La sintesi del pensiero di uno dei maggiori teologi contemporanei sulle radici della Chiesa e sui suoi compiti nel mondo contemporaneo. Un saggio storico teologico di alto livello sulla identità e il valore della comunità, sulle fonti della Bibbia e della Tradizione apostolica, sul ruolo dei laici e dei sacerdoti, nella fedeltà al Concilio Vaticano II e, in particolare alla Costituzione Apostolica Lumen Gentium. Joseph Ratzinger è nato nel 1927 a Marktl am Inn, un paesino della Baviera. Dopo gli studi teologici e l'ordinazione sacerdotale insegnò teologia nelle università di Monaco di Baviera, Bonn, Münster, Tübingen, Regensburg. Fu consigliere del cardinale Frings durante il concilio Vaticano II. Arcivescovo di Monaco di Baviera dal 1977, nel 1981 fu nominato prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede. Numerose le sue pubblicazioni presso la San Paolo. Tra queste ricordiamo: Rapporto sulla fede (1985, 1998[3]); Svolta per l'Europa? (1992[2]); Il sale della terra (1997); La mia vita (1997); Introduzione allo spirito della liturgia (2001[3]).
Il volume raccoglie i risultati delle ricerche condotte dalle autrici sui temi legati al significato evolutivo del comportamento solitario in relazione all'acquisizione delle competenze sociali ed emotive. Il focus viene posto non più sulle rappresentazioni degli adulti, ma sui comportamenti dei bambini osservati e valutati rispetto ai correlati sociali ed emotivi. Emerge, rispetto all'orientamento classico degli studi sull'argomento, una nuova modalità di classificare i bambini "solitari" e una correlazione positiva tra alcuni tipi di comportamento solitario e le capacità socio-relazionali ed emotive nei bambini di età prescolare. Dato che consente di affermare come lo stare soli possa avere un valore evolutivo nello sviluppo del bambino.
Una storia della Germania in due volumi, dalla caduta dell'Impero romano sino alla recentissima riunificazione dopo la caduta del muro di Berlino. La ricerca si concentra sul rapporto tra democrazia e nazione. La vicenda tedesca, infatti, è segnata dal nazismo e Winkler pone quell'epoca al centro della sua riflessione: non solo scrive pagine di grande rigore ed equilibrio, ma sceglie di misurare tutta la storia tedesca con quell'evento. L'indagine cerca anche di valutare la supposta inevitabilità del fenomeno alla ricerca di tracce nei periodi precedenti che ne motivino l'insorgenza. Un'opera monumentale, ma non un monumento a un paese raccontato senza reticenze, narrandone grandezze e miserie, tragedie e riscatti.
Come utilizzare le conoscenze teoriche sull'osservazione del bambino per organizzare la raccolta dei dati? Come costruire uno schema di codifica per classificare le osservazioni? Come ricavare alcune semplici misure dai dati disponibili? Come controllare l'accuratezza delle rilevazioni effettuate? Il libro risponde a queste domande proponendo una raccolta di esercizi, con relative soluzioni, che permetteranno al lettore di calarsi concretamente nel ruolo di osservatore.
Nella clinica dei disturbi del linguaggio e della comunicazione la valutazione del caso è un passaggio indispensabile: infatti, è solo mediante la valutazione che diventa possibile raccogliere i dati che descrivono la situazione del soggetto e delineare di conseguenza un piano di trattamento. Questo libro offre una ricognizione dei principali concetti teorici e degli strumenti di base della valutazione. Rivolto agli studenti dei corsi di laurea in logopedia e a tutti coloro che si occupano della clinica dei disturbi linguistico-comunicativi, rappresenta il primo riferimento sull'argomento nel panorama italiano, in cui la letteratura specifica risulta ancora assai carente.
A quasi trent'anni di distanza dalle prime ricerche ed esperienze condotte da Murray Schafer e dai suoi collaboratori, gli "studi sul paesaggio sonoro" hanno al loro attivo un notevole corpus di elaborazioni teoriche e un buon numero di indagini sul campo. Più o meno a partire dallo stesso periodo in cui è nata l'attività di ricerca sul paesaggio sonoro, si è sviluppata anche una produzione sonora di "musica ambientale" che, in varie forme e in parallelo alle correnti di arte ecologica, ha posto il rapporto con l'ambiente al centro del processo creativo. La concomitanza della nascita delle due nuove pratiche culturali costituisce lo stimolo per avviare una riflessione sullo statuto che l'attività musicale ha avuto nella civiltà occidentale.
Il libro si propone di introdurre il lettore nel territorio della metodologia, con l'obiettivo di presentare le principali questioni che costituiscono l'ossatura della disciplina. Poiché la metodologia si muove al confine con altre discipline, gli argomenti trattati vanno dal dibattito metodologico che ha accompagnato la nascita della sociologia alla formulazione delle domande di un questionario. Vengono messi in luce i punti critici, le analogie e le differenze con i concetti in uso nel linguaggio quotidiano, le motivazioni sottostanti alle scelte interpretative e di ricerca, con l'obiettivo di rendere il più chiaro possibile il complesso percorso che conduce dalle scelte di fondo alla produzione di una tavola di contingenza.
La pratica educativa è una professione ad elevata complessità, poiché chiede di gestire differenti situazioni per le quali non è disponibile un sapere dal valore generale. Ciò rende necessario sottrarre reagire educativo dalla sfera della razionalità strumentale per interpretarlo alla luce di una razionalità che va alla ricerca di una saggezza della pratica. L'azione educativa così intesa ha necessità di un sapere che si apprende dall'esperienza, cioè a partire da un'interrogazione riflessiva della pratica. In questa prospettiva una componente fondamentale della formazione dei pratici è rappresentata dalla disciplina della riflessione, quella riflessione che intensivamente interroga l'esperienza per elaborare orizzonti di senso.
Nel mondo della galassia elettrica ed elettronica le competenze comunicative sono richieste in un numero crescente di professioni e, per di più, le conoscenze sui processi psicologici, sociologici e semiologici, si sono fatte sempre più raffinate. In questo contesto ben si colloca il volume di Dario E. Viganò "I sentieri della comunicazione. Storia e teorie", un testo in cui egli aduna, con competenza e chiarezza, una mole notevole di materiali. Il risultato è un libro agile, documentato, prezioso per avere una visione d'insieme della problematica connessa alla comunicazione, ma anche utile per ampliare prospettive ed esplorare orizzonti.
Attraverso i contributi dei ricercatori più accreditati in campo internazionale, vengono chiarite le basi concettuali della disciplina che si occupa di definire e prevedere le relazioni tra i processi psicologici degli individui e gli ambienti nei quali essi vivono. Si illustra l'apporto concreto che le teorie psicologiche offrono alla comprensione del rapporto quotidiano tra la persona e l'ambiente: i legami affettivi con i luoghi, il contributo che i luoghi danno alla costruzione della nostra identità, i processi che intervengono nella comunicazione delle problematiche ambientali.
Scritto in piena guerra (iniziato nel 1915 e concluso nel 1917), "Spirito dell'utopia" è un classico del pensiero filosofico contemporaneo. Bloch affronta in queste pagine la dimensione utopica del pensiero delineando una "ontologia del non ancora" fortemente segnata dal marxismo e dalle avanguardie artistiche del Novecento. Dall'incontro con il sé al valore dell'ornamento, dalla filosofia della musica alla forma "incostruibile" dei problemi, per giungere al tema della morte e dell'Apocalisse in Karl Marx, Bloch sviluppa in questo libro una sorprendente concezione della storia contemporanea incentrata sulla questione dell'identità tedesca.