Frainteso, criticato, a lungo ostacolato sia dalle autorità scolastiche che da quelle religiose, don Lorenzo Milani è stato una delle personalità più significative del dibattito culturale del secondo dopoguerra. Forte di una convinzione che nasceva da una matura e disincantata osservazione del contesto sociale nel quale gli operatori culturali dovevano agire, giunse a rivoluzionare completamente il ruolo dell'educatore, denunciando la natura classista dell'istituzione scolastica italiana, andando incontro concretamente alle esigenze dei ceti meno privilegiati. Queste lettere ben rappresentano le speranze e la tenace volontà di questo coraggioso innovatore oltre che essere uno straordinario documento di accesso alla figura "privata" di don Lorenzo. E, se qualche volta si può dare alle «sue parole un significato diverso da quello che era il suo vero pensiero», ciò che non va tradito è il continuo tornare al binomio: "ragione" (nel senso di intelligenza messa in gioco nella vita) e "poveri" (che tutti noi siamo, nel nostro intimo), all'emancipazione cristiana più vera che deve fare i conti una prospettiva di Vangelo insuperabile, quella del Cristo che salva non i ricchi e sapienti, ma i piccoli, gli ultimi.
Don Tonino Bello, vescovo degli ultimi, introduce con questa raccolta antologica delle sue prediche ai cristiani impegnati nel sociale e in politica il seme evangelico della bontà e dell'amore intelligente e creativo nel difficile campo dei rapporti sociali. Quello dell'operatore sociale e del politico è un mestiere difficile, cristianamente molto impegnativo, una scelta coraggiosa, una vera vocazione. Il Vangelo, secondo don Tonino, richiede di fare delle scelte radicali, trovare nuove convergenze tra ideali ed esigenze concrete, «portare la veste battesimale nei quartieri e la tuta da lavoro in chiesa», «liberare l'uomo dall'intrigo della miseria, dalle grinfie rapaci del potere, dalle seduzioni del falso benessere». Un programma ambizioso e complesso che non deve mai scoraggiare: «La speranza è in agguato», rassicura don Tonino, «anche se è buio intorno. Non tiratevi indietro, anche se avete la percezione di camminare nelle tenebre».
Ancora un libro di don Antonio Mazzi!?! Sì, ma questa volta è la sua autobiografia: finalmente si può capire cosa ha in quella testa così bacata da proporre idee e pensieri che fanno impazzire alcuni e incazzare altri, tanti altri. Soprattutto mette a nudo il suo cuore, un cuore grande, così grande da riempirsi di tutte le debolezze, le fragilità, le schifezze che gli altri volentieri schivano o fanno finta di non vedere. È da questo cuore che sono nate le "carovane", gli "avamposti", Exodus; è questo cuore che ha fatto camminare e continua a far camminare - a ottant'anni suonati da un bel pezzo - don Antonio Mazzi. E allora, a noi e a te, don Antonio, ancora "tanta buona strada"!
L'avventura con Dio è qualcosa che ti affascina e rimane colpita e scolpita per sempre dentro di te, anche perché Dio non chiama una volta sola, ti chiama tutti i momenti del giorno e mentre ti chiama ti rifà, ti ricostruisce nuovo. La tua tristezza la cambia in gioia, la tua debolezza la cambia in forza, il tuo peccato lo cambia in misericordia. Non puoi resistere a questo Dio che ti crea e ti ricrea, e guai a me se fossi la stessa di ieri. È nella sua fedeltà che noi camminiamo, nella sua grazia che noi cambiamo. Oggi, dopo questi anni, anch'io posso dire di essere cambiata, di essere più buona, di credere di più, di aver sperimentato in modo più vero l'amore di Dio. Sì, Dio esiste, noi lo abbiamo incontrato. È qui, è vivo, cammina con noi!»
Ucciso dalla mafia il 15 settembre 1993, don Pino Puglisi è stato la prima vittima di mafia riconosciuta come martire della Chiesa. Come ha dichiarato Papa Francesco: "è stato un sacerdote esemplare, dedito specialmente alla pastorale giovanile. Educando i ragazzi secondo il Vangelo vissuto li sottraeva alla malavita e così questa ha cercato di sconfiggerlo uccidendolo. In realtà però è lui che ha vinto con Cristo risorto". "Don Puglisi parla ancora alla coscienza del nostro tempo. Nuovi e interessanti elementi vengono da uno studio come quello di Vincenzo Ceruso, che con finezza si è chinato sulla vita di Puglisi per scrutarne l'ordito. Le pagine di questo volume danno al lettore un ritratto a tutto tondo del parroco di Brancaccio, un uomo pieno di vita, di sogni e di domande. È stato un cristiano vero, un siciliano non autoreferenziale né complessato. Questo libro ci aiuta a capire meglio la storia dell'uomo Puglisi, che emerge in tutta la sua affascinante grandezza". Dalla Prefazione di Andrea Riccardi.
Carlo Casini (Firenze, 4 marzo 1935 - Roma, 23 marzo 2020), tra i fondatori del Movimento per la Vita, di cui è stato anima e motore, e apprezzato giurista, è molto noto in Italia e all'estero per il suo impegno, prima come magistrato in Toscana e poi come parlamentare italiano ed europeo. Poco si sa, invece, della sua vita privata, delle circostanze della sua nascita, di come trascorse l'infanzia durante la guerra e degli anni giovanili, in cui maturarono la sua fede e quella vocazione alla giustizia che lo porteranno a essere uno dei protagonisti dell'Italia repubblicana fino, praticamente, alla sua morte. In questo libro-intervista Marina Casini, figlia primogenita di Carlo, risponde alle domande del direttore di Famiglia Cristiana, Stefano Stimamiglio, svelando anche particolari inediti della famiglia di origine del padre e di quella che si è formato sposando il 2 luglio 1964 Maria Nitti a Firenze. Ne emerge una personalità ricca, dove si fondono passione civile, amore per la vita e senso della giustizia, tenute unite da uno sguardo profondo sulla realtà, che sa guardare con misericordia oltre il visibile grazie alla sua fede in Gesù Cristo.
La Rosa Bianca è il nome con cui si firmava, durante la seconda guerra mondiale, un gruppo di giovani tedeschi di diversa estrazione sociale e culturale. Di ispirazione cristiana e accomunati dal medesimo desiderio di libertà e dalla forte tensione morale, si opposero al regime nazista con pericolose azioni clandestine. Nel giugno del 1942 il gruppo diffuse un volantino ciclostilato che incitava alla ribellione e alla resistenza al nazismo in nome della libertà, della giustizia e della concordia tra i popoli. A questo volantino ne seguirono altri cinque, fino a quando, il 18 febbraio 1943, due dei giovani vennero arrestati all'interno dell'università di Monaco. La Gestapo, che aveva già incominciato a indagare, individuò anche gli altri componenti del gruppo. All'arresto seguiranno il processo e l'esecuzione capitale. In queste pagine è ripercorsa la storia di Hans e Sophie Scholl, Christoph Probst e di tutti i membri della Rosa Bianca che si opposero alla barbarie del nazismo a prezzo della loro vita. Il loro ricordo - a ottant'anni dall'uccisione - è più vivo che mai.
Martire ebrea e santa cattolica, esigente intellettuale tedesca e mistica carmelitana, tutto questo è stata Edith Stein. È difficile afferrare e comprendere la biografia di una donna geniale e punto di incontro di mondi spesso ritenuti inconciliabili: ebraismo e cristianesimo, fede e ragione, accademia e monachesimo, tradizione e contemporaneità. La Stein fu donna di conversioni: da un credo a un altro; dall'università alla vita religiosa; dalla filosofia alla mistica; dalla fede alla non-fede e, nuovamente, alla fede. Abbandonò l'ebraismo, abbracciò il cristianesimo cattolico, per poi morire da ebrea nel lager. La sua densissima e drammatica esistenza è stata avvertita da molti cristiani come un modo per avvicinarsi all'ebraismo, condannando l'antisemitismo e l'antigiudaismo; al contempo, la sua conversione e la successiva canonizzazione risultano motivo di inevitabili e ben comprensibili imbarazzi e contrarietà da parte ebraica, temendo ambiguità insidiose e cristianizzazioni indebite della Shoah.
«Era necessaria una nuova biografia di Giovanni Battista Scalabrini?». Con questa domanda si apre il presente volume, nato per l'occasione della canonizzazione del Santo dei migranti e destinato a diventare punto di riferimento per ogni studio futuro nei suoi confronti. Realizzato a cura di Graziano Battistella e con i contributi di Fabio Baggio con Luis Olivos (per il capitolo 5), Veronica de Sanctis (per i capitoli 1 e 10), Stelio Fongaro (capp. 3, 4 e 5), Gaetano Parolin (cap. 6), Matteo Sanfilippo (cap. 7) e Giovanni Terragni (cap. 9), questo libro si aggiunge alle altre narrazioni biografiche ricavandosi una propria nicchia, che «offre l'opportunità, a chi non avesse la possibilità di leggere l'ampia biografia di Francesconi (certamente la più completa, con le sue 1300 pagine), di acquisire una conoscenza sufficientemente completa di chi fosse G. B. Scalabrini come vescovo, come fondatore e come santo e soprattutto come il padre dei migranti».
In un mondo senza punti di riferimento, in cui sembrano mancare grandi donne e grandi uomini da cui trarre ispirazione, padre Pedro è una luminosa eccezione. Da quasi trent'anni Padre Pedro porta avanti la sua personale lotta contro la povertà in Madagascar attraverso l'associazione Akamasoa. Chi ha lavorato con lui o lo ha incrociato nel suo cammino, ne ha conosciuto la gentilezza, la generosità, l'amore per il prossimo, ma anche il carattere vulcanico, la schiettezza, la sua santa rabbia. Questo libro, scritto a quattro mani con Pierre Lunel, è una raccolta di riflessioni sui grandi temi dell'oggi e - allo stesso tempo - un manifesto programmatico, un invito a ribellarsi alle ingiustizie che si consumano sulla pelle degli ultimi. Il diritto a una vita degna, la lotta alla povertà, la necessità di fornire istruzione e futuro ai bambini, l'accoglienza ai rifugiati, la guerra santa e la morte, il declino della politica, il ruolo delle donne, la democrazia...un solo grido RIBELLATEVI! per un futuro migliore.
Armida Barelli (1882-1952), figura cruciale del cattolicesimo italiano contemporaneo, è stata fondamentale nel proporre una nuova visione della donna, nella Chiesa e nella società. Da giovane prende sul serio la chiamata del Signore e si pone in ricerca. In un tempo in cui per le donne l'opzione era tra matrimonio e vita religiosa, matura una scelta nuova: l'apostolato laicale in forma associata. Da qui anche la sua vocazione alla consacrazione nel mondo con l'Istituto delle Missionarie. Si inserisce nel solco dell'Azione Cattolica portando una decisiva novità nell'organizzare le giovani in un apostolato popolare. Da Milano il suo impegno si irradia nel Paese, dove dà vita alla più numerosa e capillare associazione femminile. È spesso in viaggio tra mille disagi, tanto da sentirsi come "una zingara del buon Dio-. Protagonista della nascita dell'Università Cattolica, affianca Gemelli in un progetto di ampio respiro che unisce l'alta formazione all'apostolato popolare. Con l'Opera della Regalità contribuisce a rinnovare la partecipazione liturgica. Attenta alla storia del suo tempo, la Barelli forma una generazione di donne che si spendono nel campo sociale, sindacale e politico, nella fase fondativa della democrazia in Italia. Favorisce un'emancipazione radicata nella scelta vocazionale e volta a rendere le donne protagoniste della propria esistenza, nella vita familiare e sociale. Le pagine di Ernesto Preziosi, oltre a essere un'accuratissima ricostruzione storica della biografia e di tutta un'epoca, collocano l'opera della Barelli nel quadro della maturazione registrata dal movimento cattolico italiano nella prima metà del Novecento. Una collocazione che evidenzia il rapporto, per lei inscindibile, tra fede in Dio e impegno del cristiano nel mondo, offrendoci una biografia di grande attualità. Prefazione Papa Francesco.
Carlo, l'ultimo imperatore degli Asburgo ha fallito in tutti i tentativi in cui ha impegnato le sue forze: non è riuscito a vincere la Grande guerra e nemmeno a fare la pace; non è riuscito a riformare l'impero né a evitarne il dissolvimento; non è riuscito a mantenere la corona né a riprendersela in due tentativi rocamboleschi; non è riuscito a salvare le sue sostanze, le sue proprietà e i suoi beni; non è riuscito a essere padre dei suoi otto figli, morendo prima di vedere l'ultima concepita; non gli è riuscito, come tanto desiderava, di vivere a lungo al fianco dell'amata moglie.
Padre Ernesto Balducci (1922-1992), con la sua personale vicenda di prete e di pensatore, attraversa tutta la storia del cattolicesimo italiano pre e post conciliare, con una crescente lucidità e capacità di rispondere alle stimolanti domande che quell'epoca pose, che ancora oggi non è stata completamente recepita. Il presente libro si propone di ripercorrere la vicenda umana e cristiana del grande scolopio, non tanto nella ricostruzione del classico racconto biografico, ma mettendo a tema quella ben più essenziale "biografia dell'anima e del pensiero- che rivela il vero quid esistenziale balducciano: dalla vocazione iniziale al sacerdozio, fino alla scoperta di appartenere, proprio come credente, al mondo e di dover rispondere, per ciò, alle istanze di tutti, credenti e non, per un ecumenismo ecclesiale e sociale. Il lettore si troverà di fronte a una vera e propria profezia in itinere, che non può che provocare, ancora oggi, in un'epoca di profonda transizione, le coscienze di ciascuno.
Il 9 maggio 2021, la beatificazione di Rosario Livatino ha elevato questo credente, come si usa dire, all'onore degli altari. Toni Mira ha compiuto un ampio lavoro di indagine intorno alla figura dell'uomo, del cittadino, del servitore dello Stato, per offrirci la possibilità di un incontro faccia a faccia con un personaggio che è un altissimo esempio di valore civile e che scuote le coscienze di tutti noi ben più di quanto farebbe un "santo da immaginetta-. Livatino in preghiera, sì, Livatino guidato da un fortissimo senso della giustizia e della misericordia divine... ma soprattutto Livatino professionista, magistrato competente, concentrato e abile. L'uomo di legge che guadagna sul campo rispetto e autorevolezza. L'uomo scomodo per le mafie e forza trainante nel contrasto alla malavita. Un incontro vivo, emozionante e istruttivo, reso possibile dall'ascolto di molti testimoni: colleghi, collaboratori nelle indagini, persone informate sui fatti. Al termine del percorso vengono pubblicati integralmente tre discorsi di Livatino (uno dei quali inedito) che, in circostanze e su temi diversi, ci fanno scoprire la sua voce, il suo pensiero, i suoi ideali. " Un uomo che ancora, nell'esempio e nella memoria, vive-. Dalla Prefazione di don Luigi Ciotti.
"Napoleone e i suoi due papi" propone al pubblico un punto di vista originale sul personaggio Bonaparte: la sua visione della religione - anche nella vita privata - e i suoi rapporti con la Chiesa cattolica e con i due papi che la guidarono negli anni del suo potere: Pio VI, che nel 1798 i francesi cacciarono da Roma e costrinsero a morire in esilio in Francia e Pio VII, che fu prigioniero di Napoleone dal 1809 al 1814. Per la Chiesa, furono anni di aperta persecuzione, con la requisizione forzata di beni ecclesiastici, la dispersione di interi ordini religiosi, la chiusura dei conventi, la nomina di vescovi fedeli al sovrano francese. Tutto questo meritò a Napoleone il titolo di "Anticristo"... che egli meritò ampiamente.
In occasione dei cento anni dalla nascita di Gianni Rodari, ecco un saggio ricco di sorprese, diviso in tre parti. La prima è una biografia che ripercorre vita e opera dell'autore nei suoi aspetti più significativi. La seconda analizza l'opera di Rodari attraverso dei percorsi tematici che rimettono al centro di possibili percorsi di lettura i grandi valori e le idee di infanzia e società che attraversano i suoi testi: pace, uguaglianza economica e sociale, fratellanza, solidarietà, etica, valore del lavoro, rispetto per l'infanzia, fiducia nel futuro e altri. Viene così messa in luce l'idea di utopia come capacità di vedere le criticità della realtà e del presente e immaginare, anche attraverso l'invenzione fantastica, un futuro migliore. La terza indaga titoli di altri autori contemporanei capaci di proseguire i percorsi di lettura individuati tra i testi di Rodari e di suscitare un dialogo aperto, oggi, tra adulti e bambini sui temi e sui valori centrali per l'autore.
In occasione dei cento anni dalla nascita di Gianni Rodari, proponiamo un saggio ricco di sorprese, diviso in tre parti. La prima è una biografia che ripercorre vita e opera dell’autore nei suoi aspetti più significativi. La seconda analizza l’opera di Rodari attraverso dei percorsi tematici che rimettono al centro di possibili percorsi di lettura i grandi valori e le idee di infanzia e società che attraversano i suoi testi: pace, uguaglianza economica e sociale, fratellanza, solidarietà, etica, valore del lavoro, rispetto per l’infanzia, fiducia nel futuro sono alcuni di questi fili tematici fondamentali. Viene così messa in luce l’idea di utopia come capacità di vedere le criticità della realtà e del presente e immaginare, anche attraverso l'invenzione fantastica, un futuro migliore. La terza e ultima parte indaga titoli di altri autori contemporanei capaci di proseguire i percorsi di lettura individuati tra i testi di Rodari e di suscitare un dialogo aperto, oggi, tra adulti e bambini sui temi e sui valori centrali per l’autore.
"Si staglia, sullo sfondo di questo libro affascinante, il ritratto di una donna complessa, caparbia e geniale, ostinata e anticonformista, appassionata di un bambino, il “padre dell’uomo”, da capacitare, rendere autonomo attraverso “il fare bene”, da non coartare, da liberare in tutte le sue multiformi possibilità di crescita. A benefi cio suo e dell’umanità intera".
(Dalla prefazione di Andrea Bobbio)
Maria Montessori (1870-1952), medico, neuropsichiatra infantile, pedagogista, filosofa ed educatrice. Una delle donne italiane più celebri nel mondo, grazie al metodo educativo che prende il suo nome e a cui si richiamano molte scuole, istituzioni e progetti formativi.
In questo libro conosciamo la biografia di Maria Montessori: la vita unica e attivissima di una donna che si è guadagnata il rispetto del mondo scientifico con il proprio impegno, genialità e competenza.
Inoltre, l’autrice ci presenta tutti i punti di forza della visione dell’infanzia e del metodo educativo montessoriano. Scopriamo così fino a che punto la lezione della grande pedagogista fa parte della moderna scienza dell’educazione e cosa deve ancora essere realizzato del suo vasto progetto.
Valeria Rossini, è professoressa associata di Pedagogia generale e sociale presso il Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, comunicazione dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”. Si occupa di pedagogia dell’infanzia e di formazione dei docenti. Tra i suoi articoli e pubblicazioni citiamo Educazione e potere. Significati, rapporti, riscontri (Guerini, 2015) e Convivere a scuola. Atmosfere pedagogiche (FrancoAngeli, 2018).
Leggere questo libro è in qualche modo salire sull'argine che divide chi usurpa la terra da chi ne è usurpato. Pagina dopo pagina, a Sud e a Nord dell'equatore, padre Alex ripete e amplia il medesimo appello di sempre: a impegnarsi - come donne e uomini affamati di giustizia - e ad affidarsi - come figli di un Dio che ascolta il grido degli orfani e delle vedove. «Come fai a presentare uno così... un Francesco d'Assisi solido come un faggio trentino, capace di farsi carico del peso della disperazione altrui senza esserne schiacciato, capace di farsi megafono del grido muto degli inascoltati del mondo» (Marco Paolini).
Il martirio di un sacerdote nella Polonia comunista. A 35 anni dalla morte, non è stata ancora fatta chiarezza sull'omicidio del sacerdote polacco Jerzy Popie?uszko. La sua vicenda scosse l'opinione pubblica mondiale e costrinse la Polonia comunista a istituire il primo e unico processo contro uomini dei servizi segreti nei Paesi del Patto di Varsavia. Secondo alcuni analisti il suo omicidio fu un colpo decisivo al successivo sgretolamento della cortina di ferro. Questo libro racconta la vita di Popie?uszko e fa uso di materiale inedito come i documenti della Stasi, l'archivio personale di Giulio Andreotti, la Positio per la causa di beatificazione, l'Archivio segreto vaticano, e l'archivio del Partito comunista italiano.