
Ambientato in un ospedale francese all'epoca della Prima guerra mondiale, il romanzo, affronta attraverso la figura del protagonista, medico chirurgo, uno dei temi fondamentali della poetica dello scrittore: la domanda sul significato dell'esistenza terrena e sul valore dell'agire dell'uomo. Attraverso il contrasto fra il continuo scontrarsi con la labilità della vicenda umana e l'inestinguibile desiderio di eterno, sperimentato nella storia d'amore vissuta dal protagonista, Bourget pone con la radicalità che gli è propria la questione di fondo, il rapporto dell'uomo con il proprio destino.
Il romanzo in cui si elabora e si orchestra la fine dell'Impero.
Il volume si apre con quella che l'autore chiama la quarta "svolta", cioè il lungo e talvolta faticoso cammino che ha portato il Giappone dagli inizi dell'Ottocento alla modernità e al suo inserimento in un contesto mondiale. L'autore analizza le varie correnti di pensiero; tratta di grandi scrittori ma segue con attenzione anche alcuni minori; non trascura la linfa sotterranea della produzione disimpegnata che ruota ancora attorno ai quartieri di piacere e al mondo del teatro; segue idealmente i pionieri che vennero in Europa e che riportarono in Giappone un bagaglio di nozioni e di esperienze di enorme valore; propone di leggere la storia culturale del periodo attraverso una mappa delle "generazioni" che hanno contribuito a formare il Giappone moderno.
L'opera letteraria di Lessing (1729-1781) si situa a un importante punto di svolta della letteratura tedesca, al passaggio dal primo illuminismo all'epoca dello Sturm und Drang e della classicità. Di questa evoluzione egli non è spettatore ma protagonista con la sua attività di scrittore che coniuga la poesia con l'erudizione e con un'incessante riflessione critica. Basti ricordare, accanto al teatro (oltre alla "Minna von Barnhelm", "Emilia Galotti", 1772, e "Nathan il saggio", 1779), il "Laocoonte" (1766) e la "Drammaturgia di Amburgo" (1767-69), e per quanto riguarda l'ambito teologico-filosofico, "L'educazione del genere umano" (1780).
Ritorna l'investigatore Montalbano: nel corso di un'inchiesta su di un traffico d'armi, ispezionando una caverna che funge da deposito di ordigni, Montalbano scopre un passaggio che conduce a un'altra grotta, e qui trova due cadaveri: un ragazzo e una ragazza uccisi cinquant'anni prima. Obbedendo all'istinto prepotente che lo spinge a ricercare una verità sbiadita e forse ormai inafferrabile, il commissario Montalbano inizia un'indagine improbabile, che cerca di ricostruire vicende apparentemente non destinate ad approdare in un'aula di tribunale.
In questo secondo romanzo, che fa parte di un trittico sull'antica Roma, i grandi protagonisti sono i condottieri Caio Mario e Lucio Cornelio Silla, il primo anziano e in declino come generale e come uomo politico, il secondo nel pieno vigore della maturità, affascinante, spietato, dissoluto e assetato di gloria e di potere. Grandi battaglie in terra d'Asia, grandi confronti in Senato fino ad arrivare alla terribile guerra civile. Nello scenario: spie e traditori, matrone incorruttibili e adultere, assassini e straordinari esempi di integrità.
In un paesino olandese da cartolina "dove tutti sono felici, o quasi, e soprattutto dove tutti controllano i propri istinti perché questa è la regola se si vuole vivere nella società", Maigret scopre subito una rete di sofferenze e insofferenze, di passioni e di risentimenti, e provvede a spiegare un delitto mettendolo in scena e facendo recitare a ciascuno dei protagonisti la parte che gli spettava nella realtà.
Un «cuore pensante» testimonia la propria fine in un campo di concentramento. Accanto al Diario di Anna Frank, uno dei documenti indispensabili sulla persecuzione degli ebrei.
«Se Etty insiste a ripeterci che tutto è bello, è perché un’ebraica volontà di vivere fino in fondo vuole questo in lei. Un rivestimento ideale, poetico, ricopre in lei la solida, l’irriducibile, l’intima forza ebraica» (Sergio Quinzio).
Pubblicato nel 1960, ai tempi delle più pensose e tediose divagazioni sulla "letteratura industriale", questo romanzo le doppiava fulmineamente con uno sberleffo, proiettandosi in un paesaggio che molto somiglia a quello di oggi. Scandendo i tempi di una ballata sinistra e euforica, la Spark ci racconta come la direzione di una fabbrica tessile ebbe la malaugurata idea di assoldare un "esperto di scienze umane" capace di "far andare a braccetto industria e cultura". Ma non fece i conti col diavolo, al quale compiti di questo genere sono quanto mai congeniali.