Dionigi Tettamanzi, nato a Renate (Milano) nel 1934 e ordinato sacerdote nel 1957, ha insegnato per molti anni teologia nei seminari milanesi. Nominato arcivescovo di Ancona-Osimo nel 1989, diviene Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana nel 1991. Arcivescovo di Genova dal 1995, è creato cardinale nel 1998. Presso Marietti ha pubblicato Parole di vita per la città dell’uomo (1999).
Medico e docente universitario di fama, uomo capace di calamitare la stima e l'amicizia di tutti quanti - studenti, pazienti, colleghi - ne hanno incrociato la vita, padre disponibilissimo di una famiglia numerosa, Eduardo Ortiz de Landázuri è stato, da fedele interprete dello spirito dell'Opus Dei, amante appassionato della vita e del suo lavoro in autentico spirito di servizio a Dio e agli uomini. Il suo è un profilo di una «normalità straordinaria» intessuta di lavoro infaticabile, di decisioni generose, di esemplarità coraggiosa che affascina e coinvolge interpellando il lettore a tu per tu (pp. 184).
Breve biografia del Beato, costruita sulle testimonianze di chi lo conobbe meglio.
UNA SERIE DI INCONTRI CON PERSONAGGI CHE HANNO VISSUTO IL RINNOVAMENTO CATTOLICO DEL 900: MONTINI, PIO XII, LA PIRA, GEDDA, DE GASPERI, MAZZOLARI. Questo libro e`la storia di una esperienza o, meglio, il coraggio di una coscienza che si fa adulta e libera partecipando al disagio di generazioni diverse e che sorprende il potere nelle sue paure e contraddizioni piu`proofnde. E' un conf ronto fra coscienza e potere che non avviene astrattamente ma in rapporto a personaggi che hanno segnato un tempo della storia italiana. Negli incontri con montini, pio xii, la pira, gedda, de gasperi, mazzolari, non rivive soltanto una parte del mondo cattolico, ma tutta la tensione di un popolo e di una generazione di giovani alla ricerca di un rinnovamento attraverso le delusioni. Le tentazioni di on nipotenza del potere si scontrano, allora, con gli allarmi destati da una coscienza culturale e morale diversa, che vuole un mondo meno gerarchizzato e una politica o una fede senza troppe bardature.
Profilo biografico di una giovane piemontese che ha saputo percorrere un cammino intenso di vita e di fede nel breve volgere di diciotto anni.
Diocesi di Bergamo, prima metà dell'Ottocento. A Somasca, un minuscolo paese arroccato sul lago di Lecco, vi è una scuola femminile la cui fama varca rapidamente i confini della Valle di San Martino. Qui le ragazze del ceto "che tiene il mezzo tra il medio e il più basso" studiano e crescono insieme, in un clima di fraternità e amore ispirato al Vangelo. Ricevono una formazione umana e cristiana completa, che le rende "idonee a se stesse, alle famiglie e alla società". Questa splendida realtà, precorritrice dei tempi, è nata dall'impegno, dalla tenacia e dalla fede profonda di due sorelle: Caterina (1801-1857) e Giuditta (1803-1840) Cittadini, fondatrici dell'Istituto delle Suore Orsoline di San Girolamo in Somasca. A distanza di quasi due secoli, e ormai alla vigilia della beatificazione della Venerabile Caterina Cittadini, una giornalista racconta, basandosi esclusivamente sui documenti originali e ricostruendo in vivace stile narrativo alcune delle "scene" principali, la vita di queste due sorelle. Sara Regina, nata a Parma nel 1966, è laureata in filosofia all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano ed è stata allieva della Scuola di giornalismo "Gino Palumbo" della Rizzoli-Corriere della Sera. Dal 1992 svolge l'attività di giornalista a Milano, lavorando soprattutto per il Corriere della Sera con articoli di cronaca e cultura.
Poco dopo la sua morte, la beata Maria Vittoria de Fornari Strata apparve a una sua ammiratrice adorna di tre vesti: la prima era di colore scuro, ma ornata di oro e argento; la seconda era scura anch'essa, ma ornata di gemme lucenti; la terza era bianco-azzurra, di un bianco sfolgorante. Questa visione sintetizza i tre stati di vita (coniugale, vedovile e religioso) attraverso i quali la beata passò. Fu infatti figlia, sposa, mamma, vedova e religiosa (fondatrice, superiora e semplice suora). Fu insomma "compiutamente donna". La sua "esemplarità" giunse inoltre alla testimonianza delle più svariate virtù. Maria Vittoria nacque a Genova nel 1562, settima di nove figli. Cresciuta in un ambiente di amore e di pietà ma anche un po' austero, la bimba desiderò forse di entrare nella vita religiosa, ma quando i genitori le trovarono un fidanzato in Angelo Strata, si unì a lui in matrimonio a diciassette anni "con grande sua soddisfazione e gioia". In otto anni e otto mesi di matrimonio ebbero sei figli, poi Angelo morì repentinamente. Superata una tremenda crisi di sconforto, la beata Maria Vittoria s'impegnò nella vita spirituale, fino a fondare un istituto, le Annunziate Turchine, caratterizzate da un'intensa vita di pietà, una povertà genuina e una rigorosa clausura. Morta il 15 dicembre 1617, Maria Vittoria venne beatificata da Leone XII nel 1828
QUESTA SECONDA APPENDICE ALL ENCICLOPEDIA DEI SANTI SEGUE DI TREDICI ANNI DALLA PRIMA. SONO PRESENTI, TRA GLI L ALTRO, GRANDI FIGURE (GIROLAMO SAVONAROLA, ALCIDE DE GASPERI, ROBERT SCHUMAN) E MARTIRI DEI NOSTRI GIORNI.