Il libro contiene una raccolta di preziosi documenti e lettere, alcune di Padre Pio stesso, e sviluppa in quattro parti le vicende che hanno coinvolto il santo frate di Pietrelcina dall’apparizione delle stigmate, visibili dal 20 settembre 1918 mentre inizialmente erano invisibili. Partendo dalle condanne espresse da parte del Sant’Uffizio, l’autore cita ampi brani della magistrale relazione segreta che l’eminente prof. Festa inviò al Papa e che è stata all’origine della revisione della condanna e dell’emergere della verità. Nella ricorrenza del centenario dell’apparizione delle stigmate di Padre Pio, Enrico Malatesta, giornalista e scrittore, studioso di Padre Pio, ricostruisce questo percorso sempre citando lettere e parti di documenti, in particolare attingendo all’archivio privato delle lettere del prof Festa a cui ha avuto accesso per concessione della figlia dell’illustre medico che fu tra i pochi a visitare di persona Padre Pio e studiarne le stigmate. Autore: Enrico Malatesta sposato e con tre figli, vive e lavora a Roma dove svolge la professione di giornalista. E’ il biografo più attendibile della vita e delle persecuzioni di San Padre Pio per il quale ha realizzato, oltre a vari libri, anche la scheda biografica per l’Istituto dell’Enciclopedia Italiana “Treccani”. Collaboratore dei quotidiani Il Tempo e La Stampa, firma su Mixer, il programma di Giovanni Minoli su Rai 2, il primo grande speciale televisivo della storia di Padre Pio che ottiene oltre 12 milioni di contatti.
Nel 1977 papa Paolo VI canonizzò il monaco libanese Charbel Makhlouf. Raramente, si può dire, un cristiano ha vissuto nella povertà evangelica in un modo così assoluto come l'ammirevole monaco del Libano. Era così conquistato da Dio che riuscì quasi a sfuggire alle leggi di gravità del mondo, per adorare il Padre in spirito e verità e penetrare sempre più nel mistero ineffabile della Santissima Trinità. Dalla sua morte, molti sono i pellegrini, cristiani o musulmani, che si recano alla sua tomba, dove si sono già verificate molte guarigioni miracolose.
Il volume ci conduce davanti a san Francesco, ai francescani delle origini e alla rivoluzione artistica di Giotto che, divenendo il pittore di Francesco e dei francescani, ha fatto seguito a quella rivoluzione spirituale e culturale che il santo aveva promosso. I testi di Engelbert Grau e Raoul Manselli costituiscono ormai due classici di riferimento per introdursi all'operato di Francesco e ai passi fondamentali del nuovo ordine religioso, che in breve tempo sarà presente nelle città d'Europa. Il testo di Serena Romano rappresenta una sintesi inedita di come l'arte di Giotto sia divenuta l'espressione figurativa della realtà religiosa e sociale che si stava affermando e, nel contempo, abbia aperto la strada a un nuovo straordinario capitolo della storia dell'arte.
I tre commenti al libro della Genesi («La Genesi contro i Manichei», il «Libro incompiuto sulla Genesi alla lettera» e «La Genesi alla lettera») sono le opere di sant'Agostino dedicate ai racconti della creazione contenuti all'inizio della Bibbia. Il retore africano ha riflettuto per tutta la vita su queste poche pagine della Scrittura: sul rapporto tra tempo ed eternità, tra il nulla e la materia, tra libertà e provvidenza. Si passa da un'interpretazione allegorica a una ben più originale esegesi ad litteram, che nonostante la dichiarata letteralità porta a una complessa filosofia della creazione, che trova nella dottrina delle "ragioni causali" il proprio fulcro teorico.
For several years now, one can clearly witness a "new renaissance" in the study of the thought of Thomas Aquinas (1224-1274). Among the many attempts to deal with the heritage of Common Doctor, there is one particular type of reception which tentatively starts to play its role, namely Biblical Thomism. It seeks to understand and employ the praxis of theology (sacra doctrina), as exemplified primarily by Thomas Aquinas, and the pivotal role of Scripture in such a speculative engagement with Revelation as a way to overcome the typically modern separation of speculative theology and biblical exegesis. Towards A Biblical Thomism. Thomas Aquinas and the Renewal of Biblical Theology seeks to develop further this particular type of reception of Thomas´writings and shows how his thought can bear fruit upon our understanding of Christ and our moral life in particular.
«Questa è una semplice narrazione della vita di Francesco, l'itinerario senza commenti di quella straordinaria "avventura di un povero cristiano". Un racconto "povero" di problemi marginali, scevro di questioni dibattute, alieno da prese di posizione per specialisti. È stato scritto per quei "poveri" che per scelta di spirito o mancanza di tempo non possono permettersi di accedere alle più complesse biografie di ieri e di oggi per affacciarsi al mistero e alla felicità di quella "imitazione di Cristo" che è stata la vita di Francesco» (dall'Introduzione dell'Autore). Il romanzo sulla vita del Santo di Assisi di p. Fabbretti è ormai un "classico" della letteratura a tema francescano. Viene ora riproposto in una nuova edizione mantenendo sia il bel testo introduttivo sia la splendida postfazione originali, arricchiti da una prefazione del card. Gianfranco Ravasi: «Quello che io considero il suo gioiello è proprio il Francesco che ora il lettore ha tra le mani in una nuova edizione. Non è necessario accostare premesse o chiavi di lettura perché l'opera, affidata a un dettato semplice e gioioso come era lo stesso autore e come il soggetto esige, è un delizioso ritratto del santo, privo della retorica aureolata di enfasi agiografica, ma anche spoglio dell'eccesso delle analisi storiografiche, che pure p. Fabbretti dimostra di non aver ignorato».
Una vita vissuta secondo il Vangelo è la cosa più bella che esista. In questo libro l'autore, Vescovo Ausiliare di Milano, racconta la storia meravigliosa di alcune donne e uomini cristiani, che hanno vissuto la fede come esperienza di verità: Francesco d'Assisi, Teresa di Lisieux, Luigi nMaria de Monfort, Charles de Foucauld, Adrienne von Speyr, Paolo VI. In costoro l'unità tra la vita personale e la propria fede si è potuta realizzare con semplicità e potenza. L'Autore guarda a questi santi, alla loro vita e ai loro scritti, non per soffermarsi su particolari eclatanti della loro esistenza o per sondarne gli stati interiori ma per cogliere quale "parola" Dio ci abbia voluto comunicare con il dono della loro vita. Una parola che certo non si aggiunge alla rivelazione cristiana ma che ne dispiega le profondità indicandoci modalità di sequela di Cristo significative nei diversi contesti culturali e sociali, lungo la storia.
«Se qualcuno mi chiedesse quale era la virtù più evidente in Paolo VI, direi che era la virtù del Perdono. Lui possedeva un grande senso del Perdono... Non aveva mai una parola di condanna per nessuno, sempre scusava. Mi ha detto: "Guarda che per un sacerdote la prima virtù dev'essere quella del perdono, perché il sacerdote è il dispensatore del perdono di DIo; e se noi non conosciamo la misericordia di Dio nei nostri confronti, come possiamo dispensare il perdono e la misericordia di Dio agli altri? Noi sacerdoti dobbiamo essere i primi a sentire in noi l'opera del perdono di Dio. Io non devo mai condannare nessuno, devo essere sempre il ministro del perdono"»
mons. J. Magee, segretario di Paolo VI
Scrivere un «Ritratto» non significa scrivere una biografia, ma delineare un Volto. Se poi si tratta di un Santo, allore il Volto è quello di un innamorato di Cristo, che si va plasmando nella contemplazione, nell'adorazione e nella carità operosa per la «sua Chiesa» e per l'intera umanità. Ed è anche un Volto che permette a Cristo di rivelare alcuni tratti del Suo stesso volto.
Antonio Maria Sicari
Solo da pochi decenni, dopo secoli di dimenticanza, l’attenzione della riflessione teologica e dell’insegnamento catechetico si è rivolta ai misteri della vita di Cristo, dalla nascita e dalla vita pubblica sino alla morte-risurrezione-ascensione. Ma, già sette secoli e mezzo fa, san Tommaso d’Aquino, in particolare nella Summa Theologiae, trattava, in un sol blocco unitario, sia il mistero dell’Incarnazione che i misteri di Cristo: proprio da questi misteri della storia di Cristo, infatti, prorompe la potenza salvifica dell’Incarnazione. Nel presente studio, i misteri di Cristo vengono introdotti nel loro inquadramento teologico, approfonditi alla luce del mistero eterno della volontà di Dio e del suo disegno storico-salvifico di attuazione, fondamentale criterio interpretativo dell’agire trinitario. Quindi, tali misteri sono colti nella loro ineliminabile dimensione mistica (sebbene ancora poco considerata): essi sono potenze di Dio in atto che producono oggi, nelle membra del Corpo di Cristo, un effetto specifico di grazia, proprio di ogni singolo mistero, simile a quello prodotto ieri nell’umanità di Gesù. Così, essi sono rivissuti come ecclesiale e personale tappa di compenetrazione mistica divina e umana, su cui s’innalza il Cristo Totale. Si procede poi ad avviare l’esame dei misteri di Cristo a partire da quelli della Beata Vergine Madre di Dio.
Con un gesto profetico, in pieno Anno Santo del 1975, Paolo VI lanciò il seme di redenzione della Esortazione apostolica "Gaudete in Domino", sulla gioia cristiana. Suscitò stupore che un Papa anziano avesse sentito la felice necessità interiore di indirizzare una specie di inno alla gioia divina, per suscitare una eco nel mondo intero e anzitutto nella Chiesa. Questo fa capire che Paolo VI possedeva il segreto della vera gioia cristiana, radicata nella fede e nella speranza. Per Paolo VI la vita cristiana non può essere senza gioia. Se la vita cristiana comprende la Croce, la rinuncia, la mortificazione, il pentimento, il dolore, il sacrificio, pure non è mai priva di un conforto, di una consolazione, di una gioia interiore, che non mancano mai quando le nostre anime so-no in grazia di Dio. Sì, noi cristiani dobbiamo sentirci felici. La salvezza che Cristo ci ha meritato, e con essa la luce sui più ardui problemi della nostra esistenza, ci autorizzano a guardare ogni cosa con ottimismo. Per questo si è voluto riproporre il testo profeti-co di Paolo VI sulla gioia. Perché dalla meditazione di queste pagine sappiamo riscoprire le ragioni della bontà di Dio in ogni avvenimento, in ogni quadro della storia e dell'esperienza.
Nelle pagine di questo libro viene narrata da p. Norberto la memorabile vita di s. Gabriele dell'Addolorata, dalla nascita fino alla prematura morte, con particolare attenzione agli episodi e alle virtù che hanno contribuito alla sua santificazione.
In questo volume sono raccolti i messaggi dell’Arcangelo Barachiele ai figli della Divina Volontà. L’arcangelo Barachiele è “custode della verità e del coraggio di fronte alla persecuzione e all’opposizione. Quanto bene sappia custodire la verità lo avete capito dai messaggi che vi sta inviando... come saprà infondervi coraggio di fronte alla persecuzione lo costaterete presto...” (Gesù d’amore).
“Cari eletti, noi angeli siamo a vostra disposizione per qualsiasi vostra necessità. Invocateci per ciò di cui avete bisogno, anche per piccole cose, perché è nostro dovere assistervi in tutto. Non stancatevi di chiedere, non abbiate riserve: noi apparteniamo alla gloria celeste del Figlio dell’uomo, non imponiamo il nostro aiuto, ma lo portiamo per volontà del Figlio e del Padre” (Barachiele).