Scritti in latino da Locke tra il 1660 circa e il 1664 nelle forme tradizionali delle discussioni accademiche, i "Saggi" rimasero inediti fino al 1954, anno in cui von Leyden curò l'edizione critica del testo, corredata dalla traduzione inglese. Su questa edizione è stata condotta la traduzione italiana. Una volta pubblicati, questi scritti hanno ribaltato molte erronee interpretazioni del pensiero di Locke e continuano a essere di fondamentale importanza per l'esatta comprensione dello sviluppo del suo pensiero politico. Il saggio introduttivo di Giuseppe Bedeschi mette a fuoco i temi centrali dell'opera e la loro influenza sulle opere successive.
Sul finire del Seicento l'Inghilterra attraversava forse il suo periodo più confuso e sanguinoso: le lotte fra papisti e puritani dilaniavano il paese fin nelle più alte cariche dello Stato. In questo clima di terrore e diffidenza, quando lo scontro fra la pluralità delle confessioni post-riformiste era all'ordine del giorno e il re cattolico Giacomo II imponeva la sua religione negli uffici pubblici, nell'esercito e nella flotta, si innesta e si sviluppa la riflessione di Locke attorno alla tolleranza. Come nelle leggi della fisica, che proprio allora muoveva i suoi pruni passi in Inghilterra, tanta violenza civile contribuì a innescare nel pensiero del filosofo una reazione uguale e contraria. Per Locke, infatti, non bisogna limitarsi ad applicare la tolleranza in ambito religioso e morale, ma anzi considerarla soprattutto un concetto politico, una soluzione storica: la storia della tolleranza è prima di tutto la storia della definizione del rapporto fra Stato e Chiese. Se la religione cattolica ha immediate ricadute sul comportamento civile dei suoi fedeli, la tolleranza assume invece le caratteristiche di un efficace metodo di governo, un mezzo attraverso cui perseguire la sicurezza dello Stato e la prosperità della società. Locke si batté per la tolleranza religiosa per oltre quarant'anni, dal 1667 fino alla sua morte. I suoi scritti furono di immediata ispirazione per l'evoluzione del dibattito europeo, in quegli stessi anni ma non solo: ben presto il continente avrebbe conosciuto il secolo dei lumi.
Un killer evita sempre di farsi domande sul conto del proprio bersaglio, che si tratti di un terrorista o di un cittadino qualunque da eliminare su commissione. È questo l'unico credo di Donovan Creed, ex agente della CIA con un debole per le donne e il denaro facile. Sfidare la morte non è mai stato un problema per lui, almeno fino a quando non si trova ad affrontare la missione più folle di sempre. Perché l'amore prima o poi fa breccia anche nel cuore più duro, e, pur di accontentare Kathleen, Donovan si scopre davvero disposto a tutto: anche a prendersi cura della piccola Addie Dawes, unica sopravvissuta a un terribile incendio che l'ha lasciata orfana. Così, indagando su chi ha appiccato il fuoco a casa Dawes, Creed entra in rotta di collisione con un boss che non esita a mettere sulla sua testa una taglia da un milione di dollari. Una condanna a morte senza via di scampo. Creed, però, è un uomo dalle mille risorse. E se al suo fianco c'è il suo attuale cliente, un ricco nano tetraplegico di una malvagità morbosa e spettacolare, forse Donovan non si troverà ad attraversare le fiamme dell'inferno da solo.
Tras la muerte de Locke, su heredero lord King encontró entre loos papeles del filósofo un escrito sin título ni fecha. Se trataba de un compendio del Ensayo sobre el Entendimiento Humano, redactado por el propio Locke: justamente el epítome que Jean Le Clerc tradujera al francés y piblicara en su Bibliothèque universelle en 1688, antes de que el Ensayo fuese dado al mundo. La traducción que aquí se ofrece, primera de este escrito en castellano, se basa en el orginal inglés -todavía no recogido en la edición canónica de las obras de Locke- editado por el albacea del gran pensador.
Scritti in latino da Locke tra il 1660 circa e il 1664 nelle forme tradizionali delle discussioni accademiche, i "Saggi" rimasero inediti fino al 1954, anno in cui von Leyden curò l'edizione critica del testo, corredata dalla traduzione inglese. Su questa edizione è stata condotta la traduzione italiana. Una volta pubblicati, questi scritti hanno ribaltato molte erronee interpretazioni del pensiero di Locke e continuano a essere di fondamentale importanza per l'esatta comprensione dello sviluppo del suo pensiero politico. Il saggio introduttivo di Giuseppe Bedeschi mette a fuoco i temi centrali dell'opera e la loro influenza sulle opere successive.
Pubblicato per la prima volta nel 1690, "Saggio sull'intelletto umano" è il capolavoro lockiano. Si tratta della prima grande opera moderna sulle capacità, le funzioni e i limiti dell'intelletto umano e ha inaugurato il fecondo filone di ricerche filosofiche culminato nelle tre "Critiche" kantiane. Obiettivo principale è quello di definire i limiti entro i quali l'intelletto può e deve muoversi e oltre i quali non deve spingersi. Il "Saggio" è tradotto sulla base della quarta edizione del 1700, l'ultima curata personalmente da Locke.
Resumen de la obra fundamental de JOHN LOCKE (1632-1704), el COMPENDIO DEL ENSAYO SOBRE EL ENTENDIMIENTO HUMANO sintetiza las ideas fundamentales del trabajo publicado con este título en 1689 y que habría de procurarle un lugar destacado en el ámbito de la filosofía. En el «Ensayo» se examinan la naturaleza y los límites del conocimiento humano. Para ello se atiende al origen y los modos «en que llegan a nosotros todas las ideas que nuestro entendimiento emplea al pensar» y, en contraposición con Descartes, se afirma descubrir que todo nuestro conocimiento depende de la experiencia y que, por tanto, no hay verdades innatas accesibles mediante el intelecto. Locke es, con matices, el padre fundador del empirismo británico clásico. Otras obras de John Locke en esta colección: «Ensayo y Carta sobre la tolerancia» (H 4408) y «Segundo Tratado sobre el Gobierno Civil» (H 4415).
Un saggio sulla celebre epistola di Locke sulla Tolleranza.
Il primo, il meglio argomentato e il più persuasivo manifesto per la tolleranza e la libertà di pensiero. La "Lettera sulla tolleranza", e il Saggio sullo stesso tema che qui l'accompagna, sono tra i testi fondamentali della moderna cultura europea, tra quelli che più hanno contribuito ad educare alla civiltà liberale. E nello stesso tempo sono tra le pagine più attuali mai scritte. John Locke (1632-1704) è uno dei maggiori esponenti dell'empirismo inglese.