Francis Orme è un ragazzo timidissimo che vive insieme ai suoi strani genitori in un condominio abitato da personaggi altrettanto stravaganti: un portiere sibilante, una donna cane, un vecchio professore dai mille odori. Ma se il condominio lo accoglie come un figlio, Francis si scontra con un mondo esterno che lo rifiuta, e da cui si difende indossando guanti bianchi; fino al giorno in cui nel condominio compare Anna, una nuova inquilina, che con la sua grazia riesce a scuotere tutti i condomini e a risolvere i problemi delle loro vite complicate. Francis scopre l'amore proprio per Anna e quando il vecchio condominio verrà abbattuto i due ragazzi inseguiranno insieme il sogno di una nuova vita.
Non tutti lo sanno, ma uno dei compiti più amati dagli intrepidi furetti è quello di guardacoste, pronti a salvare in mezzo alle tempeste tutti gli animali in difficoltà. Il lettore assisterà così alle sorprendenti imprese di Bethany, una giovane e determinata marinaia-furetta che dai gradi più umili della carriera assurge a quello glorioso di comandante di una veloce imbarcazione di salvataggio. E a quelle di Chloe, una graziosa, carismatica giornalista-furetta che, coinvolta in una serie di eventi drammatici, scopre in sé risorse che non avrebbe mai creduto di possedere.
Un giovane investigatore in erba, Mick Williams, è molto interessato alle vicende di una banda di inafferrabili rapinatori di banche. Ma non sa che presto la sua strada incrocerà la loro. Il suo amico Izzy, infatti, gli insegna come entrare di nascosto negli studi cinematografici Kellerman, un luogo che custodisce tanti segreti, tra cui uno che riguarda proprio la banda dei rapinatori.
È l'estate del 1997. Alec ritorna nella casa natale per prendersi cura della madre, gravemente ammalata. Suo fratello Larry, alle prese a San Francisco con una carriera televisiva in rapida caduta e con un matrimonio che va a pezzi, lo raggiunge poco dopo, mentre a Parigi Laszlo Lazar, esule ungherese, acclamato scrittore la cui opera è in corso di traduzione da parte di Alec, vive tragicamente il ricordo dell'invasione del 1956, e porta chiuso nel cuore un terribile rimorso.
In "Compassione" uno dei tre racconti che compongono il libro, la vicenda, ambientata in Croazia durante la seconda guerra mondiale, ha per protagonista il maggiore Gordon, "solida testa di scozzese" alle prese con il caos balcanico, tra ustascia e partigiani, in una scacchiera dove tutto assume il carattere dell'indecifrabilità; e quando si prodiga per mettere in salvo una piccola comunità di ebrei constata quali percorsi paradossali possa escogitare la Provvidenza. "L'uomo che amava Dickens" è invece una sorta di ghigno nelle tenebre, che risuona attraverso una storia atroce e risibile. Il terzo racconto, infine, ripropone Basil Seal, famigerato personaggio di alcune opere giovanili.
Non esiste in tutta la letteratura occidentale una condanna dell'intera umanità paragonabile a quella contenuta nei "Viaggi di Gulliver": la sua critica dei valori, dalla religione alla scienza, dalla politica alla cultura, è spinta fino a minacciare le radici stesse dell'esistenza. Ma il genio di Swift ha dato a quest'amarissima opera un assoluto equilibrio d'insieme, costruendola come un prodigioso giocattolo meccanico: il suo terribile significato allegorico è accessibile solo a chi può e vuole intenderlo, e non danneggia mai la componente immaginativa del racconto né le sue suggestive costruzioni fantastiche.
"Martin Eden" è stato definito uno dei "libri arrabbiati della letteratura americana". La trama è una "fabula" intensificata dell'apprendistato di scrittore di London stesso, ma trascende l'autobiografismo per la sua capacità di cogliere con immediatezza contrasti e contraddizioni collettivi e sociali caratteristici della società americana di fine secolo: una società nata dal grandioso sforzo pionieristico, felicemente materialista, tesa nello sforzo di conquistare i beni del mondo e a cui il socialismo appare come una dottrina povera, "remota e poco attraente".
Del tutto casualmente William Fiennes si è trovato a rileggere quella favola per bambini che racconta delle oche delle nevi e delle loro trasvolate di trentamila chilometri. La sua immaginazione ne rimane tanto colpita che decide di mettersi in viaggio per seguire le oche. Da questa esperienza è nato un libro poetico e divertente: la storia di un uomo che nell'osservazione della natura cerca le risposte ai grandi interrogativi della vita. Fiennes riesce a scrivere di viaggi parlando allo stesso tempo della vita di ognuno di noi.
Secondo un antico mito greco, Artemide mandò un ferocissimo cinghiale a Calidone perché la devastasse. Il sovrano di quelle terre riunì allora sessanta valorosi guerrieri e un'eroina, Atalanta, per scovare il cinghiale e ucciderlo. Quasi tre millenni e mezzo più tardi la vicenda è destinata a ripetersi nello scenario della Seconda Guerra Mondiale, in cui i partigiani greci inseguono un ufficiale nazista.
"No, ti prego, non cercare pretesti per andartene, ma dimmi addio e vattene; quando per rimanere supplicavi, allora era tempo di parlare; niente partenze, allora; avevamo l'eternità negli occhi e sulle labbra, beatitudine nell'arco delle ciglia; nessuna parte di noi tanto misera che non fosse d'origine divina."
È il 1857, a Londra, e il capitano Kewley, pur di sfuggire a una condanna per contrabbando, accetta di seguire il geologo dilettante Wilson in Tasmania, dove lo scienziato crede, con l'aiuto di una piccola spedizione, di poter trovare le prove dell'esistenza scientifica dell'Eden biblico. Comincia così un'avventura che porterà il capitano in una terra inospitale e selvaggia, dove fra ribellioni, ammutinamenti ed episodi di sangue la vita di ognuno verrà sconvolta in maniera imprevedibile.