Si tratta di un commento approfondito della Parte I del Libro II del Codice, intitolata "I fedeli " (cann. 204-329). Essa consta di 125 canoni, per la cui presentazione viene seguita la sistematica del Codice stesso. Per la prima volta il Legislatore ha tentato una elencazione sistematica del diritto delle persone, evidenziando il significato che la comunione ha nella valorizzazione dello statuto giuridico delle diverse categorie di fedeli nella Chiesa e la funzione deontologica dei singoli statuti personali. Così si perviene, sulla base della comune partecipazione, in forza del battesimo, a considerare i fedeli in quanto tali. Il commento ai canoni viene arricchito dal riferimento al CIC/17, senza dimenticare le fonti antiche.
A oltre mezzo secolo dall'ultima opera monografica sul potere di certificazione delle chiese e confessioni religiose, questo volume affronta uno dei temi centrali del diritto ecclesiastico italiano alla luce dei nuovi punti di riferimento: la Costituzione della Repubblica, i nuovi 'patti' tra lo Stato, la Chiesa cattolica e le altre confessioni, l'evoluzione della giurisprudenza e lo sviluppo della prassi amministrativa. Le recenti, numerose e incisive novazioni in materia di certificazioni e documentazioni amministrative, seguite al pur tardivo 'scongelamento' della legge 15/1968, trovano in quest'opera aggiornato rilievo. Esse mettono in ulteriore evidenza la centralità della riflessione e l'opportunità di rivisitare, oggi, argomenti tornati in primo piano, mentre il carattere progressivamente multiconfessionale che la società italiana sta acquistando consente di affrontare una tematica classica del diritto ecclesiastico alla luce dei più recenti sviluppi del contesto istituzionale e religioso nazionale. Ne deriva lo sviluppo di una funzione propria dei procedimenti dichiarativo certificativi, regolati dagli ordinamenti confessionali, tendente a potenziare forme di certezza aventi rilevanza civile e ad agevolare i particolari rapporti sociali nel campo degli interessi religiosi delle persone.
IL MINISTERO EPISCOPALE E`UNO DEI TEMI CHE HANNO ATTIRATO L ATTENZIONE DEI GRANDI TEOLOGI NEGLI ANNI PRECEDENTI IL CONCILIO VATICANO II E SUL QUALE LO STESSO CONCILIO HA FATTO IMPORTANTI PRONUNCIAMENTI. SENZA TRALASCIARE GLI OPPORTUNI RIFERIMENTI AL CONCILIO VATICANO II E AGLI ARGOMENTI ESPOSTI SUL MINSERTO EPISCOPALE PRIMA DI QUELL'EVENTO, IN QUESTO LAVORO SI STUDIANO ANCHE ALTRI ASPETTI MENO DECISIVI DELLA TEOLOGIA DELL'EPISCOPATO COMP ONENDO UN MATERIALE APPROFONDI
L OPERA SI PROPONE DI ESPLORARE IL CAMPO DELLE PROBLEMATICHE CONCERNENTI IL TEMA GIURIDICO DEL VICARIO GENERALE. UN COMMENTO SISTEMATICO AL CODICE DI DIRITTO CANONICO DEL 1983, PRECISAMENTE I CANN. 475-481, CHE RIGUARDANO IN MODO SPECIFICO IL VICARIO GENERALE, RIPRENDENDO E COMMENTANDO OVVIAMENTE LE LORO FONTI, OSSIA I CANN. 366-371 DEL CODICE DEL 1917, CON QUALCHE ACCENNO AI DOCUMENTI CONCILIARI, TRAENDO DALLE SUE CODIFICAZIONI COINCIDENZ
quest opera, oltre che dal suo valore scientifico, e`caratterizzata da una grande rilevanza pratica. L autore ha inteso eleborare una guida operativa in materia.