Il presente Codice del processo amministrativo MInor vede la stampa in un momento di crisi pandemica che non ha eguali e non può, pertanto, che registrarne taluni effetti.
Per chi segue costantemente l’attività normativa, appare davvero eccezionale, infatti, il percorso del legislatore in questo anno, posto che tutta la legislazione risulta tesa essenzialmente a contrastare gli effetti epidemiologici.
Interventi incidenti, va ribadito, anche sulla Giustizia amministrativa: basta qui il richiamo alla norma, in tema di udienza telematica, di cui all’art. 84, commi 5 e 6, del D.L. 17-3-2020, n. 18, conv. in L. 24-4-2020, n. 27, ormai costante rimando in tutti i provvedimenti edittati dal G.A.
Nell’ottica del distanziamento, si registra un notevole incentivo, dunque, alla tecnologia, il cui impatto sul lavoro delle Corti — sul sacro valore del contraddittorio de visu — sarà tutto da verificare.
Medio tempore, il presente Codice si presenta aggiornato ed attrezzato per il mondo processuale che cambia, con le principali novità intervenute, in un assetto complessivo, sistematico ed analitico, teso sempre più a facilitarne la consultazione.
Fra i provvedimenti inseriti, vale qui ricordare il D.L. 16-7-2020, n.76, conv. in L. 11-9-2020, n. 120 (Misure urgenti per la semplificazione e l’innovazione digitale) e il D.P.C.S. 22-5-2020 (Regole tecnico-operative per l’attuazione del processo amministrativo telematico).
L'emergenza sanitaria, e poi economica, conseguente alla pandemia si colloca nella cornica teorica dello stato di eccezione, che occupa un posto privilegiato nella riflessione giuridica e politologica quale supremo momento rivelatore dei rapporti di potere reale. La necessità di abbattere il rischio insito nel contatto fisico tra le persone ha assunto tratti pervasivi e "totalizzanti", potenziando la tendenza - comune alle fasi emergenziali - alla centralizzazione dei poteri e suscitando diffusi interrogativi circa l'aderenza dei regimi regolatori imposti alla popolazione al Rule of law e ai principi di base del costituzionalismo liberale.
L'obiettivo del volume è fornire un quadro di insieme del "nuovo" ordinamento introdotto in relazione all'emergenza COVID-19 e, a questo fine, accanto a contributi che approfondiscono gli aspetti, tipicamente pubblicistici, della disciplina costituzionale dell'emergenza, del sistema delle fonti, del rapporto tra autorità e libertà, del diritto alla salute e dei bilanciamenti con le diverse libertà costituzionali, delle relazioni tra apparati centrali ed enti territoriali, sono approfonditi una serie di profili attinenti ai più diversi ambiti della scienza giuridica.
Francesco Saverio Marini è professore ordinario di Istituzioni di Diritto Pubblico nel Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", della quale è stato prorettore ed è Delegato del Rettore per gli affari giuridici. E' componente del Consiglio di Presidenza della Corte dei conti d è stato Consigliere giuridico del Collegio presso l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato e Capo della Segreteria tecnica del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. E' autore di numerose monografie, articoli, manuali e raccolte normative. Fra le opere più recenti si possono ricordare: I saggi di diritto pubblico, ESI, 2014; Diritto pubblico italiano ed europeo, Giappichelli, IV ed., 2018; Diritto processuale amministrativo, La Tribuna, II ed., 2020; Il caso Cappato, ESI, 2019.
Gino Scaccia è professore ordinario di Istituzioni di Diritto Pubblico presso l'Università di Teramo e docente di Diritto Costituzionale presso la LUISS Guido Carli di Roma. Dal 1996, per circa un quindicennio, ha prestato attività di collaborazione e consulenza preso la Corte Costituzionale, ricoprendo il ruolo di assistente di studio, nonché di consulente del Servio Studi. Ha svolto attività di ricerca e docenza in prestigiose Università straniere e segnatamente in Germania, Spagna, Stati Uniti, Polonia, Francia. E' autore di oltre 120 pubblicazioni sui temi più svariati del diritto pubblico e costituzionale. E' stato membro del Comitato di gestione della Scuola Nazionale dell'Amministrazione e Capo di Gabinetto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
Il volume trova origine in una precedente opera dei due autori, i Lineamenti di diritto dell'Unione europea, avviata nel 2008 e destinata a proseguire il suo autonomo percorso, sempre per i tipi della Giappichelli Editore.
Se i Lineamenti conservano l'originario intento di fornire uno strumento, a fini essenzialmente didattici, per lo studio dei principali profili del sistema giuridico-istituzionale dell'Unione europea (istituzioni, fonti, tutela giurisdizionale dei diritti), il presente e ben più corposo volume ha l'ambizione di rappresentare un'opera manualistica più ampia, destinata a consentire una lettura di quei profili anche alla luce delle competenze materiali dell'Unione e delle concrete realizzazioni in cui esse si sono tradotte. Nelle sei Parti in cui essa è suddivisa, vengono infatti illustrati tanto i diversi aspetti in cui si articola l'assetto istituzionale, normativo e giurisdizionale dell'Unione, quanto gli specifici ambiti di attività nei quali le sue istituzioni sono chiamate ad esercitare le loro competenze.
La ragione di questa ben più impegnativa impresa risiede essenzialmente nella convinzione dell'assoluta utilità di integrare l'offerta editoriale italiana, al pari di quanto avviene da tempo in altri Paesi, con una trattazione della dimensione giuridica del processo d'integrazione europea tendenzialmente completa, ma al tempo stesso omogenea perché condensata all'interno di un unico volume degli stessi autori. Scelta, questa, che ha ovviamente costretto gli autori a uno sforzo supplementare per contenere quanto più possibile le dimensioni dell'opera senza tuttavia compromettere la qualità e la completezza della trattazione e la comprensione del senso e della portata delle concrete realizzazioni del processo d'integrazione.
L'opera è ovviamente aggiornata fino ai più recenti sviluppi di questo processo, dando conto anche di quelli dovuti alla Brexit e al dilagare della pandemia del COVID-19.
Roberto Adam, già professore ordinario di Diritto dell'Unione europea presso l'Università di Roma "Tor Vergata" e Capo del Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei Ministri, è attualmente docente della Scuola Nazionale dell'Amministrazione.
Antonio Tizzano, già vicepresidente della Corte di giustizia dell'Unione europea, è professore emerito di Diritto dell'Unione europea presso l'Università "La Sapienza" di Roma.
Indice
Prefazione VII
Capitolo Primo Profili lavoristici
1. Introduzione 1
2. La Corte d’Appello e il ricorso per legittimità 7
3. Giustizia sociale e tutela dei rapporti 12
4. La natura giuridica degli enti: gestione, appartenenza e criteri di competenza 18
5. La condizione del lavoratore tra cooptazione e diritti acquisiti 23
6. I profili interordinamentali 29
7. Provvedimenti amministrativi e atti pontifici 38
Capitolo Secondo
Profili civilistici e processualcivilistici
1. Il sistema vaticano delle fonti in materia di diritto civile 45
2. Il contratto di impiego privato: diritti soggettivi e interessi legittimi 52
3. I procedimenti speciali 54
a) Ordinanze di delibazione in materia matrimoniale 55 b) ...in materia di pignoramento dei salari 60 c) Azioni reali ed extraterritorialità 61 d) Decreto in limine 66
4. Segue: Delibazione di provvedimenti o documenti stranieri 69
a) Lodo arbitrale in materia di riconoscimento di titoli nobiliari 69 b) Decreti ingiuntivi e sequestri giudiziari cautelativi 70 c) Provvedimenti in materia di diritto successorio 74
Capitolo Terzo
Profili disciplinari o di giustizia amministrativa
1. Atti contrari alla dignità della persona e alla morale 79
2. Segue: Il matrimonio civile con divorziati 83
3. Violazione di legge ed eccesso di potere 85
4. Pregiudizialità penale e procedimento disciplinare 88
Capitolo Quarto
Profili penalistici e processualpenalistici
1. Ordinamenti giuridici, applicabilità della legge e princìpi di regime 93
2. Pubblico ufficiale e riqualificazione giuridica del reato 96
3. Natura strumentale dello Stato e ultraterritorialità 101
4. Segue: Giurisprudenza e condizione degli immobili immuni 108
5. Mala gestio ed enti centrali della Chiesa 113
6. Nuove fattispecie di condotte criminose 116
7. La tutela del diritto e della legge in materia penale 121
a) Sostanze stupefacenti o psicotrope 122 b) Reati contro la proprietà 123 c) Oltraggio e rifiuto di obbedienza all’Autorità 128 d) Corruzione 128 e) Divulgazione di notizie e documenti 129
Sentenze e ordinanze della Corte d’Appello SCV (1948-2019)
Parte I Profili lavoristici 135
Parte II Profili civilistici e processualcivilistici 411
Parte III Profili disciplinari o di giustizia amministrativa 565
Parte IV Profili penalistici e processualpenalistici 623
Le disuguaglianze, l'immigrazione, la sicurezza, la corruzione: su queste e altre questioni nevralgiche del nostro tempo abbiamo un atteggiamento diverso a seconda dell'idea di giustizia che assumiamo. Giusto è ciò che coincide con la legge? Raffaele Cantone e Vincenzo Paglia si confrontano senza pregiudizi o ipocrisie a partire dalle loro differenti visioni del mondo. Con un fine che inseguono testardamente pagina dopo pagina: comprendere e definire cosa è giusto. Con il più onesto dei mezzi: gli esempi tratti dalle loro esperienze professionali, in particolare quelli che chiamano in causa la nostra coscienza, quelli che la legge sembra non riuscire a codificare. Dalla più attuale e controversa questione dell'accoglienza dei migranti alla questione della corruzione, dai sistemi di repressione al modo di intendere la punizione e il perdono. Il dialogo è stato curato da Emanuele Coen, giornalista de "L'Espresso".
"Entrai a piedi nella città, passai di fianco alle grandi carceri di San Vittore, diedi una benedizione e pensai: lì vivono migliaia di persone che devo andare a trovare." Con queste parole Carlo Maria Martini ricordava il suo ingresso a Milano il 10 febbraio 1980. Dalle visite in carcere che fece lungo tutto il suo mandato episcopale nasce la riflessione racchiusa in queste pagine: come e perché fare in modo che la pena sia giustizia ma anche ricomposizione? Marta Cartabia, presidente della Corte costituzionale, e Adolfo Ceretti, docente di Criminologia, si confrontano con il magistero di Martini spiegando il valore che esso continua a racchiudere e la necessità ancora viva di ciò che l'arcivescovo auspicava: una giustizia che ricucia i rapporti piuttosto che reciderli, promuova i valori della convivenza civile, porti in sé il segno di ciò che è altro rispetto al male commesso.
Un classico della cultura giuridica che ha fatto dire a Norberto Bobbio: «Finalmente esiste in Italia (dico in Italia, ma potrei dire sulla faccia della terra) una storia della filosofia del diritto, non angustamente scolastica, non puramente nozionistica e per di più completa». Il lettore vi troverà un panorama rapido, ma chiaramente delineato, della storia della filosofia del diritto occidentale; il ricercatore potrà farne il punto di partenza di una ricerca approfondita. Carla Faralli, allieva di Fassò, ha curato quest'edizione aggiornandola fino ai giorni nostri.
Tratto dalla presentazione del volume "Questioni fondamentali della parte speciale del diritto penale". "Il volume nella sua terza edizione intende dar risalto alle “strutture” della parte speciale; ma con un forte richiamo ai principi generali nella interpretazione delle singole fattispecie.
Con ciò volendo evitare l’atteggiamento di chi, dopo aver segnalato con attenzione ed energia il valore dei principi nella parte generale del diritto penale, quasi li dimentica nella trattazione della parte speciale.
Talora dando l’impressione di una ritrosia nel trarre le naturali conseguenze di quanto proclamato in via generale; quasi che i significati di parte speciale si imponessero di per sé non richiedendo la massima sensibilità nel raccordarsi con i pilastri della struttura generale del reato.
I principi rimarrebbero in definitiva oggetto di vane esercitazioni su fattispecie di un mondo delle pure idee, senza misurarsi con la ostica realtà applicativa dei singoli casi".
Quest'Opera fornisce ai lettori il testo aggiornato dei Codici istituzionali e delle principali leggi complementari. La selezione delle leggi complementari comprende materie fra le quali segnaliamo: Adozione; Assicurazioni; Cittadini extracomunitari; Equa riparazione; Fallimento; Lavoro; Locazioni; Matrimonio; Mediazione; Misure di prevenzione; Sovraindebitamento; Stupefacenti; Tribunale delle imprese; Tutela dei consumatori e class action.
Il Tribunale speciale per la difesa dello Stato, strumento di repressione politica, fu creato dal fascismo perché, si è sostenuto, non aveva fiducia nella magistratura ordinaria. Ma cosa è stato quest'organo e che ruolo ha avuto nell'assetto istituzionale del regime? In realtà l'obiettivo era una riforma in senso fascista dell'intero sistema della giustizia; il Tribunale speciale voleva essere una specie di prova generale. Alla sua attività contribuirono, insieme ai magistrati militari e ai membri della Milizia, proprio i magistrati ordinari, con le prassi tipiche della magistratura, la loro cultura, ma anche il loro zelo repressivo. Basato su documenti inediti, lo studio indaga il concreto funzionamento del Tribunale e gli esiti, spesso contraddittori, della sua azione, senza trascurare la personalità dei giudici dei quali traccia un penetrante ritratto di gruppo.
Questa nuova edizione, aggiornata con tutte le modifiche più recenti, è accompagnata da un apparato essenziale di annotazioni, si conferma-per il format pratico e maneggevole-quale fondamentale strumento pratico per lo studio e il lavoro degli operatori del settore. La selezione delle norme complementari comprende materie fra le quali: Cittadini extracomunitari; Depenalizzazione; Giudice di pace; Sicurezza pubblica. L'indice analitico-alfabetico, particolarmente dettagliato, facilita il reperimento delle fonti.
La XLVIII edizione del Codice civile, a cura di A. di Majo con la collaborazione di Massimiliano Pacifico, conferma l'impianto collaudato e sempre accolto con favore, che prevede, oltre alle disposizioni del codice civile, un'ampia e accurata selezione di norme complementari, arricchita con le novità legislative più recenti. In particolare, il volume è aggiornato alle novità connesse all'emergenza epidemiologica da Covid-19: L. 17 luglio 2020, n. 77, di conversione del D.L. n. 34/2020 (decreto "rilancio"); L. 16 luglio 2020, n. 76 (decreto "semplificazioni); L. 5 giugno 2020, n. 40, di conversione del D.L. n. 23/2020 (decreto "liquidità"); L. 24 aprile 2020, n. 27, di conversione del D.L. n. 18/2020 (decreto "Cura Italia"). Si segnala inoltre la L. 10 febbraio 2020, n. 10 (Norme in materia di disposizione del proprio corpo e dei tessuti post mortem a fini di studio, di formazione e di ricerca scientifica), che è stata citata in nota sub art. 5 c.c. e sub art. 4 L. 22 dicembre 2017, n. 219 (Norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento), e figura in Appendice; nonché la sentenza della Corte cost., 25 giugno 2020, n. 127, che, in applicazione del noto criterio del "migliore interesse" del minore, ha dichiarato non fondata la questione di costituzionalità dell'art. 263 c.c., nella parte in cui non esclude la legittimazione ad impugnare il riconoscimento del figlio in capo a colui che abbia compiuto tale atto nella consapevolezza della sua non veridicità, laddove, in caso di procreazione medicalmente assistita di tipo eterologo, l'art. 9 della L. n. 40/2004 preclude espressamente tale impugnazione. Infine, un dettagliato indice analitico e l'indice cronologico delle norme collegate consentono di rintracciare con rapidità gli argomenti e le norme di interesse.