Dalla guerra fredda fra Stati Uniti e Unione Sovietica alle mille guerre fredde che capita di dover affrontare tutti i giorni nella vita professionale e personale: questo libro, scritto da due esperti di negoziazione dell'Harvard Negotiation Project, passa dalle modalità di rapporto in ambito internazionale a quelle in ambito privato. E ne mette in luce i problemi comuni, vale a dire quelli psicologici e di atteggiamento mentale. In decenni di negoziati fra USA e URSS, infatti, tutte le difficoltà tecniche si dimostrarono superabili con relativa facilità, dai test sulle armi nucleari alla corsa al riarmo, mentre i problemi più insidiosi si manifestarono su un altro piano, quello della comunicazione carente, dei pregiudizi, dei fraintendimenti: esattamente quanto succede a tutti noi nel momento in cui dobbiamo trovare un accordo con qualcun altro. Roger Fisher e Scott Brown descrivono principi e comportamenti che contribuiscono a instaurare una relazione positiva che sfoci nella soluzione di contrasti, siano essi politici, lavorativi o strettamente personali.
L'evento nelle sue molteplici varianti, istituzionale o di prodotto, esclusivo o di massa, di business o culturale, rappresenta oggi lo strumento di comunicazione che meglio si adatta alle esigenze di imprese ed enti che intendano lanciare un nuovo brand, promuovere un servizio, far conoscere un'idea. È sempre più un irrinunciabile strumento per trasformare i valori e l'immagine in un'esperienza concreta, vissuta emotivamente dai suoi partecipanti. I capitoli illustrano in modo sistematico le caratteristiche principali, tutte le diverse fasi organizzative, una possibile classificazione; ne approfondiscono i particolari creativi, operativi, produttivi, economici, finanziari, normativi, amministrativi, tecnici, di comunicazione, suggerendo soluzioni pratiche, modelli e formule contrattuali. Ogni evento è una realtà affascinante, un episodio, una situazione a sé, diverso perché concepito con parametri e caratteristiche necessari alla sua specificità.
Questo libro presenta il grande tema della flessibilità nel mondo del lavoro rivolgendo l'attenzione alle categorie sociali più coinvolte dal fenomeno, i giovani e i protagonisti dei nuovi lavori emersi nell'ultimo decennio soprattutto. L'accesso al mondo del lavoro, purtroppo per molti giovani italiani, non avviene in base al merito, ma ad altri fattori che potremmo definire di tipo familiare. Molto spesso è la famiglia di provenienza a determinare lo sbocco professionale dei ragazzi e quindi anche la mobilità sociale. Una recente ricerca rivela che i figli di imprenditori, professionisti, dirigenti, impiegati di livello elevato, pubblici e privati, hanno una probabilità di permanere nella stessa categoria, 17 volte superiore ai ragazzi di altra condizione. In altri paesi equiparabili all'Italia, come la Germania, le probabilità sono 7 volte superiori e negli Stati Uniti 6 volte circa. Il mondo del lavoro oggi è caratterizzato da una molteplicità di novità e innovazioni. Molti sono i cambiamenti intervenuti che hanno mutato il volto del mercato del lavoro rispetto al passato, quando l'omogeneità e una chiara identificazione dell'apparato produttivo e della forza lavoro costituivano l'elemento distintivo del sistema di produzione dominante.
Ogni organizzazione desidera assumere i candidati migliori, così come ogni candidato all'assunzione desidera potersi esprimere al meglio delle proprie possibilità. Al centro di questo intreccio di aspettative si trova il selezionatore, la cui competenza nell'utilizzo di una serie di tecniche e di strumenti decide l'efficacia della selezione. Il testo ripercorre un percorso di selezione reale descrivendo i differenti momenti in cui si articola: la definizione del profilo del candidato, il reclutamento e la convocazione, il colloquio, i test, le prove di gruppo, la stesura del profilo psicoprofessionale e la valutazione, il colloquio con la linea e l'assunzione. Per ciascun passaggio vengono proposti esempi di materiali diagnostici, brani di colloqui e schede di valutazione che consentono di riconoscere le molteplici attività che il selezionatore è chiamato a svolgere, evidenziando le opzioni disponibili, esplicitando le ragioni delle scelte suggerite e ipotizzando i risultati ottenuti.
È davvero sempre così razionale il comportamento dell'homo oeconomicus per eccellenza, l'imprenditore? In realtà capita che le sue decisioni siano influenzate da emozioni, sentimenti, norme etiche, rapporti sociali; che possono spingerlo verso un comportamento altruistico e cooperativo anche in assenza di vantaggi, mentre altre volte coordinamento e cooperazione vengono a mancare anche se sarebbero indispensabili. Il volume, basato su una ricerca condotta sul campo, rileva tali aspetti in vivo, con riferimento a un sistema locale costituito da piccole imprese anche di tipo distrettuale; per sottolineare che l'importanza delle infrastrutture sociali non viene certamente meno in un contesto sempre più aperto e globale, e che coordinamento e cooperazione tra imprese sono una condizione necessaria per realizzare processi di riconversione e ristrutturazione, ma anche per diffondere innovazioni tecnologiche e organizzative.
«L’unica persona al mondo che possiamo cambiare siamo noi stessi: per cambiare gli altri dobbiamo cominciare da noi»: questa affermazione di John Miller permette di comprendere il senso e lo scopo di questo libro. Perché non investire su sé stessi per migliorare costantemente, guadagnare in serenità e accrescere la propria professionalità? Il modo migliore per farlo è quello di individuare i propri punti di forza e lavorare sulle aree che richiedono un perfezionamento. Per venire incontro al lettore, l’autore suddivide il mondo dell’attività professionale in capitoli coerenti con l’attuale impostazione del lavoro, partendo proprio dal senso stesso del lavoro, e offre per ognuna di queste aree non solo dei consigli per il miglioramento, ma anche strumenti efficaci e profondi per riflettere su sé stessi. Questa autovalutazione – oggi diremmo self assessment – viene proposta a partire da una serie di citazioni, utili per fornire luci sulla propria attività, tratte non solo dalla odierna letteratura di management, ma soprattutto dalle profondità della saggezza dei santi e degli uomini di spirito. Il saggio è corredato di strumenti che aiutano a rendere molto pratico il percorso di scoperta della propria «anima del leader».
In Friuli Venezia Giulia è diffusa la percezione di un contrasto fra la rappresentazione della condizione socioeconomica data dalle informazioni fornite da fonti statistiche ufficiali e l'esperienza quotidiana di problemi e situazioni sociali concreti. È questo il motivo che ha spinto ad approfondire la conoscenza della realtà regionale, senza preconcetti e senza tesi da dimostrare a priori, bensì attenendosi ai dati ufficiali, articolati sui tre grandi temi dell'economia e del lavoro, dei principali problemi sociali e dell'innovazione. Anche se non esauriscono la complessità che caratterizza la regione, i numeri riportati possono tuttavia costituire una utile base di partenza per alimentare la discussione e il confronto sulle criticità del Friuli Venezia Giulia e sulle azioni da intraprendere per il suo sviluppo. In questo senso il volume si rivolge ai decisori politici, agli operatori economici e sociali e a quanti sono interessati a progettare il futuro di questo territorio.
Il libro spiega in maniera semplice i meccanismi della crisi mondiale, suggerendo i percorsi per uscirne. Il filosofo Achille C. Varzi, professore alla Columbia University di New York, conia per l’occasione la definizione ontologica di Derivatus paradoxus. Alberto Berrini, economista, è consulente per la FIBA CISL Nazionale. Scrive sul mensile Valori. Altri contributi sono di: Giuseppe Gallo, Silvano Fausti, Massimo Cacciari oltre che del citato Achille C. Varzi.
Il progetto della società civile richiede in primo luogo l'esercizio di alcune virtù civiche che potremmo sintetizzare con l'espressione autogoverno: l'insieme delle virtù che segnano la distanza tra il suddito, ripiegato su se stesso e in balia del potere coercitivo, e il sovrano, responsabile per le azioni che compie e per questa ragione libero di contribuire alla realizzazione della propria personalità. L'esercizio di tali virtù richiede il sacrificio costante e la vigilanza perenne, dal momento che il progetto della società civile non è l'esito intenzionale di qualche astuto scienziato sociale; non si tratta di un'opera d'ingegneria sociale, raggiunta in modo definitivo, una volta per tutte, bensì è la lenta evoluzione di attitudini che hanno assunto la forma storica che noi conosciamo dopo un'incessante - e mai definitivamente compiuta - opera di approssimazione a ciò che uomini imperfetti, ma desiderosi di migliorare la propria condizione, hanno creduto e credono che sia la verità.
Creatore di imprese, di nuove iniziative e di nuova occupazione, il franchising si adatta ai più svariati settori di attività: dall'alimentare all'abbigliamento, dai gioielli agli occhiali, dai mobili all'oggettistica, dai libri all'informatica di consumo, dall'alberghiero alla ristorazione, dall'immobiliare ai centri estetici. Il franchising è utilizzato in oltre 90 settori merceologici. Lo scopo di quest'opera è di aiutare a conoscere: gli elementi base del franchising, uno speciale matrimonio tra un creatore di un'insegna ed un imprenditore individuale; i suoi aspetti giuridici ed i contenuti che lo differenziano da altri rapporti commerciali, anche molto simili; gli aspetti economici e finanziari che sono alla base di un'impresa commerciale, espressione di un'attività autonoma; le diverse tappe da seguire per arrivare a firmare il contratto di franchising con il franchisor; gli strumenti, i consigli e gli indirizzi utili per guidarvi efficacemente ad entrare nel mondo dell'imprenditoria. Il volume rappresenta una guida utile per gli imprenditori motivati che vogliano creare una propria attività nell'ambito del franchising.
For Good and Evil è un'ampia rassegna storica che analizza quale sia stata l'influenza della tassazione sull'economia, sulla politica e sulla civiltà. L'autore ripercorre le vicende più significative della politica tributaria dei governi, a partire dalle grandi civiltà del mondo antico, come Egitto, Grecia classica e Roma, fino ai nostri giorni. Gli insegnamenti che si traggono dalle esperienze del passato attraverso questo "giro del mondo della tassazione" sono molti e illuminanti. E ve n'è uno particolarmente appropriato e utile alla situazione del nostro Paese. L'eccesso di tassazione è sempre la conseguenza dell'eccesso di spesa, cioè dello sperpero di "denaro pubblico" (meglio, di denaro dei privati-sudditi) da parte dei governanti, a vantaggio loro o delle loro clientele: questa rapina legalizzata conduce inevitabilmente all'evasione fiscale e spesso alla rivolta.