Per amore si solcano gli oceani.
Per orgoglio si attraversano terre inesplorate.
Ma c’è un solo fuoco che brucia oltre ogni orizzonte:
il fuoco della vendetta.
Pirati sanguinari, avidi commercianti e uomini assetati di vendetta: i mari che separano la costa africana da quella dell’India sono pieni di insidie e di pericoli. Ma per un Courteney l’unico pericolo degno di questo nome è quello che tocca la sua famiglia. O il suo onore.
Così, quando Tom, uno dei figli di Sir Hal Courteney, avvista un mercantile che sta per essere attaccato dai pirati, non esita a intervenire, mettendo a repentaglio la propria vita e quella delle persone a lui più care. L’esito dello scontro segnerà il suo futuro grazie a una svolta inaspettata.
Nelle stesse ore, nel Devonshire, un altro Courteney, Francis, sta prendendo la decisione più importante della sua vita: sull’orlo della rovina, prende il mare spinto dalla sete di riscatto e di vendetta. Tom Courteney, che è suo zio e vive a Città del Capo, ha infatti ucciso suo padre. Al suo arrivo in Sudafrica, però, Francis si troverà di fronte a una verità sconvolgente.
Dopo Monsone, il re dell’avventura torna a sorprenderci con una nuova appassionante epopea che inizia nell’estremo sud dell’Africa e attraversa il mar Arabico, approdando sulle coste dell’India. Un’avventura in cui intrighi, amori e tradimenti non lasciano scampo al lettore, riconfermando il posto di Wilbur Smith tra gli autori più amati dai lettori.
Sono tempi bui per il popolo d'Israele. Stranieri in Egitto, sono trattati come schiavi e costretti a svolgere ogni sorta di lavoro pesante nei campi, nei cantieri e nelle case. Per sfuggire all'ennesima persecuzione voluta dal Faraone, il piccolo Mosè è deposto in una cesta di vimini e affidato alle acque del Nilo. Ritrovato dalla figlia del sovrano, viene portato a corte e allevato come un principe. Sarà poi lui a guidare la fuga del popolo d'Israele dall'Egitto, ad attraversare il Mar Rosso e a peregrinare per quarant'anni nel deserto fino ad arrivare in vista della Terra Promessa. Dopo Mosè viene Giosuè, che guida il suo popolo in guerra, ed espugna l'imprendibile Gerico. A Giosuè fanno seguito i giudici, il più famoso dei quali è Sansone. Ancora una volta Guus Kuijer ci racconta una delle più importanti storie della letteratura universale da un punto di vista esterno, descrivendo al non credente un mondo decisamente singolare ma pieno di vicende appassionanti.
Ranocchio salva Tokyo di Haruki Murakami è un romanzo surreale firmato dal maestro del romanzo giapponese. Tokyo Blues è ormai lontano per lo scrittore nipponico e nella nuova storia le problematiche d’amore vengono sostituite da quelle esistenziali e politiche. Un giorno il signor Katagiri rientra da lavoro e trova nel suo salotto un enorme ranocchio che gli parla con grande cortesia e gli dice che ha bisogno del suo aiuto per sconfiggere una terribile forza che si aggira per la città di Tokyo e che potrebbe presto spazzare via tutto. Il Gran Lombrico, una creatura mostruosa che vive sottoterra, scatenerà presto un terremoto il cui epicentro sarà proprio sotto l’ufficio di Katagiri. Per fermarlo il ranocchio ha bisogno di lui. Ma Katagiri non capisce il perché proprio lui sia così essenziale visto che è davvero un uomo qualunque con caratteristiche qualunque. Katagiri è piccolo di statura, fa un lavoro normalissimo e conduce una vita ordinaria. Ma allora perché dovrebbe riuscire a salvare Tokyo dalle forze del male? Il mistero si snoda in tutte le pagine di Haruki Murakami e conduce sino ai piccoli gesti eroici e straordinari che ha fatto Katagiri nella sua vita e che lo hanno reso in qualche modo speciale. Un racconto metaforico e straordinariamente poetico è racchiuso nelle pagine di Ranocchio salva Tokyo.
Brooklyn, ai giorni nostri. Durante una tempesta di neve, Richard Bowmaster, professore universitario spigoloso e riservato, tampona la macchina di Evelyn Ortega, una giovane donna emigrata illegalmente dal Guatemala. Quello che sembra solo un banale incidente prende tutt’altra piega quando Evelyn si presenta a casa del professore per chiedere aiuto. Smarrito, Richard si rivolge alla vicina, che conosce a malapena, Lucía Maraz, una matura donna cilena con una vita complicata alle spalle. Lucía, Evelyn e Richard, tre persone molto diverse tra loro, si ritrovano coinvolte in un thriller dalle conseguenze imprevedibili. Tre destini che Isabel Allende incrocia per dare vita a un romanzo mozzafiato e molto attuale sull’emigrazione e l’identità americana, le seconde opportunità e la speranza che, oltre l’inverno, ci aspetti sempre un’invincibile estate.
“Voleva approfittare di ogni singolo giorno, perché ormai erano contati e sicuramente erano meno di quelli che lei sperava. Non c’era tempo da perdere.”
Noi uomini osserviamo i gatti, ma anche i gatti ci studiano. In quegli occhi in apparenza indecifrabili si specchia il loro, e il nostro, mondo.
Lo sa bene Doris Lessing, che con i gatti ha sempre convissuto, fin dal primo, raccolto per strada a Teheran quando aveva tre anni. Poi da bambina, in Sudafrica, e a Londra, da adulta.
Alcuni aggressivi, altri più sornioni, tutti in cerca di attenzione, questi animali enigmatici ed eleganti si trasformano in creature straordinarie sotto lo sguardo attento del premio Nobel per la letteratura, che ne descrive carattere, temperamento e gusti con la lucidità con cui nei suoi libri analizza se stessa e la società umana.
Il risultato sono alcune delle pagine più intime e intense di Doris Lessing, che, nel raccontare i gatti speciali della sua vita, porta con sé il lettore in un affascinante viaggio attraverso gli anni e i continenti, fino a svelargli l’autentico, misterioso e seducente linguaggio dei gatti.
Un omaggio illustre al mondo felino, un’autentica delizia letteraria, arricchita dalle illustrazioni moderne e sensuali di Joana Santamans.
“Che può esservi mai di altrettanto grazioso, di altrettanto delicato di un gatto? Che cosa, se non una creatura dell’aria?”
“La riverenza e la deferenza sono virtù perverse che facilmente possono convertirsi in soggezione e umiliazione”
Per le furibonde polemiche suscitate dalla pubblicazione del suo libro Il Vangelo secondo Gesù Cristo apparso nel 1991, José Saramago decise di trasferirsi, in una sorta di autoesilio, dal Portogallo a Lanzarote, nelle Canarie. Qui il grande scrittore lusitano comincia a tenere negli anni tra il 1993 e il 1997 una sorta di diario quotidiano, che andrà a confluire nei Quaderni di Lanzarote. Lettere indirizzate alla moglie Pilar, agli amici più stretti e agli scrittori incontrati nel corso di una vita letteraria, che hanno la forza di disegnare un vero e proprio universo sentimentale, dove traspare la sua vena più personale e riservata. Sono anni importanti nella sua evoluzione perché precedono di pochissimo l’attribuzione al suo lavoro del Premio Nobel (che avverrà nel 1998). Accanto alla presenza della moglie Pilar, trovano quindi spazio molte riflessioni sulla scrittura, senza certo dimenticare la bellezza del paesaggio, dell’isola di Lanzarote e delle Canarie. Una magica cornice per uno dei più grandi scrittori del secondo dopoguerra.
Miguel de Unamuno è stato il fautore di una religione poetica, issata sull'esperienza della parola creatrice, mediante la quale non soccombe alla tentazione del nulla. Tra le sue opere fondamentali, un ruolo peculiare svolge il celebre libro su "Don Chisciotte". La forma del commento, che consente di attuare un dialogo interiore, è opera di uno spirituale piuttosto che di un intellettuale, la cui attitudine è contrassegnata dal pessimismo trascendente e dall'esistenza tragica. Unamuno confessa che il suo libro contiene "tutto un sistema filosofico", oltre a rappresentare un potente incitamento ad abbracciare una vita fondata sull'ideale etico, sull'eroismo tragico onde conquistare quella gloria e fama individuali e collettive, in ultima analisi l'immortalità, alla quale si può pervenire solo con una fede basata sul forte volere. Don Chisciotte è pervaso da una rassegnazione attiva, da una lotta titanica e utopica contro il mondo, alla ricerca del senso ultimo dell'esistenza e del proprio destino. Esprimendosi nella forma paradossale, ritenuta il linguaggio tipico della passione oltre che affermazione della volontà di creazione disperata, Unamuno assurge a pensatore tragico.
Nove uomini, in diverse età della vita, dall'adolescenza alla vecchiaia. Un continente, l'Europa oggi – da Cipro alla Croazia, dalle Fiandre alla Svizzera –, fotografato in una luce cruda, quasi senza ombre. I nove fanno quasi tutte le cose che i maschi sono soliti fare: inseguono donne, le abbandonano, tentano un affare improbabile, cercano un luogo dove vivere un esilio decente, chiacchierano, sognano un'altra vita. E se a ogni capitolo tutto – protagonista, ambiente, atmosfera – cambia, fin dal primo stacco le nove storie sembrano una sola. All'inizio stentiamo a riconoscerlo, il paesaggio che David Szalay ci costringe a esplorare, finché, per ogni lettore in un punto diverso, ciò che abbiamo davanti si rivela per quel che è, in tutta la sua perturbante evidenza: il nostro tempo, quello che viviamo ogni giorno, in forma di romanzo.
Si parla molto di amore nelle poesie di Wislawa Szymborska: ma se ne parla con una così impavida sicurezza di tocco e tonalità così sorprendenti che anche un tema sin troppo frequentato ci appare miracolosamente nuovo. «Sentite come ridono – è un insulto» scrive di due amanti felici. «È difficile immaginare dove si finirebbe / se il loro esempio fosse imitabile» – e ad ogni modo «Il tatto e la ragione impongono di tacerne / come d'uno scandalo nelle alte sfere della Vita». Anche parlando d'amore la voce della Szymborska sa dunque essere irresistibilmente ironica: non a caso Adam Zagajewski diceva di lei che «sembrava appena uscita da uno dei salotti parigini del Settecento». Ma sa anche essere, dietro lo schermo della colloquiale naturalezza e dell'ingannevole semplicità, grave e trafiggente, come quando affida a un panorama divenuto ormai intollerabile il compito di proclamare l'assenza («Non mi fa soffrire / che gli isolotti di ontani sull'acqua / abbiano di nuovo con che stormire») o all'amore a prima vista quello, ancor più temerario, di smascherare il caso-destino che ci governa: «Vorrei chiedere loro / se non ricordano – / una volta un faccia a faccia / in qualche porta girevole? / uno “scusi” nella ressa? / un “ha sbagliato numero” nella cornetta? / – ma conosco la risposta. / No, non ricordano».
All’improvviso il silenzio della casa sembra avvolgere ogni cosa. Natalia ha appena accompagnato le figlie all’aeroporto e non le resta che aspettare il ritorno del marito dal lavoro. Non è questa la vita che aveva immaginato. Non era così che si vedeva dopo i quarant’anni. Per questo quando le arriva l’invito a un aperitivo nell’elegante casa di un’amica decide di accettare. Ma quello che doveva essere un tranquillo pomeriggio di chiacchiere diventa qualcosa di più. Perché quella sera Natalia incontra l’affascinante Raúl Montenegro. L’ombroso avventuriero la conquista con i suoi racconti e, accanto a lui, Natalia ritrova una voglia di vivere che credeva perduta. Perché a volte le parole hanno un potere inaspettato e la loro forza può essere imprevedibile. Dal giorno seguente, però, Natalia comincia a ricevere strani biglietti, che la riempiono di dubbi. Non riesce a spiegarsi questo comportamento di Raúl: nulla durante il loro primo incontro le aveva lasciato presagire di non potersi fidare di lui. Finché l’uomo le propone un incontro al quale poi non si presenta. Al suo posto c’è uno sconosciuto, che le rivela che Raúl è fuori città. Natalia non riesce a credergli: capisce che l’incontro di quella sera forse non è stato casuale; capisce che qualcosa le viene nascosto. Ma non può immaginare che quel qualcosa sia il centro di un fitto intrico di inganni e di bugie. E Natalia si scopre suo malgrado pedina di una partita che può vincere solo trovando dentro di sé tutta la forza di cui è capace.
Dopo il successo internazionale di Stupore di una notte di luce, seguito di Profumo delle foglie di limone, per mesi nelle classifiche anche in Italia, Clara Sánchez torna con un nuovo romanzo che ha per protagonista una donna alla ricerca di una svolta nella propria vita, imbrigliata in una rete di falsità e segreti. Perché non è mai oro quello che luccica intorno a noi. E bisogna sempre avere il coraggio di scavare a fondo per trovare la verità.
Dublino, una calda notte di giugno. Un'auto si schianta contro un albero e viene avvolta dalle fiamme. Nell'impatto, l'uomo alla guida perde la vita. Tutto fa pensare a un tragico incidente, ma la scoperta di una strana contusione sul cranio della vittima obbliga l'anatomopatologo Sinclair a chiedere l'aiuto del suo capo, Quirke, lontano ormai da tempo dalla sala autoptica per motivi di salute. Quirke troverà nell'indagine il giusto stimolo per uscire dallo stato di apatia in cui era rimasto bloccato e, grazie alle sue intuizioni e alla lunga esperienza, metterà in discussione le teorie della polizia per seguire nuove, inquietanti piste. Nel frattempo anche Phoebe, la figlia di Quirke, si rivolge al padre in cerca di aiuto: una sua conoscente infatti, dopo averle confessato di temere per la propria vita, è misteriosamente scomparsa senza lasciare traccia. Le indagini porteranno Quirke e il suo vecchio amico, l'ispettore Hackett, a sfidare un mondo sommerso, dove a farla da padrone sono uomini potenti e pericolosi, disposti a tutto pur di raggiungere i propri scopi...