Per essere pienamente umani abbiamo un costante bisogno di nonumani. Per fare ricerca scientifica, creare arte, governare Stati, o semplicemente per lavorare, spostarci in città ed essere buoni cittadini, ci serviamo di un esercito silenzioso ma efficace di oggetti di tutti i tipi. Tecnologie avanzate, smart objects, automobili, ma anche banali chiavi e porte, ciascuna con le sue specificità, non sono entità passive, semplici e innocenti strumenti: compartecipano invece del senso umano e sociale. Ecco cosa significa il titolo di questo libro: le politiche del design sono quelle che, implicitamente ma inesorabilmente, le cose di cui siamo circondati portano avanti, spesso a dispetto della consapevolezza di chi le ha progettate. Bruno Latour ci insegna allora che, per ricostruire chi siamo, dobbiamo rivolgere lo sguardo proprio là dove sembra non ci sia umanità.
Nel volume si illustrano teorie e modelli per insegnare a studiare storia e geografia agli alunni con dislessia e si descrivono strategie didattiche inclusive risultate efficaci sulla base delle più recenti ricerche scientifiche. In particolare, si presentano procedure didattico-valutative, modalità per rendere maggiormente leggibile e comprensibile la pagina scritta (dal punto di vista grafico, linguistico e contenutistico) e per ricordarne le informazioni, nonché innovazioni tecnologico-multimediali per l'elaborazione cognitiva e interpretativa delle conoscenze storico-geografiche e l'adattamento del metodo PQ4R per gli allievi con dislessia. Infine, sono proposti esempi relativi a tecniche di studio su argomenti di storia e geografia, strumenti compensativi, facilitazioni per redigere mappe concettuali e mappe mentali e per applicare il reciprocal teaching, la strategia didattica più efficace per insegnare a capire un testo e a fare riassunti.
Il Rapporto 2021 di italiadecide prosegue la riflessione avviata nel 2019 e dedicata alla fiducia reciproca tra pubblico e privato. Le relazioni di leale collaborazione tra operatori economici, organizzazioni e istituzioni sono la leva strategica per lo sviluppo del Paese. Opportunità e criticità di questa relazione sono qui analizzate in funzione della transizione ambientale. Questo processo, da un lato promette nuovi equilibri e nuove opportunità di crescita e di benessere, dall'altro lato comporta crescenti incertezze e timori per il futuro, conflitti di valori e di interessi, rischi di aggravare le disuguaglianze esistenti e di crearne di nuove. Per avviare concretamente e in tempi misurabili il Green New Deal è pertanto necessario riaffermare il dialogo e il reciproco riconoscimento tra società e istituzioni, per costruire una visione comune fondata sulla consapevolezza di una responsabilità diffusa. Alla base di questo processo c'è il rafforzamento della fiducia nella democrazia, indispensabile per costruire una cittadinanza sociale sostenibile.
Il mondo è grande, ma oggi è diventato piccolo e interconnesso, e la pandemia sta lì a ricordarcelo. Al di sopra o al di sotto di stati e culture ci sono entità più vaste ed antiche: le civiltà. Nate più di duemilacinquecento anni fa, oggi si incontrano la civiltà cinese, quella occidentale (con le sue varianti continentale, angloamericana, sudamericana), quella islamica, quella indiana. Tra Oriente e Occidente, tra Nord e Sud del mondo, hanno dato vita ad una grande pedagogia. Un gigantesco curriculum formativo prodotto dalle religioni, dall’economia, dal paesaggio, dalla politica, dalla tecnologia, dall’etica, dalla storia, durato millenni, ha plasmato le mentalità e le identità che sono quelle di oggi. Di questo dovrebbe occuparsi anche l’educazione interculturale che qui viene proposta, con un libro ambizioso, consapevole dell’enormità dell’impresa, ma anche della sua urgenza. Un viaggio nello spazio e nel tempo, tra la Cina e il Messico, tra gli Stati Uniti e l’Europa, tra il passato preistorico e il futuro planetario. Se la prima globalizzazione si è costruita sulla competizione del turbocapitalismo, la seconda globalizzazione post-pandemica, la nuova mondializzazione, si dovrà basare sulla collaborazione e sul dialogo. Il compito della Pedagogia interculturale è favorire, al di là dei conflitti che uccidono e dei muri che separano, il dialogo tra civiltà e culture, tra esseri umani e esseri viventi.
La guida intende offrire un orientamento preliminare sui comportamenti etici e deontologici da assumere nei contesti comunicativi oggi di maggiore interesse. Si tratta di un'edizione completamente rinnovata rispetto alle due precedenti, che si rivolge agli operatori del settore, ma anche a tutti coloro che vogliono prendere coscienza delle questioni etiche che l'attività comunicativa comporta. Essa presenta dunque specifici approfondimenti sull'etica del giornalismo, degli audiovisivi, delle ICTs, della comunicazione pubblica e istituzionale, dei linguaggi pubblicitari, della comunicazione politica, scientifica, biomedica, e, infine, sull'etica della comunicazione interculturale. Arricchisce il volume un saggio di Sergio Zavoli relativo ai compiti del giornalista nei nuovi scenari della comunicazione.
Negli ultimi anni la politica americana ha conosciuto rapide evoluzioni, ma l'intelaiatura dell'ordinamento statunitense rimane la Costituzione del 1787. Aggiornato all'esito delle elezioni presidenziali che hanno visto la vittoria di Joe Biden e a cui è seguito il più difficile insediamento della storia americana, il volume dà conto dei cambiamenti intercorsi a cavallo di due amministrazioni agli antipodi come quelle incarnate da Barack Obama e Donald Trump. Questi rivolgimenti politici vengono però collocati e analizzati all'interno delle continuità costituzionali, istituzionali e giuridiche - la struttura federale, la separazione dei poteri, l'indipendenza dei giudici, la carta dei diritti, l'associazionismo politico - di una democrazia che continua a essere di riferimento nel mondo.
A seguito della Brexit l'edizione aggiornata dà conto delle trasformazioni istituzionali che stanno già influendo sull'intero ordinamento costituzionale del Regno Unito. Il consolidamento del potere del premier e la sua dialettica con la sovranità parlamentare, la riflessione sui diritti fondamentali e sul nuovo Bill of Rights, le ambigue connessioni tra la democrazia diretta e la cultura della rappresentanza, la crescita della devolution e le rivendicazioni separatiste di Scozia, Galles e Irlanda del Nord, l'istituzione di una nuova Corte Suprema e il delinearsi di una nuova giurisdizione di rango costituzionale: questi i binomi nevralgici per osservare la fisionomia di una condizione di insularità che è entrata in una fase di accelerazione.
Il "Galateo ovvero de' costumi", trattato nel quale, sotto la persona di un vecchio idiota ammaestrante un suo giovanetto, si ragiona de' modi che si debbono tenere o schifare nella comune conversazione, così precisa il sottotitolo, fu pubblicato nel 1558 da monsignor Della Casa, nunzio pontificio a Venezia, temperamento mondano, autore di quello che sarà poi l'"Indice dei libri proibiti". Vengono esposte norme sul modo di vestirsi, enumerati tutti i gesti e le cose spiacevoli da evitarsi; è riprovato lo scherno, la beffa, la parola che morde e offende; si suggeriscono i modi del parlare, si consigliano i vocaboli da usare e quelli da evitare. Insomma, biasimando ogni eccesso, l'autore incarna il culto della proporzione proprio del Rinascimento.
Nel dicembre 2020, con l'ordinanza ministeriale 172 che elimina il voto numerico su base decimale in favore dei giudizi descrittivi, la Scuola primaria ha raggiunto un traguardo importante. L'ottica è quella della "valutazione per l'apprendimento", che ha carattere formativo poiché permette di adattare l'insegnamento ai bisogni educativi concreti degli studenti. I contributi presenti in questo volume, espressione dei maggiori atenei italiani, dell'Istituto Indire e del mondo della scuola, sono firmati da voci che hanno contribuito in varia misura alla stesura e alla diffusione delle Linee guida emanate insieme all'ordinanza e, più in generale, di una nuova cultura della valutazione. Il lettore vi troverà spunti operativi e riferimenti teorici su ogni aspetto del percorso valutativo: la progettazione, con la formulazione di obiettivi coerenti e significativi, la documentazione, l'utilità del feedback, la creazione di verifiche adeguate, l'importanza dei compiti autentici, il corretto uso delle rubriche valutative e l'autovalutazione, oltre al tema della comunicazione con le famiglie e al ruolo chiave del dirigente scolastico.
Con questo volume si mira a promuovere l'impiego delle tecnologie nella progettazione individualizzata in riscontro ai bisogni educativi speciali e in accordo con il modello bio-psico-sociale dell'ICF. Per agevolare la compilazione del nuovo piano educativo individualizzato (PEI) l'articolazione degli argomenti prevede un'organizzazione nelle quattro dimensioni del PEI con esempi, risorse e tabelle di rapida consultazione. L'apporto strumentale-tecnologico viene proposto come elemento facilitatore deputato alla rimozione delle barriere negli ambienti di apprendimento in ottica progettuale inclusiva.