vertice aderirono a quella che sembrava la proposta di una nuova società e di una crescita improvvisa e sorprendente della giovane nazione. Successivamente la pretesa del fascismo di essere l’unica forza a determinare il presente ed il futuro degli italiani fu all’origine di uno scontro sempre più aspro con la Chiesa. Le iniziali convergenze portarono al Concordato del 1929 e alla soluzione della questione romana. Seguirono i contrasti per l’Azione Cattolica, per la pulizia etnica attuata durante e dopo la guerra d’Africa, per le leggi razziali, per l’avvicinamento alla Germania. La conseguente scelta per la guerra segnò la rottura definitiva tra Chiesa e fascismo.
Il volume ripercorre minuziosamente la storia del fascismo dalle origini alla guerra di liberazione, e rivendica la forza e la dignità dell’azione della Chiesa, in particolare negli ultimi anni della dittatura.
Guido Zagheni, nato a Capergnanica (Cremona) il 1° gennaio 1942, ha studiato nel seminario vescovile di Crema divenendo sacerdote nel 1967. Ha alternato vita pastorale e studio, ricoprendo diversi incarichi nella diocesi. Dopo aver conseguito il dottorato in Storia della Chiesa presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma, ha insegnato per alcuni anni nei seminari di Crema e Lodi; attualmente insegna Storia della Chiesa contemporanea presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Milano. È presidente della Fondazione «Carlo Manziana» Scuola Cattolica Diocesana. Presso le Edizioni San Paolo ha pubblicato due volumi del Corso di storia della Chiesa dedicati a L’età moderna (1995) e a L’età contemporanea (1996).
Clemens August von Galen, da poco proclamato beato, è una figura simbolo della resistenza tedesca ad Hitler.
Sfidò a viso aperto le violazioni dei diritti, i crimini e la barbarie del nazismo. Nelle sue famose prediche, che gli valsero l’appellativo di Leone di Münster, smascherò e denunciò con forza il progetto per l’eliminazione delle «vite senza valore».
Questo libro presenta per la prima volta l’epistolario tra il vescovo di Münster e Pio XII. Una corrispondenza inedita che rivela il comune intento contro la follia nazista.
Un nuovo fondamentale tassello per inquadrare due figure decisive della storia del cristianesimo e dell’Europa.
Stefania Falasca (Roma 1963), giornalista, è dal 1988 redattrice del mensile internazionale 30Giorni. Autrice di reportage e saggi sulla vita della Chiesa, ha curato tematiche storiche e numerosi approfondimenti monografici su figure di rilievo della storia del cristianesimo. Tra le ultime pubblicazioni ricordiamo il volume Mio fratello Albino. Ricordi e memorie della sorella di papa Luciani (ed. 30Giorni).
Nella seconda metà del Novecento, Arturo Paoli è un protagonista della vita ecclesiale italiana. Vice assistente nazionale dell’Azione cattolica, lotta per una Chiesa più autentica e spirituale. In breve, è uno degli antesignani del Vaticano II. Tra il 1960 e il 1988, divenuto sacerdote dei Piccoli Fratelli di Charles de Foucauld e trasferitosi in America Latina, intrattiene una corrispondenza con Adele Toscano di Viareggio, sua confidente ed amica, da tempo gravemente ammalata.
Dopo i primi anni le lettere si fanno sempre più confidenziali; l’amicizia si rafforza e diventa un momento molto importante nella vita di fratel Arturo. È per questo che le lettere ne rivelano il volto più vero e consentono di cogliere le sue riflessioni religiose, i suoi giudizi sulla Chiesa e sul mondo.
Arturo Paoli nasce a Lucca il 30 novembre 1912. Entra in seminario nel 1937 e viene ordinato sacerdote nel giugno del 1940. Tra il 1943 e il 1944 partecipa alla Resistenza. Nel 1949 viene chiamato a Roma come vice assistente nazionale della Gioventù di Azione cattolica. Un mese prima dell’esplodere della «crisi Rossi», Arturo Paoli riceve l’ordine di lasciare Roma. Dopo alterne vicende matura così, alla fine del 1959, la decisione di approdare definitivamente in America Latina. Divenuto Piccolo Fratello, Arturo Paoli si impegna in prima persona a favore dei poveri e dei diseredati, sia attraverso il suo lavoro nelle diverse Fraternità sudamericane dei Piccoli Fratelli, sia con le sue numerose pubblicazioni. Nel 1987 decide di trasferirsi a Foz do Iguaçú, nel sud del Brasile, dove risiede tuttora. Il 29 novembre 1999 nell’ambasciata di Israele a Brasilia ad Arturo Paoli è stato conferito il titolo di «Giusto tra le nazioni», che il governo israeliano assegna a persone che si siano particolarmente distinte nella salvezza degli ebrei durante la Shoah. Paoli ha pubblicato una dozzina di libri tra i quali ricordiamo; Camminando s’apre cammino, Cittadella; Della mistica discorde, La Meridiana; La gioia di essere liberi, EMP; Quel che muore, quel che nasce, Sperling Paperback.
Al termine della seconda guerra mondiale, quando non gli erano ancora noti gli orrori dei campi di sterminio nazisti, Eugenio Zolli pubblicò questo volume volto a delineare la storia dell’antisemitismo dalle origini del popolo di Israele fino agli eventi allora più recenti.
Un’appassionata disamina che mette a nudo le radici profonde dell’odio e delle persecuzioni antiebraiche nel corso dell’antichità e lungo duemila anni di cultura europea.
Un’insofferenza che non trova le sue fondamenta solo nel fenomeno nazista – come dimostra, tra gli altri numerosi esempi, la rievocazione dell’affare Dreyfus –, ma che percorre la società e il pensiero europei nel corso dei secoli, manifestandosi con odiosa brutalità nella prima parte del «secolo breve».
Determinante è la precisa collocazione temporale di quest’opera: Antisemitismo vide la luce pochi mesi dopo il battesimo di Zolli, e probabilmente la sua stesura s’intreccia almeno in parte con il percorso che lo ha portato ad aderire al cristianesimo.
Eugenio Zolli, Rabbino Capo di Roma nel 1945, biblista insigne, uomo coltissimo e al contempo mite e buono, racconta nel libro Prima dell’Alba (San Paolo, 2004) il suo tortuoso e liberante cammino verso il Battesimo e verso la piena maturità, convinto che il Nuovo Testamento sia il seguito necessario dell’Antico e che il Gesù dei Vangeli sia il messia an-nunciato e tanto atteso dai Profeti.
Nel 2003 Angelo Comastri pubblicava Dov’è il tuo Dio? Storie di conversioni nel XX secolo che ha avuto un largo successo di pubblico.
A due anni di distanza l’Autore riprende il dialogo con i lettori proponendo altri protagonisti di conversioni clamorose: Charles de Foucauld, Alessandra di Rudinì Carlotti, Alessandro Serenelli, Benedetta Bianchi Porro, Paolo Takashi Nagai.
Angelo Comastri, vicario generale del Santo Padre per la Città del Vaticano, è autore di numerosi volumi di spiritualità, liturgia e meditazione. Presso le Edizioni San Paolo ha pubblicato Dio è amore (20032), Dov’è il tuo Dio? (2003), La firma di Dio (20042), Come andremo a finire? (2004) e Non uccidete la libertà (2005).
Nel 2004 sono aumentati gli stati dell’Unione europea e sta giungendo a conclusione il dibattito sulla Costituzione Europea. Le questioni fondamentali, tuttavia, sembrano curiosamente rimanere fuori dalla discussione.
Il cardinal Ratzinger, che già in passato era intervenuto sull’argomento, nel presente volume affronta alcuni quesiti capitali: come ha avuto origine l’Europa e quali sono i confini della stessa? Chi ha diritto di chiamarsi europeo e di entrare nella nuova Europa? Da queste domande si comprende anche il senso dell’insistenza sulle radici spirituali dell’Europa, sul fondamento morale della politica dell’Unione, sulla responsabilità per la pace nell’Unione stessa e nel mondo. Diversamente prevale esclusivamente la ragione economica, una politica interna occasionale, una politica estera ondivaga.
Il volume solleva questioni gravi rese ancora più urgenti dalle ultime drammatiche vicende in Russia e in Iraq. Dalla risposta a queste domande dipende, come dice Ratzinger, il presente e il futuro d’Europa.
Un libro per il grande pubblico, al centro del dibattito sul futuro dell’Europa
Joseph Ratzinger è nato nel 1927 a Marktl am Inn, un paesino della Baviera. Dopo gli studi teologici e l’ordinazione sacerdotale insegnò teologia nelle università di Monaco di Baviera, Bonn, Münster, Tubinga e Ratisbona. Fu consigliere del cardinale Frings durante il concilio Vaticano II. Arcivescovo di Monaco di Baviera dal 1977, nel 1981 fu nominato prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede. Numerose le sue pubblicazioni presso la San Paolo. Tra queste ricordiamo: Svolta per l’Europa? (19922); Il sale della terra (1997); La mia vita (1997); Rapporto sulla fede (19983); Introduzione allo spirito della liturgia (20013); Dio e il mondo (2001); Il Dio vicino (2003); La Comunione nella Chiesa (2004); In cammino verso Gesù Cristo (2004).
La Fraternità dei Piccoli Fratelli di Gesù è oggi presente in 42 paesi. Il volume raccoglie lo scambio epistolare che hanno avuto con René Voillaume. Questi “diari” non sono stati scritti per essere pubblicati: hanno, pertanto, il linguaggio semplice di uno scambio “in famiglia”, senza ricercatezza letteraria. Sorgente di luce e d’ispirazione reciproca, continuano a essere un mezzo vitale di arricchimento.
I testi parlano soprattutto dei piccoli di questo mondo, ponendo i loro passi su quelli di Gesù in cammino per le strade di Nazaret: «Vivere Nazaret» sarà la preoccupazione e la ricerca di tutta la vita di Charles de Foucauld, fondatore della Comunità che condivide ancora oggi la vita di coloro che sono senza nome e non contano niente.
La Fraternità Dei Piccoli Fratelli Di Gesù è oggi costituita da 240 religiosi, di 30 differenti nazionalità, presenti in 42 paesi. Sono loro gli Autori del volume.
Un rigoroso tentativo d'avvicinamento alla figura autentica di fondatore del cristianesimo, oltre il rischio attuale che vede la riduzione di Cristo ad un compiacente personaggio umanitario, un Gesù buonista che nulla esige, che mai biasima, che in ogni cosa approva, una specie di fantasma che nulla ha a che fare con la realtà. Ratzinger non da scampo ai luoghi comuni e ai pregiudizi e indaga a fondo il dato evangelico e la tradizione della chiesa, continuando a sostenere lo sguardo anche quando la riflessione diventa scomoda e pericolosa, fino alla inevitabile ferita provocata dall'apparire inevitabile della bellezza che è la rivelazione. Joseph Ratzinger è nato nel 1927 a Marktl am Inn, un paesino della Baviera. Dopo gli studi teologici e l'ordinazione sacerdotale insegnò teologia nelle università di Monaco di Baviera, Bonn, Münster, Tübingen, Regensburg. Fu consigliere del cardinale Frings durante il concilio Vaticano II. Arcivescovo di Monaco di Baviera dal 1977, nel 1981 fu nominato prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede. Numerose le sue pubblicazioni presso la San Paolo. Tra queste ricordiamo: Rapporto sulla fede (1985, 1998[3]); Svolta per l'Europa? (1992[2]); Il sale della terra (1997); La mia vita (1997); Introduzione allo spirito della liturgia (2001[3]).
La vicenda sconvolgente e inaudita della conversione dall’ebraismo al cristianesimo raccontata dal protagonista, Rabbino Capo di Roma nel 1945. La prima autobiografia autorizzata dagli eredi di Zolli, un inedito di livello mondiale, atteso da tempo e finalmente pubblicato nella sua integrità e fedeltà. Eugenio Zolli, diffamato e rimosso, biblista insigne, uomo coltissimo e la contempo mite e buono, racconta il suo tortuoso e liberante cammino verso il Battesimo e verso la piena maturità, convinto che il Nuovo Testamento sia il seguito necessario dell’Antico e che Il Gesù dei Vangeli sia il messia annunciato e tanto atteso dai Profeti.
Le storie di Paolo di Tarso, di Agostino di Ippona, dei grandi convertiti dei secoli antichi ancora oggi riempiono di stupore. L’autore dimostra, invece, in questo volume che la voce di Cristo è ancora capace di procurarsi ascolto, di risuonare nei cuori, nonostante i pregiudizi e l’ostilità. Adolfo Retté, André Frossard, Giovanni Papini, Edith Stein, Eugenio Zolli, Sergej Kourdakov e Pietro Cavallero sono uomini del 1900. Diversi per origine, formazione e professione essi credevano di portare avanti un loro progetto di vita quando una voce potente ordinò loro di abbandonare la loro casa per avviarsi verso una terra nuova. Nel libro le loro storie.
Monsignor Angelo Comastri, arcivescovo di Loreto, è autore di numerosi volumi di spiritualità, liturgia e meditazione. Presso le Edizioni San Paolo ha pubblicato La firma di Dio (2002) e Dio è amore (20032).
Il 19 luglio 1992 Paolo Borsellino viene ucciso dalla mafia in via D’Amelio, mentre si recava a trovare la madre malata. Giovanni Paolo II, durante l’Anno Santo del 2000, fa memoria dei martiri del Ventesimo secolo; la commissione storica incaricata di individuare questi martiri, inserisce nel lungo elenco anche Paolo Borsellino. Questo libro, nuova edizione del libro apparso nel 1994 ma arricchito di nuove testimonianze inedite – l’intervista alla moglie del magistrato, il colloquio con i figli, la parola del parroco e della sorella – racconta cosa è cambiato in questi ultimi anni. E svela nuovi, illuminanti aspetti, della vita di questo magistrato martire della giustizia.
Umberto Lucentini è nato a Palermo nel 1962. Lavora al «Giornale di Sicilia»; ha collaborato a «L’Espresso» e a «L’Europeo». La sua frequentazione con Paolo Borsellino risale ai tempi in cui il giudice era procuratore della Repubblica a Marsala e avevano progettato di scrivere un libro a quattro mani.
Un vero reportage sulla su una delle realtà più vive della Chiesa a cavallo tra i due millenni. La storia di questo "popolo" nasce da Chiara Lubich: tutto il libro parla di lei e del Movimento dei Focolari. Ogni pagina cerca di dare ragione di uno dei fenomeni più innovativi sorti nel seno della Chiesa cattolica, anticipando numerosi temi del Vaticano II. Ogni riga racconta qualcosa di una donna che, grazie al carisma a lei affidato dallo Spirito, ha saputo creare attorno a sé un vero e proprio "piccolo popolo", che tuttavia è rimasto un’unica e semplice famiglia, anche se grande.
Chiara ha scritto di suo pugno il primo capitolo del volume nel quale racconta le origini del movimento. La nascita, l’espansione nel mondo, il dialogo tra le religioni e le nuove generazioni sono i grandi capitoli del volume.
Enzo Maria Fondi, nato a Velletri nel 1927, è morto a Rocca di Papa il 31 dicembre 2001. Laureatosi in medicina e chirurgia, nel 1950 entrò a far parte di uno dei primissimi focolari romani. Svolse l’attività professionale per circa dieci anni, anche come chirurgo nell’ospedale di Lipsia, nella Germania dell’Est, dove aprì nel 1960 un primo centro del movimento. Laureatosi in teologia, nel 1964 venne ordinato sacerdote. È stato a lungo corresponsabile centrale per la formazione spirituale e per il dialogo interreligioso del movimento, e membro della Scuola Abbà, centro studi dei Focolari. Ha pubblicato numerosi articoli, in particolare sul dialogo interreligioso. Tra i suoi libri si ricordano Le beatitudini, Roma 1965 e Storia di Emilio, Roma 1977.
Michele Zanzucchi, nato a Parma nel 1957, è caporedattore della rivista Città nuova, quindicinale del Movimento dei Focolari. È laureato in economia a Roma e in teologia a Parigi, e diplomato in filosofia e scienze della comunicazione. Ha al suo attivo una quindicina di volumi di reportage e testimonianze, tra cui Loppiano (Roma 1987), Fontem, un popolo nuovo (Roma 2002), Io ho tutto (Roma 2000) e tre diari di viaggio al seguito di Chiara Lubich: I santuari sulle rocce (Roma 2000), Mille lune (Roma 2001) e Da Trento al mondo, dal mondo a Trento (Roma 2001). Ha pubblicato un romanzo (Parigi d’amore, Roma 1996) e un libro-intervista con mons. Milingo (Il pesce ripescato dal fango, San Paolo 2002). È autore radiofonico e televisivo. È membro della Scuola Abbà e della commissione centrale di NetOne, centro di coordinamento tra comunicatori.
Cosa resta di quel tragico pomeriggio sul Golgota? Quali segnali, oltre i testi dei vangeli, possono gettare più luce su ciò che è veramente accaduto sul patibolo della croce? Oltre la creduloneria o lo scetticismo ideologico, l’autore di questo saggio storico, traccia una mappa unica e ricchissima, degli oggetti coinvolti nel dramma della crocifissione, quelli che la tradizione cristiana ha identificato come “reliquie”: la croce, la corona di spine, i chiodi, il velo della Veronica, la lancia, la sacra tunica, il sepolcro, la Sindone. Questi sono i “muti testimoni del Golgota” e per ciascuno viene presentata la storia e il valore in termini squisitamente storici.
Prosegue il racconto storico iniziato nel precedente volume in un clima profondamente mutato. Non più l’infanzia felice di un grande; gli anni laboriosi, fecondi di incontri e prospettive, vissuti in un seminario; non più il decennio glorioso di Gioventù Studentesca, ma la fatica della ripresa in una Milano e una Italia attraversate dai cortei, scosse dagli slogan rivoluzionari e infine dalle bombe e dalle morti. CL, appena nata, si trova a dover essere adulta prima del tempo. Sta qui forse il nodo del periodo che l’autore descrive nel volume (1969-1976), segnato anche dal progressivo riavvicinamento di don Giussani alla guida ufficiale del movimento.
Nel XX anniversario della morte di Mons. Oscar Arnulfo Romero, arcivescovo di San Salvador, ucciso mentre celebrava messa in Cattedrale, il prof. Roberto Morozzo della Rocca, della Comunità di S.Egidio e postulatore della causa di beatificazione, ha raccolto le testimonianza di Jesus Delgado, Giovagnoli, Imperatore, Mons. Cassidy e Vincenzo Paglia con l’intenzione di ricordare e interpretare la figura di Romero, uno dei martiri più amati del XX secolo, anche per il valore simbolico della sua morte. Il risultato è un volume introduttivo biografico di agevole lettura.
La fede in Gesù è un puro salto nel buio, senza alcuna prova e senza alcun argomento? Oppure Dio ha disseminato nella storia alcune “tracce divine”, le quali, lasciando intatta la libertà dell’atto di fede, permettono però di dire che la fede è ragionevole?
Un libro di spiritualità dell’arcivescovo di Loreto, che nasce dalla convinzione che le tracce di Dio sono disseminate nella storia degli uomini e vanno cercate. Una spiritualità semplice e profonda.
Monsignor Angelo Comastri, arcivescovo di Loreto, è autore di numerosi volumi di spiritualità, liturgia e meditazione.
Il 13 febbraio 1945, in una Roma liberata da poco più di sei mesi, in una cappella della basilica di Santa Maria degli Angeli, Israel-Italo Zolli, rabbino capo della Città Eterna, riceve il battesimo. La moglie e la figlia lo seguiranno poco dopo. Come nuovo nome cristiano, Zolli sceglie quello di Eugenio, in riconoscenza verso Eugenio Pacelli, papa con il nome di Pio XII, per ciò che la Chiesa ha fatto in favore degli ebrei durante la persecuzione.
Una vicenda sconvolgente e inaudita, che mise a rumore gli ambienti ebraici come quelli cristiani ma sulla quale è calato il silenzio, rotto oggi finalmente da un’ebrea di New York che ha rivissuto l’esperienza del rabbino capo di Roma, diventando una cattolica convinta.
Un libro di grande spessore storico, adatto al grande pubblico. Una testimonianza di prima mano sull’azione della Chiesa durante la persecuzione degli ebrei a Roma.
Judith Cabaud è nata a Brooklyn da una famiglia israelita di ascendenza polacca e russa. Dopo una prima laurea in Scienze nell’università della sua New York, ha continuato gli studi a Parigi, dove ha deciso di chiedere il battesimo cattolico. Sposata a un intellettuale francese, insegnante, madre felice di una famiglia numerosa, ha pubblicato alcuni libri tra cui il diario del suo passaggio (che giudica “ovvio e obbligato per un ebreo che approfondisca davvero la sua fede”) dal giudaismo al cristianesimo cattolico.
La prima presentazione ufficiale dell’Opus Dei, istituzione fondata a Madrid da Josemarìa Escrivà nel 1928 per diffondere, nella società contemporanea e soprattutto negli ambienti intellettuali, i principi della perfezione cristiana.
Il libro, con uno stile scorrevole e piacevole nella lettura, spiega che cos’è l’Opus Dei, quale sia il suo messaggio rivolto a tutti i laici, come è articolata la Prelatura della Santa Croce e Opus Dei e quali siano i suoi rapporti con le Chiese locali.
Un libro leggibilissimo per tutti. Gli appartenenti all’Opus Dei lo accoglieranno come la loro biografia ufficiale.
Giuseppe Romano, nato a Palermo nel 1959, si è laureato in Lettere moderne nell’Università “La Sapienza” di Roma ed è giornalista pubblicista dal 1985. Libero professionista, abita a Milano ed è vicedirettore delle Edizioni Ares e del mensile Studi cattolici. Autore di vari libri, ha pubblicato con J.L. Olaizola, Il Vangelo nel lavoro. Josemaría Escrivá (San Paolo, Cinisello 1992); di J. Escrivá ha curato anche Cammino (Mondadori, Milano 1992); ha realizzato 2 cd-rom di Varcare la soglia della speranza di Giovanni Paolo II (Mondadori, Milano 1996); con S. Tamaro ha pubblicato Verso casa (Ares, Milano 1999; Rizzoli, Milano 2000) e da ultimo Il mondo di Giovanni Paolo II (La sua vita, il suo apostolato, il suo pensiero) (Mondadori, Milano 2000) e Digital Kids, guida ai migliori siti Web, cd-rom educativi e videogiochi per bambini e ragazzi, con S. Garassini (Raffaello Cortina, Milano 2001).