
Lei: dedita al lavoro di cura, incline al sacrificio, accomodante, remissiva, insicura, fragile, incapace di pensiero astratto, emotiva, poco affidabile; lui: atto al comando, portato per i mestieri rudi e all'aria aperta, competitivo, coraggioso, forte, protettivo, intraprendente, razionale. Molteplici sono gli stereotipi sessisti e le disuguaglianze tra uomini e donne che persistono in ambito pubblico e privato. Nonostante i concetti e i principi femministi abbiano via via influenzato numerosi settori disciplinari, le politiche pubbliche e aziendali, oltre che i contenuti dei media, solo ultimamente in Italia istituzioni, associazioni ed enti pubblici, no profit, privati e il sistema dell'informazione promuovono buone pratiche finalizzate alla comunicazione in ottica di genere, all'"empowerment" femminile, al "work-life balance". Ripercorrendo le fasi attraversate dal pensiero femminista, il libro evidenzia alcuni nodi teorici - sesso/genere, uguaglianza/differenza, femminismo/postfemminismo - su cui è utile riflettere per comunicare in maniera consapevole e responsabile, valorizzando il genere femminile, e le soggettività che oscillano tra i due generi, sul piano simbolico e culturale.
Un corso per ottimizzare i metodi di apprendimento, applicando tecniche collaudate che migliorano le proprie performance cognitive e mnemoniche. Da High Consulting, un manuale rivolto a studenti, professionisti e a tutti coloro che intendono raggiungere i propri obiettivi senza sprecare tempo ed energie. Dalle nozioni fisiologiche sui processi mentali alle tecniche che consentono di memorizzare senza sforzi inutili e con risparmio di tempo le centinaia di informazioni che ogni giorno dobbiamo incamerare, il manuale si struttura come un vero e proprio corso, con spiegazioni, test, momenti di verifica, i cui punti focali sono le tecniche di memoria da un lato e la lettura veloce dall'altro.
Centomila anni fa almeno sei specie di umani abitavano la Terra. Erano animali insignificanti, il cui impatto sul pianeta non era superiore a quello di gorilla, lucciole o meduse. Oggi sulla Terra ce una sola specie di umani. Noi. L'Homo sapiens. E siamo i signori del pianeta. Il segreto del nostro successo è l'immaginazione. Siamo gli unici animali che possono parlare di cose che esistono solo nella nostra immaginazione: come divinità, nazioni, leggi e soldi. Non riuscirete mai a convincere uno scimpanzé a darvi una banana promettendogli che nel paradiso delle scimmie, dopo la morte, avrà tutte le banane che vorrà. Solo l'Homo sapiens crede a queste storie. Le nostre fantasie collettive riguardo le nazioni, il denaro e la giustizia ci hanno consentito, unici tra tutti gli animali, di cooperare a miliardi. È per questo che dominiamo il mondo, mentre gli scimpanzé sono chiusi negli zoo e nei laboratori di ricerca. "Da animali a dèi" spiega come ci siamo associati per creare città, regni e imperi; come siamo arrivati a credere negli dèi, nelle nazioni e nei diritti umani; come abbiamo costruito la fiducia nei soldi, nei libri e nelle leggi; come ci siamo ritrovati schiavi della burocrazia, del consumismo e della ricerca della felicità.
In condizioni di benessere economico e pace civile che ne è della libertà politica? Qual è lo spazio consentito a un agire politico che non sia solo angusta difesa degli interessi materiali o rituale comportamento elettorale? Domande ancora attuali che l'autrice ha posto, quasi sessant'anni fa, in questo libro divenuto ormai un classico della filosofia del pensiero politico. Una spregiudicata analisi della società di massa e un'accorata denuncia della condizione dell'uomo contemporaneo condannato a una sostanziale solitudine. Hannah Arendt anticipa la critica ecologica e denuncia un grave pericolo: l'"espropriazione del mondo" da parte dell'uomo moderno corrode prima lo spazio politico e poi minaccia il cosmo naturale.
Questo libro è uno strumento operativo che si propone di aiutare le lettrici a capire meglio in cosa consiste l'attività di "wedding planner", guida le aspiranti imprenditrici attraverso le varie fasi di avviamento e gestione di un'agenzia che organizza matrimoni e fornisce delle semplici regole da seguire nella pianificazione e nell'organizzazione di una cerimonia perfetta.
Nell'autunno 1969 la straordinaria partecipazione dei lavoratori all'azione negoziale condotta dai sindacati in una difficile stagione contrattuale ha segnato un crinale importante nella storia sociale e politica del nostro Paese. Il volume presenta studi e interpretazioni che animano il dibattito scientifico sulla soggettività sociale dei sindacati degli anni Sessanta, sulle suggestioni e sulle contraddizioni delle relazioni di lavoro dell'"autunno caldo", sui lasciti che quel periodo di rivendicazioni sindacali ha lasciato nelle relazioni industriali degli anni Settanta, sul complesso rapporto tra regolazione sociale e politica. Si ripercorrono, dunque, le problematiche della programmazione economica e del mutamento sociale, il sovrapporsi delle proposte "unitarie" nelle diverse prospettive sindacali, il cammino della legge "Statuto dei Lavoratori", l'articolazione della vertenzialità sindacale, la ricerca di nuovi paradigmi di relazioni industriali. Riflettendo sull'autunno del 1969, infine, si è condotti a riflettere sul percorso complessivo della storia italiana.
Dopo una prima parte critica verso una visione filosofica che ci ha portati dalla ricerca di una morale provvisoria alla provvisorietà della morale, il presente lavoro analizza il problema dei valori morali sociali cercando di arrivare a una morale sociale condivisa. Si scoprono così una serie di presupposti irrinunciabili - come il lavoro, la persona, la responsabilità, il pluralismo, l'etica del conflitto, il diritto alla verità, il senso del limite, la fiducia sociale, la cittadinanza, la fratellanza e loro corollari: libertà, dignità, eguaglianza, giustizia, solidarietà, e altri ancora - che costituiscono i cardini di una vita sociale nella quale tutti possono realizzare le proprie più legittime aspirazioni. Tali valori sociali, in un clima di crescente sicurezza, consentono lo sviluppo dell'intelligenza e l'accrescimento della cultura, aspirazioni caratterizzanti della natura umana. Il libro si chiude con un brevissimo itinerario per un'analisi storica, canovaccio per ulteriori ricerche, nell'intento di sottolineare come, nonostante alcune ricorrenti visioni pessimistiche, il cammino dell'umanità sia costellato da un costante sforzo di miglioramento, anche se questo viene, a volte, infranto da frustranti e pericolose fasi di anormalità politica.
Nel 2011 ricorre il centesimo anniversario dell'assegnazione del premio Nobel per la chimica a Marie Curie e si celebra l'Anno Internazionale della Chimica. Abbiamo perciò l'occasione di riscoprire una scienza che più di altre dà forma al nostro quotidiano: è grazie alle sue applicazioni che il rossetto tiene una giornata intera, che abbiamo pneumatici per ogni condizione climatica, che curiamo i sintomi del raffreddore con una compressa, o che sappiamo perché la maionese impazzisce. D'altra parte, la storia della chimica si può leggere come una storia del rapporto dell'uomo con la natura e poi con la materia, fin dentro agli atomi: le idee dei chimici permeano il nostro immaginario, oltre che la nostra vita. Così, nello spazio di poche pagine, Sposare gli elementi ripercorre questa storia in maniera semplice, raccontando le scoperte, i personaggi e i passaggi principali, e costellando il racconto di spunti interdisciplinari sull'influenza della chimica nell'arte e nella letteratura.
Seguire le vestigia Christi (le impronte di Cristo): questo è il programma che Francesco indicò a tutti coloro che volevano con lui rinnovare la vita secondo il Vangelo. Questo programma è stato fatto proprio da migliaia di uomini e di donne che, sin dalle generazioni immediatamente successive, hanno percepito l'attrazione della sua proposta cristiana. Gli studi che seguono sono dedicati, più che a Francesco d'Assisi, a tutti coloro che hanno tentato di seguirne le orme, e in qualche modo sono essi stessi diventati impronte di Francesco, vestigia Francisci.
Marco Bartoli, docente di Storia medievale presso la LUMSA di Roma e di Storia del francescanesimo presso la Pontificia Università Antonianum, è membro del consiglio direttivo della Società Internazionale di Studi Francescani di Assisi e del Comitato per l'Edizione Nazionale delle Fonti Francescane. Tra i suoi lavori: La caduta di Gerusalemme. Il commento al Libro delle Lamentazioni di Pietro di Giovanni Olivi (Roma 1991); Bernardino da Siena: prediche della settimana santa 1425 (Milano 1995); Chiara, una donna tra silenzio e memoria (Cinisello Balsamo 2001); Petri Iohannis Olivi Quaestiones de Romano pontifice (Grottaferrata 2002); Caterina, la santa di Bologna (Bologna 2004).