LE LEZIONI DELLA CRISI. Agenda per una nuova politica economica. Il nuovo libro di Alberto Berrini per Editrice Monti.
La crisi dà delle lezioni che bisogna essere in grado di ascoltare. Purtroppo il perdurare della crisi conferma che le lezioni da trarre da essa sono ancora tutte da "imparare". Una riflessione sul fallimento del modello neoliberista e sulle sue cause tarda a produrre quel cambiamento radicale di politica economica che la situazione attuale esige. Attualmente siamo ancora lontani dalla costruzione di una nuova e robusta tavola di valori condivisi con cui sostenere un progetto realmente riformista. Nel testo viene indicato come "riformismo" la capacità di imparare le lezioni della crisi.
Questo libro si pone il principale obiettivo di cominciare a delineare i capisaldi di una "nuova politica economica". Da contrapporre innanzitutto alla cosiddetta "austerità espansiva", ossia a un modello di politica economica i cui fondamenti teorici ribadiscono, contro ogni evidenza empirica che la crisi europea manifesta quotidianamente, il paradigma liberista. La proposta di una "nuova politica economica" poggia invece sul concetto di "keynesismo strutturale". In breve si tratta di intervenire non solo sul lato della domanda (attraverso politiche fiscali redistributive) ma anche su quello dell'offerta del sistema economico. L'obiettivo è quello di perseguire il bene comune di una società attraverso quegli investimenti di medio lungo periodo, sia pubblici che privati, che ne determinano il modello di sviluppo. Al fine di uscire da questa crisi in modo socialmente e ambientalmente sostenibile, bisogna ripensare radicalmente il modello economico che abbiamo di fronte. Serve niente di meno che un "mutamento fondamentale" del modello capitalistico.
Alberto Berrini, nato a Varese nel 1958, si è laureato all'Università Bocconi dove ha esercitato attività di ricerca. Formatore, svolge il ruolo di consulente economico per la CISL e la FIBA CISL Nazionale. È editorialista di «Valori. Periodico di economia sociale, finanza etica e sostenibilità» edito dalla Società Cooperativa Editoriale Etica, che fa riferimento alla Fondazione Responsabilità Etica e a Banca Popolare
Etica. Berrini ha già pubblicato: Soci o salariati? (San Paolo); Le crisi finanziarie (Editrice Monti, due edizioni); Come si esce dalla crisi (Bollati Boringhieri); Nella morsa della crisi (Diabasis); Una tempesta senza fine (Edizioni Lavoro).
In tutti i tempi c'è sempre qualcuno che ha l'intuizione di poter cambiare le cose per renderle più adatte al momento. I mediatori autentici possono essere visti come coloro che non si accontentano di quello che vedono nella consueta gestione delle controversie tramite gli ordinari procedimenti giudiziali (che creano divisione e accrescono l'inimicizia), ma ritengono che la legge e i contatti si possono intendere in un mondo nuovo, più orientato all'uomo e alla sua unità con gli altri uomini.
Difficile definire questa stagione segnata da storie minori e rimozioni. Un paio di decenni fa ciò era più facile: Yalta delineava un quadro in cui orientarsi. Oggi le cose si sono complicate. È crollato il vecchio ordine internazionale e
quello nuovo è in fase di faticosa gestazione. Questa percezione del passaggio d’epoca è essenziale per parlare oggi dell’Europa. E ci obbliga a pensare europeo. L’Europa che verrà è un’Europa oltre se stessa. Non soltanto parlamenti e tribunali, ma cattedrali, sinagoghe e moschee. Non più tedeschi, francesi e italiani, ma meticci di un mondo in progress. Tappa del mondo che verrà. Alcide De Gasperi e Altiero Spinelli lo avevano previsto. Papa Wojtyla, i cardinali Martini e Tettamanzi hanno affrontato e arricchito il tema. Bruxelles sembra sonnecchiare in panchina mentre è in corso la partita tra Americani e Cinesi. Ma il sogno europeo può continuare se l’Europa si sveglia ed entra in campo. «L’Italia ha bisogno di vivere e di promuovere gli ideali che hanno animato l’impegno dei padri fondatori dell’Europa unita. E sono, questi, gli ideali della pace, della fraternità, della solidarietà concreta e generosa, della condivisione di risorse e progetti. Essi trovano il loro fondamento e il loro significato più autentico in quelle radici cristiane che hanno, nei secoli, plasmato i popoli dell’Europa», dalla presentazione del cardinale Dionigi Tettamanzi.
Giovanni Bianchi si è laureato in Scienze politiche presso l’Università Cattolica di Milano. Ha insegnato filosofia e storia. È stato presidente regionale delle ACLI e, dal 1987 al 1994, presidente nazionale. Dal 1994 al 2006 è stato deputato al Parlamento. Relatore della Legge per la remissione del debito ai Paesi poveri, ha presieduto il Comitato permanente della Camera dei Deputati per gli Italiani all’estero. È presidente e fondatore dei Circoli Dossetti, centri di cultura e formazione politica. Dal 2004 è presidente del CESPI (Centro Studi Problemi Internazionali). La sua attività di scrittore ha trovato espressione spaziando attraverso diversi ambiti (narrativa, poesia, saggistica...), sia in riviste (Animazione sociale, Rocca, Bailamme...) che in di volumi, tra i quali: Per una teologia del lavoro (1985); Al Dio feriale. Teologia minima (1990); L’idea popolare (2003); Testimoni e maestri. Materiali per un laburismo cristiano (2005); Martini “politico” e la laicità dei cristiani (2007); Solo la sinistra va in Paradiso (2009).
Cos'hanno in comune una laica pubblicitaria e una religiosa statistica? Quelli che potrebbero sembrare due universi distanti trovano in questo lavoro un sorprendente binomio di sguardi e competenze che si intrecciano per effettuare un'esplorazione che è stata definita come un "viaggio" carico di scoperte. Questo libro infatti, è un'interessante analisi della comunicazione pubblicitaria che - a vent'anni dalla sua costituzione -il Servizio di Promozione per il Sostegno Economico alla Chiesa Cattolica della Conferenza Episcopale Italiana ha portato avanti, utilizzando i mass media e in particolar modo la formula degli spot televisivi. Dalla ricostruzione storico-politico-sociale, che ha segnato l'evoluzione dei rapporti tra Chiesa Cattolica e Stato Italiano, alla definizione degli indirizzi teologico-pastorali che guidano le scelte comunicative del Servizio, per approdare poi ad un'originale analisi del contenuto degli spot 8xmille in relazione ai valori trasmessi e in qualche modo anche premiati dal consenso espresso dal grande pubblico.
Il libro spiega in maniera semplice i meccanismi della crisi mondiale, suggerendo i percorsi per uscirne. Il filosofo Achille C. Varzi, professore alla Columbia University di New York, conia per l’occasione la definizione ontologica di Derivatus paradoxus. Alberto Berrini, economista, è consulente per la FIBA CISL Nazionale. Scrive sul mensile Valori. Altri contributi sono di: Giuseppe Gallo, Silvano Fausti, Massimo Cacciari oltre che del citato Achille C. Varzi.
Il tema della responsabilità sociale dell'impresa economica si sta affermando come determinante nel definire l'offerta di prodotti finanziari, anche grazie alla crescente domanda etica da parte dei clienti, consumatori e dipendenti. Tuttavia, il mondo della finanza etica e quello della finanza tradizionale sono percepiti come alternativi e spesso opposti. Ma è possibile aprire un dialogo tra queste due realtà? I valori della finanza etica possono contaminare il sistema creditizio? Il libro raccoglie interventi di Enzo Becchetti, Riccardo Della Valle, Giuseppe Gallo, Fabio Salviato, Sabina Siniscalchi, Laura Viganò, Alex Zanottelli.
Le voci dei protagonisti, le idee di chi l'ha pensata, la fatica di chi ha lavorato per strada e la determinazione di don Mazzi che ha fortemente voluto "Exodus" prendono forma nelle pagine scritte da Colaprico. Un racconto, che è anche un diario di bordo del viaggio compiuto da don Mazzi e da chi si è unito nel percorso di Exodus, fra le colline del parco Lambro, nelle vie di Milano, in carcere e nella notte quando la "mala" si allunga alla ricerca delle sue vittime.