Il Monte Everest è la vetta più alta dell'Asia e del mondo. La sua altezza venne misurata per la prima volta nel 1850, ma, fino al 1921, nessuno riuscì anche solo ad avvicinarsi alla montagna. La storia della sua ricognizione e, successivamente, della sua ascesa, è leggendaria. Questo appassionante volume narra tutto ciò che accadde nei settantun anni tra la scoperta dell'Everest e il primo tentativo di conquistarne la cima. Un racconto avvincente, con personaggi incredibili come George Everest, Francis Younghusband, George Mallory, Lord Curzon, Edward Whymper, oltre ad alcuni eroi poco conosciuti come Alexander Kellas, l'ottavo Dalai Lama e Charles Bell. Tra spie, guerre, intrighi politici e centinaia di muli, cammelli, buoi, yak e persino due "zebrasini" (incroci tra zebre e asini), Craig Storti ripercorre l'affascinante e ancora trascurata saga che ha portato gli inglesi George Mallory e Guy Bullock, alla fine del mese di giugno del 1921, a essere i primi occidentali (e quasi certamente i primi esseri umani) a mettere piede sull'Everest e a rivendicare così l'ultima grande sfida montana. In occasione del centenario della prima leggendaria ricognizione della montagna più alta del mondo. La maggior parte delle cronache trattano la storia dell'arrampicata dell'Everest, questa è la vicenda mai raccontata di tutto ciò che è accaduto prima.
L'impero non è semplicemente una forma di governo o di organizzazione politica: ha radici divine, perciò lo si ritiene immortale. Questo libro racconta il modo in cui si è trasformato il concetto di impero nei secoli che vanno dalla caduta dell'impero romano d'Occidente a quella di Costantinopoli (1453). Con una prosa agile e continui rinvii alle fonti storiche, l'autrice guida il lettore in un lungo e affascinante viaggio attraverso gli imperi che si susseguirono durante il Medioevo: da Costantino, il primo imperatore cristiano, a Carlo Magno, considerato il padre dell'Europa moderna, dai fasti del mondo bizantino alla dinastia degli Ottoni che regnò sullo scorcio dell'Anno Mille, nel drammatico "secolo di ferro", fino alla riforma gregoriana della Chiesa e allo scontro epocale che vide su fronti avversi i papi e i grandi imperatori tedeschi: Enrico IV, Federico il Barbarossa, il geniale e sregolato Federico II di Svevia, soprannominato "stupor mundi". Come una Fenice immortale, che arde ma non muore, l'idea del potere universale sopravvisse ai grandi sconvolgimenti che travagliarono la civiltà occidentale dopo la fine dell'impero di Roma, si eclissò in epoche di crisi per poi risorgere, ogni volta splendida, negli imperi del Medioevo. Il segreto di un potere universale. Dalla caduta dell'impero Romano d'Occidente alla fine di Costantinopoli.
Se Roma ha costruito un impero durato oltre due millenni, gran parte del merito va agli uomini che l'hanno fatta crescere e l'hanno resa solida, e quindi alle grandi famiglie e alle gentes cui appartenevano. I Giuli, i Claudi, gli Aureli, i Corneli, gli Emili, i Valeri, i Semproni e tanti altri hanno tenuto nelle loro mani le sorti dell'Urbe, muovendo le trame della sua storia attraverso vincoli di parentela, tradizioni comuni, rituali ancestrali, conflitti e tradimenti. A loro spettavano quasi tutte le massime cariche militari e religiose, nonché le principali decisioni in Senato. Alcune gentes sono riuscite a detenere il potere per secoli, lottando spietatamente per la propria sopravvivenza politica, altre si sono estinte presto, ma ciascuna ha una storia che merita di essere raccontata. In questo libro gli autori narrano l'esaltante, spesso mitica, ascesa delle dinastie più importanti e longeve, ricordando le imprese dei loro esponenti più celebri, ma anche il loro declino tra proscrizioni e guerre civili, condanne all'esilio e la costante minaccia dei parvenu. Tra aneddoti e segreti di ogni stirpe, il lettore scoprirà protagonisti famosi o personaggi più in ombra, e ne seguirà le vicende che li hanno visti condottieri, statisti, consoli, imperatori, letterati e perfino santi e papi. Tra gli argomenti: Gens e familia: chi viene prima? Gli Acili: discendenti di Venere? Gli Antoni: da schiavi a sovrani ombra; I Corneli: otto secoli tra trionfatori e papi; I Claudi: dalla sabina con onore; I Valeri: eroi del popolo; Gli Emili: natali ancestrali; I Cecili: generati da Vulcano.
La storia è un affare di famiglia. Dai Tolomei alle grandi famiglie dell'Impero Romano, dai Tudor ai Borbone, dai Borgia ai Romanov La storia è fatta dai popoli. E indubbiamente è vero che è stato il sacrificio degli umili e il sangue di migliaia di innocenti a costruire il destino dell'umanità. Eppure, gli uomini hanno sempre avuto bisogno di una guida per costruire grandi imprese. E senza i desideri di gloria e di ambizione dei regnanti, non avremmo avuto le Piramidi, la gloria delle antiche civiltà, il Rinascimento e gli splendori della moderna tecnologia. Questo libro racconta la storia dei personaggi che si sono posti - per abilità o per lignaggio - a capo di interi popoli, analizzando le loro famiglie e il loro destino: battaglie e conquiste, violenze e incredibili gesti di umanità, passioni e intrighi, splendori e miserie. Partendo da Babilonia, attraverso le correnti del tempo, dalle grandi città del mondo antico - Alessandria, Roma, Costantinopoli - raggiungeremo la Grande Muraglia, il Fujiyama, il Sacro Monte dell'Impero giapponese e i bianchi templi di Tenochtitlan. Un libro per conoscere la storia dell'umanità attraverso le gesta di chi l'ha guidata. Tra le dinastie descritte nel libro: I sovrani Cassiti di Babilonia, I Tolomei, La dinastia dei Qin, La dinastia Giulio-Claudia, Gli imperatori adottivi, La dinastia persiana sassanide, La dinastia macedone, I Capetingi, Gli Hohenstaufen, I Plantageneti, I Tudor, I Borgia, La dinastia Moghul, Gli Asburgo, I Savoia, I Borbone, La dinastia dei Qing-Manciù, Gli Hohenzollern, La dinastia imperiale giapponese, I Romanov, La dinastia azteca.
Quali sono i momenti più importanti che hanno fatto di Roma la capitale di uno degli imperi più longevi di sempre? In quali anni hanno avuto luogo gli episodi chiave della nostra Storia? E quali ne furono i protagonisti? Il fascino dell'antica Roma incanta da secoli i lettori di tutte le età. Questo libro ci guida alla scoperta degli snodi fondamentali della sua storia, non sempre noti, offrendo uno sguardo d'insieme e una panoramica completa, in un viaggio indimenticabile. Massimo Blasi, senza rinunciare alla bellezza delle fonti antiche (opportunamente citate) e alla piacevolezza del racconto, ci accompagna lungo la storia millenaria di Roma. Uno straordinario viaggio in dieci tappe per conoscere ed esplorare la millenaria storia di Roma I dieci avvenimenti contenuti nel libro: Un salto, la fondazione di Roma; Una cacciata, la fine di Tarquinio il Superbo; Una raccolta, le Dodici Tavole; Un pianto, la distruzione di Cartagine; Un tradimento, il cesaricidio; Un gioco di prestigio, il principato; Una missione, la predicazione di Paolo; Una cattura, la sorte di Valeriano; Un sogno, l'impero cristiano; Un saccheggio, il tramonto di Roma antica.
Quali sono le dinastie che hanno influenzato la storia del nostro paese? Questo libro raccoglie venticinque ritratti di famiglie che, per meriti o fortune avverse, si sono distinte dall'Unità d'Italia a oggi. Un percorso alla scoperta dei misteri, dei segreti, delle curiosità e degli occultamenti che per interessi politici, economici o di etica personale sono stati taciuti o sono passati in secondo piano. Gli uomini e le donne raccontati in questo libro sono simboli delle fasi della storia d'Italia e hanno contribuito a scriverla, in diversi ambiti e periodi: dalla costruzione delle città moderne ai primi voli, dai neonati tentativi di progresso industriale alla smaterializzazione di capitali e idee. Dalla Terra allo spazio, dai sacrifici allo spreco, dalla malattia alla cura, dalle libertà alle chiusure, andata e ritorno. La storia delle grandi famiglie italiane di ieri e di oggi Tra le storie presenti nel libro: L'ultimo volo di Edoardo Agnelli I Crespi, il villaggio operaio e il sogno di vincere la morte Leonardo del vecchio, una vita di regole per un futuro incondizionato La famiglia Feltrinelli e la storia dell'orso; Enzo e Dino Ferrari: quando un padre eredita da un figlio; Michele Ferrero, Beppe Fenoglio e la macchina del cioccolato; L'omicidio di Maurizio Gucci tra rappresentazione e realtà; Gioacchino Lauro e il "colpo alla napoletana"; Umberto Marzotto: navigare intorno al mondo per la libertà; Gianni Versace e la capsula del tempo.
Esistono libri completamente diversi da ogni altro e anche dal concetto stesso di libro: non comunicano né informano, ma occultano, sviano, confondono e suscitano inquietanti interrogativi. Libri dal contenuto oscuro, libri dal messaggio enigmatico, libri scritti in alfabeti ignoti o dimenticati, libri scritti da autori inafferrabili... Questi sono gli scritti del mistero di cui tratta questo saggio, proponendo al lettore una carrellata, unica nel panorama culturale italiano. Attraverso le più svariate epoche, dagli sconcertanti Manoscritti di Qumran all'incredibile enigma shakespeariano, dalle perdute conoscenze di antiche civiltà alle folgoranti anticipazioni del futuro di Nostradamus, il lettore è guidato in un viaggio che, per quanto possa apparire frutto di fantasia, è rigorosamente autentico e documentato. Davanti all'incalzare di tanti enigmi, si insinua il dubbio che incrina tutta la consueta concezione della cultura e dello sviluppo della civiltà umana: siamo davvero certi di aver ricostruito esattamente l'albero genealogico della conoscenza umana? Le profezie che hanno annunciato le più grandi catastrofi ed epidemie dei nostri giorni; Gli scritti del mistero; I libri alchemici come metafora; Gli archivi del sapere perduto; Le insospettate conoscenze delle antiche civiltà; I Manoscritti di Qumran; Chi ha paura delle antiche pergamene del Mar Morto? Cerchi di fuoco nel cielo; Il mistero del Papiro Tulli; Il mistero del Sator Formula magica o simbolo paleocristiano? L'enigma della pietra di Bologna; L'inafferrabile Elia Lelia Crispis; L'ultimo tributo alla dea Iside; L'Hypnerotomachia Poliphili e il suo messaggio in codice; Il manoscritto Voynich; Il libro più misterioso del mondo; Come riflessi in uno specchio ardente; Nostradamus e il labirinto delle sue profezie; L'enigma di un genio; Chi era William Shakespeare?; Il libro che descrisse il futuro; Tiphaigne de la Roche e le sue straordinarie anticipazioni
I legionari senza segreti: in azione, tra combattimenti, ribellioni e marce trionfali, e nella vita quotidiana, al fronte e per le strade delle città. L'esercito romano è stato la più grande macchina da combattimento del mondo antico. L'impero dipendeva dai suoi soldati non solo per vincere le guerre, difendere le frontiere e controllare i mari, ma anche per far funzionare lo Stato. Legionari e ausiliari romani provenivano da tutto il mondo, anche dall'esterno dei confini. Furono utilizzati come esattori delle tasse, poliziotti, geometri, ingegneri civili e, da veterani, come valenti artigiani e politici. Alcuni riuscirono persino a diventare imperatori. Questo libro porta il lettore nel cuore di ciò che significava far parte dell'esercito romano, attraverso le parole degli storici e quelle degli stessi uomini, conosciute grazie alle loro dediche religiose, alle lapidi, e persino alle lettere private e ai graffi ti. Una preziosa finestra su come gli uomini d'arme, le loro mogli e i loro figli hanno vissuto, godendo di un posto in prima fila nella storia. Protagonisti di vicende che hanno condizionato l'antichità e, per riflesso, il mondo come lo conosciamo oggi. I segreti della più grande macchina da combattimento del mondo antico Tra gli argomenti trattati: Che cosa significava entrare nell'esercito romano? Requisiti e regole per l'arruolamento Quanto guadagnavano i soldati? Paghe, ricompense e bottini di guerra Cosa significava vivere in una guarnigione in tempo di guerra? Accampamenti, fortezze e combattimenti. Cosa significava vivere in una guarnigione in tempo di pace? I legionari come costruttori, esattori e artigiani. Che impatto avevano le armate? Le atrocità commesse in nome dell'imperatore. Cosa accadeva a chi si ribellava? Roma non perdona chi tradisce. Com'era la vita coniugale dei soldati? Mogli e figli a distanza e schiave-mogli. Esisteva una pensione per i legionari? Veterani, eroi di guerra e sussidi imperiali.
All'inizio degli anni Trenta, Hitler comprese che per soddisfare le proprie ambizioni di potere in Europa sarebbe stato assolutamente necessario riuscire ad avere il controllo totale sulla situazione interna della Germania. Affidò dunque questo delicato compito a Heinrich Himmler, il capo delle SS, che intuì le potenzialità di un servizio segreto di informazioni interno che controllasse i membri del partito nazista e le fazioni antinaziste. Il Sicherheitsdienst (SD) nacque proprio con questo scopo. Il suo artefice fu Reinhard Heydrich: sotto la sua direzione scrupolosa, precisa e spietata, il SD divenne uno dei servizi spionistici più temibili del mondo. Questo volume ne ricostruisce la nascita, la lotta contro le organizzazioni rivali, fino ai trionfali successi in Europa, comprese le fortunate operazioni di spionaggio nei Paesi Alleati. Particolarmente interessanti risultano alcuni eventi accaduti alla fine dell'estate del 1940, allorché Hitler individuò negli esuli Duca di Windsor e Wallis Simpson dei potenziali alleati nella sua battaglia contro la Gran Bretagna. Fu quindi elaborato un piano per riuscire a fermare la coppia in Portogallo prima che la loro nave salpasse per l'Atlantico. Si tratta di un episodio molto avvincente, che coinvolse gli agenti di Hitler, la Spagna, il Portogallo, Churchill e il Servizio Segreto Britannico. Il libro rivela molti particolari inediti ed è destinato ad appassionare tutti gli studiosi della storia del Terzo Reich e di spionaggio. I temi trattati nel libro: L'Abwehr; La Gestapo; Un "servizio informazioni"; La notte dei lunghi coltelli; Missioni all'estero; Un falso magistrale; Il SD in Inghilterra; Ricatto; "Gruppi di azione"; «Fatelo fare a Naujocks!»; SD contro MI6; Il SD e il Duca di Windsor; "Operazione Polo Nord"; La morte di Heydrich; La fine di Canaris.
Nel 1942, il giovane soldato britannico Arthur Dodd venne fatto prigioniero dall'esercito tedesco e fu trasportato a O?wi?cim, nell'alta Slesia polacca. I tedeschi diedero a quel luogo un altro nome, oggi sinonimo delle ore più buie dell'umanità: lo chiamarono Auschwitz. Costretto a lavorare per la fabbrica I.G.Farben - che impiegava anche manodopera ebrea fornita dal campo di concentramento -, obbligato ad assistere quotidianamente agli orrori che annullavano la volontà e l'umanità di chi li subiva e di chi ne era testimone, Arthur pensava che la sua vita sarebbe finita ad Auschwitz. Deciso, tuttavia, ad assolvere fino in fondo il suo dovere di soldato e di buon cristiano, con i suoi compagni di prigionia sabotò il lavoro industriale nazista, rischiò la vita per alleviare le sofferenze dei prigionieri ebrei e aiutò un gruppo di partigiani polacchi a pianificare un'evasione di massa. Questa scioccante storia vera getta nuova luce sulle operazioni del campo, rivela la gerarchia dei trattamenti degli internati da parte delle SS e presenta la storia, in gran parte sconosciuta, dei prigionieri di guerra militari detenuti ad Auschwitz.
La storia della Santa Sede attraverso le vite dei successori di san Pietro Per durare nel tempo servono forza e flessibilità. Il papato ha dimostrato entrambe queste doti: ha lottato per tenere le proprie posizioni o cambiato pelle all'occorrenza, ha atteso le occasioni propizie o accelerato tempi migliori, spesso è caduto e quasi sempre si rialzato. E, allo stesso tempo, ha determinato o subìto i rivolgimenti della storia europea. Questo appassionante volume ripercorre la singolare e aggrovigliata vicenda della cattedra romana, illuminandone le stagioni più determinanti e lasciandosi guidare dalle figure maggiormente rappresentative. Come da Pietro, modesto pescatore di Galilea, si è giunti a fare del vescovo di Roma un monarca? Come i santi e martiri hanno lasciato posto ai dissoluti papi del Rinascimento? Quanto Costantino, Napoleone, Mussolini o altri hanno inciso sul papato della loro epoca? Per rispondere a queste domande serve uno sguardo alla storia millenaria di una delle più antiche e influenti istituzioni che l'umanità abbia saputo creare. Le vicende del papato raccontate come in un romanzo: dalla fondazione al Medioevo, dal Rinascimento a oggi. Tra gli argomenti trattati: Pietro, quello vero. La chiesa dell'imperatore Costantino. Leone e Gregorio Magno, difensori di Roma. La nascita dello stato della Chiesa. Il grande scisma. La riforma medievale. Innocenzo III, l'apice del potere. Bonifacio VIII e lo schiaffo di Anagni. I papi tra Roma e Avignone. Il Rinascimento: Borgia e gli altri. Lutero contro la Chiesa. Borromini e la Roma barocca. Napoleone contro Pio VI e VII. Quando il pontefice diventa infallibile. I papi prigionieri del regno d'Italia. Il vaticano nelle guerre mondiali. Giovanni XXI, Paolo VI e il Concilio Vaticano II. Da Wojtyla alla chiesa del nuovo millennio.
Caravaggio affascina, commuove, esalta, attrae da secoli con opere meravigliose e avventure mozzafiato. Seguendo le tappe della sua esistenza ci si addentra in una vita da romanzo. Dalla nascita a Milano agli esordi romani; dalla vita a Palazzo Madama alle notti brave nel quartiere delle prostitute; dall'omicidio di Ranuccio Tomassoni al soggiorno a Napoli; fino alla misteriosa morte, nel luglio del 1610. Ma è dietro le vicende maggiormente note che si nascondono gli episodi più interessanti: Caravaggio scoperchiò tetti, prese a sassate una porta, scrisse versi infamanti contro un rivale, offese continuamente i "birri" del quartiere dove viveva. Trascorse molte notti in carcere e altrettante nelle dimore immensamente ricche di cardinali e nobili. Era capace di dipingere quadri immensi, pieni di religiosità e tormento, e poi di andare all'osteria con cortigiane e compagni di bravate e di lanciare un piatto di carciofi in faccia a un cameriere. Sono solo alcune delle storie che alimentano la leggenda dell'artista maledetto. Caravaggio è tutto questo: è genio e vita dissipata, è profondità di pensiero e cultura, ma anche impeto e testardaggine. Un viaggio sulle tracce del genio di Caravaggio: da Roma a Napoli, da Malta alla Sicilia. Forse non tutti sanno che... ...nei primi anni a Roma Caravaggio era povero e rischiò di morire ...Caravaggio visse nel palazzo del senato e divenne il pictor praestantissimus ...Caravaggio uccise un uomo ...Caravaggio visse a Napoli ...Caravaggio divenne cavaliere di Malta ...Caravaggio fuggì in Sicilia ...Caravaggio si rifugiò di nuovo a Napoli e fu sfregiato ...la morte di Caravaggio è un mistero.
Sebbene alleato di Hitler, Mussolini rimase neutrale fino all'estate del 1940. Poi, con il crollo del tutto inaspettato e improvviso degli eserciti di Francia e Gran Bretagna, Mussolini dichiarò guerra agli Alleati nella speranza di ottenere guadagni territoriali nel sud della Francia e in Africa. Questa decisione si rivelò un terribile errore di calcolo, condannando l'Italia a una guerra prolungata, a immense perdite e a un'invasione alleata nel 1943 che inaugurò una nuova terribile fase per il Paese. Ovunque - in Russia, in Africa o nei Balcani - le truppe italiane si trovarono a contrastare nemici meglio equipaggiati o più motivati. Il risultato fu una guerra completamente diversa da quanto era stato pianificato dagli strateghi italiani: una serie di disperate improvvisazioni contro gli Alleati che potevano attingere a risorse ben più ingenti e contro i quali l'Italia si dimostrò impotente. Questo libro mostra la centralità dell'Italia nella guerra, delineando la breve ascesa e poi la disastrosa caduta della campagna militare italiana.
Due grandi piaghe, epidemie e guerre, hanno afflitto l'umanità fin dall'alba dei tempi, provocandone spesso una terza, la carestia. Ancora più devastanti si sono rivelate quando si sono presentate in contemporanea, in alcuni momenti nodali della storia che hanno finito per determinare il destino di una civiltà. Un conflitto di ampie proporzioni, infatti, ha talvolta favorito la diffusione dell'epidemia, e quest'ultima, a sua volta, ha determinato lo sviluppo e l'esito della guerra, in un'interazione letale che ha moltiplicato esponenzialmente gli effetti dei due eventi. Il presente volume analizza, anche attraverso le testimonianze dirette di chi li ha vissuti, sei momenti chiave della storia nell'arco di un millennio e mezzo, dalla peste di Atene scoppiata alla fine della Guerra del Peloponneso all'epidemia di Spagnola diffusasi sul finire della prima guerra mondiale, evidenziando le dinamiche di causa ed effetto e le concatenazioni tra le due piaghe, che si sono alimentate reciprocamente, determinando l'evoluzione in termini sociali, economici, politici, militari e psicologici delle società che hanno vissuto l'immane trauma.
I personaggi che hanno fatto grande il Rinascimento sono tanti. Questo libro parla dei più importanti, di tutti quelli che hanno nobilitato la loro terra e che con le loro imprese hanno cambiato il corso della storia. Uomini e donne di cui chiunque ha sentito parlare almeno una volta nella vita: regnanti, papi, scienziati, mecenati e artisti illustrissimi. Queste pagine vi sveleranno tutto delle loro vite e delle azioni o opere per le quali si sono distinti, facendovi conoscere molto di più di ciò che è comunemente noto. Da Lorenzo il Magnifico a Giulio II, da Cesare Borgia a Leonardo da Vinci, da Machiavelli a Galilei: Sara Prossomariti mostra l'umanità che si cela spesso dietro al mito.
La storia di Roma è la somma di tante storie epiche e memorabili, gesti disperati, eroici, spregiudicati, di protagonisti disposti a tutto pur di affermare la propria ambizione, ma anche il dominio sul mondo di una città capace di superare le più atroci disfatte e le difficoltà più estreme. Gli episodi accertati storicamente non sono meno straordinari di quelli prodotti dal mito, i protagonisti non meno passionali degli dei che veneravano. Dalla cacciata dei re all'aggressione di Pirro, dalle Guerre puniche a quelle civili, da Cesare ad Augusto, passando attraverso le dinastie Giulio-claudia, Flavia, Antonina, fino alla crisi del III secolo, per arrivare alle innovazioni di Costantino e ai generalissimi barbarici dell'ultimo periodo: Andrea Frediani racconta i momenti e i protagonisti cardine di un'epopea che ha prodotto eroi ed eventi, con una frequenza difficilmente riscontrabile in altre epoche.
Questo libro, aggiornato a gennaio 2020, con le biografie di tutti e 266 i romani pontefici da san Pietro fino a papa Francesco, rappresenta, come in un lungo racconto, lo sviluppo di quel "potere" emblematico che è il papato nel suo doppio volto, spirituale e temporale. Al "vicario di Cristo" si guarda in queste pagine con occhio attento anche all'aspetto umano, astenendosi da indebite valutazioni teologiche e ridimensionando il mito del personaggio. Ora si evidenzia l'aspetto storico e il legame con gli avvenimenti politici del tempo; ora prevale la curiosità, l'aneddoto, l'aspetto folcloristico; ora l'immagine di un papa rivive intrecciata a quella di uno o più antipapi ovvero di un imperatore, e ancora, un concilio o un conclave possono aiutare a capire il vero volto di un pontefice. L'insieme di tutti questi profili permette di cogliere le infinite sfaccettature di una sovranità nei suoi contrastanti momenti di "santità" e "diavoleria" E ci consente di ripercorrere in vario modo duemila anni di storia, fino agli ultimi avvenimenti del papato.
I teoremi matematici interessano solo gli scienziati e le aule universitarie? La risposta di questo libro è: no! E infatti chi leggerà queste pagine si troverà a fare un viaggio appassionante nella storia delle teorie matematiche che hanno cambiato il mondo e che interessano chiunque. Spesso è stata l’esigenza umana di risolvere un problema apparentemente impossibile a dare l’impulso alla formulazione di alcuni dei più celebri teoremi matematici. Altre volte la loro scoperta è stata del tutto casuale o accidentale. La matematica, poi, grazie all’aiuto di altre discipline – la filosofia per prima – è stata in grado di dare un ordine al mondo, così come lo conosciamo, fornendo una spiegazione teorica a tutti i fenomeni che ci circondano. Si può quindi comprendere la bellezza con la teoria dei frattali, misurare la distanza di punti irraggiungibili con il teorema di Talete, o, ancora, calcolare in modo esatto il numero delle perdite riportate dopo una battaglia con il teorema cinese dei resti. Tramite questo libro chiunque lo voglia potrà avvicinarsi a teorie che riteneva distanti e astruse, alle curiosità che le riguardano e alle vite di chi le ha rese note.
Primavera 1945. Il Terzo Reich è allo sbando. In che modo si può sfuggire alla forca o al plotone di esecuzione? Che avvenga tramite cianuro o revolver, il suicidio sembra la via d'uscita migliore: soluzione scelta, tra gli altri, da Himmler e Göring, da Hitler e Goebbels. Chi non riesce a togliersi la vita scompare, come Heinrich Müller, il capo della Gestapo. Alcuni, come Wernher von Braun o Reinhard Gehlen, si mettono a disposizione degli Alleati. Altri, come Alois Brunner, Adolf Eichmann, Klaus Barbie e Josef Mengele, riescono a fuggire in Egitto, Siria o Sud America. Il numero di coloro che hanno pagato per i crimini con la vita, dopo la caduta di Hitler, è irrisorio: solo ottantuno impiccagioni di alti funzionari. Studiando gli archivi della Stasi e quelli della Germania federale, Jean-Paul Picaper è riuscito a seguire le tracce dei criminali di guerra e a ricostruire la loro disfatta, scomparsa e morte. Questo libro è il risultato di una lunga inchiesta, supportata da testimonianze e rivelazioni, che getta anche ombre sinistre sulle istituzioni che hanno offerto protezione ai criminali nazisti.
Durante i suoi ultimi giorni di vita, trascorsi nascosto in un bunker, Adolf Hitler si lamentava di essere stato tradito dall’interno. In parte aveva ragione. Nel 1945 le sue armate erano state sconfitte su tutti i fronti, il regime era collassato e i suoi uomini più fedeli erano in fuga per evitare le conseguenze dei loro atroci crimini. In un racconto sorprendente e inedito, Paddy Ashdown rivela come ai vertici della gerarchia nazista ci fossero uomini disposti a tutto per impedire la vittoria di Hitler. Documenti solo recentemente venuti alla luce, infatti, testimoniano la presenza di un vero e proprio complotto volto a trasmettere i piani e le strategie chiave del Fuhrer agli Alleati e persino a eliminare Hitler. Alcuni uomini ai massimi livelli dello Stato tedesco usarono ogni mezzo possibile – cospirazione, assassinio, spionaggio – per salvare la reputazione del loro Paese e garantire la sopravvivenza dei valori liberali e democratici. E, perché ciò accadesse, a Hitler non poteva essere permesso di vincere la guerra.
Il 25 marzo del 1942, circa un migliaio di donne ebree nubili lasciarono Poprad, in Slovacchia, per salire a bordo di un treno. Ignare di ciò che stava per accadere, piene di speranza e orgoglio patriottico, indossarono i vestiti migliori, confidando nel futuro. Erano entusiaste, infatti, all’idea di aiutare il proprio Paese lavorando in fabbrica, come era stato loro annunciato. Invece vennero condotte ad Auschwitz. La storia della prima deportazione ufficiale ad Auschwitz è poco conosciuta, eppure estremamente rilevante al giorno d’oggi. Le vittime di quel 25 marzo non furono oppositori politici o ribelli partigiani. Furono donne inermi e giovanissime, inviate verso una morte certa. Lo straordinario lavoro di ricerca di Heather Dune Macadam racconta questa ignobile pagina di una delle fasi più buie della storia dell’umanità attraverso interviste alle sopravvissute, testimonianze e approfondimenti degli storici, imponendosi così tra le letture imprescindibili sull’Olocausto.
La guerra civile che sconvolse l'impero romano d'Occidente tra il 350 e il 353 d.C. aveva lasciato le frontiere indebolite, consentendo alle confederazioni dei germani, schierate lungo il Reno, di approfittare della situazione per occupare parti della Gallia romana. Nel 355 l'imperatore Costanzo nominò suo cugino Giuliano, di soli ventitré anni, nuovo Cesare di quelle province, e gli affidò il comando di tutte le truppe della regione. Nonostante la sua giovane età, Giuliano riconquistò la città di Colonia e provò a forzare la tenuta degli alemanni con una manovra a tenaglia, che si rivelò solo parzialmente riuscita: parte dell'esercito fu costretto alla ritirata e lui si ritrovò di fronte all'intera armata dei Germani, fuori dalle mura della città di Strasburgo, con un numero di uomini straordinariamente inferiore a quello nemico. In questo appassionante saggio viene raccontata l'incredibile storia di una delle battaglie più epiche dell'antichità. Di fronte al numero schiacciante dei nemici, infatti, l'esperienza e l'addestramento dei romani permisero loro di portare a termine una missione impossibile.
Mussolini mutò profondamente il volto di Roma, perché nella sua visione la città doveva trasformarsi nel centro politico e nel simbolo per eccellenza del potere imperiale. Vennero quindi ridisegnati gli assetti urbanistici della capitale e pianificata la sua monumentalizzazione in senso fascista: le tracce dell'antichità furono isolate, intere aree del centro storico vennero demolite e furono celebrati, attraverso la pietra, fasti e conquiste del regime. Attorno a lui si radunarono così uomini di cultura, archeologi e architetti e prese corpo un rinnovato e multiforme spazio pubblico in cui l'intento celebrativo ricopriva un ruolo talmente dominante che, ancora a settant'anni di distanza, Roma reca indelebili segni di quella che era.
Parte integrante del Regno di Sicilia durante l'età normanna e sveva, il Regno di Napoli nasce come entità statale nel 1282 con Carlo i d'Angiò. Napoli diventa così capitale, finendo per incarnare da sola gli splendori e le miserie dell'intero Reame, fino alla sua caduta per mano di Garibaldi e dell'esercito sabaudo nel 1861. Questo libro cerca di fare luce su alcuni nodi fondamentali della storia di Napoli, ponendosi diversi interrogativi. È mai esistita, nonostante le tante dominazioni straniere, una nazione napoletana? La Repubblica partenopea ne rappresentò davvero la massima espressione civica e liberale o fu solo un movimento elitario e avulso dalla realtà sociale? Ferdinando iv di Borbone fu veramente un pessimo re? Un viaggio alla scoperta delle luci e delle ombre di Napoli: la cultura, l'arte, l'Illuminismo, le scoperte archeologiche; ma anche il collasso urbanistico e demografico, le sopravvivenze feudali, il brigantaggio, e la criminalità mafiosa.
Dall'inizio dei tempi la creatività e l'ingegno scientifico si sono sviluppati di pari passo con la capacità dell'uomo di generare orrori. Sono in pochi a ricordare che, durante la Grande Guerra, il massacro sistematico che sconvolse l'Europa dal 1914 al 1918 fu proprio la causa dell'intuizione di Albert Einstein. Il grande fisico formulò infatti la sua teoria rivoluzionaria mentre imbracciava un fucile a Berlino, stremato dalla fame. Alcuni dei più brillanti scienziati dell'epoca erano impegnati a opporsi ai nazionalismi, oppure a diventare pedine nelle mani del potere, che usava la loro conoscenza per sviluppare micidiali armi chimiche. La relatività era una scoperta rivoluzionaria al punto da rimettere in discussione la concezione dell'intero universo e gli scienziati che la sostenevano vennero perseguitati, così come i giornali che ne avevano parlato. L'astronomo americano A.S. Eddington guidò una pericolosissima spedizione per provare la fondatezza della teoria di Einstein durante una rarissima eclissi solare. Il risultato di questa epica impresa rese la relatività celebre in tutto il mondo.
Il risorgimento fu l'aspirazione di un popolo intero – in tutte le sue diverse componenti – verso l'unità, e quell'anelito fu alimentato prevalentemente dalle giovani generazioni. Le Cinque giornate di Milano, la rivolta di Palermo, la rivitalizzazione dell'esperimento di fine Settecento della Repubblica romana e la strenua difesa della risorta Repubblica di San Marco, furono i momenti storici che cementarono definitivamente il connubio tra popolo italiano e l'idea di patria. Si trovarono a combattere fianco a fianco esponenti dei ceti professionali, artigiani, popolani, artisti, rampolli della nobiltà e tante donne, che per la prima volta presero parte attiva a una rivoluzione. Accanto ai nomi più celebri, come Mazzini, Cavour e Garibaldi con la moglie Anita, c'è un universo di storie di uomini e donne che hanno contribuito ad alimentare il sogno di un'Italia unita, arrivando spesso a sacrificare la propria vita. In nome di un ideale che ha cambiato il destino del nostro Paese.
Se dicessimo: «Piovono gatti e cani», riusciremmo diffcilmente a farci capire dal nostro interlocutore. Eppure avremmo semplicemente tradotto alla lettera un modo di dire inglese che indica una pioggia abbondante. Quando si traduce, è fondamentale prestare attenzione non solo alla lettera ma anche al senso di ciò che si intende comunicare. Sbagli clamorosi nelle traduzioni hanno persino cambiato il corso della storia. Un esempio tra tutti è il bombardamento nucleare su Hiroshima, frutto dell'equivoco sulla parola giapponese mokusatsu. E che dire degli errori nel dispaccio prussiano di Ems (1870), nel trattato di Uccialli (fine Ottocento) o in quello dell'Ebro (fine III secolo a.C.), che portarono a guerre sanguinose e al crollo di imperi? O della svista di un ufficiale inglese che, nel 1944, indusse alla decisione di distruggere l'antica Abbazia di Montecassino? Sono innumerevoli gli esempi di come traduzioni eseguite con superficialità e ignoranza abbiano portato a sviluppi sconvolgenti, tali da imprimere agli eventi un corso differente: sono i casi in cui una sola parola ha cambiato la storia.
In un’epoca in cui tendiamo spesso a dare per scontate le libertà di cui godiamo ogni giorno, questa raccolta di lettere rappresenta l’occasione per riflettere sull’importanza di prendere posizione sui temi che ci stanno a cuore. Attraverso la potenza delle parole scritte, infatti, ci si rende conto di quanto un singolo individuo possa fare la differenza per cambiare davvero il mondo. E anche se spesso affrontiamo con cinismo e disillusione le sfide del nostro tempo, dobbiamo resistere alla tentazione di credere di non contare nulla. Basta leggere le parole di George Orwell sui totalitarismi, di Martin Luther King, di Nelson Mandela e di Antonio Gramsci dal carcere, di Albert Camus sulle ragioni per opporsi alle guerre, di Bertrand Russell sull’importanza della pace e di Emmeline Pankhurst su quella del voto alle donne per guardare all’oggi con gli occhi di chi crede che sia un dovere lottare per un mondo migliore.
Ciò che attualmente sappiamo della storia umana è solo un minuscolo tassello di un mosaico forse perduto per sempre. Oltre cento miliardi di persone sono esistite sul nostro pianeta da circa diecimila anni, eppure di loro sappiamo purtroppo ben poco. In questo libro, suddiviso in 365 pillole di storia, viene dato spazio anche a coloro il cui nome non è mai andato di moda, alle persone comuni la cui fama sembra perduta tra le pieghe del tempo. Grazie a loro è possibile esplorare da un’angolatura diversa grandi avvenimenti epocali che cambiarono per sempre la storia dell’uomo, ma anche piccoli aneddoti divertenti o antiche massime filosofiche e malinconiche storie d’amore. Tutto questo, per riscoprire il patrimonio di piccole e grandi storie che hanno condotto l’umanità in un percorso continuo, per quanto accidentato, fino ai giorni nostri. Un viaggio attraverso gli affascinanti segreti del periodo antico, con sporadiche apparizioni medievali, moderne e contemporanee.
Il Medioevo, quello tradizionalmente compreso tra la fine del V e la fine del XV secolo, deve esse¬re visto come un periodo molto più positivo di quel che si è creduto per tanto tempo. Ne sono stati protagonisti sovrani, principi, condottieri, filosofi, letterati, santi e pontefici, le cui vite e gesta questo saggio si propone di far rivivere. Una delle caratteristiche più significative e affascinanti del Medioevo visto attraverso i suoi uomini e le sue donne più celebri, è l'apparizione di nuove figure di eroi, anche femminili: la donna ha infatti potuto conoscere una condizione diversa, superiore a quella di ogni altro essere umano, quella della santità, che stabilì in un certo senso una sorta di uguaglianza tra i sessi. Un viaggio affascinante nel Medioevo, che fa rivivere al lettore le avventurose storie di chi ne ha plasmato, nel bene e nel male, il carattere.
Alcuni dei personaggi presenti nel libro: Gregorio Magno; Marozia; Guido D'Arezzo; Matilde di Canossa; San Francesco d'Assisi; Federico II di Hohenstaufen; Bonifacio VIII Benedetto Caetani; Cimabue; Marco Polo; Dante Alighieri; Giotto di Bondone; Francesco Petrarca; Cola Di Rienzo; Giovanni Boccaccio; Caterina da Siena; Giovanna II di Napoli; Vittorino Da Feltre; Girolamo Savonarola; Giovanni Picco Della Mirandola; Cristoforo Colombo; Ezzelino III da Romano; Cangrande I Della Scala; Sigismondo Pandolfo Malatesta; Federico Da Montefeltro; Borso D'Este; Gian Galeazzo Visconti; Filippo Maria Visconti; Francesco Sforza; Cosimo il Vecchio De' Medici; Lorenzo De' Medici detto Il Magnifico.
Quali sono i momenti più importanti che hanno fatto di Roma la capitale di uno degli imperi più longevi di sempre? In quali anni hanno avuto luogo gli episodi chiave della nostra Storia? E quali ne furono i protagonisti? Il fascino dell’antica Roma incanta da secoli i lettori di tutte le età. Questo libro ci guida alla scoperta degli snodi fondamentali della sua storia, non sempre noti, offrendo uno sguardo d’insieme e una panoramica completa, in un viaggio indimenticabile. Massimo Blasi, senza rinunciare alla bellezza delle fonti antiche (opportunamente citate) e alla piacevolezza del racconto, ci accompagna lungo la storia millenaria di Roma.
I dieci avvenimenti contenuti nel libro:
• Un salto, la fondazione di Roma
• Una cacciata, la fine di Tarquinio il Superbo
• Una raccolta, le Dodici Tavole
• Un pianto, la distruzione di Cartagine
• Un tradimento, il cesaricidio
• Un gioco di prestigio, il principato
• Una missione, la predicazione di Paolo
• Una cattura, la sorte di Valeriano
• Un sogno, l'impero cristiano
• Un saccheggio, il tramonto di Roma antica
Come si fa a stabilire qual è il secolo d'oro dell'antica Roma? Ci fu davvero un secolo d'oro? Quello che è certo è che si può parlare di un'epoca di oltre un secolo e mezzo piena di eventi che hanno portato Roma all'acme della sua potenza per poi dare inizio a un fisiologico e inesorabile declino. Questo libro si propone di analizzare il periodo che va dal principato di Augusto fino alla morte di Marco Aurelio, per capire come è cambiata Roma in quegli anni e perché. Ogni imperatore ha contribuito a plasmare l'impero romano ma anche a favorirne il crepuscolo, ecco perché non bisogna accontentarsi di un elenco di dati biografici ma è necessario procedere con un'analisi dell'operato di ognuno da un punto di vista militare e legislativo. Solo considerando tali aspetti in quell'arco di tempo, infatti, sarà possibile farsi un'idea della grandezza di una civiltà che ha saputo influenzare in modo così incisivo le sorti della storia.
La seconda guerra mondiale, grande contenitore di più confitti distinti ma collegati tra loro, è in realtà un serbatoio di storie incredibili, spesso sconosciute, che vale la pena di approfondire per capire meglio il nostro presente e le cause che hanno contribuito a rendere il mondo come lo conosciamo oggi. Questo libro intende quindi travalicare la tradizionale narrazione cronologica, procedendo per argomenti chiave come le alleanze, la diplomazia, l'economia, gli armamenti, gli oltre sessanta milioni di morti e gli scenari del dopoguerra. Il quadro complessivo è quello di una pagina fondamentale della storia dell'uomo che, nella sua brutale ferocia, esercita ancora oggi grande fascino su tutti gli appassionati di storia. Ogni storia, infatti, rappresenta un frammento di quello che è stato uno dei momenti più complessi di tutta la storia contemporanea, nonché lo spartiacque del Novecento.
"Età oscura" e "millennio della superstizione" sono solo due delle tante definizioni date, nel tempo, al Medioevo. Ma questo periodo storico fu davvero "buio" come si è ormai cristallizzato nell'immaginario collettivo? In realtà, la maggior parte degli studiosi del Nuovo Millennio afferma che quel periodo della storia dell'umanità contenga già, in embrione, molti degli aspetti determinanti dell'Europa moderna. Questo libro, lasciando sullo sfondo le grandi vicende militari, gli scontri epocali tra Impero e Papato, i nomi e le date che hanno fatto la Storia e che si trovano sui manuali, cerca di cogliere gli aspetti più insoliti e curiosi dell'epoca: cosa si mangiava, come ci si vestiva, come si impiegava il tempo libero, come si faceva l'amore... Mille anni di storia, dalla caduta dell'impero romano d'occidente (476) alla scoperta dell'America (1492), che hanno plasmato una delle civiltà più ricche, affascinanti e contraddittorie di tutti i tempi.
Le strategie, le armi e i protagonisti del conflitto che ha cambiato l'assetto del mondo. La seconda guerra mondiale rappresenta senza ombra di dubbio lo spartiacque della storia del Novecento, un evento unico per la ferocia dei combattimenti e il numero di persone coinvolte. Il crudele bilancio finale parlerà di sessanta milioni di morti in uno scontro che, sui diversi fronti, non è stato solo una contrapposizione di eserciti, ma una lotta per la supremazia economica e militare, una sfida tra i totalitarismi e i nazionalismi da una parte e il mondo democratico dall'altra. Questo libro vuole ripercorrere le battaglie che ne hanno determinato l'esito, dal primo scontro in Polonia fino al suo epilogo a Berlino, in un'innovativa prospettiva comparativa. I teatri operativi qui descritti sono molteplici: si va dalla Guerra-lampo al Fronte orientale, dalla Campagna d'Africa al Fronte italiano, da quello occidentale al Pacifico, oltre alle battaglie che videro protagonisti in prima persona gli italiani e alla caduta finale del Reich. Un lavoro esauriente, indispensabile per chi vuole disporre di un compendio completo, ma anche un testo stimolante per chi si avvicina per la prima volta alla storia del nostro recente passato.
Cento uomini che tutti ricordano grazie al coraggio o all'ambizione, alla determinazione o alla mancanza di scrupoli. Uomini che si mossero per conseguire obiettivi come la conquista o la salvezza di un impero, l'indipendenza del proprio Paese, o semplicemente la fama. Andrea Frediani passa in rassegna in modo esauriente e accurato cento personaggi, di ogni epoca e di ogni continente, in Oriente e in Occidente, che hanno fatto la storia dell'umanità con le loro gesta militari: dal primo conquistatore di cui si abbia notizia, Sargon di Akkad, ai grandi comandanti della seconda guerra mondiale, passando per faraoni, imperatori romani, condottieri medievali, capitani di ventura rinascimentali, samurai, nomadi delle steppe asiatiche, ammiragli, leader tribali, capi indiani, generali e sovrani dell'età moderna, con un'appendice sui condottieri contemporanei. Di ciascuno di essi, l'autore racconta la carriera e le campagne, aggiungendo una valutazione sulle capacità tattiche, strategiche, logistiche e di leadership, una descrizione della battaglia più celebre, una sintetica bibliografa e una cartina con lo scacchiere operativo.
Se c'è una battaglia che ha compromesso in modo definitivo i sogni di dominio di Hitler, è senza dubbio quella di Stalingrado. Dal 23 agosto 1942 al 10 marzo 1943 la VI armata tedesca condotta da Paulus fu inchiodata dalla tenacia dei sovietici alla città che portava il nome del loro leader. Uno scontro senza esclusione di colpi, con due eserciti che si battevano senza alcun freno e senza alcuna regola con una sola direttiva: annientare il nemico. Vincitori in estate, i tedeschi si trasformarono in assediati durante l'inverno, costretti da Hitler a resistere fino alla morte: soffrirono la fame, le malattie, il freddo, consapevoli di non poter sperare in alcuna pietà da parte dei vincitori. E la guerra di conquista si trasformò gradualmente in una di sterminio. Mentre la produzione bellica tedesca arrancava, piegata dalla mancanza di materie prime e dai bombardamenti alleati, quella sovietica aumentava in continuazione, sfornando un numero crescente di carri armati, aerei, cannoni, e catapultando sempre più uomini al fronte. La Luftwaffe finì per perdere lo scontro per i rifornimenti della VI armata e già a Natale del 1942, a Berlino si parlava degli eroi di Paulus come se fossero già morti. Passo dopo passo, Andrea Marrone ripercorre una delle battaglie che più hanno cambiato il corso della storia.
Da uno degli storici inglesi contemporanei, uno sguardo ravvicinato sulla più spietata struttura repressiva del Terzo Reich: la Gestapo. Come funzionava la polizia segreta nazista? In che modo reclutava i suoi uomini e chi impartiva le direttive? Quali metodi utilizzavano i suoi membri? Come riuscivano a ottenere notizie e come funzionava la loro rete di informatori? Grazie a una ricerca su documenti desecretati da poco, Frank McDonough ci rivela in queste pagine tanti dettagli inediti sul funzionamento della Gestapo, e su chi - spesso a costo della propria vita - ha tentato di opporsi alla sue violenze. Ma, al tempo stesso, ci mostra anche le falle in quello che era all'epoca il sistema organizzativo e di controllo migliore al mondo, considerato una punta di diamante nell'assurda macchina di morte dei nazisti.
In questo volume, trionfali vittorie si alternano a drammatiche disfatte, in una coinvolgente successione di brillanti condottieri e improvvisati strateghi, ciascuno con caratteristiche e comportamenti peculiari: il carisma di Scipione l'Africano, la lucidità del console Nerone, il folle coraggio di Decio Mure, le frustrazioni di Crasso e il genio di Cesare. Senza mai ignorare i più famosi tra i loro nemici: ecco dunque il genio tattico di Annibale, l'infantile irruenza di Pirro, la fierezza di Vercingetorige e la crudeltà di Attila. E molti altri. Ma ammiriamo, in queste pagine, anche la forza della legione e del sol-dato romano, vero strumento - per più di un millennio - di conquista e di dominio, di repressione, ma anche di pace.
Marco Lucchetti analizza, attraverso 101 episodi più o meno noti della vita del duce, non soltanto la sua vicenda personale, ma anche le radicali trasformazioni subite dall'Italia durante il Ventennio. Attraverso le contraddizioni e le scelte dell'uomo e del politico Mussolini, si potranno così ripercorrere le scelte, i compromessi, gli errori di cui il fascismo si fece portatore. Ma nel libro troveranno spazio anche gli aspetti più intimi e segreti della sua esistenza: gli amori, i vizi, le debolezze, le ambizioni e i sogni dell'uomo di Predappio. E ancora, i suoi complessi rapporti familiari, l'ambiguità di alcuni suoi stretti collaboratori, la distanza dagli amici di un tempo. Perché, per capire l'Italia di oggi e i valori da cui nacque la nostra democrazia, non possiamo prescindere dalla conoscenza di chi, per vent'anni, la tenne sotto il giogo della dittatura.
Questo libro analizza tutti gli elementi-chiave del confitto che ha cambiato il mondo moderno. Milioni di vittime, crollo di imperi secolari, nascita di ideologie e movimenti politici, utilizzo di tecnologie innovative come cacciabombardieri, carri armati, sottomarini, e di armi letali come i gas. Focalizzandosi sui fronti più importanti e sulle strategie che i due blocchi furono costretti a seguire, Peter Hart, esperto di storia militare, tratteggia una magistrale analisi del confitto globale. La Grande Guerra diventa così un argomento avvincente e comprensibile a tutti, appassionati di storia e non grazie anche alla copiosa aggiunta di testimonianze dei protagonisti, dai principali generali ai semplici fanti di trincea che hanno vissuto in prima linea gli orrori di un massacro insensato.
6 giugno 1944 lo sbarco in Normandia: le diciannove ore che hanno segnato il destino del mondo
La 1ª divisione fanteria dell’esercito americano, sopranno¬ minata “il grande uno rosso” per via del distintivo, si era guadagnata la reputazione di invincibile dopo aver combattuto in nord africa e in Sicilia. Ma è con l’arrivo del fatidico D-day che il suo nome è rimasto per sempre impresso nella storia. Durante lo sbarco sulla spiaggia, costato migliaia di vite, alcuni uomini si distinsero per il loro valore: come il sergente Raymond Strojny, che afferrò un bazooka per affrontare in un combattimento mortale un cannone anticarro; il tecnico Joe Pinder, che sfi dò il fuoco nemico per salvare una radio di importanza cruciale; il tenente John Spalding e il sergente Phil Streczyk, che insieme demolirono una roccaforte tedesca che dominava i punti di approdo degli americani; il sacrificio del Genio Guastatori che sfidò le mine e vide morire più della metà dei suoi compagni. Il libro ripercorre il susseguirsi di quelle imprese, basandosi su una ricca gamma di fonti nuove o recentemente riportate alla luce, per capire a fondo il 6 giugno del 1944: il giorno che ha cambiato la storia.
«L’avvincente racconto della battaglia di Omaha Beach della leggendaria 1ª Divisione Fanteria. L’autore ci ricorda in modo vivido che la libertà non è mai qualcosa di scontato.»
Carlo D’Este, autore di Anzio e la battaglia per Roma
«Sono indeciso su quale sia il punto forte di questo libro: la scrittura magnifica, la straordinaria preparazione storica o le emozioni che l’ultimo capitolo sa suscitare.»
Paul Kennedy, autore di Ascesa e declino delle grandi potenze
«Un libro potente.»
St. Louis Post-Dispatch
«Un racconto di grande coraggio e spirito di sacrificio. Un libro avvincente che non si stacca dal punto
di vista dei soldati.»
Kirkus Reviews
Il 1941 è un anno cruciale che ha contribuito a cambiare per sempre il destino del mondo come lo conosciamo oggi All'inizio del 1941 le armate naziste occupavano gran parte dell'Europa. Il Regno Unito di Churchill era in una condizione di isolamento, ormai ultimo baluardo di resistenza a Hitler, ridotto allo stremo dagli attacchi dei bombardieri e dei sottomarini tedeschi. Stalin, nel rispetto del patto di non belligeranza, era ancora un semplice spettatore, mentre Roosevelt si riproponeva di tenere gli Stati Uniti fuori dal confitto. In questa situazione, Hitler era convinto che la vittoria fosse ormai vicina. Alla fine del 1941, lo scenario era completamente diverso. Hitler ave-va giocato d'azzardo e aveva ripetutamente perso: invadendo l'Unione Sovietica nella stagione dell'anno meno opportuna e commettendo una serie di disastrosi errori militari; facendo dell'assassinio di massa e del terrore le sue armi preferite e affrettandosi a dichiarare guerra agli Stati Uniti dopo l'attacco del Giappone a Pearl Harbor. La Gran Bretagna, così, si era guadagnata due potenti alleati: la Russia e gli Stati Uniti. La Germania era ormai condannata alla sconfitta.
476d.C.-1492 d.C. Le due date hanno segnato la caduta dell'impero romano d'Occidente e la scoperta dell'America, eventi tradizionalmente intesi come l'inizio e la fine del Medioevo. Un'era che già nel nome sconta una sorta di peccato originario: essere una cesura tra la gloria dell'Antichità e lo sfavillio speranzoso del Rinascimento. Non fu così. Questo saggio si concentra sulla penisola italiana, il fulcro di gran parte delle vicende di quel millennio. L'Italia fu infatti la culla del papato, e al contempo zona di conquiste e cadute di grandi condottieri e imperatori. Divenne in seguito il luogo in cui si manifestò quell'unicum rappresentato dai Comuni. Terra di mercanti, vide il sorgere delle prime banche, innescando un processo divenuto determinante nei secoli successivi. Dalle lame dei barbari che devastarono l'impero, fino agli splendori della magnificenza medicea, questo libro vi condurrà in un mondo popolato da cavalieri, monaci, monarchi, viandanti, giullari e avventurieri. Un mondo solo apparentemente lontano, un lungo periodo della storia umana in cui vennero gettate le basi di ciò che sarebbe divenuto l'uomo moderno.
All'indomani dell'armistizio dell'8 settembre 1943, oltre seicentomila italiani rifiutarono di continuare a combattere nelle file dell'esercito tedesco. Molti di loro furono deportati nei lager nazisti. La loro storia poco raccontata è quella degli "Internati militari italiani" (IMI). Inizialmente furono trattati come prigionieri di guerra, al pari degli altri soldati alleati catturati, ma presto la ritorsione del Reich li sottrasse alle garanzie previste dalla Convenzione di Ginevra. Per l'esercito dell'Asse erano traditori. Sofferenze, privazioni e, soprattutto, la totale disumanizzazione. Questi cittadini italiani vissero in condizioni durissime, sottoposti allo stesso orribile trattamento delle vittime delle persecuzioni razziali dell'Olocausto. Vennero utilizzati come manodopera coatta fino alla fine della guerra, senza le tutele della Croce Rossa che spettavano loro. Il viaggio nei vagoni blindati verso la Germania per giungere all'inferno dei campi è l'aspetto che ha maggiormente segnato la memoria dei sopravvissuti. Questa vicenda è collocata in una zona d'ombra della storia del nostro Paese e le vicende di questi italiani restano ancora oggi poco note.
È vero che i vichinghi portavano le corna sull'elmo? Il generale Cambronne a Waterloo apostrofò realmente gli inglesi gridando loro merde? Nel 1410 i polacchi sconfissero i cavalieri teutonici a Tannenberg o a Grunewald? Gli indiani d'America avevano davvero la pelle rossa? Gli spartani della battaglia delle Termopili erano veramente solo trecento? Hitler era tedesco o austriaco? Millenni di storia sono stati tramandati e interpretati spesso attraverso i filtri che le esigenze politiche e culturali dei popoli predominanti e dei loro leader imponevano. Questo lavoro intende fare chiarezza sui tanti luoghi comuni e sugli episodi riportati nel corso dei secoli con inesattezza, e si propone inoltre di raccontare i fatti meno noti, che sono stati comunque decisivi nello sviluppo di eventi storici poi diventati famosi. Un viaggio dai tempi biblici ai nostri giorni, dai conquistadores ai due conflitti mondiali, dalle giungle africane alle foreste canadesi, dai celeberrimi monumenti di Roma a quelli per sempre perduti.
«Il giovane Holden» lo rese famoso e oggetto delle attenzioni di milioni di ammiratori sparsi in tutto il globo. J. D. Salinger, tuttavia, rifuggì il successo mediatico e scelse di ritirarsi a vivere sulle colline del New Hampshire, rifiutandosi di rilasciare interviste, apparire in pubblico e dare notizie di sé, fino alla fine dei suoi giorni. Ma chi era davvero Salinger? Kenneth Slawenski ha ricostruito la storia mai raccontata di questa figura avvolta nel mistero, portando alla luce un ragazzo brillante e sarcastico, i dettagli della sua vita sentimentale e il tormentato ricordo della partecipazione alla seconda guerra mondiale.
Pietro Badoglio, Ugo Cavallero, Francesco Saverio Grazioli, e ancora Umberto di Savoia, Ettore Bastico e Carlo Favagrossa: chi erano i generali di Mussolini? Come si sono formati e che influenza hanno avuto sulle strategie militari e politiche del Duce? Questo libro ripercorre la carriera dei generali del regime, analizzandone con rigore storico le mosse vincenti, le operazioni riuscite, ma anche gli errori tattici e le cocenti sconfitte. Personaggi come Rodolfo Graziani o Giovanni Messe, figli di una realtà rurale meridionale, sono stati l'espressione più alta di come la prima guerra mondiale abbia mutato l'intero assetto gerarchico degli uomini in divisa, tanto da farli ascendere successivamente ai massimi gradi del Regio esercito. Il fascismo, con la sua capacità di aggregazione interclassista, ha contribuito a un processo già avviato, e in parte lo ha fatto proprio. Ereditando l'esperienza della trincea e di una generazione borghese che si sentiva scoraggiata e tradita, ha dato un nuovo impulso e senso al significato di essere comandanti. Non è quindi un caso se il primo governo Mussolini nobilitò il generalissimo Armando Diaz, facendolo ministro della Guerra. E pure la nomina di Pietro Badoglio a capo di Stato maggiore generale fu una delle ulteriori mosse di Mussolini per tenere sotto scacco le Forze armate e allo stesso tempo per definire la costruzione del tanto auspicato Stato totalitario.
La storia di Roma è la somma di tante storie epiche e memorabili, gesti disperati, eroici, spregiudicati, di protagonisti disposti a tutto pur di affermare la propria ambizione, ma anche il dominio sul mondo di una città capace di superare le più atroci disfatte e le difficoltà più estreme. Gli episodi accertati storicamente non sono meno straordinari di quelli prodotti dal mito, i protagonisti non meno passionali degli dèi che veneravano. Dalla cacciata dei re all’aggressione di Pirro, dalle Guerre puniche a quelle civili, da Cesare ad Augusto, passando attraverso le dinastie Giulio-claudia, Flavia, Antonina, fino alla crisi del III secolo, per arrivare alle innovazioni di Costantino e ai generalissimi barbarici dell’ultimo periodo: Andrea Frediani racconta, con voce da narratore, i momenti e i protagonisti cardine di un’epopea che ha prodotto eroi ed eventi meravigliosi, con una frequenza difficilmente riscontrabile in altre epoche.
Un autore da 1 milione di copie
Da Romolo a Cesare, da Augusto a Costantino
Epica, memorabile, senza eguali
La storia diventa leggenda
«Frediani è un grande narratore di Roma antica.»
Corrado Augias
«Andrea Frediani accompagna i lettori a conoscere una civiltà straordinaria. Senza perdersi in luoghi comuni e tenendo fede alla correttezza della ricostruzione storica.»
Il Venerdì di Repubblica
Tra i grandi momenti raccontati:
• 753 A.C. LA FONDAZIONE • I SETTE RE • L’ETÀ GLORIOSA DELLA REPUBBLICA • LE GUERRE PUNICHE E LA DISTRUZIONE DI CARTAGINE • LE LOTTE PER IL POTERE: MARIO E SILLA, GIULIO CESARE E POMPEO, OTTAVIANO E ANTONIO • AUGUSTO E LA NASCITA DELL’IMPERO • I GIULIO-CLAUDII, LA PRIMA DINASTIA • VESPASIANO E LA DINASTIA DEI FLAVI • DA TRAIANO A MARCO AURELIO AI SEVERI • DIOCLEZIANO E LA TETRARCHIA • COSTANTINO E L’AFFERMAZIONE DEL CRISTIANESIMO • I GOTI E LE INVASIONI BARBARICHE • ATTILA E LA CALATA DEGLI UNNI • I GENERALISSIMI: FINO ALLA DEPOSIZIONE DI ROMOLO AUGUSTOLO
Templari, libera muratoria, Fratellanza, Gran Loggia, Rosacroce: tanti sono i nomi attribuiti nei secoli a quella forma di associazione segreta nota ai più semplicemente come "massoneria". Ma chi c'è veramente dietro a questa forza occulta che sembra guidare i destini del mondo? Come è nata e con quali scopi? Chi sono stati i suoi massimi esponenti e chi ne fa parte ancora oggi? In Italia, in particolare, sembra che la storia nazionale si sia spesso intrecciata con quella delle logge segrete: dalle persecuzioni degli affiliati in epoca fascista alle deviazioni estreme della P2 di Licio Gelli, con le ombre del golpismo e delle stragi, mai del tutto cancellate; dagli interessi americani al potenziale abbraccio letale con esponenti delle forze dell'ordine e dei cosiddetti "servizi segreti deviati", fino ai pericolosi contatti con la malavita organizzata. Con interviste esclusive e materiale inedito, la giornalista d'inchiesta Antonella Beccaria va alla scoperta di un mondo spesso sconosciuto e inesplorato, per illuminare le molte zone d'ombra che ancora oggi si trovano attorno al fenomeno massonico.
I generali di Hitler che guidarono la Wehrmacht durante la seconda guerra mondiale furono nel loro insieme probabilmente i migliori comandanti che una forza combattente abbia mai avuto. Ma, nonostante le indubbie capacità, non riuscirono a evitare la sconfitta della Germania. Questo libro racconta la storia di più di centoventi di loro, tra feldmarescialli e generali dell'esercito, della Marina, dell'Aeronautica e delle Waffen SS. La vita, le battaglie, le vittorie, le sconfitte, i crimini, la prigionia e la morte di uomini che diedero tutto per la patria ma che si dannarono per obbedire a Hitler. Un testo completo di mappe delle campagne militari, delle descrizioni delle uniformi, dei gradi e delle onorificenze e dell'elenco dei 1149 generali che prestarono servizio nelle forze armate tedesche durante il nazismo.
Il 29 ottobre del 1939 la vita di Smulek Rozental cambiò per sempre. I nazisti marciarono nel villaggio dove abitava, in Polonia, distruggendo le sinagoghe e cacciando i rabbini. Due persone vennero uccise in quel primo giorno di saccheggio, ma il peggio doveva ancora arrivare. Molto presto tutta la sua famiglia sarebbe stata uccisa, e Smulek, a soli otto anni, avrebbe dovuto affrontare sei anni di orrori dell'Olocausto. Con tenacia e determinazione e grazie all'aiuto di altri prigionieri, sopravvisse ad alcuni tra i più letali campi di concentramento, tra cui Dachau, Auschwitz, Bergen Belsen. Fu stuprato, picchiato, subì ogni genere di privazione e vide la sua famiglia e i suoi amici morire. Ma superare tutto questo lo spinse a combattere per la libertà, a mostrare alle generazioni a venire gli errori da non commettere mai più. Dopo la liberazione da parte degli americani, si trasferì a Boston dove prese il nome di Steve Ross e cominciò una nuova vita, lavorando duramente per raccontare la verità e fare in modo che la memoria degli orrori delle persecuzioni non venisse mai più dimenticata. Questa è la sua testimonianza.
Non è semplice rintracciare le origini dell'attività spionistica e cospirativa. Già ai tempi dei gladiatori, riporta lo storico Livio, i senatori dell'antica Roma si avvalevano di 007 ante litteram per anticipare e sedare eventuali ribellioni della plebe, o cospirare contro nemici. Ma si deve arrivare fino all'età napoleonica per avere notizia di un servizio di informazioni moderno e gestito in modo più strutturato. Il fondatore dei moderni servizi di spionaggio fu secondo i più Wilhelm Stieber, il quale a metà dell'800 fu a capo dell'agenzia di informazione militare voluta da Bismark. Le avventurose vite di personaggi straordinari come Mata Hari, danzatrice olandese, e Lawrence d'Arabia, ufficiale inglese e paladino del nazionalismo arabo, riescono ad appassionare ancora oggi. Con l'avvento del XIX secolo molti stati si servirono di agenzie di spionaggio che rispondevano al governo centrale e che si rivelarono fondamentali nelle operazioni militari soprattutto durante i due conflitti mondiali. Organizzazioni come il KGB, la CIA, l'FBI e il Mossad sono diventate, negli anni a seguire, soggetti di primissimo piano nella geopolitica del pianeta.
Nel III secolo d.C. il territorio di Roma, inizialmente modesto, si era esteso a tutta la penisola italiana e già la città guardava con ambizione alla conquista del Mediterraneo. Ma che cosa, esattamente, riuscì a trasformare un umile villaggio di pastori in un grande impero? L'archeologa Kathryn Lomas ricostruisce gli accordi diplomatici, gli intrighi politici e i cambiamenti culturali che si avvicendarono nell'ascesa di Roma. È affascinante notare come il mondo latino non sia stato soggiogato da Roma, quanto piuttosto unificato. Le civiltà arcaiche che abitavano la penisola, infatti, avevano lingua e costumi propri. I più famosi sono gli Etruschi e i Sanniti, la cui civiltà era fiorente e seppe influenzare la religione, le usanze, l'architettura e persino le armi dei "conquistatori". Roma seppe quindi assorbire a suo vantaggio le strutture sociali e politiche preesistenti, bilanciando il dominio con forme di indipendenza concesse ai territori sottomessi. Un nuovo tipo di società, emerso dalla conquista e dall'unificazione dell'Italia, che servirà da modello politico per i secoli a venire.
Ancora oggi - nonostante l'istituzione del giorno del ricordo il 10 febbraio e nonostante il dibattito che da anni imperversa su questo tema - il dramma delle Foibe resta sconosciuto ai più, quasi fosse una pagina rimossa della seconda guerra mondiale. Eppure, si stima che vi abbiano trovato la morte migliaia di persone, "cancellate" alla memoria dei posteri proprio dalla barbara modalità con cui trovavano una sommaria sepoltura. Ecco perché vale la pena ricordare le vicende di alcune vittime, attraverso i diari e le testimonianze di quel periodo. In particolare, nel libro verrà dato spazio alle storie delle cosiddette "infoibate", come Norma Cossetto, Mafalda Codan e le sorelle Radecchi. Storie particolarmente significative perché raccontano di una doppia rimozione: il silenzio calato per decenni sulle Foibe e, prima ancora, il naturale riserbo che si imponeva alle donne dell'epoca.
Perse molte battaglie, ma vinse quasi tutte le guerre. Il curriculum militare di Roma antica è tra i più prestigiosi della storia e presenta un numero straordinario di imprese impossibili, di disfatte e resurrezioni, di eroi e di incapaci, ma anche di nemici geniali e di popoli feroci. Il mezzo millennio della Repubblica fu segnato da conflitti epocali, dalla Guerra di Veio fino alle guerre galliche di Giulio Cesare, che garantirono a Roma un territorio sterminato prima ancora che avesse inizio il principato. L'ascesa del piccolo villaggio sui sette colli passò attraverso la lunga serie di scontri contro gli irriducibili Sanniti e le tre guerre puniche, il confronto nel quale l'Urbe fu più vicina a sparire dal palcoscenico della storia. Altrettanto importante fu l'antagonismo con le falangi ellenistiche, da quelle condotte da Pirro alle armate macedoni e seleucidi, fino a quelle pontiche di Mitridate. Questo libro passa in rassegna eventi, tattiche e strategie, comandanti e antagonisti, scacchieri e campagne del più grande esercito mai conosciuto, nei primi secoli delle sue conquiste.
Questa è la storia scioccante di come furono concepiti i forni crematori e le camere a gas che permisero l'eliminazione di oltre un milione di persone durante l'Olocausto. Alla fine dell'Ottocento, la Topf e figli era una piccola e rispettata azienda a conduzione familiare con sede a Erfurt, in Germania, che produceva sistemi di riscaldamento e impianti per la lavorazione di birra e malto. Negli anni Trenta del secolo scorso, tuttavia, la ditta divenne leader nella produzione di forni crematori e, con l'avvento della seconda guerra mondiale, si specializzò nella pro-duzione di forni "speciali", destinati ai campi di concentramento. Du-rante i terribili anni dell'Olocausto, la Topf e figli progettò e costruì i forni crematori per i campi di Auschwitz-Birkenau, Buchenwald, Belzec, Dachau, Mauthausen e Gusen. Gli uomini che concepirono queste macchine di morte non furono ferventi nazisti mossi dall'ideologia: a guidare i proprietari e gli ingegneri della Topf e figli furono piuttosto l'ambizione personale e piccole rivalità, che li spinsero a competere per sviluppare la migliore tecnologia possibile. Il frutto del loro lavoro riu-scì a superare in disumanità persino le richieste delle ss. Ed è per questa fervente dedizione al lavoro che i fratelli Topf passarono alla storia con infamia. Il loro nome è ancora impresso sulle fornaci di Auschwitz.
Noto per i suoi prodigiosi talenti, la personalità magnetica e la raffinatezza politica, Lorenzo de’ Medici fu al tempo stesso un grande statista, un poeta rinomato e un leggendario mecenate. Seppe circondarsi dei più grandi artisti a lui contemporanei, tra cui Leonardo, Botticelli, Poliziano e Michelangelo. Riuscì a trasformare Firenze nella capitale della cultura d’Europa, ma anche al culmine del suo trionfo non mancarono le contraddizioni: le ineguagliabili vette artistiche e lo squallore dei palazzi affollati; gli eccessi pagani e le prediche di Savonarola; la perfezione ultraterrena della Primavera di Botticelli e il realismo grintoso di Machiavelli nel suo Principe. Incoerenze esemplari sono tramandate anche nella sua vita e nel suo carattere. Un ritratto vivido, colorato e appassionante di un’era caratterizzata da intrighi, fervore religioso e artistico, legata indissolubilmente al nome del Magnifico.
Nessuno può negare che il corso della storia sia stato spesso determinato dall'esito di una o più battaglie. Il mondo può cambiare, a seconda di chi vince uno scontro militare, e di sicuro cambia la vita dei combattenti, la carriera degli ufficiali e dei comandanti. E, nel caso degli assedi, cambiano anche le sorti dei civili, sottoposti a privazioni inaudite e a un destino feroce. 1001 battaglie, distribuite tra tutte le epoche e tutte le latitudini, possono dare un'idea abbastanza esauriente dei vari scenari che compongono la storia dell'uomo, dei protagonisti - generali, re, imperatori - che hanno impresso una svolta allo sviluppo del loro Paese o regno con clamorose vittorie, oppure ne hanno sancito il declino con i loro errori. Ma anche la storia degli Stati e degli imperi più longevi, capaci di grandi sforzi bellici all'apogeo della loro potenza come di disastri devastanti durante la loro decadenza. Riviviamo così nel dettaglio le imprese più celebri come le meno note di grandi personaggi quali Giulio Cesare, Gengis Khan o Napoleone, e i conflitti più famosi come le guerre puniche, la Guerra dei trent'anni o dei Cent'anni, e battaglie d'epoca napoleonica, i grandi massacri della prima e della seconda guerra mondiale, fino ai nostri giorni.
Nella Roma imperiale pochissimi furono gli imperatori che seppero distinguersi sul campo di battaglia per valore e per le loro gesta. Tra questi spicca senza dubbio Traiano, primo imperatore proveniente da una provincia, che con le sue conquiste seppe portare l'Impero alla sua massima estensione territoriale. Traiano fu protagonista di memorabili successi militari, come la conquista della Dacia del re Decebalo, arrivando a essere paragonato ad Alessandro Magno per aver esteso sino a Oriente i confini dell'Impero con l'annessione dell'Arabia, dell'Armenia, dell'Assiria e della Mesopotamia. Ma si distinse anche per i provvedimenti in campo politico, economico, sociale e urbanistico, dimostrandosi un abile politico, un attento e lungimirante amministratore. Traccia immortale del suo governo sono la Colonna traiana e i Mercati traianei. In ragione di ciò Traiano è considerato - insieme ad Augusto - uno dei più grandi imperatori della storia di Roma, nonché uno degli statisti più virtuosi e completi della Storia.