Nel reciproco scambio di esperienze spirituali e nel mutuo ascoltarsi su questioni che toccano la fede e la vita, le due tradizioni religiose, il Cristianesimo e l'Islam, possono percorrere il cammino di arricchimento reciproco fondato sulla conoscenza della verità, nel perseguimento del bisogno umano e spirituale dell'altro. Parliamo qui dell'incontro tra due fedi, tra due culture che hanno come soggetto Dio, il quale spinge l'uomo a ricercarlo in ogni aspetto della realtà. Sia il Cristianesimo che l'Islam hanno come oggetto la riscoperta dell'umano in tutta la sua dimensione naturale e spirituale, ossia l'uomo fatto a immagine e somiglianza di Dio. Su questo presupposto il dialogo interreligioso vuole riflettere sulle possibili esperienze e sui modelli di riferimento.
La teologia ecumenica rappresenta i frutti migliori dello sforzo che le diverse confessioni cristiane hanno compiuto negli ultimi cinquant'anni per pensare ed esprimere insieme la fede comune, in particolare quei contenuti di fede o quelle visioni di Chiesa che sono state all'origine delle divisioni e che si sono sedimentate per secoli in modo divisivo nelle teologie confessionali. Il volume presenta in modo accessibile ,anche ai non specialisti, i dialoghi promossi dalla Commissione Fede e Costituzione del Consiglio Ecumenico delle Chiese, i dialoghi bilaterali promossi dalla Chiesa cattolica rispettivamente con le Chiese della Riforma, le Chiese ortodosse e la Comunione anglicana, valorizzando anche dei dialoghi attuati dal Gruppo di Dombes, esperienza riuscita di dialogo teologico locale.
Il presente volume intende fornire una conoscenza di base riguardo le diverse Chiese cristiane. Oltre alla Chiesa cattolica, vengono prese in esame: Chiese uniati, Chiesa veterocattolica, Chiese ortodosse (Patriarcato di Costantinopoli, di Mosca, le Chiese dell’Est Europa e inoltre le Chiese orientali: siriaca, copta, etiopica, eritrea, armena, siro-malancarica, assira o nestoriana), Chiese delle Riforma (luterani, calvinisti, presbiteriani, congregazionisti, valdesi, pietisti; Chiesa anglicana; Chiese libere: metodisti, mennoniti, battisti, quaccheri, esercito della salvezza, pentecostali). Vengono infine presentati anche alcuni movimenti religiosi di origine cristiana (tre esempi: mormoni, testimoni di Geova, avventisti), scelti in quanto sono tra i più noti e diffusi a livello mondiale, tra i molti esistenti.
L’autore intende evidenziare le diverse peculiarità in temi di particolare rilevanza, quali la costituzione e l’autogoverno, la liturgia, la spiritualità, il rapporto Chiesa-Stato.
Alcune delle questioni tematizzate sono: come viene celebrata la liturgia nelle Chiese ortodosse? Com’è nato il luteranesimo? Qual è la differenza tra le moderne Chiese libere e quelle tradizionali? Come si spostano attualmente i fulcri demografici all’interno della cristianità?
Questo libro introduce alle caratteristiche proprie di ciascuna Chiesa cristiana nel suo sviluppo storico. E ciò nella consapevolezza che tale sapere può costituire non solo la condizione per una pacifica convivenza, ma anche un ulteriore stimolo per il dialogo ecumenico.
Destinatari
Sacerdoti; studenti di teologia e di scienze religiose; insegnanti di religione; laici interessati alla storia religiosa d’Europa; persone sposate con partner cristiani non-cattolici.
Autore
Ernesti Jörg, nato nel 1966 a Paderborn, in Germania, compie gli studi a Paderborn, Vienna, alla Gregoriana a Roma e viene ordinato sacerdote nel 1993. Nel 1997, a Roma, ottiene il dottorato in storia della Chiesa antica e svolge l’attività di professore ginnasiale. Nel 2003 ottiene l’abilitazione alla libera docenza in teologia ecumenica all’università di Magonza, nel 2007 un dottorato in teologia a Paderborn (“Ökumene in Dritten Reich”, “Ecumenismo nel Terzo Reich”) e dal 2007 è professore di storia della Chiesa e teologia ecumenica presso lo Studio Teologico Accademico di Bressanone (Bolzano). Autore di numerose monografie in tedesco, in Italia ha pubblicato Breve storia dell’ecumenismo (EDB 2010).
Il movimento ecumenico ha compiuto circa cento anni di vita, ma sembra oggi soffrire di un certo ripiegamento e logoramento. Il volume intende presentare, nella prima parte, il sorgere e, nella seconda, la maturazione del movimento ecumenico attraverso alcune grandi figure (tra cui Paolo VI, il patriarca di Costantinopoli Athenagoras, frère Roger di Taizé), che sono state, in ambito protestante, cattolico e ortodosso, di esso pionieri intelligenti e appassionati.
La loro esperienza non è solo illuminante per comprendere in quale modo l’istanza ecumenica sia maturata come dimensione costitutiva dell’identità di ogni confessione cristiana, ma offre anche suggestioni feconde per alimentare e rafforzare l’impegno ecumenico nella Chiesa di oggi.
La terza parte del volume amplia il discorso al dialogo interreligioso, presentandone alcuni esponenti cattolici quali Louis Massignon (dialogo con l’islam), Henri Le Saux (dialogo con l’induismo),Thomas Merton (dialogo con il buddhismo).
la lettura della storia e della situazione della Chiesa proposta dal movimento ecumenico presenta una innegabile novità, nella misura in cui la divisione tra le Chiese viene interpretata come scandalo rispetto alla volontà del Cristo e come smentita rispetto a un annuncio credibile delVangelo. (Andrea Pacini)
Punti forti
Il tema dell’ecumenismo e quello del dialogo interreligioso sono di attualità e interesse in un contesto culturale che spinge invece verso lo scontro, l’intolleranza e la conflittualità religiosa.
Nell’ottobre 2011 ricorre il 25° anniversario dell’incontro mondiale interreligioso di preghiera per la pace, tenutosi ad Assisi. Competenza e autorevolezza di molti relatori, che sono docenti universitari o tra i maggiori esperti del campo.
Destinatari
Laici e consacrati direttamente impegnati nel dialogo ecumenico. Persone interessate sul piano culturale a questi temi, che meritano di essere approfonditi.
Curatore
Andrea Pacini, sacerdote, è docente di teologia dogmatica alla Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale sezione di Torino e di teologia delle religioni alla Pontificia Università Salesiana sezione di Torino. È responsabile dell’Ufficio interregionale per l’ecumenismo e il dialogo Piemonte Valle d’Aosta, nonché consultore della Commissione per i rapporti religiosi con i musulmani presso il Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso.
Questi Atti del 5° Incontro sull'Oriente Cristiano di tradizione siriaca, oltre a offrire uno studio su una preziosa raccolta del fondo siriaco della Biblioteca Ambrosiana, sviluppano nuclei tematici coerenti della storia delle Chiese sire, mettendo a fuoco due aspetti specifici della vicenda della Chiesa Siro-orientale tra VI e VIII secolo: un primo momento delinea il contesto cristologico e lo sfondo storico-ecclesiale del periodo, mentre un secondo momento, dedicato a significative figure di Padri della Chiesa, configura una tematica assai coesa, la mistica siro-orientale. Gli Atti costituiscono dunque l'occasione di un primo accostamento a questa corrente di pensiero religioso, che è tra le più stimolanti e profonde della tradizione siriaca.
Le religioni e la sfida del pluralismo alla ricerca di orizzonti comuni
a cura di Andrea Pacini.
Diversità etniche, culturali e religiose si intrecciano oggi in modo inedito all’interno della società, innescando processi complessi di scambio e di esclusione, spesso accompagnati da tensioni conflittuali.
I saggi pubblicati nel volume analizzano il controverso rapporto tra religioni e pluralismo. Fenomeni quali il fondamentalismo islamico e il nazionalismo hindu – causa dei recenti pogrom anti-cristiani in India – sono espressione del rinnovato ruolo pubblico svolto dalle religioni, ma anche del loro utilizzo in chiave politico-identitaria, finalizzato ad arginare il pluralismo e a controllare in modo “escludente” la diversità culturale e religiosa.
Le religioni, però, non sono solo “pronte” allo scontro: al contrario offrono anche risorse preziose per promuovere l’incontro.
I nove saggi presentano le posizioni delle tre religioni considerate (cattolicesimo, islamismo, induismo) attorno a tre aree tematiche: pluralismo religioso e teologia; pluralismo religioso e società; pluralismo religioso e Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo.
punti forti
L’obiettivo è di identificare sia i nodi conflittuali sia le risorse messe in campo nelle diverse religioni per elaborare un rapporto positivo con il pluralismo, e per convergere su un orizzonte di valori comuni su cui fondare la convivenza.
Competenza e autorevolezza di molti relatori, che sono docenti universitari –come ad esempio il curatore Andrea Pacini – o tra i maggiori esperti del campo.
A dicembre si tiene il nuovo convegno annuale.
destinatari
Laici e consacrati direttamente impegnati nel dialogo ecumenico. Persone interessate sul piano culturale a questi temi, che meritano di essere approfonditi.
Curatore Andrea Pacini, sacerdote, è docente di teologia dogmatica alla Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale sezione di Torino e di teologia delle religioni alla Pontificia Università Salesiana sezione di Torino. È responsabile dell’Ufficio interregionale per l’ecumenismo e il dialogo Piemonte Valle d’Aosta, nonché consultore della Commissione per i rapporti religiosi con i musulmani presso il Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso.
Il dialogo tra ebrei e cristiani, consolidatosi dopo la svolta conciliare, ha mostrato che non basta guardare agli ebrei «come testimoni viventi della fede biblica». La maggiore conoscenza reciproca ha prospettato la necessità di apprendere una storia estesa per tutti i duemila anni della nostra era. All’interno di questo grande arco temporale gli ebrei vanno visti non solo come una minoranza perseguitata, ma anche come un popolo capace di una ricca e autonoma rielaborazione religiosa e culturale. Il libro è articolato in 12 saggi, raccolti in tre parti. La prima parte, intitolata «Ebraismo: storia e cultura», si occupa di aspetti relativi alla nascita e allo sviluppo del giudaismo rabbinico (Paolo De Benedetti);della visione rabbinica dei gentili,cioè come gli ebrei giudicavano se stessi raffrontandosi agli altri (rav Alberto Moshe Somekh);e di alcuni momenti chiave della storia ebraica medievale e moderna (Piero Capelli), per concludersi in un articolato panorama dell’ebraismo contemporaneo (Gadi Luzzatto Voghera). La seconda parte, intitolata «Dalle origini cristiane ai conflitti cristiano-ebraici», esamina alcuni temi nevralgici legati all’ebraicità di Gesù e alla nascita del cristianesimo (Claudio Gianotto); il problema dell’esistenza e degli sviluppi dell’antigiudaismo negli scritti neotestamentari e nella prima letteratura cristiana (Enrico Norelli); la questione delle dispute medievali (rav Giuseppe Laras); e l’atteggiamento della Chiesa cattolica nei confronti dell’antisemitismo tra Ottocento e Novecento (Giovanni Miccoli). La terza parte, dal titolo «Il superamento dei conflitti e il riconoscimento reciproco», affronta i temi legati al superamento dell’antica avversione cristiana nei confronti degli ebrei (Enzo Bianchi) e all’apertura di nuove prospettive dialogiche (Piero Stefani); la visione degli ebrei nella Riforma protestante (Daniele Garrone). Conclude la sezione e l’intero volume un contributo di Amos Luzzatto incentrato sulla tematica poco frequentata delle attese ebraiche contemporanee nei confronti del mondo cristiano.
I musulmani residenti in Italia superano ormai il milione e rappresentano la comunità religiosa non cristiana più consistente in Italia,all’interno di un panorama sempre più caratterizzato da un alto tasso di pluralismo religioso. La novità del volume sta nell’idea di coniugare,attraverso i diversi saggi,la presentazione delle modalità differenziate con cui la popolazione musulmana sviluppa le relazioni e si organizza sul piano religioso nel contesto italiano con l’analisi dettagliata delle posizioni che la Chiesa cattolica ha assunto e delle letture che ha sviluppato in rapporto alla nuova presenza dell’islam in Italia, oltre che identificare i nodi conflittuali e le prospettive aperte sul futuro. Il volume è suddiviso in due parti. La prima parte, articolata in quattro saggi,è dedicata a una lettura sintetica della presenza musulmana in Italia in chiave sociologica, con la puntualizzazione di alcuni aspetti giuridici riguardanti il rapporto tra l’islam e lo Stato. La seconda parte del volume, suddivisa in cinque saggi, è invece dedicata in modo specifico al rapporto tra Chiesa italiana e musulmani presenti in Italia. “La presenza di una componente di popolazione così consistente di appartenenza religiosa musulmana è una novità per la società italiana, tradizionalmente caratterizzata da una netta omogeneità religiosa; diventa dunque importante conoscerne in modo articolato le dinamiche interne per entrarvi in relazione sul piano religioso,culturale,sociale e anche istituzionale”. Andrea Pacini
AUTORE Andrea Pacini, sacerdote, è docente di teologia dogmatica alla Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale sezione di Torino e di teologia delle religioni alla Pontificia Università Salesiana sezione di Torino. È responsabile dell’Ufficio interregionale per l’ecumenismo e il dialogo Piemonte Valle d’Aosta, nonché consultore della Commissione per i rapporti religiosi con i musulmani presso il Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso.
L'obiettivo perseguito dal volume è quello di dare particolare attenzione al linguaggio proprio attraverso il quale la cultura, la civiltà e la religione islamica si esprimono, nella convinzione che solo attraverso l'accesso al linguaggio nella sua proprietà e nella sua diversità rispetto ad altri, si crei la giusta distanza e la giusta vicinanza per la comprensione. Capire e capirsi sta alla base di ogni forma di convivenza, di interazione e di integrazione. La conoscenza della diversa configurazione del Gesù della storia e della fede nelle due religioni (Cristianesimo e Islam) arricchisce l'una e l'alta fede, mantenendo ognuna di esse dentro la propria identità.
Il volume intende proporre un'analisi approfondita del ruolo attuale delle Chiese orientali nei paesi dell'Europa orientale e balcanica, dando una lettura dei loro reciproci rapporti in relazione al contesto socio-politico e culturale, e presentando la loro posizione nelle relazioni ecumeniche, cercando di identificare i nodi conflittuali e le prospettive aperte sul futuro. Pubblicazione degli interventi del convegno 2006 promosso dalla Commissione interregionale per l'ecumenismo e il dialogo interreligioso Piemonte-Valle d'Aosta. 11 saggi su diversi temi tra i quali: concetti di nazione e religione nell'Est Europa dopo il 1989; relazioni tra Chiesa cattolica e Chiese ortodosse nell'area russo-ucraina; le Chiese greco-cattoliche; la Chiesa serbo-ortodossa; l'identità degli albanesi; gli zingari, un popolo senza confini e nazionalismi. A partire dagli anni Novanta con l'inizio della transizione post-comunista nei paesi dell'Europa orientale, le Chiese hanno ritrovato un ruolo importante sul piano non solo religioso, ma più ampiamente culturale e sociale, con non poche ricadute anche sul piano politico. D'altra parte l'emigrazione verso i paesi dell'Europa occidentale ha causato la ramificazione delle Chiese orientali anche in tali regioni.
I diversi contributi presenti nel volume, a firma dei maggiori esperti di tradizione siriaca, affrontano figure di illustri padri spirituali con i loro scritti e le istituzioni ecclesiali. Inoltre offrono un importante sguardo sulla Chiesa siriaca oggi, testimone preziosa della presenza cristiana nei paesi del Medio Oriente.
Questo volume è utile per conoscere la storia dei cristiani di tradizione siro-orientale, presenti, sin dai tempi delle origini della chiesa, in Mesopotamia e specie nell'attuale Iraq. La recente guerra, le difficoltà di vario ordine che li spingono a lasciare le loro terre native hanno reso attuali le vicende di questi cristiani appartenenti a due principali comunità: la Chiesa assira dell'Est (un tempo detta "nestoriana", ma, in base all'attuale dialogo ecumenico, è bene evitare questo nome) e la Chiesa caldea, già da tempo in comunione con Roma.
I testi raccolti in questi Atti trattano di storia, cristologia, spiritualità ed ecclesiologia delle Chiese sire, sia in prospettiva storica sia in un'ottica attenta alla vita odierna di queste comunità. Tutto questo patrimonio di valori ecclesiali non è solo la ricca eredità di un passato lontano, ma anche un fermento vivo anzitutto nei cristiani appartenenti a queste Chiese. Pur oggi minoritarie, per motivi diversi, tanto in occidente quanto in oriente, esse sono un fattore significativo e stimolante per tutti coloro che credono nella ricerca ecumenica e nel dialogo tra culture differenti.