Le leggi irritanti e inabilitanti hanno occupato un posto di rilievo durante il periodo di vigenza del Codice del 1917. Il canone 10 del Codice 1983 rimase identico a quello abrogato e gli autori sembrano perdere ogni interesse per la materia, d'altro lato, nella promulgazione del nuovo Codice, il Pontefice mette in luce il lavoro della riforma insistendo sulla doppia prospettiva della novità nella continuità con la tradizione canonica e la continuità nella novità del Concilio Vaticano II.Questa tesi è uno studio critico comparativo sulla natura e applicazione delle leggi irritanti e inabilitanti nel Codice del 1983 come risposta alle attese dei canonisti e nella nuova prospettiva indicata dal legislatore.
Glauco Riem già nel 1980, con una tesi da considerarsi "ardita" in riferimento all'epoca, seppe con esattezza di previsioni e chiarezza di argomenti unirsi a quello sparuto gruppetto di giuristi che, opponendosi coraggiosamente al misoneismo tradizionalmente dominante nella classe forense, additava nell'informatica lo strumento nuovo per tentare di risanare i mali della Giustizia. L'opera giovanile di Riem è ancora, sotto questo aspetto, molto efficace e persuasiva: molti suoi giudizi e previsioni, infatti, hanno poi trovato piena conferma negli sviluppi recenti dell'informatica. Utilissima, quindi, ancor oggi la sua lettura.
Uno studio comparato della "Funzione d’insegnare della Chiesa" nel Codice di diritto canonico (CIC - Libro III) della Chiesa latina e del "Magistero ecclesiastico" nel Codice dei Canoni delle Chiese Orientali (CCEO - Titoli XIV e XV) si impone, perché i due Codici fanno parte di un unico Corpus Iuris Canonici e il loro confronto ci consente di riconoscere le peculiarità e gli arricchimenti apportati in materia dal più recente CCEO. Pur essendo sostanzialmente identica la dottrina sottostante, tra i due codici si notano infatti identità e somiglianze, ma anche sensibili differenze. Nel CCEO viene ad esempio data maggiore importanza a temi come l’inculturazione e il pluralismo. Anche le prospettive sono assai diverse: mentre nel CIC si è provveduto a eliminare le norme concernenti la materia esclusivamente teologica o semplicemente descrittiva o esortativa, il CCEO rivela un forte carattere pastorale e parenetico, conformemente alla mentalità dell’Oriente cristiano. L’autore ha già sviluppato una analoga visione d’insieme nel volume dedicato allo studio dei sacramenti nelle due tradizioni.
Note sull’autore
Dimitrios Salachas, nato ad Atene nel 1939, laureato in diritto civile ed ecclesiastico orientale presso l’Università di Atene; è professore straordinario presso la Pontificia Università Urbaniana, docente invitato presso la Pontificia Università Gregoriana e l’Università Cattolica di Parigi, nonché docente incaricato presso la Pontificia Università San Tommaso – Angelicum e docente associato presso il Pontificio Istituto Orientale di Roma. Come esperto di diritto ecclesiastico comparato è consultore della Congregazione per le Chiese Orientali e dei Pontifici Consigli per l’interpretazione dei testi legislativi e per la promozione dell’unità dei cristiani. È inoltre consultore della Conferenza episcopale di Grecia per le questioni giuridiche e membro della Commissione internazionale mista per il dialogo teologico ufficiale tra Chiesa cattolica e Chiesa ortodossa e della Società internazionale di diritto canonico delle Chiese orientali. Presso le EDB ha già pubblicato L'iniziazione cristiana nei Codici orientale e latino. Battesimo, cresima, eucaristia nel CCEO e nel CIC (1992); Istituzioni di diritto canonico delle Chiese cattoliche orientali. Strutture ecclesiali nel CCEO (1993; in coedizione con ED Roma); Teologia e disciplina dei sacramenti nei codici latino e orientale.
giovanni paolo ii ha affermato che nella vita consacrata la funzione dei superiori ha grande importanza sia per la vita spirituale che per la missione". L autore offre un vademecum per l esercizio della "sacra potestas" negli istituti religiosi. " il libro riporta puntigliosamente gli obblighi e i diritti comuni e specifici contenuti nel codice di diritto canonico. Sono presentati anche otto articoli e alcune indicazioni riguardanti la figura giuridica dei supremi visitatori. E' un a guida operativa di notevole
NEL VOLUME SONO RACCOLTI DIVERSI SCRITTI DEL CARD. FAGIOLO, PUBBLICATI SIA COME PRESENTAZIONE E PREFAZIONE AD OPERE ALTRUI, SIA COME CONTRIBUTI A MOMENTI CULTURALI, SIA COME STUDI SPECIFICI SU TEMI TEOLOGICI, GIURIDICI E PASTORALI. La miscellanea abbraccia un ampio spazio di tempo, dal 1957 al 1998, che attraversa tutto il corso professionale, presbiteriale e di studi dell'autor e. Un iter importante che testimonia impegno per le tematiche suddette, unitamente all'at tenzione per quanti chiedono una parola introduttiva ai propri studi. La pubblicazione e`un omaggio alla memoria dell'i llustre, dall'altro si offre come valido strumento di lavoro per gli studiosi, riflettendo la vasta cultura e la ricca personalita dell'autore che d el motto paolino plenitudo legis dilectio" fece l'anima di ogni sua attivita, contemperando alla luce di esso tutto il servizio pastorale e lo studi"