A una cena ufficiale, circostanza che generalmente non si presta a un disinvolto scambio di idee, la regina d'Inghilterra chiede al presidente francese se ha mai letto Jean Genet. Ora, se il personaggio pubblico noto per avere emesso, nella sua carriera, il minor numero di parole arrischia una domanda del genere, qualcosa deve essere successo. Qualcosa in effetti è successo, qualcosa di semplice, ma dalle conseguenze incalcolabili: per un puro accidente, la sovrana ha scoperto la lettura di quegli oggetti strani che sono i libri, non può più farne a meno e cerca di trasmettere il virus a chiunque incontri sul suo cammino. Con quali effetti sul suo entourage, sui suoi sudditi, sui servizi di security e soprattutto sui suoi lettori lo scoprirà solo chi arriverà all'ultima pagina, anzi all'ultima riga.
Fatima ha solo sei anni quando scopre il peso della tradizione: i fratelli la picchiano per aver partecipato a una corsa scolastica con la gamba legata a quella di un compagno di classe. Kiren va a scuola e vorrebbe vivere come qualsiasi altra adolescente inglese, ma in famiglia non la pensano così: "Noi musulmani siamo diversi". E quando lei si ribella, la madre le punta un coltello alla gola: "Se non obbedisci, ti farò violentare dal tuo patrigno". Banaz, curda di nascita ma londinese per educazione, si rifiuta di sposare l'uomo scelto dai genitori e un giorno si fa sorprendere mentre bacia un ragazzo. Un disonore che verrà lavato nel sangue dall'intera famiglia. Siamo in Europa, nel ventunesimo secolo, ma non si direbbe. Queste sono solo alcune delle storie raccolte da Jasvinder Sanghera. Jasvinder sa bene cosa significhi la legge non scritta dell'onore. Di origini indiane ma cresciuta in Inghilterra, ha avuto il coraggio di rifiutare il promesso sposo impostole dai genitori. Il prezzo da pagare è stato altissimo: prima la persecuzione, poi il ripudio. Ma alla fine è riuscita a seguire il sentiero dei suoi sogni e a scegliere il proprio futuro. Al contrario di sua sorella, che dopo essere diventata la moglie di un uomo violento non ha retto e si è data fuoco. È perché simili tragedie non accadano più che ha fondato Karma Nirvana. Perché ancora oggi, anche in Occidente, una pratica barbara costringe donne poco più che bambine in una condizione di prigionia e disperazione.
Yashim è eunuco di corte. Gli piacciono la buona cucina e i libri. Ama le donne, con impeto e pudore. Ma in questi tre casi lo aspettano giorni duri. Oscuri complotti scuotono la città. "L'albero dei giannizzeri" segna la prima apparizione assoluta dell'insolito detective che si trova alle prese con una serie di omicidi misteriosi che scuotono il Palazzo. Una giovane circassa dell'harem, quattro cadetti della Nuova Guardia che da qualche tempo ha sostituito i Giannizzeri, sciolti dopo la loro rivolta di dieci anni fa... Nel secondo romanzo che lo vede protagonista, "Il serpente di pietra", Yashim, più che mai solo, deve combattere contro un incubo che sembra risvegliarsi da un passato antichissimo che ci parla addirittura del Santo Graal. Infine, nel terzo romanzo, "Il ritratto Bellini", il nostro detective viene inviato in missione a Venezia, dove è riapparso un ritratto simbolo dell'antica grandezza ottomana, scomparso da Instanbul quattro secoli fa, che però semina morte, suscita amori, dissolve ricchezze favolose.
È l'ultimo giorno di università, e per due ragazzi sta finendo un'epoca. Ormai si sentono adulti e indipendenti, hanno davanti a sé l'intera vita, da afferrare a piene mani.
Emma e Dexter sono a letto insieme, nudi. Lui è alto, scuro di carnagione, bello, ricco. Lei ha i capelli rossi, fa di tutto per vestirsi male, adora le questioni di principio e i grandi ideali.
Si sono appena laureati, il giorno successivo lasceranno l'università. Dopo una serata di grandi bevute sono finiti a baciarsi con passione, e poi tra le lenzuola. Ora sono lì, l'uno accanto all'altra, nell'alba di una vita nuova.
Quel giorno, il 15 luglio 1988, Dexter e Emma si dicono addio per la prima volta. Le loro strade si separano, lui è destinato a una vita di viaggi, divertimenti, ricchezza. Emma non ha soldi, ha bisogno al più presto di un lavoro, e sogna di cambiare il mondo.
Emma si sposterà a Londra, farà la cameriera in un pessimo ristorante messicano e prenderà due decisioni importanti: diventare insegnante e andare a vivere con il suo ragazzo, Ian, un comico che non riesce a strappare una risata.
Nel frattempo Dexter, grazie alla sue conoscenze e alle possibilità economiche, entra nell'industria della spettacolo. Presenta un programma televisivo di dubbio gusto, assieme a una donna con cui si trova a uscire fin troppo spesso. È diventato dipendente dalle droghe, dal sesso facile e dalle celebrità di terza categoria che frequentano il suo mondo.
Ma ogni 15 luglio c'è un momento speciale per entrambi: dove sarà Emma, cosa farà Dexter?
Per venti anni, in quel giorno, si terranno in contatto.Nel corso di venti anni, ogni anno, per un giorno, saranno di nuovo assieme.
Due ragazzi si incontrano nel momento più bello della loro vita, quando tutto sembra possibile. Ma si dicono addio, e le loro strade si dividono.
Per venti anni si inseguiranno, tenendosi in contatto, raccontandosi tutto, pensando all'altro con nostalgia e desiderio.
Senza poter mai dire se è vero amore.
Questo libro avrebbe dovuto chiamarsi "War in Abyssinia". Buon titolo: asciutto, fattuale, esotico. Dell'Abissinia nel 1935 nessuno sapeva nulla, anche se il paese era l'unico stato africano cooptato nella Lega delle Nazioni e il suo giovane despota era un pupillo dei media - Uomo dell'Anno per "Time". Ma adesso di quell'immensa piantagione di caffè stava per impadronirsi l'ultima arrivata nel circolo delle potenze coloniali: sì, la Grande Proletaria di Mussolini si preparava a invadere, e per ciò stesso a scatenare, nei timori di molte cancellerie, un conflitto globale. Ottima ragione per spedire sul posto un esercito di inviati - pericoloso quanto e più di quelli in armi, però, specie se forzato all'inazione. I centocinquanta embedded al seguito dell'esercito italiano erano infatti costretti a passare le veline dello Stato Maggiore, o riferire voci incontrollabili (i duemila morti nel bombardamento d'Adua, che a villaggio raggiunto si sarebbero rivelati sei). Quanto a quelli aggregati agli etiopi, se ne occupava un irreprensibile addetto stampa indigeno, che fin dal primo giorno aveva promesso notizie di due soli tipi: false, o tendenziose. Dopo qualche settimana gli inviati erano accampati in pianta stabile ai tavolini da bridge. Tutti, tranne il corrispondente dello "Evening Standard", Evelyn Waugh. Povero Waugh, mette a segno addirittura uno scoop, e ne è talmente geloso da scrivere il pezzo in latino, certo che i colleghi non lo mastichino. Così in effetti è...
Il romanzo presenta la figura del Capitano Generale veneziano Marcantonio Bragadin, l'eroico difensore di Famagosta durante la guerra di Cipro del 1571. Sulla trama degli eventi storici lavora l'immaginazione poetica dell'autore che porta in primo piano tutta la ricchezza di vita interiore del protagonista: i ricordi, gli affetti, la preoccupazione per la vita delle persone che dipendevano dalle sue decisioni, la speranza disillusa dell'arrivo dei rinforzi militari, la difesa della propria identità spirituale fino alla tranquilla consapevolezza che lo porterà a dire, giunto al terribile epilogo: 'Non sono stato abbandonato. Sono stato sacrificato'.
Tutti continuavano a dire che col tempo sarebbe passata, ma Jamie sa che è solo una di quelle bugie che i grandi dicono nelle situazioni difficili. Da quando sua sorella Rose è morta in un attentato sono passati cinque anni, e ora è peggio che mai: il papà beve, la mamma se n'è andata con un altro e a Jamie sono rimaste tante domande a cui deve rispondere da solo. Anche sua sorella Jasmine, la gemella di Rose, non sembra essersi ripresa: si è tinta i capelli di rosa, si è fatta un piercing e ha smesso di mangiare. Jamie però ha deciso di salvarsi: gioca con il suo gatto Roger, pensa alla maglietta di Spider-Man che desidera tanto e fa amicizia con Sunya, una bambina musulmana, cercando di tenerlo nascosto al padre. Quando un giorno vede alla tv l'appello per partecipare a una trasmissione di giovani talenti, sogna che possa essere un modo per salvare la sua famiglia... Sullo sfondo del piccolo mondo di Jamie rimbombano le grandi questioni dell'umanità,ma è la sua voce trasparente e pura, sono i suoi occhi ingenui di bambino che danno la misura della forza che hanno solo le cose essenziali: l'amore della mamma, la verità della morte, l'immensità della vita.
Il monte Kailash è la montagna più sacra del mondo, venerata da un quinto dell'umanità. Isolato alle spalle dell'Himalaya centrale, secondo il mito sarebbe la fonte dell'universo scaturito dalle acque cosmiche e dalla mente di Brahmà. La sua vetta non è mai stata espugnata, ma per secoli pellegrini indù e buddhisti ci hanno camminato ritualmente attorno. Colin Thubron si unisce a questi pellegrini, dopo un'estenuante camminata dal Nepal, attraverso gli alti passi del Tibet, fino ai magici laghi che riposano alle pendici del Kailash. Un bellissimo diario di viaggio dal ritmo incalzante che coniuga la forza e la poesia della scrittura di Thubron con la sua capacità di mettersi in sintonia con le persone che incontra. Parla con contadini isolati e con monaci rinchiusi in monasteri decadenti; racconta storie di esilio e di eccentrici esploratori occidentali. Ma Verso la montagna sacra custodisce un'ulteriore dimensione: l'autore ha di recente assistito alla morte della madre. Sta compiendo un pellegrinaggio anche lui. Il suo percorso attorno alla grande montagna, venerata da una moltitudine di altri pellegrini, risveglia un paesaggio interiore di solitudine, amore e dolore, ridando vita a preziosi frammenti delle sue stesse origini.
"Oddio, ce la farò?" Quante volte una domanda come questa si ripete nella giornata di una donna, evidenziando ciò che è diventato un problema cronico: la mancanza di tempo. Come si fa a conciliare il lavoro in una società finanziaria, un marito talvolta noioso, due bambini piccoli e bisognosi di cure, senza dimenticare un amante on-line? Sono questi i crucci in cui si dibatte quotidianamente Kate Reddy, una trentacinquenne in carriera che conta i minuti come altre donne contano le calorie, costretta a destreggiarsi tra appuntamenti di lavoro, impegni familiari, massaggi, sedute dal dentista e mille altre faccende. È una donna di oggi, combattuta tra il desiderio di realizzarsi e la frustrazione degli inevitabili sensi di colpa. E tutto lascia presagire che prima o poi la situazione non potrà che precipitare. Ma Kate non si abbatte facilmente e ha dalla sua un'arma assolutamente invidiabile: l'ironia.
Un'elegante vetrina nella casa londinese di Edmund de Waal contiene 264 sculture giapponesi di avorio, o legno, non più grandi di una scatola di fiammiferi, raffiguranti divinità, personaggi di ogni tipo, animali, piante. La vetrina è aperta, e i piccoli figli di de Waal possono estrarre i netsuke così si chiamano i minuscoli oggetti - e giocarci. Come facevano, ha scoperto l'autore, i piccoli figli di Viktor e Emmy von Ephrussi, suoi bisnonni, nel boudoir della madre, in un fastoso palazzo viennese della Ringstrasse, un secolo fa. Prima che Hitler entrasse in trionfo a Vienna e avessero inizio le persecuzioni e i saccheggi nelle case degli ebrei. Ebrei di Odessa erano appunto gli Ephrussi, commercianti di cereali e poi banchieri ricchi e famosi quanto i Rothschild, con ville e palazzi sparsi in tutta Europa. Quello di Vienna, dove i netsuke arrivano nel 1899 da Parigi - dono di nozze ai cugini di Charles Ephrussi, famoso collezionista, mecenate, storico dell'arte, amico di Renoir, Degas, Proust - conteneva tante e tali opere d'arte che i minuscoli oggetti sfuggirono all'attenzione dei razziatori nazisti. Affascinato dall'eleganza, dalla precisione, dalle straordinarie qualità tattili delle sculture, l'autore decide di ricostruire la storia dei loro passaggi da una città all'altra, da un palazzo all'altro, da una mano all'altra. Ricostruisce così anche la storia romanzesca della sua famiglia.
Inghilterra, 1592. Un ragazzo e una ragazza, giovanissimi, vengono ritrovati accanto a un fiume, in una notte d'estate: nudi, stretti in un abbraccio fatale. Accanto a loro una fiala di arsenico e, sulle labbra, tracce del veleno mortale. La coppia di sfortunati amanti sembrerebbe uscita da una tragedia di William Shakespeare. Se non fosse che il Bardo, per ora, ha composto solo qualche sonetto. Al momento, ben più famoso è suo fratello John, uno dei principali agenti segreti della Corona. È lui a sospettare che la morte dei due giovani, frettolosamente archiviata come suicidio, sia solo l'appendice di un gioco di potere molto più complesso, riconducibile all'ambiente di corte, firmamento dove si può brillare all'improvviso e da cui si può cadere altrettanto rapidamente, covo di intrighi e mutevoli alleanze. Lì il conte di Essex - l'astro più fulgido, il favorito della regina - starebbe tramando proprio contro la sovrana. E la verità sarebbe contenuta in alcuni documenti segreti, trafugati dallo stesso conte. Tocca a John Shakespeare penetrare nella sua biblioteca e ritrovarli. Ma per farlo dovrà innanzitutto immischiarsi in quel mondo infido e dissoluto, dove veleno e stregoneria, torture e omicidi sono mezzi comuni per raggiungere i propri scopi. Un mondo di interessi personali, dove scegliere il bene del regno può rivelarsi un'impresa solitaria: come una partita a scacchi in cui la difesa del re abbia il prezzo della vita.
Il capitano di vascello Jimmy Ramshawe, neodirettore della National Security Agency di Fort Meade, è in allarme. Ma non è il solo: anche i vertici del Pentagono, della CIA e dell'FBI, per non parlare del governo israeliano, sono attoniti davanti alla sentenza del giudice Osborne della corte di appello di Washington, che ha dichiarato liberi di tornare alle loro case quattro sanguinari terroristi islamici, rinchiusi da cinque anni nel carcere di Guantanamo. Negli ambienti militari la convinzione è unanime: i quattro jihadisti, una volta raggiunti i campi di addestramento di al-Qaeda sulla inaccessibile montagne dell'Hindu Kush, al confine tra Afghanistan e Pakistan, tenteranno un attacco terroristico di enorme portata ai danni degli Stati uniti, il Grande Satana. Bisogna evitare un altro 11 settemrbe. E c'è un solo uomo capace di portare a termine la missione architettata da Jinny Ramshawe: l'ex capitano di corvetta del SEAL Team 10 Mackanzie Bedford, che accetterà di rischiare la propria vita, ma a un'unica condizione...