L'attività osservativa, sia essa occasionale o strutturata, fa cogliere un insieme di dati, fra loro connessi, riferiti a persone, situazioni o fenomeni. Tali informazioni, tuttavia, non consentiranno neanche all'osservatore più scrupoloso di conoscere nella loro complessità e interezza le realtà indagate. Allora a cosa serve osservare? Il percorso proposto dal volume fornisce a chi opera in ambito educativo e sociale elementi utili per dotarsi di lenti e strumenti che permettano di intervenire in ambiti complessi e in continua trasformazione. In questa nuova edizione, aggiornata con un capitolo sulla progettazione dialogica, sono inoltre presentate le metodologie e gli strumenti pratici in grado di supportare un'osservazione professionale contestualizzata.
Il volume - apprezzato da insegnanti, psicologi e genitori - presenta il metodo socioaffettivo: nato come strumento di promozione del benessere a scuola, negli ultimi anni ha favorito anche lo sviluppo di un welfare di prossimità, per contrastare problematiche sociali come la dispersione scolastica, il cyberbullismo e l'uso di droghe, per supportare il lavoro di rete nel territorio, per educare alla democrazia, al rispetto dell'ambiente, a una sessualità consapevole e rispettosa dei sentimenti. Le originali esperienze effettuate anche online, proposte in questa nuova edizione, possono coadiuvare sindaci, dirigenti e operatori di servizi territoriali nell'attuazione di un programma sociale che sostenga tanto il benessere individuale quanto quello collettivo, e soprattutto un forte senso di comunità che sia da stimolo al rispetto e al mutuo aiuto.
Muschio, cane nero dal pelo riccio e dal buon fiuto, non capisce la guerra. Non sa chi la sta combattendo né perché. Sa solo che un giorno la sua casa e i suoi bambini non ci sono più. Una bomba ha distrutto tutto in un secondo. Eppure l'odore dei bambini, quell'odore inconfondibile di solletico, di pozzanghere e di scintille, ogni tanto ricompare. E fra le mille avventure che si trova ad affrontare - prigioni, fughe, belve feroci e uomini ancora più feroci - non si dà mai per vinto, certo che riuscirà a ritrovarli. I cani possono essere eroi, e non tutti gli uomini sono malvagi. Muschio è un cane semplice, ma conosce la speranza. Questa è la sua storia. Età di lettura: da 8 anni.
Che cosa significa "progettare in campo educativo"? Soprattutto, che cos'è concretamente un progetto in un servizio sociosanitario e come lo si realizza? Chi sono gli attori in gioco e quali le fasi del progetto? Il libro, rivolto a tutti gli operatori sociali e in particolare agli educatori, intende rispondere a queste domande. Nella prima parte, teorica, si propone un modello di costruzione di un progetto, prendendone in esame tutte le fasi. Nella seconda si analizzano alcuni progetti scritti e realizzati da educatori e operatori sociali per fornire delle esemplificazioni valide per la pratica operativa. Questa nuova edizione approfondisce il tema della progettazione anche in rapporto alle nuove complessità educative e alla realtà virtuale.
Il volume, rivolto ai docenti della scuola primaria, propone percorsi di riflessione linguistica sulle parti del discorso. La metodologia adottata parte dall'osservazione e dalla discussione in classe di alcuni elementi tratti dalla lingua d'uso e accompagna i bambini alla scoperta delle categorie, all'analisi scientifica delle osservazioni, alla manipolazione creativa dei materiali linguistici. Ogni argomento è presentato per livelli successivi di approfondimento, ciò rende il testo uno strumento di lavoro utile per tutto il ciclo della scuola primaria e adattabile alle diverse competenze riscontrate in classe. È presente inoltre un ricco corredo di materiali online che include frasi e testi oggetto di osservazione, esercizi da svolgere e relative soluzioni.
Negli ultimi anni, le tecnologie digitali sono diventate sempre più pervasive: ormai non si devono considerare come una realtà a sé stante ma come elementi costitutivi del mondo in cui viviamo. In questo contesto anche le professionalità più distanti tradizionalmente dal mondo dei media digitali, come l'educatore socio-pedagogico, sono chiamate a ripensarsi. Quali sono le teorie e i metodi rilevanti per l'azione socio-educativa e formativa mediata dalle tecnologie? La scuola, la strada, la comunità per minori, il carcere: in che modo si può articolare un programma educativo per cogliere proficuamente le opportunità dei cosiddetti nuovi media? Quali dimensioni tecnologico-educative privilegiare in relazione alle diverse fasi della vita? Il volume risponde a tali domande attraverso un approccio metodologicamente situato, guardando al digitale nel contesto dell'educazione sociale, in modo da fornire strumenti utili a educatori e formatori per la progettazione e gestione di programmi socio-educativi.
Il coordinatore svolge un ruolo essenziale per le prestazioni di welfare alla persona (sociali, sociosanitarie e socioeducative), ponendosi fra vertici organizzativi, operatori e utenti e assumendo una funzione di cerniera fondamentale per la buona riuscita dei servizi stessi. È una figura che per lo più si è formata "sul campo", da autodidatta, senza avere mai sistematizzato e condiviso competenze, approcci, impostazioni, metodi e tecniche e senza pertanto essersi mai pienamente legittimata in modo autorevole. Il volume si propone di definire questo profilo, fino ad oggi "nascosto", e di evidenziarne le potenzialità. Si rivolge ai professionisti del sociale (assistenti sociali, psicologi, educatori, sociologi, infermieri, pedagogisti) che sono coordinatori, a chi ne svolge di fatto le funzioni anche se non viene chiamato tale e a chi desidera diventarlo.
Il libro, in una nuova edizione frutto di ulteriori sperimentazioni nelle classi e del confronto con docenti e ricercatori, offre agli insegnanti della scuola primaria un agile strumento didattico per un primo approccio allo studio del verbo. Nello specifico, viene approfondito lo studio dei tempi dell'indicativo e del loro uso in testi narrativi e viene avviata la riflessione sulla sintassi a partire proprio dall'analisi del verbo, come suggerisce la grammatica valenziale. Il metodo proposto integra l'approccio induttivo e quello deduttivo, offrendo sempre agli alunni esempi di lingua viva tratti dai reali contesti d'uso.
Il nido d'infanzia è una realtà educativa ormai diffusa e riconosciuta come positiva per lo sviluppo dei bambini nei loro primi anni di vita, perché capace di offrire stimoli a sostegno del loro processo di crescita. Il libro si rivolge agli educatori dei servizi per la prima infanzia e agli studenti che si preparano a svolgere questo lavoro, affrontando gli aspetti della realtà del nido che ne garantiscono la qualità pedagogica e organizzativa. Propone inoltre indicazioni utili alla pratica educativa con i bambini e nella relazione con le famiglie a partire dalle migliori esperienze realizzate negli ultimi anni, offrendo strumenti per incrementare la professionalità degli educatori e per garantire nella quotidianità del nido condizioni di benessere e di sviluppo per i bambini.
La complessità della società contemporanea e dei bisogni educativi emergenti interroga i professionisti dell'educazione e stimola la ricerca di strategie efficaci di garanzia e tutela della qualità del lavoro educativo. L'educatore non è un "tecnico dell'educazione", ma un esperto che assume la riflessività pedagogica come competenza e responsabilità professionale. In un processo continuo di bilanciamento tra operatività e teorizzazioni, sviluppa la propria capacità di pensare l'educazione per agire consapevolmente, contribuendo alla costruzione critica e al consolidamento di una cultura professionale densa. Obiettivo di questa nuova edizione è rendere riconoscibili i nuclei fondanti l'identità, il ruolo, la professionalità e la responsabilità politica dell'educatore socio-pedagogico, riletti alla luce delle novità legislative che ne hanno sancito il riconoscimento.
Si possono individuare i principi fondamentali che hanno la maggiore probabilità di favorire miglioramenti significativi negli apprendimenti degli alunni? Secondo gli autori, che da anni studiano l'efficacia dell'istruzione in ottica evidence-based, sì, è possibile. Questi principi dovrebbero allora essere conosciuti e praticati con sistematicità da tutti gli insegnanti. Sono però occultati e contrastati da numerose credenze e miti che distraggono la scuola e orientano gli insegnanti verso prassi generalmente dispersive e di scarsa efficacia. Il libro ha due finalità: da un lato quella di mostrare quali sono i miti correnti che occorre sfatare, dall'altro quella di mettere in risalto i principi che caratterizzano la didattica efficace e le raccomandazioni fondamentali che da essi si possono mutuare.
Il libro nasce da un'esperienza pluriennale di coordinamento di servizi per l'emergenza-urgenza in campo sociale, che si è dovuta misurare con una scarsa produzione scientifica sul tema e con una grande eterogeneità di pratiche realizzate in tale ambito. Il testo intende contribuire a delineare le coordinate teorico-metodologiche del lavoro di servizio sociale dell'emergenza-urgenza, sia per le emergenze di massa che per quelle personali e familiari, come nuovo ambito disciplinare e professionale, e a fornire un quadro di riferimento per un modello organizzativo e operativo di pronto intervento sociale unitario e standardizzabile sul piano nazionale. Lo scopo è consolidare un sistema di conoscenze che prepari i futuri operatori, sostenga quelli impegnati nel lavoro quotidiano e possa contribuire all'ulteriore rafforzamento della professione e del servizio sociale nel welfare di oggi.
Il dibattito sul valore e l'efficacia delle nuove tecnologie digitali integrate nella didattica anche al nido o nella scuola dell'infanzia è un tema di grande attualità che coinvolge diverse figure professionali, ognuna delle quali contribuisce con le proprie specificità formative e in base alla sensibilità personale. Da un punto di vista prevalentemente pedagogico vi è spazio per la sperimentazione e la ricerca educativa da parte degli operatori del settore, pur essendo iniziata una fase di normalizzazione tecnologica e di superamento di iniziali atteggiamenti di entusiasmo o di eccessiva contrarietà. Il libro, oltre a contestualizzare tale dibattito, mostra diversi usi e possibili benefici delle tecnologie nelle attività didattiche e nelle azioni di sostegno alle comunità di educatori. Il volume propone inoltre molteplici esempi provenienti dalla ricerca internazionale e una serie di schede analitiche descrittive di strumenti tecnologici, ad uso degli educatori nei processi di progettazione e di conduzione delle attività ludico-didattiche.
La conquista della possibile autonomia è un tema imprescindibile per le persone con disabilità che diventano adulte. Per raggiungere questo obiettivo è necessario un percorso educativo volto all'acquisizione di competenze, ma anche e soprattutto di una propria identità di giovani e adulti. Il libro nasce dall'esperienza dell'Associazione italiana persone Down che dal 1989 ha avviato percorsi educativi in tal senso sviluppando metodologia e strumenti per un lavoro che parte dal tempo libero ma offre moltissimi spunti anche per attività all'interno di progetti scolastici e formativi. Questa nuova edizione ne propone un ricco campionario, dalla lettura dell'orologio all'organizzazione di un'uscita con gli amici, dall'uso dei mezzi pubblici alla preparazione di facili ricette di cucina, dalla realizzazione di semplici acquisti al calcolo di un preventivo per una cena al ristorante. L'educazione all'autonomia rappresenta infatti un prerequisito essenziale per l'inserimento sociale e lavorativo oltre che per una vita il più possibile indipendente fuori dal contesto familiare. Il testo è rivolto a educatori, insegnanti e a chi è vicino a giovani con disabilità intellettiva.
Il libro propone un metodo filosofico per la formazione e la consulenza organizzativa. La filosofia qui non si presenta nella sua consueta veste di disciplina specialistica e astratta ma rivela il suo volto pratico, capace cioè di affrontare le problematiche delle realtà organizzative grazie all'uso della ragione critica e riflessiva. Nella prima parte del volume vengono esaminati nel dettaglio alcuni elementi ricorrenti della formazione e della consulenza. Particolare attenzione è dedicata al concetto di competenza, allo scopo di restituirne un'accezione più ricca che non lo appiattisca unicamente sul significato di prestazione. Nella seconda parte vengono individuate e descritte alcune competenze filosofiche indispensabili per affrontare le difficoltà dell'agire professionale nella società odierna. Di ognuna viene proposta una guida alla progettazione formativa e mostrata la centralità per l'esercizio e la padronanza delle più importanti capacità manageriali e soft skills.
Nella nostra società e in Parlamento è in corso da molti anni un dibattito sul riconoscimento giuridico della Lingua dei Segni Italiana (us). Nel libro, autori sordi e udenti affrontano aspetti diversi e complementari: la ricerca linguistica (Virginia Volterra), le neuroscienze (Francesco Pavani), il modello bilingue (Valentina Foa, Gabriele Gianfreda, Barbara Pennacchi), la costruzione sociale della sordità (Sara Trovato), l'autodeterminazione (Vanessa Migliosi), i diritti umani e le minoranze linguistiche (Benedetta Marziale). Gli autori, rivolgendosi a chi ha interessi scientifici e didattici, ai politici e ai legislatori e a quanti operano nel "mondo della sordità", sottolineano come la lingua dei segni costituisca un imprescindibile strumento di cittadinanza. Nel volume si racconta una grande battaglia di civiltà.
Il libro delinea alcuni percorsi didattici attraverso i testi dei grandi classici della letteratura italiana, utilizzabili da chi opera nella scuola dell'infanzia e primaria. Per la scuola dell'infanzia, si propongono spunti operativi per un arricchimento dei campi linguistici; per la scuola primaria, si presentano attività differenziate per l'acquisizione delle competenze linguistico-letterarie. I brani, selezionati per essere adatti ai bambini, sono riuniti in moduli tematici - il mito, il fantastico, il paesaggio, il viaggio -, che attraversano la letteratura italiana con un ordine anche cronologico. Un intermezzo sulla poesia considera le potenzialità dei testi poetici per l'acquisizione e la fruizione di competenze linguistiche. Obiettivo del volume è infine far conoscere ai bambini il piacere estetico che il testo letterario trasmette.
Fausto Tinelli e Lorenzo Iannucci detto Iaio avevano 18 anni. Il 18 marzo 1978, due giorni dopo il rapimento di Aldo Moro, vennero uccisi a Milano, in via Mancinelli, da otto colpi di pistola sparati da un commando di tre killer professionisti rimasti a oggi ignoti. Trentasette anni dopo il duplice omicidio e a distanza di quattordici anni dalla sua prima edizione, esce la versione aggiornata di questo libro diventato ormai un punto di riferimento per la controinformazione e il giornalismo d'inchiesta nel nostro Paese. Biacchessi racconta la storia di ragazzi uccisi solo per le loro idee, in una città plumbea e violenta come la Milano di allora. E narra le indagini ufficiali e quelle parallele, fino a formulare alcune ipotesi investigative ancora attuali, dopo le ultime inchieste su Massimo Carminati e Mafia Capitale. Quello di Fausto e Iaio fu un omicidio organizzato da neofascisti e da uomini della banda della Magliana. Questa è la verità che non si potrà archiviare. E che ci dice molto su quegli intrecci fra criminalità e servizi segreti che ancora affliggono il nostro Paese.
Fare un progetto didattico è la richiesta più comune che viene sempre più spesso avanzata alle scuole o nei corsi di formazione per i nuovi insegnanti. Ma cos'è un buon progetto didattico? A ben vedere, la maggior parte dei documenti progettuali presenta criticità ricorrenti che riguardano sistematicamente la genericità degli obiettivi, la non chiara corrispondenza tra questi e il sistema di verifica, la scarsa coerenza tra le azioni didattiche attuate con gli obiettivi e la loro valutazione. Attraverso esempi e suggerimenti operativi, il volume intende indicare come si possano superare queste criticità.
Sono molti i modi in cui si percepiscono gli eventi fonte di stress e si attivano le risorse per elaborare soluzioni. Il volume raccoglie i principali filoni nazionali e internazionali sul tema del coping, evidenziando che apprendere e riconoscere le strategie efficaci per affrontare situazioni difficili è la chiave per innalzare il benessere individuale e relazionale.